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Autore: Ocean Malfoy    14/07/2009    5 recensioni

'Non sapeva esattamente il motivo di tutta quell'irrefrenabile ed impaziente voglia di vederla,
ma non si soffermò a lungo a pensarci e si avviò all'altro lato della sua camera da letto.
Si guardò allo specchio appeso alla parete, osservando ogni minimo dettaglio del suo corpo.
Quanto era cambiato da quando frequentava Hogwarts, da quando era un semplice studente..
Fisicamente era sempre stato un ragazzo piuttosto affascinante,
con una grande eleganza nel portamento e una soddisfacente capacità di comunicare con le sue inimitabili espressioni.
Ma aveva l'aria sciupata, gli occhi non risplendevano più di quella maniacale convinzione di essere divino e potente.'


Una vicenda che cattura due personaggi completamente differenti tra loro,
intenti a scoprire il motivo per il quale Lord Voldemort
ha deciso di rinchiuderli sotto lo stesso tetto.
Maledetto segreto.
Genere: Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Mangiamorte, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Tradimento


La mattina dopo, entrambi si alzarono all'alba, quasi per forza. Il sole penetrava così violentemente attraverso le tende che incorniciavano le finestre delle stanze, che era praticamente una sfida contro se stessi, riuscire a tener gli occhi chiusi.
Draco Malfoy si alzò e andò dritto in bagno. Si era appena avvolto nell'accappatoio, quando..
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM.
Qualcuno cadde. Preso dall'istinto, si scaraventò fuori dalla toilette e corse dritto nella Stanza, senza preoccuparsi di bussare.
Hermione era a terra, anche lei in bagno. Sembrava svenuta.
Automaticamente la prese in braccio e la portò in camera sua, mettendola sul letto e cercando di farla rinvenire.
Dopo pochi minuti Hermione aprì gli occhi e si guardò attorno, non notando subito il ragazzo che era a due centimetri da lei.
- M.. Malfoy.. cosa..? -
- Sei svenuta.. eri in bagno. - cercò di spiegare lui, onde evitare strani pensieri da parte della Granger. Va bene tutto, ma abbassarsi al livello di dover 'rapirla' nel sonno e.. insomma, non era così disperato.
- Ah.. Grazie.. - sorrise leggermente lei.
Lui ricambiò il piccolo sorriso e si sentì un pochino più felice. L'aveva ringraziato.. Gli aveva sorriso..
Se doveva essere sincero, la sera prima si era addormentato pensando a lei, pensando a come le cose fossero cambiate, a come loro iniziavano ad avvicinarsi...
Era tutto molto strano, ma era così. E, strano a dirsi, quasi quasi non gli dispiaceva dover dividere la casa con lei, anzi..
- Forse è meglio se ti riposi ancora un pò... - tentò di dire Draco, tra una tossicchiata e l'altra. Istintivamente aveva abbassato lo sguardo, per non farle notare il colorito che si era formato sulle sue guancie. Si sentiva estremamente in imbarazzo..
E lei se ne accorse. Sorrise nuovamente.. però questa volta c'era un luccichio diverso nei suoi occhi.
- Resti con me, Draco? - chiese in un sussurro.
Lui alzò di scatto lo sguardo, meravigliato da quella richiesta. Cosi meravigliato da non aver dato peso al fatto che lo avesse chiamato per nome.
- Uhm.. forse dovrei prima, insomma.. dovrei fare.. - si accorse di balbettare e, raddrizzando la schiena, tentò il più possibile di dar l'aria di essere tornato il ragazzo distaccato e sicuro di sè che era prima. - Ho dei compiti da svolgere, come sai bene. -
- Non vorresti voltare pagina? Guarda avanti, guarda quante cose potresti fare.. con la tua testa, senza alcun comando! - rispose lei allora.
Draco non voleva continuare questo discorso insignificante, restare ad ascoltare cose che gli avevano ripetuto in tanti.. Ma cosa le riguardava quel che andava a fare, il perchè lo faceva e sotto ordine di chi! La vita era la sua. Punto.
Il vero obbiettivo del ragazzo era di scoprire esattamente cosa voleva il Signore Oscuro da lei. Cosa diamine stava accadendo dentro quelle mura?
- Voltare pagina? E a cosa servirebbe? Se anche solo ci provassi, mi ucciderebbero.. E non vedo perchè ti devi soffermare a pensare a cosa che nemmeno ti riguardano. -
- Riguardano a me come riguardano a te. Ti voglio ricordare che siamo entrambi sotto lo stesso tetto, per non dire nella stessa barca. Avanti, che ti costa. Potremmo anche unire le mani, se è per questo. Non sei mica solo.. -
- Smettiamola di parlare di queste cose, Gra.. Hermione. - disse, in tono conclusivo.
Dopodichè si mise in piedi e andò alla porta. L'aprì, ma prima di uscire si rigirò verso Hermione e le sorrise.
Sì, un sorriso.. per lei.

