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Autore: lelouch 25    18/07/2018    0 recensioni
Ogni mille anni, la dea della distruzione prende possesso del corpo di una bimba non ancora nata, e fonde la sua anima con quella della sua ospite. Lo scopo della dea è quello di portare il mondo in una nuova era, distruggendo la vecchia, anche se il metodo con cui avviene questo cambiamento non è conosciuto. Stando a quanto dicono le leggende chi riuscirà a controllare la dea vedrà realizzato un proprio desiderio; nel corso del tempo non sono mancati coloro che hanno cercato di controllarla, anche se non si sa che fine abbiamo fatto.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quindi cominciò a mandare energia al cannone.

Passarono alcuni mesi e puntualmente la ragazza era costretta a fornire energia a quell’arma se voleva che Hain stesse bene, e puntualmente quell’arma veniva usata su coloro che si opponevano a  Zago.

Tuttavia ogni tanto aveva provato a ribellarsi quando vedeva che troppe vite sarebbero state distrutte, e in quei momenti Hain né pagava lo scotto, ormai il corpo del ragazzo era pieno di ferite.

Ormai anche Hain era rinchiuso insieme a Sin, questo perché Zago voleva che la ragazza vedesse con i propri occhi quello che accadeva alla persona che amava se si ribellava, entrambi erano con le spalle al muro.

Una sera le guardie sentirono Hain e Sin litigare, poi sentirono il silenzio, quando entrarono videro che Sin  aveva ucciso il ragazzo, subito intervenirono per separarla dal corpo di Hain, poi si avvicinarono per controllare che fosse ancora vivo, questo perché se lui moriva Zago avrebbe perso l’unico ricatto che funzionava sulla dea.

Una volta avvicinatesi, Hain si rialzò e a sorpresa abbatté le guardie che furono legate e disarmate dal ragazzo, il quale prese una delle spade, poi il ragazzo si complimentò con la ragazza per il piano e i due uscirono dalla cella.

Mentre erano nel corridoio Hain si girò verso Sin e le disse:

“ stanotte farò finire tutto! Così finalmente potremo vivere insieme, io mi occuperò di quel bastardo, tu fa quel che devi, qui ci sono le chiavi per uscire fuori da questo laboratorio”, lei lo guardò e vide che ancora molte delle ferite del ragazzo non erano guarite e lo fece notare al diretto interessato, il quale le rispose:

“ ma sei scema? Vuoi sprecare quest’opportunità per qualche graffio?”,

a quelle parole la ragazza si arrabbiò e gli disse:

“ sei tu l’idiota! Non vedi che sei ridotto come uno straccio!, così  non potrai mai vincere! E se tu muori io resterei sola!”,

poi vide la ragazza piangere, allora cercò di abbracciarla me lei lo tenne lontano, allora si avvicinò ulteriormente e l’abbracciò dicendole:

“ scusami, so che sei preoccupata, ma non abbiamo altra scelta, quindi abbi fiducia in me”,

poi Sin lo guardò e gli disse:

“ ok, proverò ad avere fiducia in te, ma sappi che se muori ti prenderò a calci, quindi vedi di non morire!”,

detto questo lo baciò e si avviò verso l’uscita.

Hain attraversò il laboratorio, poi prese le scale che collegavano il laboratorio al castello, e dopo cinque minuti si ritrovò nel castello. Dopo aver corso raggiunse la sala del trono dove sapeva di trovare il padre ed entrò.

Non appena entrò trovò Zago con in mano la spada e un sorriso beffardo, poi l’uomo disse al figlio:

“ non hai mai imparato a nascondere il tuo intento omicida”,

detto questo entrambi si misero in guardia.

Nel frattempo Sin era riuscita ad uscire dal laboratorio, finalmente poté sentire di nuovo la voce di Shivra che le disse:

“ mi sei mancata Sin, mi dispiace di non esserti stata d’aiuto”,

Sin le rispose che non era stata colpa sua, e che era giunto il momento di prepararsi al rituale per entrare nella nuova era, detto questo scambiò la sua personalità con quella della dea. Nel frattempo lo scontro tra Hain e Zago era iniziato.

