일곱
Cosa?
Cos'è che dovrebbe fare lui?
Ora?
Senza un minimo di preparazione psicologica?
Sospira,
carezzando la guancia di Jimin.
«Hyung,
se ti mette a disagio perché siamo nudi e per quello che
è appena
successo-»
«Non
si tratta di quello Jiminie. È solo che avevo immaginato il
tutto in
modo diverso...»
Il
minore sale sul suo bacino, stiracchiandosi la schiena e regalando a
Yoongi una fra le migliori visioni della propria vita.
«E
come lo avevi immaginato Hyung?» Chiede passandogli le dita
sul
petto.
Dio,
come diavolo ci è finito in questa situazione?
«Beh,
magari prima ti avrei cucinato qualcosa di buono, ti avrei detto
quanto bello e meraviglioso tu sia e poi-»
Jimin
gli bacia il collo.
«Va
avanti, Hyung. Ti ascolto.»
Manda
giù un enorme quantità di saliva.
«Poi
te lo avrei chiesto ed infine saremmo arrivati a quest-Ouch! Mi hai
morso!»
«Sei
troppo invitante. E comunque, tu mi piaci Yoongi-Hyung, non
c'è
bisogno di tutti i cliché romantici da film. Mi basti
tu.»
«Credi
sia davvero il momento giusto per intraprendere una relazione
piccolo?»
«Io,
non lo so Hyung. Nessuno di noi lo sa per certo, quello che so
è
che, in questi mesi ti sei preso cura di me, mi hai fatto sentire
come non mi era mai capitato prima e non voglio che nulla di tutto
ciò finisca.»
Ed in
effetti è vero, in questi mesi anche la vita di Yoongi ha
avuto
parecchi risvolti positivi.
Decide
allora di parare con Jimin a cuore aperto, senza nascondere nessuna
delle proprie emozioni.
«Jiminie,
la prima volta che ti ho visto sembravi così sicuro di te,
mentre
mezzo nudo portavi scatoloni su e giù per le scale. Un po'
ti ho
invidiato, non solo per la bellezza fisica, ma proprio per quella
sicurezza che sembravi mostrare e che io non ho mai avuto. Mi piace,
quando tiri fuori tutta quell'audacia, quando te ne freghi di
qualsiasi cosa solo perché in quel momento tutto
ciò che vuoi è un
bacio. Poi sono arrivati i momenti più difficili e, per
quanto non
vorrei mai vederti stare male, sapere di essere la persona in cui tu
cerchi un rifugio sicuro mi gonfia il cuore di gioia. Anche tu
Jiminie lo sei, il mio rifugio sicuro. Ho adorato ogni momento
passato insieme, da quelli più importanti alle piccole cose
banali
come accompagnarti agli allenamenti o le fughe nel mio studio. A
proposito, sei l'unico a sapere la password per entrare, non dirla ad
Hobi o me lo ritroverò lì ogni volta che non
sarà in accademia.
Comunque, il punto è che nemmeno io voglio che questo
finisca perciò
se sei d'accordo potresti, ecco, diventare ufficialmente il mio
r-ragazzo?»
Yoongi
non è mai stato il tipo di ragazzo da lunghe chiacchierate
la notte,
o quello che ti confessa anche il più piccolo dei pensieri.
Certo,
dice sempre quello che pensa ma è diverso da lasciar leggere
la
propria anima alle persone; eppure con Jimin ogni sua difesa cade.
Non
può e non vuole nascondere nulla.
«Ovvio
che lo voglio Yoongi.»
Jimin
è serio, ed il modo in cui pronuncia il suo nome, lasciando
cadere
ogni onorifico gli si incide completamente nel cuore.
Il
bacio che li coinvolge subito dopo contiene tutte le loro emozioni,
tutti i piccoli momenti in cui avrebbero voluto confessarsi a vicenda
quanto la presenza dell'uno sia benefica nei confronti dell'altro.
E
lento lo scorrere delle mani nell'abbraccio che si crea.
Non
c'è fretta nell'amarsi per una vita intera.
«Pasito
a pasito, suave suavecito...»
Hoseok
sta ballando in giro per la cucina, preparando la colazione per
quattro persone.
Namjoon
invece è rannicchiato su sé stesso, in un angolo
del divano, nella
disperata ricerca di riaddormentarsi.
Quando
entrano nella stanza Jimin è totalmente aggrappato al suo
braccio,
indossa il suo pigiama, e Yoongi non può che trovarlo
adorabile.
«Buongiorno
Hyung!»
Hobi gli porge la sua solita tazza di caffè.
È
grato al suo migliore amico che ogni mattina gli fa trovare la sua
tazza piena di caffè caldo ed un sorriso pronto ad
attivargli la
voglia d'affrontare la giornata.
«Jimin,
non so cosa prendi di solito a colazione quindi ti ho preparato lo
stesso che prendiamo io e Joonie.»
Il
minore sbadiglia, stampando un bacetto sulla guancia di Yoongi prima
di sedersi a tavola.
«Grazie
Hobi-Hyung.»
Mormora stropicciandosi un occhio.
«Allora
Jiminie, Yoongi-Hyung non ti ha stancato troppo vero?»
Lo
sguardo del moro si allarga all'inverosimile mentre volta la testa
verso il neo fidanzato.
