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Autore: Signorina Granger    01/07/2018    13 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
[Sequel di “Magisterium” e di “Magisterium - 1933”]
Quasi trent’anni dopo sono i figli di Charlotte Selwyn, William Cavendish, Regan Carsen e i loro vecchi compagni di scuola ad essere sul punto di partire per il loro ultimo anno di scuola, anno che non trascorreranno tra le accoglienti e familiari mura di Hogwarts, bensì a Nord, nella gelida Scandinavia, nel quasi sconosciuto Istituto Durmstrang, celebre per aver formato Gellert Grindelwald e per l’ampia conoscenza sulle Arti Oscure che fornisce ai suoi studenti.
Riusciranno a superare questa prova prima di diplomarsi?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Magisterium '
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Buongiorno! 
Dopo un lungo mese di attesa ecco finalmente la lista dei personaggi scelti per la storia, oltre ovviamente a quelli che ho presentato nel Prologo – anche se mi duole informare che Virginia Elara, la figlia di Evie e Jack, non farà parte della storia. Mi dispiace ma l’autrice di Evangeline non mi ha mandato la sua scheda –. 
Di norma presento i personaggi in un primo capitolo vero e proprio ma questa volta ho deciso di inserire una breve introduzione dove compariranno solo gli OC di Durmstrang poiché non volevo farvi aspettare ulteriormente.
Buona lettura!





1 Settembre 1962, Norvegia


Novak Andersen varcò la soglia del castello in compagnia della sorella gemella Nerissa senza dire una parola, limitandosi ad osservare pigramente il salone d’ingresso che come sempre era scarsamente illuminato da delle torce appese alle pareti di pietra. Fuori faceva già buio, l’estate era durata ben poco e sua sorella, accanto a lui, si abbassò il cappuccio del mantello color sangue che aveva sollevato per proteggersi dal vento prima di parlare volgendo lo sguardo nella sua direzione:

“Allora… felice di essere tornato?”
“Tremendamente, l’atmosfera lugubre mi mancava. Vieni, andiamo a sistemare le nostre cose prima del banchetto.”

Con un sorriso ironico il ragazzo rivolse un cenno alla sorella e, incantati i bauli affinché si spostassero da sè, la prese sottobraccio per condurla attraverso la sala leggermente affollata e piuttosto buia. 
Del resto al freddo e all'oscurità gli studenti di Durmstrang ci erano abituati, nella scuola Scandinava era raro che si accendessero dei fuochi per scopi diversi da quelli didattici…  Novak provò quasi compassione per i ragazzini del primo anno, che si sarebbero dovuti ben presto abituare al gelo che s’impadroniva del castello a partire da ogni autunno.
Naturalmente lo stesso valeva per i loro futuri “ospiti” britannici: Novak quasi sorrise all’idea e Nerissa sembrò pensare lo stesso, perché inclinò le labbra in un sorriso divertito:

“Dici che gli inglesi sopravvivranno, Novak?”
“Ne dubito. Se non altro quest’anno avremo qualche distrazione in più.”


*


“Ragazzi, non so davvero come ringraziarvi e come scusarmi, non volevo uccidervi, lo giuro, il baule mi è sfuggito di mano e…”
Elvira Nordström scosse il capo con aria mortificata mentre seguiva Ivan e Maximilian – che le stavano portano il baule al loro Dormitorio al primo piano – su per le scale. I due si scambiarono un’occhiata in tralice ma non dissero nulla, ormai abituati agli “incidenti” della ragazza: non era la prima volta che rischiava di decapitare qualcuno con il suo baule, che dopo essersi librato a mezz’aria aveva iniziato a schizzare da una parte all’altra nel pianerottolo.
“Non fa niente Elvira, ma ti prego, lascia che te lo portiamo noi senza che tu ricorra alla Magia, è meglio.”

Ivan sorrise debolmente alla ragazza, che ricambiò con aria colpevole prima che una voce dal tono esasperato e molto familiare giungesse alle sue orecchie:

“Roba da non credere, abiti qui nei paraggi e non solo devi ancora sistemare le tue cose, ma hai già combinato danni?!”

