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Autore: Vago    23/11/2018    2 recensioni
Libro Terzo.
Il Demone è stato sconfitto, gli dei non possono più scegliere Templi o Araldi tra i mortali.
Le ultime memorie della Prima Era, giunta al suo tramonto con la Guerra degli Elementi, sono scomparse, soffocate da un secolo di eventi. I Templi divennero Eroi per gli anni a venire.
La Seconda Era è crollata con la caduta del Demone e la divisione delle Terre. Gli Araldi agirono nell'ombra per il bene dei popoli.
La Terza Era si è quindi innalzata, un'era senza l'intervento divino, dove della magia rimangono solo racconti e sporadiche apparizioni spontanee e i mortali divengono nemici per sè stessi.
Le ombre delle Ere passate incombono ancora sul mondo, strascichi degli eventi che furono, nati dall'intreccio degli eventi e dei destini dei mortali che incontrarono chi al fato non era legato.
I figli, nati là dove gli immortali lasciarono buchi nella Trama del Reale, combatteranno per cercare un destino che sembra non vederli.
Una maschera che cerca vendetta.
Un potere che cerca assoluzione.
Un essere che cerca di tornare sè stesso.
Tutti e tre si muoveranno assieme come un immenso orditoio per sanare la tela bucata da coloro che non avevano il diritto di toccarla.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Leggende del Fato'
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Che gran seccatura.
Avrebbero potuto rispettare semplicemente il contratto e non sarebbe successo tutto questo casino.

Sono libero, ora, teoricamente.

Mi aspettavo una soddisfazione maggiore da tutta questa faccenda.
Ho gettato al vento millenni di esistenza seguendo i loro ordini ed ora mi pare tutto così… inutile.
Il novanta percento del mio operato è stato cancellato dal Cambiamento e buona parte di quel che ho fatto dopo è riassumibile con “controlla o proteggi i prescelti, nomina capi di stato e fai il lavoro di quegli incapaci del Tribunale”.
Non ho idea di quel che farò ora… è passato così tanto tempo che non credo riuscirei a riprendere il mio ruolo originale. A questo punto, con tutti i millenni che lo hanno eroso, non so nemmeno se il mio nome mi appartenga ancora…

Il sole ora illuminava rosseggiante la distesa brulla di terra con i suoi ultimi raggi.
Sotto di lui la Grande Vivente si stendeva maestosa, come per proteggere tutte le città e i villaggi che erano sorti ai piedi degli imponenti alberi che la componevano.
Figure scure, rese minuscole dalla distanza, si affrettavano sulla Via Sospesa, che si snodava al di sopra delle fronde.
Il suono vibrante di acciaio contro acciaio riempì l’aria per un momento.

Epica è davvero fuori allenamento.
Era riuscita a fare ben più danni, all’epoca, benché ci stesse cercando di proteggere.

Taci per un momento.
È sufficientemente fastidioso essere costretto ad ascoltare i deliri di questa donna, non affollare la Trama anche con i tuoi commenti fuori luogo.

Lo spettro scalciò per terra, spostando la polvere che continuava a risalire nell’aria e a sedimentarsi sul suolo, muovendosi a lunghi passi verso la casupola che nascondeva l’accesso alla struttura sotterranea in cui l’altra Musa aveva dimorato in prigionia fino ad allora.
Si chinò appena su qualcosa di lucente, soppesandolo con una nota di dubbio negli occhi splendenti.
Tra le mani avvolte in guanti di denso fumo stringeva la lama spezzata di una spada, sul cui filo ancora si vedevano i segni dei violenti combattimenti a cui aveva partecipato.

Non penso gliela riporterò mai indietro…
Chissà che fine ha fatto l’altro pezzo. Sono quasi sicuro che ce lo fossimo portati dietro nella prima parte della caduta…

Commedia!

Si, si, certo. Ho capito.
Me ne sto qui a guardarti combattere.

Se non fosse che se quel drago cominciasse a ragionare con la sua testa potrebbe creare una situazione complicata da gestire.