Yoongi
scuote solo la testa, come a dirgli che lui non ha detto nulla.
Ha
passato tutta la notte a prendersi cura del minore.
«Credo
vi abbia sentito tutto il condominio.» Ride
allora Hoseok.
Jimin
sembra sconvolgersi ancora di più.
«Hobi
scherza, probabilmente vi abbiamo sentito solo noi. Ma in ogni caso i
succhiotti ed i vostri occhi parlano per voi.»
Namjoon
batte una mano sulla schiena del ragazzo sedendoglisi poi accanto,
pronto per fare colazione.
«Beh,
abituatevici in fretta perché ora stiamo insieme e non ho
intenzione
di lasciarmelo scappare.»
Tre
paia d'occhi si puntano su di lui, ancora appoggiato al piano cottura
con la sua fedele tazza ormai quasi vuota.
«Yoongi.»
Le guance di Jimin si tingono di un tenerissimo porpora e Yoongi
vorrebbe baciarne ogni centimetro.
«Oddio
Joonie, non usa nemmeno gli onorifici! Questi domani si sposano!»
Hoseok
si pulisce una finta lacrima abbracciando forte lo Hyung.
«Yoongi-Hyung.
Sono felice per te, davvero! Ti meriti qualcuno come Jiminie al tuo
fianco, e non importa se avevo vinto io a sasso-carta-forbici. Lo sai
che credo nel destino, e voi siete destinati.»
Yoongi
ricambia la stretta del migliore amico.
«Grazie
Hobi.» Mormora nell'abbraccio.
Non
appena si staccano Hoseok si fionda a torturare Jimin di domande sui
dettagli piccanti.
Namjoon
gli batte una mano sulla spalla regalandogli un sorriso tutto
fossette.
Sono
davanti la porta di casa, e Jimin è l'ennesimo bacio che gli
lascia
sulle labbra.
«Passo
a prenderti finiti gli allenamenti piccolo, dove vorresti andare a
mangiare?»
«Scegli
tu Hyung, a me basta la tua compagnia.»
«Oddio
vi prego basta, mi serve dell'insulina. Non credevo che Yoongi-Hyung
fosse così zuccheroso.»
Hobi,
accanto la porta del bagno fa finta di vomitare.
«Levati
dalle palle cavallino che non sei altro.»
«Questo
è lo Hyung che conosco.»
«Hyung!
Prima che s'arrabbino dobbiamo dirlo a Jin-Hyung, Tae e
Kookie!»
«Allora
veloce o farai tardi.»
Un
altro bacio prima di attraversare il pianerottolo solo per entrare in
casa di Jimin, dove Jungkook e Taehyung stanno ballando Havana
come se fossero due ballerini professionisti di latino americano.
«Magari
dovremmo tornare dopo.»
Ma
Jimin lo tira per il braccio, prendendogli la mano e poggiandola sul
proprio fianco.
«Stanno
facendo un corso di balli caraibici Hyung! Non è mica il
loro rito
d'accoppiamento.»
Jimin
ride fra le sue braccia.
Gli
mostra piano come muovere i piedi e poco dopo stanno seguendo il
ritmo della musica lungo lo spazio tra il tavolo da pranzo ed il
divano.
Guarda
il proprio ragazzo sorridergli, facendo sparire le proprie iridi in
due piccole mezzelune.
Jimin
è la cosa più preziosa che gli sia mai capitata
fra le braccia.
Lo
stringe a sé, inspirando il profumo fruttato della sua pelle.
«Grazie
per avermi aspettato Hyung, e per esserti lasciato andare con
me.»
In
risposta Yoongi gli cattura le labbra carnose.
Si
chiudono in un abbraccio più stretto, sapendo che questo
loro primo
ballo di certo non sarà l'ultimo.
Fin.
Hola miei piccoli burritos!
Eh già, come potete vedere questa piccola raccolta di Slice of Life si sarebbe conclusa qui.
Non ho voluto far uscire le due piccole paroline dalle labbra degli Yoonmin perché in una relazione credo ci volgia comunque del tempo prima di dirsi ti amo.
Pensavo però, se vi fa piacere, di aggiungere qualche extra con magari protagonisti gli altri piccoli Bangtan, per esempio scene con i TaeKook o meglio ancora dove ci sono tutti e sette i ragazzi. Insomma, qualche capitolo con degli extra un po' demenziali magari o se avete qualche richiesta speciale mi piacerebbe provare ad accontentarla.
L'idea di Trecentonove era quella di sviluppare la storia in piccoli capitoli, mantenendo sempre e solo la location degli appartamenti e raccontando solo alcuni momenti lasciando così al lettore più spazio per immaginare parti della storia a proprio piacimento. Spero di esserci riuscita.
Ringrazio tutti voi che avete speso del tempo per leggere questa piccola raccolta di scleri, grazie per avermi seguito.
La prossima storia probabilmente sarà qualcosa di molto lungo e complesso però se vi va di leggerla ricordatevi di me e tenete sotto controllo il mio profilo.
Grazie ancora.
Io vi mando un abbraccio forte e vi auguro buonanotte data l'ora.
Fatemi sapere per i capitoli extra e se avete qualche richiesta particolare.
Grazie,
Itanuno.