La norvegese si voltò verso l’inizio della rampa di pietra e trillò felicemente nel scorgere la sua migliore amica, apprestandosi a raggiungerla scendendo le scale.
Ivan sgranò gli occhi con orrore – Elvira, scale e buio non erano una bella squadra – e fece appena in tempo a parlare mentre continuava a salire insieme a Maximilian, che stava imprecando a mezza voce contro il peso vergognoso del baule della ragazza:

“Elvira, attent-“



Quando Michael sentì un urletto felice seguito da dei tonfi e un urlo di ben altro genere sorrise con fare soddisfatto, apprestandosi a raggiungere il pianerottolo del primo piano con passo sicuro, certo di trovarla lì.
Quando scorse, nella penombra, la figura di una ragazza che, dandogli le spalle, era inginocchiata sul pavimento, il suo sorriso si allargò e la raggiunse. Insieme a lei, sul pavimento, stava quella che aveva tutta l’aria d’essere Elvira Nordström con un’espressione dolorante sul volto.

“Ero sicuro di trovarvi qui… Elvira, sei caduta?”
“Sì, questa poca luce è un attentato alla mia vita! Povera me… come ci hai trovate?”

Elvira, parlando con tono sofferente, rivolse un’occhiata curiosa al ragazzo mentre Natalia si voltava e, dopo avergli rivolto un largo sorriso, si alzava in piedi per abbracciarlo.

“Beh, ho seguito le tue urla e dove ci sei tu c’è anche Lia. Ciao bellissima.” 
Michael sorrise alla rossa, che ricambiò e lo abbracciò mentre Ivan e Maximilian, dopo aver lasciato il baule di Elvira in cima alle scale, si affrettavano a raggiungerli sul pianerottolo per aiutare la bionda ad alzarsi:

“Elvy, stai bene?!”
“Tranquillo Max, sono indistruttibile io, i miei fratelli dicono che ormai dopo tutte le mie cadute sono a prova d’urto!”

La bionda sfoggiò un gran sorriso e i due, poco convinti, si scambiarono un’occhiata incerta prima di proporle di accompagnarla visto che alloggiavano nello stesso Dormitorio.

“Allora ve l’affido, mi raccomando.” Natalia rise appena e salutò l’amica con un cenno prima di voltarsi e, insieme a Michael, accingersi a tornare al pian terreno:

“Non trovi che sia ingiusto?”
Michael lasciò che la ragazza lo prendesse a braccetto, conducendola nel corridoio buio mentre piegava le labbra sottili in un sorriso e abbassava lo sguardo sull'amica: “Che cosa cara?”
“Beh, le Aquile hanno il nome migliore e l’alloggio migliore, sono al primo piano! Noi invece siamo sottoterra, è orribile! E poi il nostro nome fa schifo, Orsivolanti?! Chi ha scelto questo nome fumava cose strane, gli orsi non volano! Vipererosse è sensato, Stelle infuocate poetico, Aquile nel Vento logico, Draghi di Durmstrang minaccioso… Orsivolanti è puramente ridicolo!”
“Beh… è particolare.”
“Particolare?! Certo, dici così perché il tuo è carino, non ti chiami “Orsovolante”!”

La ragazza sbuffò, pronunciando il nome della sua camerata scimmiottando la voce del Preside e facendo sorridere debolmente l’amico, che camminava tenendole un braccio sulle spalle: 

“Vuoi che chieda agli altri Draghi di adottarti?”
Natalia per tutta risposta annuì, aggrappandosi alla sua spalla e guardandolo con occhi imploranti:
“Sì, ti prego, così vivrei al pian terreno e non sottoterra, fa freddissimo, è già un miracolo che in tutti questi anni io non mi sia presa una broncopolmonite!”
“Orsetta, io ti adotterei volentieri, ma non credo si possa fare…”

Il biondo abbozzò un sorriso, pregustando la reazione dell’amica che in effetti gli sorrise dolcemente prima di parlare, uno scintillio minaccioso nei di solito allegri e caldi occhi castani:

“Mich, io ti adoro, ma chiamami ancora in quel modo e il braccio te lo spezzo.” 


*


Quando Nerissa entrò nella sua camera si ravvivò i lunghi capelli neri e sorrise alla ragazza bionda già presente nella stanza e seduta sul suo letto, che ricambiò debolmente:

“Eccoti, finalmente.”
“Io e Novak ci abbiamo messo un po’… Come stai, Kara?”