Hain partì all’attacco mirando al cuore del padre, ma Zago lo parò senza il minimo sforzo, poi visto che il colpo era stato parato saltò e si portò alle  spalle dell’uomo mirando alla collo, ma anche quello fu parato con facilità, Zago si girò e diede un calcio allo stomaco del ragazzo, il quale cadde in ginocchio senza fiato, poi si riprese e guardò l’uomo che lo aveva privato di tutto, ma stavolta lo avrebbe sconfitto, non si sarebbe più fatto rubare le persone a cui teneva. Intanto Shivra stava radunando tutto il suo potere.

Zago approfittò della momentanea debolezza di Hain per colpirgli il braccio, lasciandogli un taglio profondo, poi disse al figlio:

“ ottimi riflessi se non avessi schivato ora non avesti più il braccio”,

Hain gli rispose:

“ so benissimo che stai solo giocando con me, come fa il gatto col topo”,

a quelle parole Zago sorrise in modo freddo.

Hain ripartì all’attacco con una serie di stoccate velocissime e alla fine una di esse andò a buon fine, colpendo Zago alla guancia sinistra, a quel punto per Zago finì il gioco e cominciò ad attaccare seriamente Hain, il quale fu costretto a schivare tutti i colpi se non voleva rimetterci le penne, però si accorse troppo tardi di essere finito contro la parete della sala, si era messo in trappola da solo, ora non poteva fare altro che parare. Intanto Shivra era ormai pronta, tuttavia Sin notò qualcosa di diverso nell’energia della dea.

Nel frattempo Hain con un calcio riuscì ad allontanare Zago quel tanto che bastava per allontanarsi dalla parete; ormai il ragazzo aveva il fiatone, tentò una mossa azzardata, si fece trafiggere la mano per bloccare la spada avversaria, e mentre si preparava a colpire il padre gli fece uno sgambetto facendolo cadere a terra, poi per tenerlo fermo mise un piede sopra la sua testa e con un sorriso malvagio estrasse la spada in modo da fargli più male possibile poi disse:

“ sei uno stupido! Saresti dovuto rimanere la mia bambola!, tu non riuscirai mai a battermi!, non solo non ti ucciderò ma passerai il resto della tua vita nel dolore che ti infliggerò, sarai un monito per chiunque osi sfidarmi”,

poi per dargli un assaggio di quello che aveva appena detto prese la spada e lo trafisse allo stomaco, il ragazzo urlò di dolore mentre si metteva una mano nella pancia per fermare l’emorragia.  Hain era ormai senza forze, tuttavia non voleva arrendersi, così si fece forza e raccolse le ultime energie, con uno strattone si liberò, poi prese la spada e trafisse la gamba di Zago, il quale fu costretto a mettersi in ginocchio, con un ultimo sforzo lo trafisse alla gola, l’uomo cadde a terra senza emettere un suono, ma i suoi occhi erano increduli, a quel punto Hain si accasciò contro una parete e svenne.

Intanto Sin capì che non era una sua impressione l’energia della dea stava cambiando, da violenta e distruttiva a dolce e gentile, perciò chiese a Shivra di spiegarle, lei le rispose:

“ ogni divinità ha un doppio volto, quindi io sto per mostrarti la mia seconda identità”,

Sin ci pensò un attimo e poi sussurrò:

“ la dea della creazione!”.

A quel punto Shivra le mostrò la sua seconda identità, i capelli divennero color arcobaleno come anche gli occhi, poi le spuntarono quattro ali di colore diverso: rosso, blu, marrone e trasparente a simboleggiare i quattro i elementi, ed evocò il cancello dimensionale e lo fece attraversare alla terra.

Mentre si trovavano nel portale Shivra portò il corpo di Sin da Hain e dopo aver visto che il ragazzo era ferito lo curò.

Dopo qualche minuto Hain aprì gli occhi e rimase di stucco nel vedere l’aspetto della dea, poi Shivra parlò:

“ ascoltatemi ora state attraversando il portale della nuova epoca, ma nessuno a parte voi due si ricorderà di averlo attraversato, dopo che sarete arrivati nella nuova epoca il mio compito sarà finito e farò ritorno al mio vero corpo, quindi prima di separarci vi volevo dire che sono stata felice di avervi incontrato e spero che abbiate una vita felice”,

a quelle parole Sin pianse e la ringraziò per averla sempre protetta. Quando il rituale finì Shivra lasciò il corpo di Sin per sempre.

Da quel giorno sono passati dieci anni, Sin e Hain si sono sposati, e sono diventati il miglior medico del paese e il consigliere del nuovo sovrano.

End

   
 
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