Capitolo
1
Elia
rivolse uno sguardo vagamente incuriosito all’indirizzo
dell’amico, che si era lasciato ricadere sul divano con aria
visibilmente
stanca e un vistoso margine scuro che si stava rapidamente allargando
attorno
all’occhio sinistro.
-
Fammi indovinare, hai boxato con Seth? –
Sebastian
annuì, tastando lentamente lo zigomo per essere
certo che fosse ancora tutto intero.
Il
suo fratellino non c’era certo andato leggero.
-
Già, direi che si è abbondantemente vendicato di
quando ero
io a farlo nero durante l’addestramento. –
Elia
inarcò un sopracciglio, sorridendo sghembo.
-
E la cosa ti stupisce? –
-
Non particolarmente -, ammise, - anzi sono piuttosto sicuro
che nostro padre sarebbe rimasto debitamente impressionato. –
-
Ti prego non ricominciare con tutta la storia del “sergente
maggiore Crouch”. –
Ridacchiò.
-
La vicinanza di Soraya ti ha contagiato? –
Da
quando l’amica aveva insistito per far vedere loro una di
quelle
diavolerie Babbane avevano automaticamente stabilito che suo padre
fosse la
reincarnazione del diabolico sergente del film.
Elia
si strinse nelle spalle.
-
Ne ho sentite talmente tante su di lui che non posso certo
biasimarla quando lo chiama in quel modo. –
Fu
proprio Soraya a fare capolino del salotto comune,
tossicchiando per far rilevare la sua presenza ai due ragazzi.
-
Datevi una mossa, manca poco all’annuncio degli abbinamenti.
–
Alzandosi
con un deciso colpo di reni, Sebastian roteò gli
occhi al cielo.
-
Bene, non vedo proprio l’ora di scoprire che novellino
impedito mi toccherà questa volta. –
Soraya
gli rifilò un buffetto sul fianco.
-
Cerca di essere gentile … o perlomeno approssimativamente
gentile. –
-
Farò del mio meglio. –
*
-
Josie non per metterti fretta ma se non ti dai una mossa
finiremo con l’essere in ritardo per la milionesima volta.
–
La
voce di Stephanie la raggiunse dall’altro lato della porta
spingendola a uscire finalmente dal bagno e rinunciare
all’idea di acconciare i
suoi indomabili ricci biondi.
-
Eccomi, ci sono. Sembro una scappata di casa, ma ci sono –
assicurò.
Vide
la sua migliore amica sforzarsi visibilmente di non
scoppiare a riderle in faccia e poi avvicinarlesi.
Allungò
la mano, rimuovendole la sottile striscia di trucco
sotto l’occhio.
-
Adesso va già un po’ meglio, se non altro non
sembri più un
panda. –
Ridacchiò
a sua volta e afferrò le chiavi della stanza prima
di seguirla fuori e poi lungo il corridoio.
Se
non fosse stato per Stephanie probabilmente a quell’ora
sarebbe stata sbattuta fuori dalla Loggia qualcosa come dieci volte. E
la
stessa cosa si poteva dire per quanto riguardava i loro anni trascorsi
a
Hogwarts.
Seppure
in Case diverse, Stephanie si era sempre assicurata
che Jocelyn non si perdesse quando le scale decidevano di cambiare
oppure
avesse la cravatta sistemata per bene e non storta e sbilenca come era
solita
annodarla.
Certe
volte era come se fosse stata adottata dall’ex
Corvonero.
-
I ragazzi sono già in salotto –
annunciò Stephanie.
Magnifico,
ciò voleva dire che erano persino più in ritardo
del solito.
Stephen
alzò appena lo sguardo verso di loro quando le vide
entrare e abbozzò un cenno di saluto, invece dal sorrisetto
sul volto di
Thimoty era abbastanza palese che fosse in procinto di assestare loro
una delle
sue battutine.
-
Finalmente, stavo cominciano a credere che un Inferius fosse
comparso dallo scarico della doccia e vi avesse divorate. –
Jocelyn
arricciò il naso, incassando il riferimento a quella
sua vecchia fobia.
Che
Merlino la maledicesse per la volta in cui aveva confidato
ai suoi amici che quando aveva cinque anni e aveva visto per la prima
volta l’immagine
di un Inferius aveva chiesto spiegazioni a sua cugina, che tanto si
vantava di
sapere sempre tutto, e da allora era stata convinta che quella creatura
potesse
comparire dagli scarichi e risucchiarla via.
-
Tutta colpa dell’odiosa Maggie. Lei sì che sa come
traumatizzare una bambina. –
Thimoty
e Stephanie annuirono con decisione, dato che loro
malgrado avevano avuto modo di conoscere Margareth fin troppo bene.
-
Siamo tutti d’accordo su quanto sia tremenda tua cugina -,
intervenne Stephen, - ma visto che siamo già in ritardo non
potremmo accelerare
e discuterne mentre ci dirigiamo alla riunione? –
-
Più che d’accordo. –
*
-
Oh, andiamo, potresti anche darci un piccolo indizio –
sbuffò Melaine, mentre affrettava il passo per riuscire a
stare dietro alle
lunghe gambe di Madison.
-
Ti ho già detto che non lo so, ma … -
-
Anche se lo sapessi non ce lo diresti, perché bisogna
rispettare le regole – concluse per lei Crystal.
-
Esattamente. –
-
Sì, ma sei una Sentinella da quasi tre anni ormai, dovrai
avere almeno una minima idea di chi potrebbe esserci assegnato.
–
-
Mettiamola così, so per certo che non sarò
assegnata a
nessuna di voi due … e spero vivamente di non essere
assegnata nemmeno alla
Shafiq. È un disastro ambulante. –
Le
due Gene Portatrici
ridacchiarono.