“Felice di essere tornata, a dire il vero, si prospetta un anno interessante… quando pensi che arriveranno gli inglesi?“ Karalee abbozzò un sorriso divertito, mettendosi comoda sul letto mentre la mora si stringeva nelle spalle, trascinando il suo baule verso il proprio mentre parlava:

“Non ne ho idea, ma ammetto di aspettare quel momento a mia volta. Ho idea che per loro ambientarsi qui non sarà affatto facile.“
“Probabile. E magari saranno anche carini, chissà!”

La bionda sorrise ma l’amica non lo imitò, rivolgendole un’occhiata di sbieco mentre inarcava un sopracciglio con studiata espressione di rimprovero:

“Che dici Kara, non rammenti che io sono fidanzata?”
“Sì, certo, come no…”
Karalee sbuffò debolmente, lanciando all’amica un cuscino che la mora prese al volo, unendosi a lei in una debole risata.







………………………………………………………………………………..


-    Elvira Nordström, norvegese, Aquile nel Vento, Battitrice
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-    Ivan Svensson, danese, Aquile nel Vento, Cacciatore 
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-    Karalee Helena Ragnborg, svedese, Aquile nel Vento, Cacciatrice 

-    Maximilian Albert Johansson, svedese, Aquile nel Vento, Cacciatore

-    Michael D. O. Hoax, sloveno, Draghi di Durmstrang 
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-    Natalia Nóvak, cecoslovacca, Orsivolanti, Cercatrice 
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-    Novak Andersen, danese, Aquile nel Vento, Caposcuola 
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    Sean Cavendish, Serpeverde, Battitore e Capitano
Sean
    Rose Carsen, Serpeverde, Battitrice e Caposcuola
Rose
    David Maguire, Grifondoro
David
    Silvy Grayfall, Corvonero, Capitano e Battitrice
Silvy


    Katja Smirnov, Draghi di Durmstrang, Battitrice 
Kaja
-    John Carrington, Corvonero, Cacciatore
John
-    Graham Greengrass, Grifondoro, Portiere
Graham
-    Julie Farrel, Corvonero
Julie
-    Timothy Russell, Tassorosso, Caposcuola
Timothy
Allora… come vedete non ho scelto molti personaggi, mi dispiace ma avendone già una decina non potevo sceglierne altrettanti o mi sarei ritrovata con una ventina di OC da gestire, e nessuno per Hogwarts, dovrete accontentarvi dei pargoli che già avete conosciuto, che qui sopra trovate con le informazioni “aggiornate”, con Case e quant’altro. 

Per quanto riguarda gli studenti di Durmstrang, ho preferito non inventare da me delle vere e proprie Case, ho trovato invece una curiosa suddivisione in “camerate” che si basa non sul temperamento dei ragazzi, bensì sulla loro provenienza, che ha valore solo nel Quidditch e per dividere i ragazzi nei vari dormitori, ma niente punti o Coppa delle Case: 

    Aquile nel Vento: Svezia, Danimarca, Norvegia, Islanda, Finlandia e Groenlandia 
    Orsivolanti: Germania, Olanda, Polonia, ex Cecoslovacchia
    Draghi di Durmstrang: Albania, Romania, Turchia, Bulgaria, Moldavia e ex Jugoslavia (Croazia, Montenegro, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Slovenia, Macedonia, Kosovo)
    Stelle infuocate: Austria, Ungheria, Cipro, Grecia
    Vipererosse: Bielorussia, Russia, Estonia, Lettonia, Lituania, Ucraina

Inoltre, vorrei sottolineare che collocare Durmstrang in Norvegia è puramente una mia invenzione, la Rowling non ha mai affermato con precisione dove essa si trovi ma, in una vecchia intervista, ha sostenuto che potesse trovarsi a nord della Scandinavia, quindi Svezia o, appunto, Norvegia, che è compatibile con la breve descrizione della scuola data da Krum, che parla di una zona montuosa, con dei laghi e dalla scarsa luce naturale.  
Detto questo ci sentiamo presto, spero, con il primo capitolo vero e proprio. 
Buona serata, 
Signorina Granger 



   
 
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