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Autore: Soul Mancini    22/06/2018    2 recensioni
Ehi ragazzi, che ne dite di fare un salto indietro di qualche mese e tornare con la memoria a quel fantastico 25 giugno? Chi ha assistito al Concerto è consapevole della sua epicità e di quanto tutta Firenze fosse in fermento in quei giorni!
Per chi, però, non è potuto esserci, ho deciso di narrare dei fatti reali (o quasi) quanto improbabili, giusto per dare un'idea dell'atmosfera che si respirava nella famosa città dell'arte.
Ovviamente, in chiave comica!
Preparatevi a un viaggio tra groupies fallite, morti improvvise, droghe pesanti, stalker incalliti e fuggitivi da ospedali psichiatrici!
Tutto questo è il Firenze Rocks!
NOTE:
Omaggio (?) ai sovraccitato festival a cui ho avuto l'onore di prendere parte.
Ambientata a Firenze tra il 24, il 25 e il 26 giugno 2017.
Tutti gli eventi e i fatti riportati in questa raccolta sono realmente accaduti o ispirati alla realtà. Tutto ovviamente ingigantito all'inverosimile e senza alcun riferimento a persone realmente esistenti (ehi, mica conosco tutti i fans presenti al concerto!).
Spero di non offendere nessuno: è solo una parodia, per prenderci un po' in giro e farci due risate ;)
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ReggaeFamily

26 giugno 2017

Ore 10:43

Piazza della Repubblica


Ieri ho bevuto un po' troppo...”

Ma dove siete finite ieri sera? Siete andate a comprare la birra e poi non vi abbiamo più visto!”

Io e Francy siamo rimaste vicino al chiosco delle bibite, tanto il concerto lo sentivamo lo stesso!”

Che cogliona che sei! Io non mi sono spostata per niente, ho combattuto per il mio posto e non volevo farmelo rubare! Vero Vale?”

Certo! E ho potuto guardarmi tutto il tempo il mio adorato Serj, oddio... che bello... e quanto ho pianto!”

Quattro ragazzine di forse quindici anni sono radunate attorno al tavolino di un bar, ai margini della celebre piazza fiorentina. Stanno sbavando da mezz'ora mentre fissano l'Hard Rock Cafe come fosse una splendida opera d'arte in un museo, e non si è capito perché non sono andate a fare colazione lì al posto di scegliere un mediocre bar con il televisore sintonizzato sul canale di Radio Italia.

Forse non hanno scelto, hanno agito a caso, o forse non sanno che all'Hard Rock c'è anche il bar.

Bene.

Dopo andiamo a comprarci la maglietta dell'Hard Rock?” domanda quella che dovrebbe essere Vale, una tipa dai lunghi capelli castani (rigorosamente sciolti, il 26 di giugno... muoio!), magra e alta.

Io non ho soldi, li ho spesi tutti da Alcott l'altro ieri!” si lagna la sua amica dai capelli biondi e lisci, schifosamente piastrati e tinti.

Davvero, Aury? Io me li sono conservati invece!” ribatte un'altra, truccata come un pagliaccio.

E se facessimo una colletta per comprare la maglietta ad Aury?” propone la quarta, una piccoletta dai capelli neri e gli occhialetti tondi dalla montatura argentata.

Nessuna la degna di una risposta. Sono tutte troppo tirchie, figuriamoci se prestano i soldi alla loro amica.

Per accentuare il suo menefreghismo, Aury afferra il suo smartphone e si prepara a scattare un selfie, mentre sorseggia sensualmente il suo tè alla pesca con la cannuccia. Si mette in posa, sta per scattare, ma la sua amica col trucco da pagliaccio le molla una gomitata e trattiene un grido.

Quella con gli occhialini argentati rantola.

Ma sei stupida in culo?” si rivolta Aury, fulminando la sua amica con un'occhiata. “Ora il selfie è venuto mosso! Francy, ma che cazzo di problemi hai?”

Un momento, mi sono persa... stupida in culo?! Eh?

Anna... Annina... c'è il tuo amore!” sibila Vale in tono complice, posando una mano sulla spalla di quella con gli occhialini.

