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Autore: Daistiny    14/06/2018    0 recensioni
One piece non esiste... e suoi personaggi sono ragazzi che frequentano un istituto prestigioso con tanto di università, quelli della Marina fanno parte del consiglio studentesco, o sono professori alle prese con gli alunni di tale istituto... ma il protagonista indiscusso non è più Rufy, ma suo fratello maggiore Ace...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marco, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Rob Lucci, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Daisy lasciò squillare il cellulare a vuoto mentre si affretto a cambiarsi nuovamente d'abito decidendo così inseguito di uscire per l'intero pomeriggio, aveva assolutamente bisogno di svagarsi e di stare lontano da tutto quello che erano i suoi problemi. 
Decise di rientrare a casa verso le nove di sera, l'uscita per la città l'aveva ulteriormente annoiata, ed era così completamente assorta nei suoi pensieri che non si era nemmeno accorta di essersi persa e di trovarsi in una zona totalmente diversa dal Sun Rise.
Ma a differenza del quartiere residenziale nel quale risiedeva, Daisy si accorse di trovarsi in un semplice quartiere. Si guardò a torno spaesata senza riuscire a scorgere il percorso che l'aveva condotta lì. Tutto le sembrava uguale, ogni strada o vicolo.

Daisy stava perdendo ormai le speranze di ritornare a casa quando a pochi pass da lei fece un incontro del tutto inaspettato, che l'aiutò a tornare a casa.
L'uomo l'aveva vista gironzolare con aria spaesata, intuendo che con molta probabilità la ragazza si era persa, decise per ciò di farsi avanti e di porgerle il suo aiuto.
L'uomo era molto alto, sul volto era dipinta una perenne espressione di tranquillità, accompagnato da un sorriso sornione. Fumava una sigaretta che teneva accesa tra le labbra, i capelli biondi arruffati in qualche modo il suo volto ricordava un ananas, soprattutto a causa dei capelli e del volto lungo.

L'uomo osservava attentamente Daisy, stranamente si ricordava di lei, poichè quattro giorni prima la ragazza si era intrufolata nell'edificio scolastico durante gli allenamenti serali della squadra di nuoto.

-HEI TU! Ti sei persa?!- esclamò l'uomo rivolgendosi verso Daisy.

-Eh..- Daisy si girò di scatto nella direzione da dove aveva sentito provenire la voce dello strano individuo.

-Si dico a te! Ti ho chiesto se ti sei persa... Da qualche minuto ti ho visto girare come un gatto randagio perciò ho pensato che potevi esserti persa. Tranquilla non ho secondi fini. Comunque... tu sei quella che quattro giorni fa è entrata in piscina durante gli allenamenti.- Fece l'uomo fissando negli occhi la ragazza con aria di imperturbabilità.

-Tu eri quello che stava vicino a quel tizio enorme! -rispose di rimando Daisy.

-Perspicace!... Mi chiamo Marco e sono il vice allenatore della squadra di nuoto dell'università.- Si presentò Marco osservando ancora la ragazza sta volta più attentamente.

-Io, sono Daisy e sono un'allieva del vostro istituto... 

-Quindi non frequenti l'università... sei una faccia nuova.- notò lui buttando un occhiata alla ragazza.

-Si... questo istituto sembrava "interessante".

-A vederti dalla scorsa volta sembri quasi un'altra persona rispetto ad adesso. Dove abiti?... Non pensare male, non sono uno che frequenta studentesse.- esclamò lui tirando una boccata alla sigaretta accesa prima di buttarla via a terra e spegnerla con un gesto del piede.

Daisy osservò silenziosamente tutta la scena, quel tipo non le ispirava grande fiducia.

-Io non ho detto nulla, comunque risiedo nel quartiere Sun Rise... conosce la zona? Si tratta di un posto esclusivo.

-Sei di famiglia benestante? - chiese incuriosito Marco.

-Una specie... comunque vivo da sola.- Rispose Daisy facendosi più seria, quella domanda era davvero scomoda e non voleva per nessun motivo toccare quell'argomento.

