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Autore: Hil 89    05/11/2018    3 recensioni
Cinque situazioni in cui Magnus si innamora di Alec.
E' un'idea che mi è venuta cosi. Spero che possa piacere.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Lettore, 
Prima di tutto ti ringrazio per essere arrivato fino a qui! 
Ti ringrazio per essere un lettore silenzioso, ti ringrazio per aver aggiunto questa storia tra le preferite/seguite/ricordate, ti ringrazio per aver lasciato un commento. 
Mi stai accampagnando in questa nuova "avventura" .. e non posso fare altro che dirti un sincero e sentito: Grazie! 
Ora ti lascio a questo terzo capitolo... 
Saluti, HiL



 
CINQUE VOLTE IN CUI MAGNUS BANE SI INNAMORA DI ALEXANDER LIGHTWOOD

 
 
CAP. 3
 
 
 
“Someday someone will come along
who will tear down those walls
you’ve built aroud your heart.
And when that love comes back to you,

you must do everything in your power to fight for it.”
 1x12

 
 
“Ehi Meraviglia! Sei raggiante oggi”
“Biscottino, io sono sempre splendente!”
Un sorriso divertito spuntò sul volto di una giovane ragazza dai capelli color del fuoco ed un viso minuto, due profondi occhi verdi osservavano la figura di un giovane asiatico che le stava andando incontro, il viso ambrato del ragazzo faceva risplendere il colore particolare dei suoi occhi dal taglio felino, resi ancora più sottili dal trucco nero che gli ornava. I capelli scuri, pettinati a regola d’arte erano splendenti grazie alla quantità infinita di glitter che li teneva in piega.
“Hai per caso un appuntamento, Magnus?” chiese la ragazza sfoggiando un sorrisino astuto.
“Che io sappia no, ma sai sono sempre aperto a nuovi incontri. Se capisci cosa intendo” rispose ammiccando l’orientale.
“Sempre il solito! Andiamo che ci stanno aspettando!” continuò la rossa mentre si incamminava verso l’entrata della caffetteria, Magnus la sorpassò in un paio di falcate per aprirle la porta ed esibirsi in un inchino per permetterle d’entrare prima.
“Che cavaliere!” rise lei, “Sempre!” replicò lui sorridendo.
“Clary! Siamo qui”
 Una voce attirò la loro attenzione, si voltarono verso il fondo del locale e trovarono un gruppetto di ragazzi seduti ad un tavolo, un giovane dai capelli ricci con degli occhiali perennemente in bilico sul naso, si stava sbracciando per chiamarli.
“Simon!” Clary si mosse velocemente tra i tavolini per raggiungere velocemente il gruppo, salutò il ragazzo con un abbraccio ed un bacio sulla guancia prima di sedersi accanto ed una ragazza dai capelli bianchi che le rivolte un sorriso dolce.
Magnus si avvicinò lentamente a loro e baciò la fronte della giovane dei capelli albini, “Catarina” la salutò prima di scansare una sedia con il piede per sedersi, facendo scorrere un braccio sulle spalle della giovane che si accoccolò subito al suo fianco.
“E noi chi siamo?” chiese Simon con un sorriso, mentre si sistemava con un dito gli occhiali.
L’orientale sfoderò uno dei suoi sorrisi malandrini e rispose “Ciao Seth, ti trovo più trasandato del solito” iniziò osservando il ragazzo, poi spostò la sguardo verso il giovane silenzioso seduto al fianco di Simon e continuò: “Clandestino, sempre di ottimo umore vedo!” concluse con un altro sorriso.
“Ormai ho smesso di correggerti, anche il mio nome rimane sempre Simon!” rispose il moro, “E sai che Raphael è silenzioso” finì accarezzando con la punta delle dita la spalla del giovane.
“Il problema è che tu ancora dai retta a quel cabrón, estúpido!” intervenne il ragazzo incrociando le braccia al petto, senza allontanare la mano di Simon.