Annina infatti è impalata sulla sedia, stringe convulsamente i braccioli e guarda fisso un punto all'altro lato della piazza.

Aury allora si rende conto di cosa sta succedendo e molla un pugno a Francy (secondo me solo per vendicarsi per il selfie). “Shavo!” strilla.

Shh!” la ammonisce Vale.

Ma sei scema? Vuoi attirare la sua attenzione?” interviene Francy.


Dall'altra parte della piazza, un sorridente e rilassato Shavo è appena uscito dall'Hard Rock Cafe in compagnia di alcuni del suo staff. Subito è stato intercettato da alcuni fans che gli chiedono una foto e un autografo.

Una volta accontentati tutti, il bassista dei System ci impiega qualche secondo a togliersi dalla faccia il sorriso di rito; in questi giorni si è messo in posa talmente tante volte che teme gli stia venendo una paresi alla mandibola.

Mark, torniamo in albergo o c'è qualche posto in cui vuoi andare?” chiede a un suo amico.

Ce ne sarebbero troppi, però è tardi, rischiamo di fare tardi e perdere l'aereo” afferma l'altro con un sospiro.

Shavo lo imita. Sono tutti molto tristi all'idea di lasciare Firenze perché è una città splendida, vorrebbero avere una settimana oer poterla visitare tutta, da cima a fondo.

Ma prima di chiamare un taxi che li venga a prendere, decidono di tergiversare un po' e fare un altro giretto per la piazza e dintorni.

Una volta giunti di fronte ai tavolini di un bar, però, il bassista si sente subito osservato. Gli basta un'occhiata in giro per capire che quattro paia di occhi lo stanno scannerizzando da capo a piedi; si tratta di quattro ragazzine che non fanno che strillare e starnazzare tra loro, pallide come cenci, e lo indicano spudoratamente.


No, dai, raga, io non ho il coraggio! Non chiamatelo, vi prego!” supplica Annina, stritolando con entrambe le mani il braccio di Vale e ficcandole le unghie nella pelle.

Smettila di lagnarti, ma sei rincoglionita? Abbiamo Shavo qui di fronte e secondo te non gli chiediamo una foto?” sbotta l'altra.

Secondo voi si è avvicinato qui perché lo stavamo fissando?” domanda Aury, senza distogliere lo sguardo da Shavo.

Quest'ultimo si è fermato con i suoi amici a qualche metro da loro e si sta legando una scarpa, mentre continua a chiacchierare in inglese. Qualcuno gli dà una pacca sulla spalla, rischiando di fargli perdere l'equilibrio.

Le ragazze sentono chiaramente la sua voce e vanno in visibilio.

Oh mio dio, Shavo!” strilla Francy, coprendosi il viso con le mani.

Non urlare!” la ammonisce Annina, urlando a sua volta.

Tanto mica capisce l'italiano!” la rassicura (?) Aury.

Come se Shavo fosse scemo e non capisca che lo stanno nominando a gran voce ogni tre parole.

Quindi che si fa? Andiamo da lui?” sbotta Vale spazientita.

Se vuoi... vai a chiamarlo.” Francy fa spallucce.

L'altra sbianca. “No, io non ho il coraggio! E poi cosa gli dico? Aury, vai tu che non sei per niente timida!”

La bionda scuote la testa. “Io non so parlare in inglese, quella che studia al linguistico è Francy!”

Ah no, non chiedete a me! Annina, perché non vai tu, dato che Shavo è il tuo preferito?” cerca di lavarsene le mani la diretta interessata.

Oh mio dio, che vergogna, no!”

Guardate che prima o poi Shavo se ne va! Ha quasi finito di legarsi la scarpa!” fa notare Vale.

Ma nessuna ha il coraggio di avvicinarsi e, mentre battibeccano su chi si dovrebbe avvicinare per prima, continuano a mangarsi il bassista con gli occhi.


Queste tizie ti stanno fissando come se fossi una loro allucinazione” bisbiglia Maynard a Shavo, che intanto ha finito di legarsi la scarpa e cerca l'armamentario per fumarsela allegramente.

