Fumetti/Cartoni europei > I Dalton
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Autore: jarmione    02/07/2018    2 recensioni
Immaginatevi se le dodici fatiche di Asterix le compissero i Dalton.
Cosa accadrebbe? Ci riuscirebbero?
Ed Evelyn? sarà di aiuto ai fratelli in queste dodici fatiche, o Joe la considererà la solita palla al piede? (da cui, si sa, non riesce a staccarsi alla fine)
ATTENZIONE: OOC - AU - CROSSOVER - WHAT IF?
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I Dalton ed Evelyn'
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Caius Pupus guidò il gruppo fino ad un enorme lago.
Quando lo videro, i fratelli non poterono fare a meno di correre sulla riva e rinfrescarsi.
“Ne avevo decisamente bisogno” disse Evelyn, lieta di aver trovato refrigerio.
In Gallia faceva meno caldo che al penitenziario, ma era comunque insopportabile se assommato alle prove che stavano affrontando.
“Per la prossima prova dovrete utilizzare quella barca laggiù” indicò una barca lussuosa, con tanto di tettuccio, tendine ed un paio di remi.
“Dovrete attraversare il lago e raggiungere l’altra sponda”
“Pff” sorrise Joe “sarà uno scherzo”
“Se è uno scherzo come il tizio di prima…” intervenne William “stiamo freschi”
“Ha ragione, Joe” convenne Jack “io non mi fiderei”
“Siete sempre diffidenti!” esclamò Joe
“Però la ragazza non potrà partecipare” aggiunse Caius Pupus.
“COSA!?” chiesero tutti in coro.
“Secondo le regole non può venire con voi”
“E perché?” chiese Evelyn “non sono diversa da loro”
Luke le fece cenno di avvinarsi e la portò distante, assieme a Caius Pupus.
A Joe questo non piacque e tentò di avvicinarsi per origliare, cosa che non gli riuscì.
Luke, accortosi di lui, sparò un colpo accanto ai suoi piedi, obbligandolo a indietreggiare.
“Maledetto Lucky Luke!” gli urlò contro, facendo sfuggire al cowboy un risolino.
Una volta sicuri che i fratelli non stessero ascoltando, Caius Pupus iniziò la spiegazione.
“I tuoi fratelli dovranno affrontare l’isola delle sacerdotesse” indicò con lo sguardo un’isola al centro del lago “il loro richiamo attira i viandanti e questi ci rimangono fino alla fine dei loro giorni”
Evelyn si portò una mano alla bocca.
“Per…per il resto dei loro giorni?”
Caius Pupus annuì e proseguì “Le donne sono immuni al loro richiamo, ovviamente”
Evelyn lanciò uno sguardo implorante a Luke.
Se i fratelli non avessero superato la prova, restando per il resto dei loro giorni sull’isola, come avrebbe fatto lei a tornare al penitenziario e riferire tutto alla madre?
“Luke…”
“Non si può trovare una soluzione?” intervenne Luke
“Le regole sono state create per soli uomini” Spiegò Caius Pupus “non era previsto che partecipasse una donna”
“Mh…” Luke pensò alla svelta “potremmo comunque mandarla con i fratelli, a patto che non intervenga, qualunque cosa succeda”
“E se non ci riescono?” domandò Evelyn
“Tu cosa credi sia meglio?” le domandò, di rimando, Luke “se guardi il lato positivo, è sempre meglio del penitenziario” lei non sembrava tranquilla “pensa ai tuoi fratelli…” Evelyn li guardò “preferisci che concludano i loro giorni in una galera? O su un’isola chiamata ‘isola del piacere’?”
Il nome suonava bene, era allettante.
Evelyn guardò Jack che, per un istante, arrossì e gli fece un cenno con la mano.
E poi c’erano Joe, William ed Averell.
Come poteva anche solo pensare di separarsi da loro?
La madre non glielo avrebbe mai perdonato, senza contare che non intendeva lasciare Jack.
Il solo pensiero di non rivederlo più la struggeva.
Luke sorrise; sembrava averle letto nel pensiero.
Guardò Caius Pupus con sguardo complice.
L’uomo annuì “Molto bene” si frugò nelle tasche e si mise qualcosa nelle orecchie, fornendola anche a Luke.
Erano dei tappi per evitare di subire, anche loro, il richiamo “Adesso siamo pronti e possiamo andare”
Evelyn si sentì più sollevata “La ringrazio” disse chinando il capo, poi guardò Luke “grazie Luke”
“Buona fortuna Evelyn”
Lei fece per andarsene, ma si fermò e corso incontro a Luke, stringendolo a se e venendo ricambiata.
Non le importava di ciò che i fratelli, specialmente Joe, avrebbero detto.
Luke aveva fatto tanto per lei, aiutandola con i fratelli.
Quell’abbraccio era la gratitudine di una vita, nel caso non fossero riusciti a tornare indietro e raggiungere l’altra sponda.
Lo lasciò andare e lo osservò mentre si allontanava.
Quando tornò dai fratelli, li vide ad occhi sgranati…scioccati.
Joe non aveva parole.
“Che c’è?” chiese lei, con fare innocente “non siete contenti? Verrò con voi”
“Ehm…” William e Jack non risposero.
I gemelli guardarono Joe, sperando che intervenisse lui.
“Joe…” Evelyn tentò di avvicinarsi, ma lui indietreggiò
“Sta alla larga da me” e si recò alla barca.
“Ma…” guardò gli altri fratelli “Jack…Will…”
Non sapendo cosa fare, in quanto troppo succubi di Joe, non risposero e lo seguirono.
“Averell…”
“Io non ho capito niente!” esclamò quest’ultimo.
“Muoviti, Averell!!” esclamò Joe, obbligandolo a salire in barca.
Evelyn dietro di lui, la testa bassa e un profondo senso di colpa.
  
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