Le due ragazze si guardarono un attimo negli occhi e scoppiarono a ridere un istante dopo, quello scambio di battute era all’ordine del giorno.
“Non cambieranno mai” disse Catarina sistemandosi meglio nell’abbraccio di Magnus, che le baciò tempia mentre rafforzava la presa sul suo fianco.
Lui e Cat si conoscevano da cinque anni, quando ancora frequentava i corsi di letteratura all’univerità, li si era imbattuto in questa giovane dai capelli bianchi come la neve che si era dimostrata la persona più dolce che avesse mai incontrato.
Un anno dopo era arrivato Raphael, un messicano scontroso ed ombroso che Cat aveva conosciuto durante un tirocinio in ospedale. Qualche mese dopo arrivarono Simon e Clary, inseparabili migliori amici dai tempi delle elementari: figlia d’arte lei e nerd a tempo pieno lui.
Magnus li osservò per un attimo, visti da fuori sembravano il gruppo più mal assortito di sempre, ma conoscendoli ad uno ad uno, erano quello che più poteva avvicinarsi ad una famiglia.
Catarina con la sua dolcezza era stata colei che lo aveva aiutato più di chiunque altro in uno dei momenti più bui della sua vita.
Simon, si sapeva il suo nome ma si divertiva troppo a prenderlo in giro, con la sua goffaggine ed il suo entusiasmo lo faceva sorridere davvero.
Clary con il suo sorriso ed i suoi quadri pieni di colori ed emozioni, gli avevano ricordato la voglia di godersi il mondo e la vita.
E Raphael con la sua presenza silenziosa aveva riempito il vuoto che la perdita di un vecchio amico aveva lasciato.
“Stai bene Mags?” la voce leggera di Cat lo distolse dai suoi pensieri, le sorrise senza guardarla e la strinse un po' di più. “Sto bene”
“Sai che a me non puoi mentire, vero?” continuò la ragazza allontanandosi piano dal suo abbraccio per poterlo osservare meglio.
Magnus si sistemò meglio sulla sedia e controllò che l’attenzione degli altri non fosse su di loro, poi si voltò completamente verso di lei e sussurrò: “Mi ha chiamato stamattina”
Catarina strinse i pugni sulle cosce, prima di prendere un respiro profondo, non aveva bisogno di altre informazioni per capire chi avesse lo avesse contatto, perché lo mancanza di luce nello sguardo di Magnus era la prova schiacciante. L’unica persona in grado di oscurare cosi il suo amico era la stessa persona che lo aveva manipolato per più di anno, colei che l’aveva convinto a lasciare l’università per stare con lei, colei che consapevole di avere in mano il suo cuore lo aveva calpestato senza il minimo risentimento, colei che l’aveva annullato completamente lasciandolo e riprendendolo a suo piacimento, colei che aveva allontanato l’amore dall’animo di Magnus.
Camille.
“Le hai risposto?” chiese solo, cercando di mantenere calmo il tono della sua voce.
“No”
Un sospiro lasciò le sue labbra, sorrise notando la piega che le labbra di Magnus avevano assunto, “Non sono cosi idiota, Loss” aggiunse l’orientale incrociando le braccia al petto, Cat sorrise e gli accarezzò una guancia, “Ma?”
“Niente ma. Non la richiamerò”
“Ok” continuò senza allontanare la mano dalla sua pelle, “Allora cosa c’è?”
Il ragazzo sospirò, distogliendo nuovamente lo sguardo da lei per puntarlo sulla parate del locale, il chiacchiericcio dei loro amici che fortunatamente non si erano accorti della loro conversazione, lo stava distraendo, ma sapeva benissimo che Catarina non avrebbe fatto cadere il discorso.
Sospirò, prima di voltarsi nuovamente verso di lei, “Non la richiamerò. Non voglio più avere niente a che fare con lei. E anche se è a New York non la incontrerò. Non le permetterò di rimettere le sue mani su di me. In nessun modo possibile. Contenta?” concluse con un piccolo sorriso.