In
effetti quella ragazza
raggiungeva livelli d’imbranataggine quasi inumani e per una
perfezionista come
Madison di sicuro sarebbe stato più un intralcio che altro.
-
Avresti preferito
Margareth? – ironizzò Melaine.
Madison
arrestò la corsa
di scatto, facendole sbattere contro di lei.
-
Non dirlo nemmeno per
scherzo, quella ragazza ha la capacità di comparire ogni
volta che la si
nomina. –
-
Esagerata, neanche fosse
un’apparizione demoniaca. –
Crystal
e Madison si
rivolsero un’occhiata eloquente.
-
Forse proprio demoniaca
no -, ammise la bionda ex Corvonero, - ma poco ci manca. –
*
Ariadna
accolse la comparsa di Seth e Christopher con un
sorriso sollevato. Aveva sentito Braxton e Wilfred ridere e scherzare
per tutta
la mattinata e cominciava a credere che se non avesse avuto un momento
per
riposare le orecchie da tutto quel baccano avrebbe finito con lo
schiantare
entrambi i suoi colleghi.
-
Da quanto vanno avanti? – le chiese Chris, interpretando
all’istante
la sua espressione.
Dopotutto
si conoscevano da anni ed erano amici dai tempi
della scuola, perciò imparare a decifrare le sue espressioni
era stato facile e
ormai gli veniva naturale.
-
Da troppo tempo. –
Seth
raggiunse i due e posò le mani sulle spalle di entrambi,
stringendo appena.
-
Ragazzi, mi siete simpatici perciò sento di dovervi
avvertire, di questo passo Ariadna vi ucciderà prima
dell’inizio della
riunione. –
Il
sorriso scomparve all’istante dalle labbra di Braxton.
Era
stato suo compagno di Casa per sette lunghi anni e aveva
imparato a non sottovalutare affatto la simpatica e carina Ariadna. Di
solito
infatti chi lo faceva finiva inevitabilmente con il pentirsene molto
amaramente.
-
Messaggio ricevuto -, asserì Wilfred, - grazie per
l’avvertimento.
–
Scrollando
le spalle, Seth tornò verso i suoi due migliori
amici e si sistemò in modo tale da poter inquadrare
l’ingresso con facilità
senza per questo distogliere l’attenzione dalla sala e da
ciò che stava
accadendo.
Christopher
gli rivolse un sorriso furbo.
-
Aspetti qualcuno? –
-
Solo che arrivino tutti quanti. –
-
Ah quindi ricci biondi e occhi verdi non c’entrano nulla?
–
aggiunse Ariadna, capendo dove voleva andare a parare.
Questo
ebbe il potere di attirare definitivamente la sua
attenzione.
Si
voltò verso di loro, socchiudendo gli occhi blu.
-
Qualsiasi insinuazione stiate facendo lasciate perdere. –
-
Come ti pare … tanto per la cronaca, la
persona che non stavi assolutamente aspettando è
appena
arrivata. –
-
Ariadna … -
-
Che c’è? Ho detto che non la stavi aspettando.
–
-
Già, ha detto proprio quello, sei tu che sei prevenuto
–
convenne Christopher.
Sbuffò
alzando gli occhi al cielo.
Che
Salazar gli desse la pazienza.
*
Noelle
lanciò un’occhiata all’indirizzo di
Camelia nel momento
stesso in cui venne annunciato il nome della sua Sentinella.
La
sua ex compagna di Casa emise un gemito incredulo e assunse
un’espressione a dir poco contrita quasi avesse assaggiato
qualcosa di aspro e
molto sgradevole.
-
Vi prego ditemi che è uno scherzo. Un orribile, tremendo,
scherzo. –
Sephira
battè una mano sulla sua spalla con fare
accondiscendente.
-
Sì, è uno scherzo. –
-
Divertente. Vorrei sapere cosa diavolo si sono fumati prima
di assegnarmi a Pavel. Siamo i due poli opposti! –
-
Vedila così, non devi mica diventarci amica, devi solo
sopportarlo durante le missioni. –
-
Magari è molto in gamba e sa fare il suo lavoro meglio di
tanti altri – aggiunse Noelle, solidale.
-
O magari è un completo idiota e mi dovrò fare
carico di
tutto io. –
-
Sarebbe potuta andare peggio … -
-
Come Seph? Cosa esattamente avrebbe potuto essere peggio? –
-
Saresti potuta capitare con “sono eternamente
pigro” Baxter oppure
con “miss me la tiro” Madison. –
Su
quello Camelia non ebbe nulla da obiettare.
In
effetti quei due abbinamenti sarebbero stati a suo giudizio
molto peggio di Wilfred Pavel.
-
D’accordo, è vero, sarebbe potuta andare molto
peggio di
così; certo voi due siete capitate alla grande, i Crouch
sono … -
-
Belli, bruni, in gamba e sexy? – le vennero in aiuto
all’unisono,
ridendo.
-
Sì a tutte e quattro le cose. –
Salve!
Finalmente
sono ufficialmente in vacanza, perciò avrò modo
di velocizzare un po’ gli
aggiornamenti. In questo capitolo ho cercato di darvi un quadro un
po’
introduttivo dei vari OC, ma non temete perché
già dal prossimo avrete modo di
conoscerli uno per uno. Infatti vi chiederei di esprimere la vostra
preferenza
(tramite mp tra i quattro nomi che vi elenco) per l’OC che
volete vedere
protagonista del prossimo capitolo:
-
Ariadna Wells;
-
Sebastian Crouch;
-
Crystal Argent;
-
Sephira Smith.