Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    16/06/2018    2 recensioni
Un normale liceo italiano caratterizzato dalla vita energica di tantissimi adolescenti. L'arrivo di una nuova studentessa Judy Hopps, alunna geniale con una particolare dote investigativa, migliorerà la vita di Anna, Elsa, Kristoff, Jack, Hiccup, Merida, Rapunzel e Flynn. L'amicizia aiuterà Judy ad aprirsi e a dimenticare i traumi del passato...ma lei non sa che tutti i suoi amici sono in pericolo...per colpa sua.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CUORE DI GHIACCIO

 
 
“ANNNAAAAAAA” strillò Elsa in pieno panico.

Si sentirono rumori di passi che salgono pesanti e velocemente le scale poi un tonfo sordo, una voce dolorante che dice “Accidenti” e di nuovo i passi…più lenti e zoppicanti questa volta.

“Ma sei pazza?! Che hai?!” si informò Anna varcata la soglia della camera di Elsa massaggiandosi lo stinco che aveva appena picchiato inciampando sulle scale.

“Che mi metto?!” domandò Elsa mostrando alla sorella un abito lungo azzurro e uno rosa e nero di pizzo.

“Fammi capire…tu hai urlato, hai rotto le scatole, mi hai fatta correre, rozzolare sulle scale e quasi spaccarmi una gamba per aiutarti a decidere l’abito?!” si lamenta incredula la sorella sedendosi sul letto di Elsa.

“Come sei esagerata!” borbottò Elsa alzando gli occhi al cielo.

“Comunque…io direi di mettere quello rosa e nero. Quello azzurro è estivo ed ha troppi brillantini per una prima uscita” consigliò Anna guardando i vestiti.

“Oh Anna ho paura… e se mi bacia?!” chiese la sorella appoggiando gli abiti vicino al letto e picchiando i piedi per terra agitata.
“Beh sarebbe anche ora!” constatò la minore.

“Ma non so come comportarmi, sai che…”

“Shhhh cambiati e non rompermi più, vai e lascia che sia l’atmosfera a guidarti” interruppe Anna dando un bacio sulla guancia alla sorella ed uscendo dalla stanza.
 
Ore 20.00

Jack era appoggiato alla sua macchina ed attendeva Elsa con le mani in tasca. Indossava dei pantaloni eleganti abbinati a una giacchetta… inutile negare: tutti e due volevano fare colpo l’uno sull’altra. Elsa, finalmente, uscì dall’abitazione e si avvicinò a Jack. Il ragazzo rimase di stucco di fronte alla bellezza di questa e non poté fare a meno di aprire leggermente la bocca per lo stupore. Elsa indossava un vestito nero e rosa a maniche lunghe abbinato a una giacca. I capelli biondi erano raccolti in una treccia che le ciondolava su una spalla e il lieve tocco di trucco le illuminava il viso.

Ripreso dall’abbaglio, il ragazzo salutò Elsa facendola accomodare in macchina.

Durante il tragitto i due erano molto imbarazzati e finirono per parlare di compiti e questioni scolastiche per non lasciare tutto nel silenzio.

Dopo dieci minuti di viaggio arrivarono nel luogo dell’appuntamento. All’apparenza era un semplice ristorante incantonato tra le varie case ma il suo nome era già una garanzia: “Bella Notte”

Jack chiese ad Elsa di prenderlo a braccetto e si accomodarono. Il tavolo loro riservato era rivestito da una coperta a quadri rossi e bianchi ed era apparecchiata con bicchieri e grissini.

“Dicono che lo chef Toni sia il più bravo qui a preparare i migliori spaghetti della città” disse Jack guardando il menù.

“Beh allora sappiamo già cosa ordinare” concluse Elsa chiudendo il menù e ponendolo all’estremità del tavolo.

Oltre agli spaghetti Jack aggiunse anche una bottiglia di vino rosso per rendere tutto più romantico.

