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Autore: Vera_D_Winters    28/08/2018    0 recensioni
"... Ad un tratto lo sfiorarsi delle nostre dita non era più un contatto casuale ed imbarazzante, ma qualcosa che desideravo con tutto il cuore che accadesse. E' stato in quel momento che ho odiato quegli stupidi guanti che mi impedivano di sentire il calore della sua mano sulla mia pelle... "
[...]
Fanfiction per Sabo ASL con tanto love e qualche madonna durante la stesura
Paring: SaboxKoala
Timing: Tra Dressrosa e il Reverie (possibili spoiler)
Rating: Giallo potenzialmente, ma è possibile che cambi in corso d'opera
Enjoy
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Koala, Rivoluzionari, Sabo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando Sabo l'ebbe raggiunta, quasi dovette tirare un freno a mano immaginario da tanto che aveva corso. Era giunto talmente a razzo che quasi l'aveva urtata, cosa che aveva fatto comparire sul suo viso ovale uno sguardo che era a metà sorpreso e a metà infastidito.
«Sei impazzito?»
Domandò facendo un istintivo passo indietro, scuotendo il capo.
«No io... ecco...»
Le guance del rivoluzionario erano chiazzate di rosso, e non solo per la corsa a perdifiato. Strofinandosi la nuca con le dita e dondolando sui talloni, cercava incerto le parole da dirle. Impresa resa ancora più difficoltosa visto lo sguardo fisso che sentiva su di sè. Koala possedeva occhi profondi a cui era impossibile mentire. Guardavano il mondo con fiducia nonostante tutto, con la forza di chi ha visto il peggio, ma anche il meglio, ed in quel meglio confida con tutto se stesso.
« V...v...vuoi stasera... verresti a guardare con me le stelle cadenti?»
Riuscì alla fine a buttare fuori quell'invito un po' incespicato, ma il largo sorriso che ricevette in risposta valse lo sforzo e il coraggio avuto.
Anche le gote della giovane assunsero una delicata sfumatura rosea, mentre accettava con gioia la proposta, e Sabo non riuscì proprio a frenare il dorso della mano che su quella sfumatura deliziosa andò a posarsi, lasciando una carezza quasi stupita.
Un ennesimo scambio di sguardi imbarazzati si susseguì, e quello fu il momento in cui il giovane ufficiale scelse nuovamente la fuga, svanendo via per i corridoi da cui era giunto.
No, non ce l'avrebbe fatta a dichiararsi, era chiaro ormai...

 

 

Koala era seduta comodamente a pochi passi dal bordo della scogliera, le ginocchia al petto ed il mento poggiato sopra di esse, l'aria sognante mentre osservava il firmamento sopra di lei.
Sabo la stava facendo attendere, ma non era una novità. Poteva essersi appisolato da qualche parte, o ancora più probabilmente essere stato fermato da qualcuno. Gli okama trattavano tutti loro come se fossero delle rockstar. Era imbarazzante, ma una piccola parte di sè si sentiva anche gratificata. Quelle persone credevano in loro, nella loro lotta, e li appoggiavano in ogni modo. Era confortante.
Il suono di passi affrettati la riscosse però da quei pensieri, e fu così che sollevando il capo e voltandosi sopra la propria spalla vide il proprio compagno sopraggiungere, i capelli scompigliati nella corsa e l'aria un po' più sbarazzina del solito senza il cappello a cilindro ed il cappotto. Non che non fosse abituata a vederlo in quelle vesti meno formali, tuttavia in quel momento, con quell'espressione gentile e serena sul volto, le appariva più bello che mai.
Solo in un secondo momento notò il fiore che stringeva nel proprio pugno.
Che fosse quello il motivo del ritardo?
« Scusami, eccomi! »
Sorrise nel lasciarsi cadere accanto a lei, le gambe incrociate e la mano libera a scompigliarsi ulteriormente i capelli, prima di porgerle il giglio bianco, probabilmente raccolto di nascosto in una delle serre di Iva-Sama.
« Questo è per te. »
Le disse con voce limpida, sebbene i suoi occhi comunicassero impaccio per quel gesto.
E lei ovviamente non potè fare altro che allungare la mano a prendere il fiore tra le dita, portandoselo poi subito al naso per poterne percepire il profumo, gli occhi socchiusi e le labbra tese nella medesima espressione sorridente che le era stata rivolta.
«Grazie.»
Un basso mormorio nel sollevare le palpebre e tornare a specchiarsi nelle iridi del biondo.
Ancora una volta le dita di Sabo la raggiunsero, arrivando a sfiorarle la guancia prima, e a scostarle una ciocca di capelli dietro l'orecchio poi. Indugiarono sul proprio volto, scivolarono nuovamente sullo zigomo, e alla fine si ritrassero.
Sembrava che improvvisamente un dilemma lo stesse attanagliando, impedendogli di proferire parola. No, non era imbarazzo, ma qualcosa di diverso. Qualcosa di più complicato.
Cosa passava in quella mente a volte tanto intricata e schiva?
Fece per schiudere le labbra e domandare se tutto andasse bene, ma un indice giunse a interromperla, e finalmente Sabo parlò.