Lo sguardo dello spettro si spostò leggermente alla destra della scena che stava osservando.
Razer era evidentemente teso di fronte al combattimento che si stava svolgendo a pochi passi da lui, ma, rimasto disarmato, non poteva far nulla per intervenire.
Poi, dietro all’uomo dal polpaccio ustionato, si ergeva imponente l’attuale re dei draghi, una gemma arancione scintillava alla luce del sole morente. Dalle sue mascelle serrate pendevano mollemente stralci di materia bruciata.
Proprio quelle mascelle si aprirono, permettendo al  puzzo di carne bruciata di fuoriuscire da quella voragine. Brandelli di materia nera, non ben riconoscibile, scivolarono lungo la base delle zanne d’avorio, colando a terra.
Il re dei draghi ruggì violentemente verso il cielo, per poi rivolgere i suoi occhi all’armatura bronzea che gli stava di fronte.

Dannazione. Il cosmo esiste per complicarmi la vita.
Quel drago deve morire subito.
Non mi sono rimaste molte frecce al mio arco. Letteralmente.
Non ho intenzione di rinunciare alla Spada del Fato per la possibilità di uccidere qualcuno.
Darò una spintarella al Fato di qualcuno.

- Razer! – tuonò una voce tanto potente da far tremare i sassi sul terreno intorno al suo proprietario.
Un’asta scintillante roteò nell’aria serale, andando a conficcare la punta con cui terminava nel terreno, a pochi centimetri dai piedi del draghicida.
L’uomo dagli occhi profondi guardò la lama spezzata con sguardo turbato, per poi raccoglierla con cura per non tagliarsi i palmi o le dita con il filo lucente.
Si voltò quindi verso il colosso squamoso, con una luce diversa nelle pupille.

Vedremo se sarà abbastanza bravo da sfruttare il mio aiuto.

Commedia, smetti di chiacchierare! Sei destabilizzante!

Si,si. Ora penso a te.

Devo solo capire come.
Vediamo…

Smettila!
Stai solo un attimo zitto!

Se mi lasciassi un attimo tranquillo potrei anche pensare a come aiutarti con quell’ubriacona.

Ma cosa…?

Vediamo quali altre carte mi rimangono nelle braccia.
O nella cassa toracica.
O nel cranio.
In realtà potrei avere assi nascosti e dimenticati in tutto il corpo.

Sarà una lunga ricerca. Dovrei fare un po’ di pulizia.

Ti prego, stai zitto per un secondo e lasciami finire questo combattimento in santa pace.





Uhm.

Questo l’avrei dovuto buttare secoli fa.

Ah, ecco qualcosa che mi potrebbe essere utile.

Ti scongiuro, mi sta scoppiando la testa.

Epica, ti ricordi come ho fatto a non farti uccidere, quella volta?

Cosa c’entra ora?

Pensa solo che stia per rifare una cosa del genere.
Adesso.
Reagisci di conseguenza.
E fidati.

In questo modo dovrei aver sistemato tutti.




Angolo dell'Autore:

È relativamente presto, in questo momento nel quale scrivo. Sono appena le 22 e, normalmente, avrei lasciato passare ancora queste due ore che mi separano da mezzanotte prima di cominciare a tirare giù un paio di righe per l'angolo dell'autore.
Anzi, non avrei nemmeno fatto questo sforzo mentale questa volta, vista la mia reticenza a dare una mia opinione su qualsiasi cosa nei capitoli .5, per quanto negli ultimi tempi questo genere di capitoli si sia appianato come tipo di narrazione a quelli "canonici".
Ma questo è solo un preambolo inutile, in realtà. Non voglio scusarmi certamente per aver inserito un angolo ai piedi di questo capitolo, non è questo l'argomento per cui vi voglio chiedere scusa e riguardo al quale darvi qualche spiegazione.

