Caldo dicembre strano, bambini in altalena volano incontro al cielo, lampioni precoci per sere autunnali, solito cammino verso casa, breve tregua di pioggia. Strade di foglie bagnate cosparse di mille pensieri immobili contro il vento, che invece frusta me.
Concluse le illusioni, la vita di ieri: nuova agonia d’amore adesso mi insegue. Eppure tu… forse ancora ti amerò nei sogni futuri, in cene di candele, poesie di altri.
Ancora un ballo, nessuno scorgerà il nostro castello.
Allora tu amerai me, ma i risvegli saranno distanti, in letti diversi un’attesa: e l’alba ci vedrà lontani.