- Signore, le devo domandare una cosa. -
- Prego - Fu quasi un sussurro.
- Cosa intende volere dalla signorina Granger? -
- Vai subito al dunque, non mi piacciono i giri di parole. Ti ha mandato lei? Vuoi aiutarla? - sibilò il Signore Oscuro.
- No. Pura curiosità. Non mi aveva detto niente di quella Stanza, per esempio. -
- Quella Stanza.. e così vorresti che mi confido con te? -
- Sono molto più degli altri e desidero essere a conoscenza di ciò che faccio. Devo sorvegliare la Granger, ma non ne so nemmeno il motivo. Dovrei fidarmi? - chiese, puntiglioso.
- Oh.. Draco.. diffidenza? - 
Voldemort tirò fuori la bacchetta dalla tasca interna del mantello. Forse avrebbe fatto meglio a tacere..
- L'ho già detto, pura curiosità. - rispose il ragazzo.
Non giunse alcuna risposta, alcun suono. Draco vedeva il suo maestro rigirarsi la bacchetta in mano.. sembrava alcuanto nervoso.
- Perchè la Granger sta in quella Stanza? - ripetè Malfoy, con un tono leggermente impaziente. Era meglio non farlo notare troppo, in presenza del Signore Oscuro - Mi era sembrato di capire dall'inizio che c'era qualcosa di diverso, che l'avrebbe portata in un luogo che, figuriamoci, non fa neanche guardare agli altri ospiti. Ma ancora non ho capito il.. - ma s'interruppe improvvisamente. Rimase paralizzato dai suoi stessi pensieri.
Quella donna. Moglie, l'aveva chiamata.
La donna di Voldemort.
- Cosa vuole da Hermione? - ripetè, decisamente più allarmato di prima.
Il Signore Oscuro rise (se si può definire così), e capì che Draco aveva compreso tutto.
Con orrore il giovane si accorse che le cose si stavano mettendo male, molto male. Anzi, troppo.
Si sorprese nel constatare che nel suo profondo dell'anima sperava vivamente che il suo padrone non avesse intenzione di unirsi con Hermione. Perchè a quel punto la ragazza aveva due opzioni, o accettare, o lottare fino alla morte. Se le avesse fatto ciò che aveva fatto a quella donna..
Oddio.
Decise che per il momento era meglio se non si sarebbe immischiato, o tutto sarebbe andato a rotoli. Il suo piano di salvare Hermione e quello di farsi salvare da lei aveva inizio.. tutto ora dipendeva da lui.
Dal suo coraggio, sangue freddo e... amore. Sì, avrebbe dovuto mostrarle affetto e fiducia.
E sapeva quanto poteva diventar difficile una situazione del genere, dopo tanti anni di disprezzo e insulti.. ci sarebbe voluto un miracolo per convincere la ragazza a fidarsi e lasciarsi andare.


