Film > Pirati dei caraibi
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Autore: innamoratahobbit96    08/09/2018    1 recensioni
Questa storia riprende le vicende dei pirati dei caraibi, con l'inserimento di due personaggi femminili molto strette a Jack Sparrow: Atena ed Esmeralda, due grandi amiche e donne pirata intraprendenti e valorose dal passato difficile.
Spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO II


Dopo che Esmeralda scese da un tetto aggrappandosi ad una corda, iniziò a correre e appena valicò un angolo si scontrò contro Jack, il quale indietreggiò cercando di rimanere in piedi.
< < Ragazza, attenta a dove metti i piedi > > le disse sistemandosi.
< < Sei tu che mi hai tagliato la strada idiota! > > gli puntò il dito contro.
 
Per di là!
 
I due pirati si voltarono in modo simultaneo, sentendo le voci delle guardie. Iniziarono a correre, ma ancora si scontrarono, così, Jack, vedendo una porta di legno accanto a sé, la aprì. Sentendo le guardie farsi ancora più vicine, entrò nella casa e richiuse la porta alle sue spalle, dando una leggera spintarella ad Esmeralda, lasciandola fuori.
La ragazza tentò di aprire la porta, inutilmente, lanciando insulti al pirata.
< < Trovati un altro nascondiglio ragazza! > >
< < Lurido bastardo! > > gli gridò Esmeralda dando un pugno sulla porta, dopo vari tentativi per aprirla.
Fu così costretta a fuggire. Durante la sua fuga, intravide la sua casa d’infanzia e fu percossa dai ricordi.
Era giunta a Port Royal non solo per trafugare qualcosa, ma anche per rivedere suo padre.
Sarebbe stato contenta di vederla? O l’avrebbe minacciata? Domande a cui non riuscì a darsi risposta. Non avendo via di scampo, giunse a casa e si arrampicò su un albero per poi lanciarsi nella finestra aperta al secondo piano.
Atterrò sul pavimento di legno, che scricchiolò pesantemente. Si rialzò da terra e si guardò attorno. Si trovava nella sua camera, ridotta in una catapecchia. Accarezzò le lenzuola morbide del letto, piene di polvere, per poi giungere ai piedi del comodino, sul quale era ancora poggiato il ritratto di sua madre. Lo prese in mano e accarezzò il viso della madre, sorridente.
Ripensò ai momenti trascorsi insieme, finché sentì sfoderare una spada.
< < Tu che ci fai qui? > >
Esmeralda perse quasi un battito. Stava per rivedere suo padre, dopo ben quattro anni. Si voltò lentamente e vide suo padre molto cambiato.
Aveva la barba tagliata, i capelli corti e nascosti in una parrucca bianca e indossava una divisa da tenente comandante.
Suo padre, Herman Parke, stava davanti alle scale di legno, con una spada, puntata verso di lei.
< < Lo sai benissimo che qua non c’è più posto per te > > la minacciò freddamente.
< < Padre, ho fatto ciò che ritenevo giusto, sono qui per riconciliarmi con voi . . . > >
< < Io non sono più tuo padre. Non meriterai mai il mio perdono e avrai ciò che ti meriti e non piangerò, nel vederti presto impiccata > >
Il tono di suo padre era rimasto freddo e passivo tutto il tempo. Nonostante il suo ruolo nella Marina Britannica lo obbligasse a tenere un atteggiamento freddo in ogni situazione, il suo carattere è sempre stato distaccato, in particolar modo alla morte della moglie, madre di Esmeralda.
< < Sei in arresto > >
La afferrò per il braccio e la trascinò fuori casa. Portò la figlia al Forte e quando varcò i cancelli, raggiungendo il Commodoro, le diede una spinta, facendola cadere a terra.
< < Credevate di essere furba eh – rise leggermente James Norrington – ben fatto signor Parke, Gillette, portatela nelle segrete – ordinò al tenente, camminando con le mani incrociate dietro la schiena - insieme al signor Sparrow e alle sue compagne > >
Gillette prese le manette, si inginocchiò e gliele mise sui polsi, per poi alzarla da terra con delicatezza, come se avesse timore a farle del male e la portò nelle segrete.
Per tutto il tragitto nessuno dei due parlò, finché arrivarono nelle prigioni, dove Esmeralda fu rinchiusa nella stessa cella delle sue compagne. Mentre il tenente chiuse la cella, Esmeralda afferrò le sbarre e lo guardò supplichevole.
< < Sono contenta di vederti Andrew > > gli disse dolcemente.
Il tenente corrucciò la fronte, non smorzando un sorriso.
< < Non essere troppo confidenziale . . non più > >
< < Dopo tutti i momenti trascorsi insieme . . > >
< < Sono un tenente e tu una piratessa! Ti rendi conto?! > > alzò la voce.
< < E’ stata una mia scelta > > disse fiera.
< < Ed ora torni, come se non fosse successo niente – disse con tono deluso - Non risistemerai le cose, ormai il tuo posto non è più questo > > disse con un leggero senso di colpa. Da una parte, il tenente era felice di vederla, ma le loro strade si erano divise tempo fa e niente avrebbe rimesso le cose a posto.
< < Il mio posto è tra voi e la mia ciurma > > gli ricordò.
Gillette le rivolse un ultimo sguardo, scuotendo la testa, per poi salire le scale a passo veloce.
Jasmine le mise una mano sulla spalla e le fece un sorriso di incoraggiamento.
 < < Vi conoscevate ? > > le domandò Keira.
Esmeralda si limitò ad annuire.
< < E’ inutile che speri nel perdono – disse Jack, sdraiato a terra, con le mani dietro la nuca, mentre alcune ragazze della ciurma lo guardavano affascinate – appena vieni etichettato come un pirata, pirata rimarrai > >
< < Non ci posso credere – sorrise, intanto, entusiasta Tess guardando il Capitano – sono rinchiusa in cella con Jack Sparrow! > >
< < Capitano Jack Sparrow > > precisò alzandosi sui gomiti.
< < Giù le mani! Lui è mio! > > la rimproverò un’altra, seduta sulle ginocchia, accanto a Jack.
< < Signore – le fermò Jack – siete entrambe delle belle donne, posso essere conteso tranquillamente se volete . . > >
Keira ed Esmeralda si guardarono alzando poi gli occhi al cielo, sperando di uscire dalla cella e soprattutto di non sentirli aprire la bocca.
 
