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Autore: Yuri Sama    29/08/2018    0 recensioni
《Senza luce non esiste oscurità, come senza oscurità non esiste luce. È per questo che bisogna saldare un equilibrio stabile tra le due.》
E cosa vi è tra luce e oscurità?
Nient'altro che il vuoto, il nulla. E qual è il giusto cammino da intraprendere, e perché?
Questa domanda continua a rimbombarmi nella testa, senza sfortunatamente riuscire ad ottenere delle risposte.
Sarà perché un essere vuoto come me non può decidere, né tanto meno sentire delle sensazioni al di fuori di tutta una messa in scena, un'illusione?
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★ ★【Ambientata durante l'arco narrativo di Kingdom Hearts Birth by Sleep】 ★ ★
Genere: Malinconico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Vanitas, Ventus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: KH Birth by Sleep
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Due settimane prima, giorno 1 —
Da quel giorno, posso ancora vedere i suoi ricordi impressi dentro di me anche dopo che siamo stati separati. La sua immagine che viene circondata da quei mostri, la paura nei suoi occhi e il modo in cui ridicolosamente pregava pietà sono incancellabili.
Keyblade nella mano mentre si guarda a destra e a sinistra, dietro e avanti, nel tentativo disperato di cercare una via di fuga che mai avrebbe trovato. Sta guardando un anziano sulla cima di un'alta roccia con uno sguardo immerso nella disperazione. Deve aver finalmente capito che non può uscirne vivo se non combattendo quelle creature, ma questo idiota è ancora troppo spaventato per farsi avanti.
Il vecchio ignora le sue suppliche incessanti e non alza un dito per intervenire, piuttosto, lo incoraggia ad affrontarle. E l'unico modo per farlo, è risvegliare l'oscurità che si nasconde nel suo cuore.
Tuttavia, quando il ragazzo pondera quelle parole in preda allo smarrimento, non prende in tempo una decisione che i nemici intorno a lui si stavano preparando all'offensiva, attaccandolo senza tregua. La sua infime debolezza non gli permette di difendersi.
Stavolta l'anziano decide di venire ad aiutarlo, rivestendo la sua mano destra di oscurità, nella quale compare un Keyblade. Le creature vengono annientate da lui stesso una dopo l'altra, mentre il ragazzo giace incosciente sulla terra. Terminata la sua strage, si avvicina al suo corpo esausto, un'espressione visibilmente delusa gli si forma in volto.
《Davvero? Preferisci morire che usare il tuo potere?》 non riceve risposta. 《Sei un inetto dilettante.》 con quel rimprovero, lo sposta con un calcio leggero sul fianco in modo tale che la sua faccia sia rivolta al cielo. Non può reagire perché stanco, evidenziando sempre più il suo essere debole.
L'uomo, col suo Keyblade ancora in pugno, osserva che è incapace di muoversi con la faccia di qualcuno che sta pensando a qualcosa. 《Se devo, sarò io a estrarre l'oscurità dal tuo cuore.》 con questo, avvicina la mano libera a quella avvolta al manico della chiave. La solleva a mezz'aria, puntando al petto del ragazzo, e quando genera una sostanza nera come la pece, un bagliore trapassa il punto in cui batte il suo cuore.
Il ragazzo apre gli occhi di scatto, sussultando. Il suo petto emette una forte luce, dalla quale qualcosa sta fuoriuscendo dal suo corpo. Da questo punto in po, posso dire che questi ricordi siano solo miei.
Dal vuoto tetro in cui sono circondato, mi sento come se mi stessi muovendo in un posto diverso, ancora avvolto nell'oscurità. Qualcosa mi sta sollevando in aria, mentre tengo stretto a me le mie ginocchia.
Sistemo la posizione del mio corpo, e allo stesso tempo, l'oscurità intorno a me svanisce. Proprio in quel momento, i miei occhi si aprono per la prima volta.
La prima cosa che vedo è una grossa fonte di luce, dissoltasi subito dopo la mia comparsa in quel posto.
Scendo lentamente sulla terraferma, e osservo l'anziano che mi sta di fronte. Non so che tipo di persona sia quest'uomo. E non conosco neanche la figura che giace sulla terra.
Guardandola, sento un pizzico di tristezza formarsi in me. Perché dovrei essere triste?
《Vuota creatura dalla separazione di Ventus nata... con il nome di Vanitas sarai chiamata.》
《Sì, Maestro.》
Udendo la mia risposta alla sua dichiarazione, l'anziano ride.
《Ora, suppongo dovrò andare.》
《Dove?》
《A portare Ventus al suo luogo di riposo. Tornerò presto. Fa' quello che vuoi.》 spiega, trasportando il corpo incosciente del ragazzo tra le sue braccia. Resto per un po' a guardarlo mentre se ne va.
