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Autore: _M4h_    27/09/2018    1 recensioni
Questa è una storia che parla di amore, di speranza e del tempo che passa inesorabile a volte troppo lentamente ed altre davvero troppo in fretta.
Non é stata pensata come seguito della ff “Per Sempre” ma potrebbe benissimo esserlo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Hello ! come state? ed ecco il nuovo capitolo di questa settimana !! spero sia di vostro gradimento :-)

Erano scioccati. Sesshomaru che rinunciava a Rin?
“No questo é semplicemente impossibile!” disse Inuyasha dirigendosi verso la camera di suo fratello, i suoi amici lo seguirono. Aprí la porta, Sesshomaru lo guardò furibondo “come diavolo osi entrare in camera mia in questo modo?”. “che diavolo stai dicendo? Tu che rinunci a Rin? Smettila di dire cavolate. Non é mai successo in cinquecento anni, cos’hai in mente?” gli chiese Inuyasha.
“Nulla che ti riguardi!” rispose secco Sesshomaru.
“Ed é qui che ti sbagli Sesshomaru. Certo, Rin é la tua priorità, ma non vuol dire che noi non l’amiamo. Lei é una di noi! Quindi non puoi tagliarci fuori da una decisione cosi importante che ci riguarda” disse Kagome con fervore, sorprendendo tutti.
“Lei ha dei progetti” disse semplicemente lui
“Dei progetti?” chiese Inuyasha sorpreso.
“Progetti di vita, progetti futuri, per i prossimi quindici anni, come minimo” disse Sesshomaru con un sorriso triste.
“E se sta con te non avrà più di sette anni di vita. Avrà giusto il tempo di finire l’università e fare un po’ di tirocinio.” terminò per lui Kohaku.
“si, non che sia proprio una novità. Rin é sempre morta presto, troppo giovane. Quindi perché questa volta é diverso?” chiese Miroku
“Vero, Rin é sempre morta giovane. In tutte le sue vite passate, non ha mai superato i trent’anni di vita, ma questa é la prima volta che ha veramente pensato al suo futuro. Ha pianificato tutto. Non sò da cosa sia dipeso, probabilmente dall’epoca diversa in cui é cresciuta, non saprei. Ma non è importante, semplicemente non posso impedirle di fare ciò che veramente vuole anche se ciò significa che sarò costretto a starle lontano. Lontano da me non ricorderà e se non ricorda non può morire, questa é la sola cosa che importa davvero” rispose Sesshomaru.
Gli altri non trovarono nulla da ridire, avevano già capito da tempo quanto il demone amasse intensamente Rin. Ma ogni volta riusciva a sorprenderli ed affascinarli allo stesso tempo. Un demone conosciuto da tutti per la sua freddezza e per il suo odio verso gli umani, decideva di soffrire pur di non imporre la sua volontà alla donna che amava.  Questo era l’amore di cui era capace Sesshomaru. L’assoluta libertà di scelta.

Kohaku ricevette un messaggio “E di Rin, chiede se é confermato l’incontro con Sango di domani”
“Si” rispose Miroku, tutti si girarono verso di lui quindi continuò “solo perché Sesshomaru ha deciso di evitarla non vuol dire che noi dobbiamo fare lo stesso” i suoi amici annuirono d’accordo, Kohaku rispose positivamente al messaggio della ragazza e Sesshomaru li pregò poco gentilmente di uscire dalla sua stanza.

Il giorno dopo, Rin uscí dalla metropolitana e iniziò a correre come una pazza. Era in ritardo, come al suo solito. Aveva incontrato una compagna di corso fuori dall’università, si erano messe a parlare, caffé veloce e ovviamente non si era resa conto di essere super in ritardo. Che sfortuna, proprio oggi che doveva incontrare Sango. Che figura, che figura! ok era arrivata al locale, sguardo veloce all’orologio giusto per vedere di quanto fosse in ritardo. Erano le quattro e quaranta, perfetto solo quaranta minuti di ritardo, un record per lei !
“Buongiorno, cerco dei miei amici che dovrebbero essere già arrivati.” disse Rin rivolgendosi ad un cameriere
“ah si un tavolo per sei giusto?” le chiese il ragazzo
“Sei?” gli fece eco la ragazza sorpresa
“ehi Rin, siamo qui” urlò Kohaku dal fondo del locale.
Rin si avvicino al tavolo.
“Buongiorno. Non sapevo sareste venuti tutti. E un piacere potervi conoscere come si deve” rise Rin per poi aggiungere “scusatemi per l’imbarazzante ritardo, mi dispiace davvero tanto!!” e si inchinò per dare più enfasi alle sue parole. “Non preoccuparti Rin ho già spiegato loro che dovranno abituarsi ai tuoi ritardi.” disse gioioso Kohaku
“grazie, davvero premuroso da parte tua” gli disse Rin guardandolo male
“figurati Rin é un piacere anche per noi conoscerti! Vieni siediti” disse a quel punto Kagome.