“Certo” disse la giovane, “Ma non hai risposto alla mia domanda. Hai semplicemente detto cose che già sapevo”
Magnus si morse il labbro e sbuffò, l’amica lo conosceva fin troppo bene, “Non lo so, Cat. Forse, una parte di me ancora pensa a lei” sospirò, “O meglio, una parte di me ancora non riesce a dimenticarla. Forse perché alla fine, posso stare solo con qualcuno come lei. Mi merito solo una persona come lei”
“Mags” Catarina prese entrambe le mani dell’orientale tra le sue ed iniziò ad accarezzarne i dorsi, “Non costringermi a lavarti la bocca con il sapone!” scherzò appena, prima di tornare seria, “Tu hai un grande cuore, Magnus. Sei una delle persone migliori che abbia mai incontrato e mi hai permesso di conoscerti. Per davvero. Meriti al tuo fianco una persona, uomo o donna che sia, che ti faccia riscoprire cosa vuol dire amare ed essere amati. Non devi accontentarti, Mags. E quando lo troverai, devi promettermi che farai di tutto per non lasciartelo scappare, ok?”
Magnus chiuse gli occhi per un istante, ed una singola lacrima rigò la sua guancia sinistra, Cat l’asciugò subito e sorrise dolce quando si specchiò nuovamente nello sguardo verde-oro del suo amico, “Ok” disse solo il ragazzo mentre stringeva la mano della giovane ancora appoggiata sulla sua coscia.
“Fray! Mi stai ascoltando?! Possibile che nessuno mi ascolta mai!” la voce alta di Simon interruppe lo sguardo tra i due amici che si voltarono verso i ragazzi seduti dall’altro lato del tavolo.
Raphael stava alzando gli occhi al cielo, Simon si stava sbracciando con il volto rivolto verso al sua amica d’infanzia che non lo stava minimamente ascoltando, i suoi occhi verdi erano puntati al lato opposto del locale, Magnus e Catarina davano le spalle all’entrata dalla caffetteria, cosi curiosi si voltarono verso la porta per capire cosa - o chi - aveva attirato l’attenzione della rossa.
Una ragazza dai lunghi capelli neri era appena entrata, le labbra carnose truccate con un rossetto bordeaux erano curvate in un ampio sorriso rivolto verso due ragazzi che la stavano seguendo nel locale: uno aveva i capelli biondi come il grado, la carnagione leggermente abbronzata ed un portamento sicuro, si era seduto sullo sgabello del bar appoggiando entrambi i gomiti al bancone, l’altro invece aveva i capelli neri come l’inchiostro e dava l’impressione di voler essere in qualsiasi posto tranne che in quella caffetteria.
La risata della ragazza era limpida, mentre quella del biondo era più caotica. Entrambi ridevano verso il moro in piedi di fianco alla giovane e quest’ultimo si passò la mano tra i capelli, rendendoli ancora più disordinati, chiaramente imbarazzato. Il biondo gli diede una pacca sulla spalla ed in risposta ebbe solo uno sguardo omicida, che ebbe l’effetto di farlo ridere ancora più forte.
Magnus osservò i tre ragazzi con attenzione.
C’era qualcosa nelle loro azioni che lo attirava, qualcosa nei loro movimenti che non gli permetteva di staccare gli occhi da loro, qualcosa che non sapeva spiegarsi, ma gli ricordava qualcosa.
Poi qualcosa accadde: un rumore di stoviglie rotte face voltare i ragazzi verso di loro e gli occhi verdi-oro di Magnus si incrociarono con due iridi blu, profonde come il mare.
Il cuore dell’orientale perse un battito, prima di iniziare a galoppargli nel petto.
Il ragazzo moro, con la pelle bianca come il latte, non distolse lo sguardo dal suo e con le guance leggermente imporporate gli regalò un sorriso storto al quale Magnus non potè non rispondere se non con un alzata di mano ed un sorriso dolce.

 
 
“One day,
somebody’s gonna love you,
heart and soul.
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