Era stato indeciso fino alla fine.
Il Reverie aveva gettato urgenza su di lui, e al tempo stesso prudenza.
Voleva dichiarare a Koala ciò che provava per lei, ma al tempo stesso questo sarebbe stato un atto assolutamente egoista. Tutti sapevano cosa rischiavano in quella folle missione, una follia necessaria cui nessuno si sarebbe tirato indietro.
Poteva perciò ammettere i propri sentimenti, rischiando di ferire la compagna ancora di più se mai non fosse tornato? 
Ma se davvero laggiù avesse trovato la sua fine, se ne sarebbe andato col rimorso di non averlo fatto. E probabilmente, se non peccava di presunzione, Koala sarebbe rimasta indietro con tanti se e tanti a ma a tormentarla insieme all'assenza del giovane ufficiale.
La cosa migliore era parlare, non vi era altra alternativa.
Solo che quando riuscì finalmente ad aprire bocca, le parole che pronunciò non furono quelle che aveva provato costantemente nella propria testa nelle ultime ore.
« Koala vedrai che tornerò di sicuro! »
Gli occhi della giovane si spalancarono di sorpresa. Sabo si stava rendendo conto di aver alzato il tono di voce più del necessario. Se avesse continuato così lo avrebbe sentito l'intera isola. Ma in alcun modo poteva rallentare o abbassare la voce, quello era un importante giuramento che gli aveva fatto stringere i pugni e gonfiare il petto d'orgoglio.
«Abbi fiducia in me e aspettami, perchè io tornerò di sicuro!»
La bocca della compagna aveva disegnato una o perfetta sul suo viso, la sorpresa tuttavia scemò via piano piano, lasciando spazio ad un sorriso che possedeva in sè dolcezza e determinazione.
« E' ovvio che tornerai. Anche perché se non lo facessi, sarei costretta a venire a riprenderti. »
Furono proprio le mani della rivoluzionaria a raggiungere per prime il viso del compagno, attirandolo verso il proprio in un gesto che non chiese permesso. Fronte contro fronte, occhi negli occhi, quella promessa venne scambiata e sigillata con un leggero sfiorarsi delle loro bocche, impalpabile come la carezza della brezza che sfiorava la scogliera con la sua fresca armonia. Un canto di onde che li racchiuse nel segreto di quella notte soltanto loro.

 

 

La nave dell'Armata salpò la mattina seguente. Li averebbe accompagnati soltanto per un tratto del viaggio, dopodiché avrebbero proseguito con i corvi per non destare attenzione.
Sabo aveva salutato tutti con il suo solito fare scanzonato, ma non appena i suoi occhi scuri avevano trovato quelli di Koala, un'espressione totalmente diversa aveva attraversato il suo viso, prima di essere celermente nascosta dietro il solito sogghigno ribelle.
C'era qualcosa di più impudente in lui, dopo che il velo dell'imbarazzo era stato scostato e la verità palesata. 
E Koala non era riuscita proprio ad impedire al rossore di tingerle le guance davanti a quell'espressione, a quella frase pronunciata silenziosamente con il semplice muovere delle labbra, mentre lei sventolava la mano, levata il cielo assieme a molte altre per augurare buona fortuna. Tutti erano stati trascinati dallo spirito degli okama, nulla poteva essere fatto con riserbo e sobrietà a Momoiro.
Il vascello poi si era allontanato sempre di più divenendo una sagoma sempre più minuta, un puntino nel vasto orizzonte che alla fine era svanito.
Poche erano le figure rimaste sulla battigia fino all'ultimo, una sola restò anche dopo, quando non rimase più nulla da osservare.
« Non fare scherzi, Sabo.»
Un ultimo sussurro regalato al mare, prima che anche Koala risalisse verso il grande maniero che sovrastava l'isola.
Dopotutto anche coloro che erano rimasti a terra avevano del lavoro da fare.

 

 

- To be continued -
- Coming next: Paradise City -

 

// Angolo autrice:
Vorrei finire questa ff prima dell'inizio del lavoro, quindi mi impegnerò in questi giorni anche se non prometto nulla come sempre.
In realtà sono fortemente in dubbio perchè Oda bloccandomi il Reverie mi ha brutalmente fregata. Quindi vedrò se risolvermela con una what if piena o se lasciare un finale aperto. 
In ogni caso scusate per la lentezza nel postare, e se vi va lasciate un commento <3

   
 
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