Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: sihu    11/07/2009    9 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 40
SULLE TRACCE DI HARRY - DOVE TUTTO è COMINCIATO


La sala comune dei grifondoro era silenziosa come non mai. Tutti erano corsi via, oltre il castello dove potevano smaterializzarsi. Remus fissò a lungo la porta dalla quale erano usciti. Sperava con tutto il cuore che riuscissero a trovare Harry. Remus sperava molte cose, forse troppe. Desiderava essere capito dai ragazzi misteriosi e desiderava anche capire loro e il motivo che li aveva spinti a mentire su una cosa talmente importante con il benestare di Silente.
“Siamo rimasti soli piccolo. Anche tu mi odi per come mi sono comportato con il tuo padrino?” mormorò Remus al piccolo Teddy. Il piccolo era tranquillo, il caos di poco prima non lo aveva agitato. Remus guardando Teddy per un po’ dimentico tutti i suoi problemi. Era davvero un bel bambino anche se assomigliava davvero poco a Ginny. Anzi, per nulla. I suoi occhi avevano qualcosa di familiare. Remus sentiva che era assurdo ma era come se conoscesse quel bimbo da sempre. Anche Teddy si trovava bene con lui, non aveva mai pianto tra le sue braccia.
“Ghe!” rispose il bimbo guardandosi intorno tutto contento strappando un sorriso a Remus.
“Sai, a volte le persone agiscono pensando di fare bene e invece combinano disastri. Io volevo solo proteggere James e invece guarda che casino..” continuo Remus, quasi Teddy potesse davvero capire quello che gli stava dicendo. Il bimbo lo guardava interessato tenendo stretto tra le piccole manine un lembo dell’uniforme di Remus.
“ehi, ma tu parli da solo..” commentò una ragazza spuntata dal nulla. Remus sobbalzò stupito. Era davvero una ragazza strana, Remus non ricordava di averla mai vista. I suoi occhi erano di due colori diversi, uno azzurro e l’altro verde. Sembrava di guardare due persone diverse nello stesso momento. La studiò a fondo, era impossibile che non l’avesse notata prima con quegli occhi.
“No, io.. Aspetta, non ti ho mai visto. Tu chi sei?” chiese Remus fissandola a fondo. C’era qualcosa in lei di familiare. Forse i suoi lunghi capelli biondissimi, oppure i suoi grandi occhi così particolari. Doveva averla già vista.
“Che modi, mi sono persa.” rispose lei avvicinandosi un po’. Si guardava intorno come se non avesse mai visto quella sala. Sembrava persa in un mondo tutto suo.
“Ma tu non sei di grifondoro..” esclamò improvvisamente Remus. Doveva essere una ragazza del sesto anno di un’altra casa. Remus però non riusciva a capire cosa ci facesse lì.
“No, sono di corvonero. Ciao, ciao. Torno nella mia sala comune..” rispose lei sparendo all’improvviso senza dire nemmeno il suo nome.
Remus alzò le spalle e tornò a prestare attenzione al bambino dimenticando la ragazza stralunata che aveva appena fatto irruzione nella loro sala comune.
Nel frattempo Hermione correva per le vie del piccolo borgo magico alle porte del castello, cercando un luogo poco in vista in cui smaterializzarsi.
“Aspetta, non correre così!” urlò Sirius cercando di stare dietro Hermione. La ragazza era letteralmente corsa via come una pazza senza dirgli dove erano diretti e lui non aveva potuto fare altro che cercare di raggiungerla.
“Se vuoi venire insieme a me vedi di muoverti Sirius. Non c’è tempo da perdere.” rispose Hermione senza rallentare. Era molto preoccupata per il suo amico Harry. Se era davvero andato a Godrig’s Hollow non c’era tempo, dove assolutamente raggiungerlo. Quel posto era stato teatro di eventi molto dolorosi per Harry, non poteva lasciarlo solo in balia dei suoi incubi e dei suoi peggiori ricordi.
“Lo so, ma dimmi almeno dove stiamo andando e come ci arriviamo.” chiese Sirius, speranzoso di ricevere una risposta. Da quando avevano lasciato la sala comune non aveva praticamente detto nulla.
“In un villaggio magico, ci materializziamo direttamente là.” fu tutto quello che gli disse la ragazza guardandosi attorno cercando di decidere dove svoltare. Voleva raggiungere il bosco, magari la grotta in cui stava Tartufo al loro quarto anno. Non doveva essere troppo lontana.
“Ma io non posso, non ho ancora fatto l’esame.” protestò Sirius imbronciato.
“Materializzazione congiunta.” sillabò Hermione infastidita.
