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Autore: Burnedfingertip    02/07/2018    1 recensioni
Alex si guarda lo specchio, ed è un po' come quando sei immerso in piscina.
Come quando ti senti vero.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
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Alex ha litigato con Adam.
Beh…lo ha anche lasciato.
Urlando, sbraitando cose che mai avrebbe voluto rinfacciargli.
Ora è seduto a terra, sul retro di uno squallido locale notturno.
I polsi gli pizzicano, anche gli avambracci.
Le mani tremano.
Alex si fa schifo.
Si vergogna di esistere, di vivere.
Da un tiro alla sua sigarettacorretta, le gambe che non vogliono smettere di muoversi su-e-giù-su-e-giù, veloci, ad un ritmo che Alex non riesce a sentire, ma percepisce.
Forse quello del suo cuore, forse quello del suo respiro.
Trattiene le lacrime, o almeno ci prova, ma finisce per farsi andare il fumo di traverso e iniziare a tossire l’anima.
Caccia un urlo, che esce come un gemito strozzato, bestemmia a mezza voce.
Poi vomita, sputando a terra il poco cibo che aveva in corpo, e poggia la testa contro il muro.
“Vaffanculo..”
Un mormorio, confuso tra i singhiozzi.
Ha il viso bagnato, salato.
Le labbra sono sporche, lucide di saliva, e ha un sapore orribile in bocca.
Alex si odia, da morire. Si detesta.
Sa di aver perso l’ultima cosa buona che gli rimaneva.
Da un altro tiro, fregandosene del sapore che ha in bocca, e sente gli occhi fargli male.
E prova a pensare che in fondo non è stata colpa sua.
Una voce gli risponde che invece è così.
Però è stato Adam ad alzargli la manica della felpa.
Ma la voce continua, gli dice che in fondo però lo voleva, no?
Scuote la testa, mente.
Si passa una mano sul viso, lasciandosi cadere sdraiato.
Sente come un peso sul petto, un dolore come di un cappio alla gola.
È continuo, bruciante.
Respira, tremante, finché non si rende conto di non riuscire più a respirare.
Allora si lascia sprofondare nel cemento nero, la vista che piano si annebbia, e si porta una mano al petto.
Vede il cielo spaccarsi, perdere colore e crollargli addosso, colpendogli la faccia.
   
 
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