Rin si sentiva bene, erano li da appena qualche ora ma si sentiva come in famiglia. Gli amici segreti di Kohaku le piacevano, erano simpatici e la facevano sentire parte del gruppo. Quindi si chiese perché mai il ragazzo le aveva taciuto questa parte della sua vita.
“Bene, voi non avete voglia di cambiare posto? Andiamo a fare un aperitivo tutti insieme?” chiese Inuyasha
“Si bella idea! Conosco proprio il locale che fa per noi, dopotutto non succede spesso di uscire con tre bellissime ragazze..” disse Miroku fissando tutte e tre le ragazze con sguardo da furbetto, anche se Rin poté constatare con piacere che il ragazzo si soffermo con uno sguardo decisamente più dolce su Sango, anche se quest’ultima non prestò molta attenzione a questo particolare perché non esito a schiaffeggiare il suo ragazzo. Rin non poté fare a meno di ridere insieme a tutti gli altri, notando come questa scenetta le sembrasse tremendamente familiare.

Arrivarono al locale, il Flamingo Bar, e Rin dovette ammettere che Miroku aveva scelto molto bene, anche se per le sue tasche di povera studentessa era decisamente troppo lussuoso e caro. Rin si fermo all’entrata titubante, ma Kohaku capendo i pensierei della ragazza la trascino di forza nel locale sussurrandole all’orecchio di non preoccuparsi per il conto e che ci avrebbe pensato lui.

La serata passò veloce e sicuramente a causa dei numerosi bicchieri trangugiati e del poco cibo mangiato i loro discorsi cambiarono di registro passando da un tono normale ad un tono decisamente più personale, dalle iniziali chiacchere tra amici ormai erano passati alle confidenze.

In questo contesto particolare Sango prese il coraggio a due mani e fece la domanda che le trottava in testa dal giorno prima “Rin, ho saputo per Sesshomaru. Sei stata molto audace a fare la prima mossa con un uomo molto più grande di te, non eri intimorita? Molte persone lo sono con Sesshomaru, lui ha quest’aurea minacciosa intorno a lui. Perché, senza offesa, tu non sembri il tipo di ragazza che fa la prima mossa con i ragazzi.”
Il silenzio calò intorno al tavolo tutti aspettavano con ansia di vedere la reazione di Rin che non si fece attendere “ahaha no decisamente non é da me. Sono una persona impulsiva ma non in amore. Ho avuto un solo ragazzo degno di nota in tutta la mia vita ed é stato lui che mi ha corteggiato per tutto il periodo delle medie finché all’ultimo anno ho ceduto, siamo stati insieme qualche anno ma poi, non so, lui era perfetto e tutto ma io non ero innamorata quindi ho preferito lasciarlo piuttosto che farlo soffrire inutilmente”
“capisco, come pensavo..” disse pensierosa Sango più a se stessa che agli altri. “ma quindi perché con Sesshomaru é stato diverso” chiese Kagome
“ah mmh non saprei. C’é qualcosa di diverso in lui, a parte il fatto che é oggetivamente bellissimo. Ma sono i suoi occhi. Si i suoi occhi smuovono la mia anima. La prima volta che mi ci sono specchiata ho avuto un tuffo al cuore come se la mia anima li riconoscesse, come se mi ci fossi già specchiata in quegli occhi, in un sogno o forse in un altra vita” rise Rin “ahaha, non sono pazza ve lo giuro.” scherzò lei “magari dipende semplicemente dal fatto che é il primo demone completo che incontro” concluse infine la ragazza.
“mmh già deve essere sicuramente questo, si si.” dissero Sango e Kagome simultaneamente risultando loro stesse poco convinte della cosa.
“Conosco qualcuno che non sarebbe molto felice di sapere che la piccola Rin ha un ex-ragazzo.” ghigno Inuyasha
“Spero che il tipo in questione sia partito abbastanza lontano da sfuggire all’ira del potente demone. Anche se ne dubito” gli rispose Miroku. Kohaku li fulmino con lo sguardo, rilassandosi solo quando capi che Rin non aveva sentito neanche una parola, essendo la ragazza impegnata in una conversazione piuttosto concitata con Sango e Kagome.

Verso l’una Rin e Kohaku tornarono a casa, erano stanchi morti e decisero di coricarsi immediatamente. I sogni di Rin furono piuttosto agitati. La ragazza sognò dei lupi, una corsa, dei briganti, del sangue, tanto sangue. Una miko, un monaco, delle orecchie buffe, un demone kappa dispettoso e un demone drago con due teste ma molto affettuoso. E poi un gran demone cattivo ma bellissimo, con gli occhi rossi come il sangue, molti fiori intrecciati, dei monaci che volevano rapirla, uno sterminatore di demoni triste. Poi divenne tutto buio e freddo tranne per due luci, calde e profonde. No, non erano delle luci, piuttosto due occhi, due occhi dorati che la scrutavano curiosi e pieni d’amore. C’erano anche dei fili d’argento che si muovevano ritmicamente portati dal vento.
All’improvviso un rumore orribile e incessante la sveglio, seguito dalle grida di una voce familiare “Rin alzati non voglio arrivare in ritardo !! e spegni la sveglia é da dieci minuti che suona” la voce di Kohaku. C’era anche lui nel sogno, o forse no. Le immagini piano piano ad una ad una, stavano già svanendo dalla sua mente. Non ricordava più cosa avesse sognato, non ricordava mai i suoi sogni. Ma quella mattina Rin si alzò con l’assoluta e stramba certezza che il sogno fatto quella notte fosse davvero, davvero molto importante.

Continua...

   
 
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