Continuò a rivedere quel sorriso.
Anche mentre teneva gli occhi chiusi.
Aveva davvero un bel sorriso, quel biondino.
Peccato che fosse Draco Malfoy.
Nonchè ex-Principe delle Serpi e attuale Mangiamorte spietato, a detta degli altri.
Insomma, il male nel male.
Però c'era quel qualcosa in lui che.. la catturava.
O era bravo ad ingannare le persone, oppure in lui c'era veramente qualcosa che ad occhi nudi non si poteva vedere.
Tutte due erano opzioni possibili, ma la prima si addiceva di più al Draco Malfoy che aveva sempre conosciuto Hermione.
A gambe incrociate sul tappetto della Stanza, sotterrata dalla noia più pesante, Hermione si ritrovò a raccogliere pensieri che non le erano mai capitati, addirittura a che cosa sarebbe successo se invece di diventare amica del grande Harry Potter, avesse frequentato da subito Draco Malfoy.
Primo, di sicuro non si sarebbe cacciata in tanti guai. Secondo, avrebbe di certo odiato Harry Potter. E per quanto ricordava della sua ultima chiacchierata con Harry, sarebbe stato meglio non averlo mai conosciuto prima. Poteva dimostrarsi seriamente un insensibile verme, a volte.
Ora, però, lei non era più ad Hogwarts. Draco neppure.
Non doveva decidere se stare dalla parte del 'cattivo' o dalla parte del 'buono'. Ora poteva fare quel che le pareva.
Certo, se non fosse stata prigioniera di un pazzo maniaco.
Rise amaramente.. che destino ingiusto.
Fin dall'inizio era andato tutto storto, in questo mondo Magico.

Per la seconda volta in due giorni Draco bussò alla porta della Stanza e, senza aspettare risposta, entrò. Maleducato da parte sua.
Hermione alzò lo sguardo dal libro aperto, qualcosa che trattava di incantesimi per celare la magia oscura.. bah.
- Qualcosa non va? - chiese subito lei.
La guardava dritta negli occhi, le stava mettendo inquietudine.
- Io.. volevo solo.. bè.. stai meglio? - balbettò lui. Imbarazzante, di nuovo. Maledetto imbarazzo..
- Si, grazie. Tu? - Veramente non avrebbe voluto riporgli la domanda, ma si sentiva come in dovere di ricambiare l'interesse. Un ex Serpeverde come lui che muove il suo sederino d'oro, è raro. Questo faceva intendere che voleva davvero sapere come stava Hermione.
- Si, sto bene. - si limitò a rispondere.
Avanzò verso di lei, ancora accomodata sul tappeto.. sembrava addirittura tenera, in quella posizione.

Entrambi aveva bisogno di aiuto ed erano loro due contro Lord Voldemort.
Un impresa impossibile, in poche parole. Ma se combattuta insieme, forse poteva diventare una guerra che portava a qualcosa.
Una personale vendetta. Perchè entrambi avevano sofferto per colpa di quell'uomo.
Hermione era stata buttata nella pista, senza sapere bene dove mirare, ma con la fissazione che lei doveva stare con Harry Potter.
Mentre Draco era stato maltrattato fin dall'infanzia da suo padre, sotto obbligo del Signore Oscuro, per indirizzarlo nella giusta via. Giusta via un bel corno.
Draco si accomodò di fianco a lei e le mise un braccio attorno alle spalle. La osservò ancora in quegli occhi dorati che davano un senso di calore..
E lei gli prese la mano nella sua. Si tennero stretti per un lungo tempo, non volendo parlare per non rovinare il momento, buffo, quasi infantile, da parte loro.
La verità era che si sentivano sicuri, insieme. Era una sensazione che faceva semplicemente bene. Sapere di avere qualcuno su cui appoggiarsi, con cui parlare.
Una persona con cui ridere o soltanto scaricare le proprie paure e lacrime.
Una persona speciale.

Lord Voldemort si sentiva in ansia.
Si sentiva strano. Avvertiva i guai.
In quel momento sentiva solo una piccola rete di guai in arrivo. Qualcuno stava combattendo contro di lui. In sua insaputa, stava programmando tutto.
Doveva evitarlo, assolutamente! Doveva fare qualcosa, perchè c'era qualcuno che alle sue spalle che lo stava ingannando.
Si trattava di un tradimento, di questo ne era certo.







Spazio autrice

Vi chiedo infinitamente di perdonarmi per la mia lunga assenza! È un ritardo disastroso, lo so.. scusatemi ç_ç.
Ho tutti i capitoli pronti, ve lo assicuro, è solo che non mi era possibile aggiornare.
Dunque, cosa dire di questo capitolo.. mi piace molto, la storia pian piano sta cominciando ad allinearsi su una via ben precisa e, come sempre, spero vivamente che vi piaccia! Lo sapete benissimo che accetto anche le critiche, non fatevi alcun problema. Aiutano a crescere, se scritte in modo costruttivo.. ovviamente.

Vi lascio ragazze, mi raccomando recensite e fatemi sapere cosa ne pensate! :]
Bacio, Ocean.




  
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