-Il tipo con cui eri la scorsa volta in piscina, era un tuo amico?- domando Marco inarcando un sopracciglio.

-No... è una persona con cui ho chiuso i ponti.- La voce della mora si fece più dura e acuta, qualcosa evidentemente la stava innervosendo e a Marco questo di certo non sfuggì.

-Sembri essere una tipa abbastanza scontrosa. A mio parere dovresti aprirti di più, secondo me non sei quella che dici di essere. Sembri tanto Ace...

-Chi è Ace?- La domanda venne quasi da se, senza che Daisy l'avesse calcolata,  gli era uscita così di getto. Quasi si vergognava di essersi mostrata così incuriosita per un'istante, non che la cosa le importasse qualcosa, ma era solo curiosa.

- Il capitano della squadra di nuoto dell'università. Mi sembra normale che essendo nuova di qui, tu non sappia queste cose. Comunque come ti dicevo tu me lo ricordi molto... soprattutto per quanto riguarda il carattere. Anche lui come te abita da solo e non ha una vera e propria famiglia.

-Lei crede di sapere?!- la voce di Daisy era quasi tremante e stranamente acuta, qualcosa la stava non poco innervosendo. -La sua è presunzione!- esclamò in fine con voce stridula ed evidentemente infastidita.

-Poi prendertela quanto vuoi... ma difficilmente sbaglio. Certe cose le noto a colpo d'occhio. Comunque sia sei libera di accettare o negare l'evidenza, di certo la cosa non cambierà. Stai facendo storie per questo motivo mi sembrava veramente infantile. 

-Lei ha frainteso ogni cosa.- esclamò seccata Daisy.

-Per essere una ragazza che non vuole avere contatti con nessuno non si direbbe. Il tuo atteggiamento ti tradisce, lascia trasparire molto su che tipo di persona che sei. Dice anche quello che tu non vuoi dire solo un'idiota non  se ne accorgerebbe di ciò.

-Chi si crede di essere lei!- esclamò ancora Daisy, la sua voce era diventata più stridula rispetto a qualche minuto prima.

-Te lo detto tu sei come...

-Ace!!..- Lo anticipò Daisy, Marco che era qualche passo avanti alla ragazza si girò verso di lei e poi disse qualcosa. -Sta volta sei stata tu a pronunciare quel nome non io.-

Tale affermazione infastidì ancor di più Daisy, che si malediva tra se per aver dato confidenza a quella persona che nemmeno conosceva e che riusciva inspiegabilmente a farle saltare i nervi.
Daisy però non era il tipo che si lasciarsi trattare così da questo genere di persone, non avrebbe permesso a nulla di destabilizzarla. Anzi stava pensando ad un modo per voler colpire quella persona che aveva osato secondo il suo punto di vista sentenziare sulla sua persona.

Ace questo nome le diceva assolutamente nulla, ne conosceva individui che si chiamassero così. Non era nemmeno interessata a conoscerlo, Daisy si trovava li semplicemente per dimenticare e rifarsi una vita non per essere paragonata a perfetti sconosciuti.

Marco la guardò Daisy per poi sorriderle, le consigliò di non prendersela troppo asserendo poi che se voleva lui le avrebbe potuto spiegare i motivi per cui l'aveva paragonata ad Ace. 
Ma Daisy storcendo il naso gli rispose che non ci teneva affatto a saperlo, e che mai nessuno poteva essere paragonato a lei. Lei era unica nel suo genere.



Nuovo capitolo dopo 11 mesi di assenza, non temete la storia è andata avanti e andrà avanti... ma per entrare nel vivo di questo passo ci vorrà molto. Ma non temete ho deciso di allungare i capitoli... nel frattempo sono presa con Dune e altre storie nella sezione FFXII. 
Non temente presto capirete in che modo Daisy e Ace sono simili... ci vorrà ancora molto prima che si incontrino e partano i drammi. Avrete modo di vedere anche come sono cambiati tutti e quale sarà la loro storia.
Alla prossima!

Daistiny.











   
 
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