Linee nella pietra
"Im
Frühlingsschatten fand ich Sie;
Da band ich Sie mit Rosenbändern:
Sie fühlt' es nicht, und schlummerte.
Ich
sah sie an; mein Leben hing
Mit diesem Blick an Ihrem Leben:
Ich fühlt' es wohl, und wußt' es nicht.
Doch
lispelt' ich Ihr sprachlos zu,
Und rauschte mit den Rosenbändern:
Da wachte Sie vom Schlummer auf.
Sie
sah mich an: Ihr Leben hing
Mit diesem Blick' an meinem Leben,
Und um uns ward's Elysium."
–
Friedrich Gottlieb Klopstock –
La
mano di Gellert era ferma, mentre tracciava linee nella pietra.
Era stata
gentile, tremolante, sulla pelle di Albus, mesi prima; pesante,
poi, di
tenerezza, scrivendogli parole composte, oltre la passione,
tenendo un segreto,
spartendo un ricordo, nel bordo d'una o
dolorante.
"Mi
manchi", scriveva in un cerchio tenero come labbra nel piacere –
e chiuso
come il tempo che non passa, rose mezzofiorite, baci rubati
senza chiaro di
luna. "Mi manchi", nel triangolo tremendo, rigido come l'amore
che
non scende a compromessi né sente ragione. "Mi manchi", lungo la
linea finale.
Lapide
d'un'estate e d'un'illusione, tutto era scolpito nella pietra.