“Spero ti piaccia il posto. E’ semplice lo so ma mi ha sempre ispirato. Non c’è tanta gente, è tranquillo e mi dicono si mangi bene” spiegò Jack cercando di smuovere l’altra che non riusciva a guardarlo in faccia.

“Certo, è bellissimo! Hai avuto davvero buon gusto” rispose lei accennando un sorriso e muovendo le gambe velocemente.

Non sapeva la ragione del suo comportamento. La timidezza stava prendendo il sopravvento e non riusciva ad essere sé stessa. Elsa sapeva bene che con un atteggiamento del genere poteva dare l’idea di non essere interessata a Jack, ma non sapeva che fare. Si odiava quando accadevano questi avvenimenti.
Anche Jack aveva percepito il problema e si sentiva leggermente imbarazzato pure lui non sapendo come risolvere la situazione. Sperava solo che, a stomaco pieno e con l’aiuto dell’atmosfera, venisse tutto da sé.

La cena trascorse felicemente. Elsa, di fronte al suo grande piatto di pasta, si sentiva più libera e riuscì a parlare con Jack, a ridere e scherzare. Jack la osservava mentre parlavano del più e del meno. Wow…come aveva fatto ad odiarla per cinque anni?! Era semplicemente perfetta. Lineamenti dolci, pelle senza imperfezioni, magra al punto giusto, occhi glaciali, capelli soffici e biondi…insomma: la ragazza dei sogni! Certo, l’unica pecca rimaneva questa dannata timidezza che non le permetteva di schiudersi.

Dopo il dessert Jack propose alla ragazza di uscire. Doveva farsi sotto e scoprire tutte le sue carte.

Elsa accettò ed iniziarono a passeggiare in silenzio. Anche Elsa sapeva cosa stava per succedere e ne aveva tremendamente paura. Seguirono alcuni minuti prima che Jack, finalmente, sfiorò la mano di Elsa e la intrecciò alla sua. Elsa trasalì al contatto e la mano iniziò a sudarle…che imbarazzo.

Elsa sapeva che quello era il campanello dall’allarme perché, infatti, i due si sedettero su una panchina e Jack, molto lentamente, iniziò ad avvicinare il volto al suo.

Elsa cominciò a tremare andando completamente nel panico. Cosa doveva fare? Doveva avvicinarsi anche lei? No forse era meglio scappare… la situazione le stava davvero scivolando di mano. Jack continuò a muoversi finché non appoggiò le labbra su quelle della ragazza.
La sensazione non fu delle migliori. Elsa si staccò quasi subito dal bacio e si vergognò all’istante. Non era il primo ragazzo che baciava ma con gli altri lo aveva fatto per gioco, con Jack provava dei sentimenti ma forse non lo conosceva ancora abbastanza. Non comprendeva il motivo di quella rigidità. Jack le piaceva davvero tanto ma non riusciva ad aprirsi con lui.

Anche Jack rimase molto male per quel gesto. Baciare una statua sarebbe stato più entusiasmante. Sapeva però che Elsa era diversa da tutte le altre. Era matura, intelligente, bella e fragile. Il ragazzo era a conoscenza del fatto che la relazione con lei sarebbe stata difficile. Lui avrebbe dovuto portare pazienza, lasciarle tempo e pian piano aiutarla ad aprirsi. Tempo, fatica…era disposto ad affrontare tutto questo? Certo! Jack sapeva che non sarebbe stato semplice come in una favola, ma voleva provarci: una ragazza così speciale non poteva farsela scappare…prima o poi sarebbe sbocciata e voleva essere lui a coglierla.

“Elsa…tranquilla” disse lui vedendo l’altra spaventata.

“Scusa Jack, scusa” affermò lei scuotendo la testa.

“Hey, calma. Può capitare!” consolò lui muovendola dolcemente.

“Ma ho fatto una pessima figura! Tu mi piaci davvero tanto ma non riesco ad aprirmi. Lo so sono ridicola per quello che sto dicendo ma non mi capisco!” motivò lei cercando di non piangere.