Il buio calò in fretta e quando la maggior parte delle persone faceva per coricarsi a letto, il rumore di un cannone svegliò tutti di soprassalto.
< < Questa è la Perla Nera! > > sussurrò Jack sorridendo, guardando oltre le sbarre della finestra.
< < Nessuno sopravvive al suo passaggio > > mormorò Jasmine.
< < E questo cosa te lo fa pensare? > > disse in modo beffardo Jack, guadagnandosi uno sguardo fulmineo dalla ragazza.
< < Sono Barbossa e la sua ciurma > > affermò Esmeralda facendo avanti e indietro per la cella.
< < Cosa vogliono? > > domandò una delle compagne.
< < Recuperare l’ultimo medaglione del tesoro di Cortes > > rispose Esmeralda.
< < Il medaglione! – urlò improvvisamente Jack – la signorina Swann aveva quel medaglione! Non so come abbia fatto ad esserne in possesso, ma sono sicuro che fosse quello > >
< < Elizabeth è in pericolo! Dobbiamo salvarla! > >
Esmeralda tentò di buttar giù la porta, con tutto il materiale che poteva trovare nella cella, inutilmente, mentre a Port Royal si potevano udire le grida delle persone torturate, gli spari dei fucili, superati dal rumore dei cannoni che colpivano la fortezza.
Improvvisamente, il rumore di una pistola e la caduta dalle scale di una guardia attirò la loro attenzione, mettendosi sulle difensive.
< < Questa non è l’armeria! > > esclamò uno dei pirati.
< < Bene bene, guarda chi abbiamo qui Twigg – disse il pirata di colore – Jack Sparrow > >
< < L’’ultima volta che ti ho visto eri su un’isola deserta, dimenticato da tutti, più lontano e piccolo, le sue sorti non sono molto migliorate > > rise insieme al compagno.
< < Perché le vostre allora? > > interloquì Esmeralda incrociando le braccia.
< < Tu stai zitta ragazza > >
< < Sapete? Il girone peggiore dell’inferno è riservato per i traditori e ad ammutinati > > continuò Jack, per poi essere afferrato per il collo dal pirata di colore, mostrando le sue ossa alla luce della luna.
< < Non sapete niente dell’inferno > > ruggì lasciandolo poi andare.
< < Allora la maledizione esiste davvero > > mormorò poi stupida Tess mettendosi la testa tra le mani.
 
Il giorno seguente, le giovani piratesse e Jack Sparrow ricevettero una visita inaspettata: Will Turner, il fabbro.
< < Ho sentito che conoscete bene la Perla Nera > >
< < Noi , abbastanza > > alzò la mano Keira.
< < Capitan Barbossa e la sua ciurma di manigoldi salpano da Isla de Muerta > > disse Jack guardandosi le unghie.
< < E’ un’isola introvabile, a parte chi sa già dove sia. Perché lo vuoi sapere? > > continuò Esmeralda.
< < Siete dei pirati > >  rispose il ragazzo.
< < Vuoi diventare un pirata, non è così? > > gli domandò Jack.
< < Mai! – disse lentamente, sottolineandolo - hanno preso Miss Swann, devo salvarla, ho bisogno del vostro aiuto. Esmeralda, tu la conoscevi bene > >
< < Elizabeth è mia amica e intendo aiutarti - gli sorrise – la mia amica Atena è un grande Capitano e sarà felice anche lei di aiutarti, voi compagne? > > domandò ad un gruppo della sua ciurma.
< < Certo! Almeno daremo una lezione a quella maledetta ciurma di dannati > > dissero soddisfatte.
< < Perfetto! E tu Sparrow? > > domandò poi Will.
< < Se intendi partire in suo aiuto e conquistare allora il cuore della dama, dovrai farlo da solo, amico, non vedo profitto per me > > disse Jack indicandosi.
< < Vi farò uscire da qui, queste celle le ho costruite io > > affermò Will.
< < Come ti chiami? > > gli domandò poi Will.
< < Will Turner > >
< < Diminutivo di William, scommetto che lo hai preso da tuo padre > >
< < Sì > > 
< < Va bene, ho cambiato idea, vi aiuterò a salvarla, ma voi dovrete aiutarmi a recuperare la Perla Nera > > precisò Jack.
< < Per quale motivo dovremmo aiutarti? > > domandò Esmeralda.
< < Perché . . ecco . . > >  balbettò massaggiandosi la nuca, mentre Esmeralda lo guardava ridendo, scuotendo la testa.
< < Accettiamo Sparrow > > rise sotto i baffi, con soddisfazione, poiché era consapevole che la sua ciurma era considerata molto abile.
Will Turner aprì la cella e uscirono immediatamente dalle segrete, prendendo i propri effetti e dirigendosi al porto.
< < Ruberemo una nave? > > domandò Will.
< < Requisiamo quella nave > > disse Jack, indicando la Dauntless.
Le ragazze e Will attesero gli ordini di Jack ed Esmeralda e si nascosero sotto due barche, portandole in acqua, camminando poi nel fondale, finché raggiunsero la nave Dauntless.
  
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