Nell'ultimo periodo, se avete visto un calo nei miei lavori, beh... probabilmente era una sensazione fondata.
Avrete, avrai, tu che mi stai leggendo, qualunque siano l'ora o il giorno per te ora, presente il classico periodo sfigato. Beh, evidentemente nell'ultimo periodo l'universo ha cominciato a giocare a freccette con la mia faccia o, come potrebbe metterla un giocatore di ruolo, sono io che ho rollato un bell'1 sul d20. Se non hai capito la citazione, non preoccuparti.
Comunque, ultimamente ho pensato più volte lasciar perdere tutto, tra cui figura anche questo passatempo, per un po', pur sapendo che, per come son fatto, avrei ripreso a scrivere tra dei mesi, se va bene.
Questa era la prima scusa che volevo porgervi. Scrivere quando si ha altro per la testa non produce gli stessi risultati di quando lo si fa con "l'ispirazione" che, che ci crediate o meno, esiste davvero.
Ancora, e soprattutto, adesso mi sto chiedendo se ne è valsa la pena scegliere la costanza delle pubblicazioni alla qualità che queste potessero avere. E chiariamoci, io ho degli standard altissimi, specialmente per quello che riguarda ciò che ho fatto io. Non credo che qualcuno mi criticherà mai più duramente di quanto non faccia da solo.
Ma c'è un ma.
Per quanto non so se la scelta che ho fatto sul mio cammino sia la migliore, mi ha portato a questo capitolo 26.5, anche detto sessantesimo, ed ora, davanti a me, vedo al massimo tre capitoli prima della meta.
Tre capitoli.
Avrò bisogno di parecchio tempo per metabolizzare questa nozione.
Sono cresciuto con questa storia, come scrittore e letteralmente invecchiando. Saranno passati nove anni da quando un piccolo me stesso imberbe riempiva le prime pagine di quella che diventerà La Guerra degli Elementi per far passare un'estate senza compiti delle vacanze, reduce dalla fine della terza media. I ricordi non sono poi tutti così belli, Ardof piatto come una tavola, Vago con l'improbabile nome di Dranos e la totale assenza del Viandante. Era una storia obiettivamente brutta, per quanto non fosse la peggiore che avessi scritto, anzi, forse è stata la prima cosa decente che sono riuscito a tirare fuori.
Sto diventanto prolisso e logorroico. Scusatemi anche per questo. Un paio di cose veloci ancora e poi chiudo, lo prometto.

La prima è un libro che vi vorrei consigliare, mai avrete l'occasione di trovarlo. È una trilogia, in realtà, ma avendola ricevuta come regalo in un unico volume fatico a riferirmi a lei come tale.
La trilogia di Bartimeus è il titolo e Jonathan Stroud è l'autore. Se vi è piaciuto il Viandante ringraziate lui e il djinn Bartimeus, perchè è lì che mi sono innamorato di quel genere di personaggio.

La seconda non so come definirla. Non è nè una richiesta nè una possibilità. Stiamo per arrivare al termine di questo lunghissimo viaggio e dubito toccherò mai più questo universo, il finale chiuderà in maniera sufficientemente ferrea tutta la storia. Non vi chiedo ancora una recensione su tutto questo lavoro, mancano ancora i capitoli più importanti per poterlo fare. La mia intenzione è, invece, quello di togliervi dei dubbi, di qualsiasi genere e sorta.
Vi lascio carta bianca: Avete dei dubbi sulla storia, volete degli spoiler (perchè siete brutte persone, ovviamente, i buoni si tengono alla larga dagli spoiler), vi siete persi nelle centinaia di pagine e nelle decine di angoli che ho lasciato e avete bisogno di ricapitolare un qualsiasi argomento, davvero, qualsiasi cosa, io sono qui. Qualunque cosa vogliate da me lasciatemi una recensione, un messaggio privato, un piccione viaggiatore e vi risponderò nel modo migliore.
Cosa intendo per modo migliore? Se è qualcosa che non è il caso di rendere troppo pubblico perchè potrebbe non interessare molti i messaggi privati sono perfetti, se sono spiegazioni che potrebbero aiutare qualcuno a raccapezzarsi, risponderò in maniera più fruibile, che sia come una risposta a una recensione o nei pochi prossimi angoli dell'autore.
E questo varrà sempre, finchè mi ricorderò di aprire ancora questo sito.

Come promesso ora chiudo.
Grazie a tutti voi e scusatemi (X3) per questo angolo eterno, volevo recuperare il tempo perso.
Alla prossima, e a quelle a venire, fino alla fine.
Vago
   
 
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