“E’ tutto a posto. Se tu sei consapevole di provare qualcosa per me allora ci lavoriamo insieme ok? L’amore non è tutto rose e fiori, bisogna mettersi in gioco. Io sono disposto ad aspettarti e a comportarmi rispettando i tuoi tempi. Vedrai che pian piano migliorerà tutto” confortò lui accarezzandole il volto felice di sapere che Elsa era interessato a lui, almeno aveva la base su cui lavorare.

Elsa, sentite queste parole, sorrise al ragazzo accettando il suo abbraccio. Non stavano ancora insieme del tutto perché la loro storia era ancora da scrivere e modellare. Jack sapeva che avrebbe dovuto lavorare duramente per far sciogliere quel grosso pezzo di ghiaccio, ma era fiducioso e consapevole di riuscirci.

Elsa non se la sarebbe persa per nulla al mondo, anche a costo di baciarla male per tutta la vita. Il suo obbiettivo non era comandato da ciò che aveva tra le gambe ma dall’amore…e il vero Amore è capace di aspettare e aiutare la persona amata ad uscire fuori dal guscio per diventare migliore.

“Ti fidi di me?” chiese lui sorridendo e alzandosi dalla panchina.

“Sì” rispose lei e, prendendo la sua mano, si fece accompagnare a casa.
 
 
Trascorsero altri 10 giorni dalla cena dei due spasimanti e l’atmosfera non cambiò molto. Elsa si era confidata con le amiche e lo stesso fece Jack. Kristoff era d’accordo con l’amico e lo ammirava per il coraggio e la pazienza con cui si prendeva cura di Elsa. Anna, Merida, Judy e Rapunzel, invece, cercavano di sbrogliare la ragazza per permetterle di ripigliarsi da quell’odiosa timidezza che la opprimeva.
 
Si avvicinava, per i ragazzi, il weekend del 31 ottobre e tutti erano intenzionati a trascorrerlo insieme.

“Allora, cosa facciamo il prossimo weekend?” domandò Hiccup fuori dalla scuola.

“Wooo è Halloween dobbiamo fare casino!” esclamò Flynn appoggiandosi alla spalla di Kristoff.

“Che festa odiosa” sbuffò Anna incrociando le braccia.

“Sapete che noi non festeggiamo Halloween ma il 1 Novembre, ossia il giorno dei morti” rettificò Elsa.

“Nessuno qua sta mettendo in discussione scelte etiche e religiose ma semplicemente ci piacerebbe trascorrere la serata insieme.” Spiegò Merida tranquillamente.

“Visto che siamo in tema potremmo andare a casa di qualcuno e guardarci Coco! Amo troppo quel film!” propose Rapunzel saltellando.

“Apprezziamo l’idea ma ci starebbe fare qualcosa di più piccante” continuò Merida.

“Che intendi dire?!” chiese Jack dubbioso.

“Escape room” si intromise Judy.

“Cheee?! Nonono, io quelle cose non le faccio! Muoio d’infarto!” brontolò Anna preoccupata.

“Insomma ragazzi, siamo un bel gruppo, è tutto finto, non costa tanto e alla fine è solo un gioco d’astuzia” spiegò ancora Merida.

“Io ci sto! Poi con Judy vinciamo in due secondi” disse Flynn elettrizzato dall’idea.

Pian piano tutti i presenti si convinsero dell’attività e programmarono l’uscita.
Chissà come avrebbe reagito il gruppo nell’escape room.

NDA:
Eccomi con un nuovo capitolo. Spero vi piaccia. Come sempre ringrazio le mie due sostenitrici che puntualmente leggono e commentano. Come vedete mi diverto ad inserire degli Easter Egg... se ne trovate nel corso della storia fatemeli notare mi raccomando! 
Elsa e Jack, cosa mi dite? L'ho detto che non sarebbe stata una favola questa ff. 
Vi svelo già che mancano esattamente due capitoli al crollo di tutto. 
A presto
  
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