“Ah, sei di molte parole. Stai tranquilla, vedrai che lo troviamo.” cercò di rassicurarla Sirius. Riusciva a percepire il suo dolore e la sua preoccupazione ed era in grado di comprenderli alla perfezione. Anche lui era in panico quando James stava male e non voleva vedere nessuno. Quella mattina durante la quale James si era nascosto tra le tende del suo letto a baldacchino era stata la più lunga e penosa da quando era al castello.
“Speriamo.” sospirò Hermione fissando l’orizzonte. Voleva essere forte ma in quel momento aveva solo tanta voglia di piangere tra le braccia di Ron.
“Odi Remus?” chiese Sirius improvvisamente. La domanda gli era uscita da sola, senza un perché.
“Immagino non serva odiarlo. Lui lo ha fatto a fin di bene, per James.” mormorò Hermione dopo averci pensato un po‘ su. Non odiava Remus, non poteva. Era solo delusa dalla situazione. Come poteva il destino avercela tanto con tutti loro e accanirsi ancora? Nemmeno Harry odiava Remus. Hermione lo conosceva bene e sapeva che in quel momento era nascosto da qualche parte a darsi la colpa di tutto ciò che era successo. Per questa ragione Hermione lo voleva trovare. Doveva rassicurarlo e fargli capire che lui non aveva fatto nulla. La sua unica colpa era stata cercare la felicità per sé e per i propri amici.
“È un bravo ragazzo. Sai, ha avuto una vita difficile.“ iniziò Sirius riferendosi a Remus.
“Conosco la sua storia.” rispose Hermione sorridendo.
“Non mi ha detto che te l’aveva raccontata. Come fai a conoscerla?”chiese Sirius, incuriosito dall’ennesimo enigma. La sua sensazione era dunque giusta, i ragazzi sapevano che Remus era un licantropo.
“È una storia lunga, assurda e complicata..“ iniziò Hermione, scegliendo con cura le parole.
“E immagino che tu non me la racconterai..” concluse Sirius per lei sorridendo.
“Vorrei, davvero. Però devi aspettare, deve essere Harry a raccontarti tutto.” disse lei guardando Sirius negli occhi.
“Sei testarda, tanto. Sei la ragazza più testarda e sveglia che abbia mai conosciuto. Ron è molto fortunato.” mormorò Sirius sorridendo. Era assurdo come tutti riuscissero a trovare la ragazza perfetta per loro, James, Ron. Tutti tranne lui.
“Anche tu non sei burbero e duro come sembri.” disse Hermione, strappando a Sirius una delle sue famose risate a latrato.
“Anche io non ho avuto una vita semplice.” iniziò Sirius a testa bassa.
“Lo so.”lo interruppe Hermione sorridendo. Non voleva farlo ripensare alla sua vita e non voleva ricordare la vita del loro Sirius, quello che era stato accusato di un omicidio mai commesso e scagionato solo dopo la sua morte.
“Tu mi incuriosisci sempre più ragazzina.” commentò Sirius studiandola a fondo.
“Ragazzina? Sono più grande di te e posso anche materializzarmi!” esclamò Hermione offesa.
“Meglio cambiare discorso. Dove andiamo?”chiese Sirius, sperando in una risposta più chiara di quella ricevuta prima.
“Conosci Godrig’s Hollow? È un antico borgo magico.” spiegò Hermione fingendo indifferenza.
“Certo, ma perché ci stiamo andando?”Sirius conosceva bene quel villaggio, era lì che aveva passato i momenti migliori della sua vita fuori dal castello. Se chiudeva gli occhi poteva ricordare un sacco di estati spensierate con James.
“Per cercare Harry.“ rispose Hermione come se fossa la cosa più ovvia del mondo.
“Non capisco perché proprio in quel villaggio. Per caso centra qualcosa in fatto che lì ci abita James?” chiese Sirius confuso.
“Non ci abita solo lui. Anche la famiglia di Silente. C’è anche la tomba di Ignotus Peverell..” spiegò Hermione, cercando di non fare venire troppi dubbi a Sirius. Era sicura che Sirius ne avesse già abbastanza e che sospettasse un legame profondo tra Harry e James.
“Davvero? Non sapevo. In ogni caso conosco bene la zona, ci ho passato parecchie estati da James. Tu ci sei stata altre volte?” chiese Sirius curioso di saperne di più. Era convinto che la scelta di quel villaggio non fosse casuale e che quel luogo non era importante perché c’era vissuto Silente o chissà chi altro. Sentiva che tra Harry e James c’era un legame, anche se non capiva di quale natura. Il fatto che fossero andati proprio nel luogo in cui James era cresciuto ne era la conferma, no era una semplice casualità.