Il silenzio regna intorno a me, e i forti venti cominciano a soffiare in quella landa deserta. Lancio uno sguardo ai miei piedi, poi al cielo: tetro, e nuvoloso.
Ancora, sposto i miei occhi sui palmi delle mie mani. Restringo le dita di una di loro, nella quale, avvolta in una materia oscura, compare una chiave. La afferro fermamente nel mio pugno, scrutando con attenzione ogni particolare.
Rossa come il sangue, nera come il vuoto dentro di me.
La agito nell'aria, continuando a studiarla nella sua forma. Rido dall'interno della mia maschera. Perciò, questo è un Keyblade.
Spaventato.
La sento. Questa è una memoria dal suo cuore. E quando sento questa pallida paura, una tremenda forza è nata.
Quindi, nel modo in cui lo ha detto quel vecchio, la mia paura può trasformarsi in rabbia e poi diventare potere. Tuttavia, se questo potere è nato da quello che provo, avrò bisogno di qualcosa di più.
Come posso saperlo da quando sono nato?
Un cuore oscuro. Un recipiente di emozioni negative.
Percepisco una presenza alle mie spalle. Mi volto, e guardo silenziosamente la creatura. Questa figura, simile a un'ombra, possiede due occhi rossi che brillano. Un mostro in fase di creazione.
《Nesciens.》
Quando sollevo la mia mano per afferrarlo, questa trema come se stessi provando goduria, e il mostro forma un cerchio attorno a me.
Questa è la mia emozione. Si può dire che sia una creatura molto immatura. Suppongo che se si possano definire delle cose viventi, queste ingenue creature sono fatte soltanto da frammenti spezzati di me stesso.
Impugno il mio Keyblade, muovendolo rapidamente verso la creatura con l'intenzione di distruggerla. In un'istante, svanisce dall'improvviso colpo.
Spregevole.
Con questo pensiero in testa, una sensazione lancinante pulsa nel mio petto. È successo subito dopo che è scomparsa. Osservo di nuovo i palmi delle mie mani, e le chiudo strettamente.
Solo.
Ancora, un'altra creatura appare dietro di me. Il vento continua a soffiare nella vasta piana, e nel frattempo, il sole sta tramontando. Dal crepuscolo, quest'ultimo sta per dare spazio a una notte oscura.
Chi sono?
Non riesco a respirare. A causa di ciò, mi piego sulle ginocchia e stringo il petto nella mano. Più e più creature mi compaiono intorno, circondandomi e sparpagliandosi dappertutto.
Fa male.
Estenuato da questo dolore, sfilo la mia maschera. Una volta che me ne sono liberato, per qualche strano motivo non mi sento poi tanto diverso da quei mostri.
《Uh, dov'è?》
Per un attimo, mi sembra di aver sentito una voce. Stringo gli occhi, percependo una sensazione nuova. Una sensazione di sorpresa.
Tutto quello che mi sta vicino è adesso coperto dall'oscurità. Non riesco a vedere niente. Solo, nel buio posso vedere un bagliore di luce, anche se per degli istanti.
Collasso sulla terra. Il mio respiro è sempre più incontrollato e va a sussulti.
Che diavolo sta succedendo? Non ci sto capendo nulla.
Dal posto da cui ho avvertito la voce, un altro suono, un suono come il vento, raggiunge le mie orecchie. È il suono delle onde? Il battito della marea? Nella distanza, riesco a vedere la luce. Intanto che la radiosità della luce accresce, stringo il mio corpo a me.
《È tempo di alzarsi, ora. Tutto quello che dobbiamo fare è aprire la porta.》
Mi sveglio di colpo. Era solo un incubo.
Ho capito. Qualcosa lo ha svegliato. Forse no, non è un errore, ma qualcosa di unico. Il suo cuore stava scomparendo, eppure quel guscio senza vita lo ha riavuto indietro?
Perché? Qualcuno lo ha salvato? Chi?
Questa è la terra desolata, anzi, il suono delle onde che ho udito. Non ho sentito quel suono da lui. Scuoto leggermente la testa. Sentendomi fuori posto, metto una mano sulla bocca.
È ovvio che questa sensazione provenga da un altro mondo. Quel mondo, o meglio, quel ragazzo... quel ragazzo ha cambiato Ventus?
Mi alzo, non percependo più quel dolore. Non so come, ma ora mi sento diverso. Non più come quando ho avuto l'impressione che quelle creature mi somigliassero.
Non posso ancora cominciare un nuovo giorno. Da qui continuerò il cammino dell'oscurità.
Curvo le labbra in un sorriso, e inizio a ridere.
   
 
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