Quelle quattro? Magari vogliono una foto e non hanno il coraggio di chiedermelo” ribatte lui. Si rivolge alle quattro ammiratrici e sorride con fare incoraggiante. Gli fanno pena, e poi vorrebbe tanto che la smettessero di seguire ogni suo movimento.

Al suo gesto, le quattro lanciano uno strillo che farebbe perdere l'udito a un sordo (?) e due rischiano di cadere dalla sedia.

Mark è costretto a voltarsi dall'altra parte perché non riesce a trattenere le risate.

Sono cotte!” commenta Maynard. Poi mette su un sorrisetto sornione e, senza chiedere niente a nessuno, si avvia a passo di marcia verso il tavolino delle quattro ragazze.

Quelle si pietrificano peggio del David di Michelangelo.

Maynard, bastardo, dove cazzo stai andando?” sibila Shavo allibito.

Ma il suo amico ormai ha deciso che lo vuole mettere a tutti i costi nei casini: giunge con un gran sorriso presso le ragazzine, poggia entrambi i palmi sul piano del tavolo ed esclama: “Ehi ragazze, come butta? Ho visto che sbirciavate il mio amico, non è che per caso vorreste dirgli qualcosa?”

In inglese, ovviamente.

E quelle si guardano confuse e stordite.

Eh?” se ne esce la bionda – anche se Maynard non lo sa, noi sappiamo che si chiama Aury. Cioè, di sicuro non si chiama così all'anagrafe, ma sottigliezze.

Shavo capisce che forse è il caso di intervenire, tanto ormai il danno è fatto: si avvicina ed esordisce: “Ciao ragazze, ehm... come va?” Senza farsi notare, molla un calcio al suo amico.

Ehm... io... noi... Shavo...” biascica Vale, boccheggiando come se fosse in preda a un'insufficienza polmonare. Sta parlando in inglese, o meglio, ha buttato lì un paio di pronomi personali.

Foto!” va in suo soccorso Francy a un certo punto.

Almeno quella è una parola universale, uguale in entrambe le lingue.

Ma certo!” Shavo annuisce e sorride.

Le quattro si alzano a turno e si mettono in posa con il bassista. Sono pallide e sudaticce, tremano, piangono, strillano, balbettano, stringono tra le dita la maglietta nera del bassista come se la volessero bucare.

Una volta che tutte e quattro hanno posato, sorridono come ebeti e biascicano un grazie a malapena comprensibile; prima ancora che Shavo si sia allontanato, si abbracciano tra loro e piangono ed esultano e si strappano i capelli disperatamente. Vai a capire il motivo.

Forse è meglio se ora chiamiamo un taxi, si è già fatto tardi” propone Shavo, andando a recuperare Mark che ancora sghignazza per questa scena patetica.

Erano carine, no?” Maynard dà di gomito a Shavo mentre si inoltrano in una strada un po' più tranquilla, così da non dare troppo nell'occhio.

Azzardati a fare nuovamente una cosa del genere e sei morto. Sei un coglione” lo minaccia il bassista.

Ma alla fine anche lui si lascia contagiare dalle risate generali.

Ma sì, tanto in questi giorni ne ha passate di cotte e di crude, cosa cambia?



:P :P :P



Ok, mi rendo conto che questo è uno dei capitoli più penosi che io abbia mai scritto in questa raccolta, ma oggi non avevo particolarmente ispirazione comica XD perdonatemi!

Non ho tanto da aggiungere, solo:

  • stupida in culo, molto fantasioso come insulto, l'ho sentito davvero in questi giorni, anche se non ricordo dove... e mi sono sorti sulla testa un triliardo di punti interrogativi;

  • dopo questo, ci saranno altri due capitoli e poi, purtroppo, la raccolta sarà finita! Mi dispiace abbandonare questa raccolta, certo, ma ormai il concerto sta per compiere un anno (eheheh, preparatevi a fare festa il 25, che si festeggia l'anniversario) e sarebbe anche ora di accantonare questo progetto ^^

Ma ora non ci pensiamo, mancano ancora due aggiornamenti ai saluti finali!

Anche se il capitolo vi avrà quasi sicuramente fatto schifo, fatemi sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate dal gran finale :3

Grazie di cuore a coloro che ancora sono qui!!! ♥



   
 
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