“Una sola, l‘anno scorso.” rispose Hermione diventando improvvisamente triste. La Godrig’s Hollow che ricordava lei era cupa e governata da forze malvagie. Ad ogni angolo c’era qualcosa che ricordava la parte più triste della vita di Harry, quella in cui aveva perso i propri genitori. Hermione scacciò quei pensieri. Sicuramente il villaggio che avrebbero visto di lì a poco sarebbe stato molto diverso da quello che ricordava lei, più solare e piacevole.
“Non hai ancora detto che cosa significa questo posto per Harry. Ci ha vissuto anche lui?” chiese Sirius, cercando di abbattere il muro di silenzio che Hermione si era costruita intorno.
“In un certo senso. Non proprio, diciamo che qui sono iniziati i problemi di Harry parecchio tempo fa.” mormorò piano la ragazza fermandosi dietro un cespuglio. Hermione afferrò il braccio di Sirius e improvvisamente i due si ritrovarono immersi nel verde, tra le colline. Hermione si guardò intorno velocemente, al centro della piazza non c’era nessuna statua e al fondo della strada la casa dei Potter era ancora perfettamente intatta.
“Sempre più misteriosa. Da dove iniziamo a cercarlo?” chiese Sirius, cercando di essere utile. Trovare Harry era il modo migliore per aiutare sia James che Remus e per avere le risposte che cercavano.
“Non so, potrebbe essere ovunque.” rispose Hermione sconsolata.
“Questa è la piazza principale del paese. Potremmo dividerci, qualcuno guarda sopra le colline dove ci sono le case e l’altro nella parte basse dove ci sono le botteghe.” propose Sirius.
“Va bene, io penso alla parte bassa. Inizio dalla chiesa e dal cimitero. Al massimo poi ti raggiungo.” decise Hermione.
“Dal cimitero? Va bene, non faccio domande. Ci vediamo dopo.” disse Sirius dirigendosi verso le case.
Hermione guardò il ragazzo allontanarsi e poi iniziò a camminare piano verso il cimitero. Girò in lungo e in largo ma non trovò traccia di Harry. La tomba della madre di Silente e quella di sua sorella Ariana erano lì, poco distanti da quella di Ignotus. Lo sguardo di Hermione cadde sul pezzo di terra in cui solo l’anno prima sorgevano due tombe bianche. C’era solo una pianta di gigli bianchi, niente di più. Hermione sospirò e si chiese se rimanendo in questo tempo i genitori di Harry si sarebbero potuti salvare.
Una lacrima si fece strada sulle sue guance, seguita a poca distanza da altre. In poco tempo si trovò in lacrime a guardare quel fazzoletto di terra vuoto. Gli altri maghi che erano nel cimitero la fissavano straniti piangere nell’unico punto dove non sorgeva nessuna tomba. Loro non potevano capire, nessuno di loro poteva capire. Solo Harry sapeva, per questo lo doveva trovare.
Gironzolò nel piccolo paese, inutilmente. Alla fine decise di tornare da Sirius.
“Sirius!” chiamò Hermione guardandosi attorno.
“Eccoti, trovato nulla?” disse Sirius comparendo da dietro un cespuglio.
“Niente.” rispose Hermione sconsolata, cercando di nascondere gli occhi rossi e gonfi per il pianto di poco prima. Sirius se ne accorse ma decise di fare finta di nulla. La sua esperienza gli diceva che chiedere a una donna perché aveva pianto poteva rivelarsi molto pericoloso.
“Nemmeno qui. Ero passato per vedere se c’era la signora Potter. Decisamente se si fosse trovata di fronte il sosia del figlio se ne sarebbe ricordata.” commento Sirius fissando la casa di James. Il suo sguardo si portò sulla finestra della camera del suo amico.
“Bella come idea.” esclamò Hermione guardando stupita Sirius. Non le era venuto in mente di chiedere ai genitori di James. I ricordi le avevano impedito di pensare in modo razionale, meno male che c’era Sirius con lei.
“Si, però non c’è nessuno. Deve essere al ministero. Lei e il signor Potter sono auror.” spiegò Sirius tristemente. Avrebbe voluto vedere la signora Potter e parlare un po’ con lei. Quando era triste o aveva dei problemi la signora Potter aveva sempre una parola buona per lui, riusciva sempre a farlo stare meglio. Era la madre che avrebbe voluto avere e che in un certo senso aveva sostituito la sua.
“Capisco, dunque è qui che abita James.” chiese Hermione fissando la casa. Era identica a quella che aveva visto l’anno prima, quella in cui Lily e James Potter erano morti. Questa però era ancora intatta e il giardino era ben curato.
“Si, è la residenza dei Potter da generazioni. Penso che nulla al mondo potrebbe impedire a un Potter di abitare qui.” esclamò fiero Sirius. Quelle parole fecero un effetto strano su Hermione. Il suo cuore mancò qualche battito.
“Già.” rispose Hermione pensando sconsolata al triste destino che era toccato a quella casa e ai loro occupanti nel mondo da cui lei proveniva.
“Che succede? Improvvisamente sei diventata triste.” chiese Sirius preoccupato per il rapido cambio di umore di Hermione.
“Niente, torniamo al castello. Lo avranno trovato Ron e Ginny, ne sono sicura.” rispose Hermione asciugando una lacrima beffarda che le aveva bagnato il volto.

___________________________________________________________________________


Mille pensieri si rincorrevano nella mente di Harry senza che lui potesse fare nulla per fermarli. Mai come ora prendere una decisione gli sembrava così difficile, un’impresa titanica. Restare o andare? Doveva tornare nel suo mondo, quello per cui i suoi genitori, Sirius, Remus e tutte le persone che aveva amato avevano combattuto ed erano morte oppure doveva restare lì ad impedire che gli orrori si ripetessero?
Harry si chiedeva se davvero era in suo potere fermare quegli orrori. Già una volta aveva provato e non era andata bene, perché stavolta avrebbe dovuto essere diverso? Lui era maledetto, portava una sventura che era in grado di colpire e distruggere tutte le persone che amava. Una parte di lui aveva paura che la felicità che provava da quando erano arrivati lì potesse sparire di colpo, gettandolo di nuovo nella disperazione più nera.
Harry si guardò intorno sconsolato, cercando risposte nell’ambiente intorno a lui. Il vento sussurrava tra gli alberi mentre nubi scure coprivano il cielo. Poco dopo iniziò a piovere ma Harry non si mosse di un passo. Rimase dove si trovava, immobile, lasciando che la pioggia lo bagnasse. Cercava in essa un consiglio che non riusciva a decifrare.

ANGOLO DELL'AUTRICE
eccomi di nuovo qui. ho mantenuto la mia promessa, eccovi un altro capitolo dopo un tempo decisamente inferiore dell'ultima volta.
sono contenta di non avere perso i miei affezionati commentatori e lettori! grazie mille, senza di voi non avrebbe senso scrivere! XD
passiamo ai commenti, la mia parte preferita!
KYLEXY: grazie mille dei complimenti! mi fa sempre molto piacere che quello che scrivo venga apprezzato.
SHIHO93: beh, diciamo che harry è bravo a nascondersi e i suoi amici sono bravi a trovarlo. mmm, forse più la prima però! in ogni caso non ti anticipo nulla, sta a vedere. con l'università mi sono messa in pari e fino a ottobre non ho esami. tranquilla, per un po' non sparisco più! XD
FINLEYNA 4 EVER: beh se lily avesse incontrato petunia come minimo alla seconda sarebbe venuto un attacco di cuore (e se i vicini vedevano quella stramba della sorella?) inoltre ron doveva evitare che lily scoprisse che harry era cresciuto a casa di sua sorella..
spero di essermi spiegata, stasera mi sento contorta! XD
BRANDO: questo capitolo mi è venuto più lungo del precedente. a volte capita il capitolo corto ma penso sia meglio qualche riga in meno che  un capitolo lungo, palloso e impossibile da leggere, no? hermione di fortuna non ne ha avuta, rimane ginny. l'indizio l'ho scritto a fondo capitolo, che ne pensi? 
LYRAPOTTER: gli alieni non mi stavani simpatici. sono stata da loro per un po' ma poi mi annoiavo, mi mancavate voi e così lo ho mandati al diavolo e sono tornata. ma questa è un'altra storia! XD
sono davvero contenta che ti sia piaciuto il capitolo, spero che anche il resto del tour sia all'altezza delle tue aspettative! XD
MIKYVALE: spero che i prossimi capitoli per te siamo più belli di questo! XD anche ad hermione non è andata male con sirius, anche se è stato decisamente più insistente.
PRINCESSMARAUDERS: grazie mille per il commento! sono contenta che il capitolo ti piaccia. pensi che harry sia nella vecchia casa di sirius? ci andranno nel prossimo capitolo ginny e james.. non dico altro! XD
SHIN_86: ma si, in fondo anche petunia è buona. in fondo in fondo però! XD
SMENO92: ti assicuro che lo troveranno.. naturalmente per sapere chi e come lo troverà dovrai pazientare ancora un po! XD un po' di sensi di colpa a petunia fanno bene! XD

a prestissimo con il prossimo capitolo! XD
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: sihu