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Autore: Ophaki    25/11/2018    1 recensioni
E se Nami avesse risvegliato l'haki da bambina? Seguiamo le vicende di One Piece con Nami impiegata come un combattente molto più capace.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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---   Water Seven   ---

Si allontanarono dal cantiere e si fermarono sopra il tetto di un palazzo.

Rufy: "Nami stai bene?"

Nami: "Si Rufy, qualche acciacco ma nessun danno importante. Quel Franky è un osso duro".

Rufy: "Penseremo a lui più tardi. Ora devo andare a perlare con Iceburg. Mi serve che tu rintracci gli altri e li avverta di cosa sta accadendo. Avremo tutta la città contro tra poco".

Nami: "Va bene Rufy. Stai attento".

I due si divisero e Nami cominciò a setacciare con il suo Mantra i dintorni alla ricerca di qualcuno dei loro compagni. Vi erano centinaia di aure, sparse per la città, la ricerca non era semplice. Iniziò a muoversi perlustrando dall'alto le vie e i canali cercando di non distrarsi e allo stesso tempo non farsi vedere, visto che le facce conosciute della ciurma erano 4, ovvero i possessori di una taglia, lei, Rufy, Zoro e Nico Robin. 
Quest'ultima era il problema che più la preoccupava. Era scomparsa il giorno prima e ora era stata addirittura accusata di tentato omicidio. Nami avrebbe voluto vederla per avere spiegazioni, ma non la percepiva dal pomeriggio precedente.
O almeno era quello che credeva, infatti ad un certo punto, dal nulla è comparsa la sua aura, non troppo distante da dove Nami si trovava in quel momento. Corse verso la sua posizione e saltò giù dal palazzo atterrando sul marciapiede.
Probabilmente non era una coincidenza, che in quella direzione, si trovavano anche Sanji e Chopper. Evidentemente era tornata proprio per incontrarli.

Svoltò l'ultimo angolo e vide il cuoco e il medico da un lato del canale intenti ad ascoltare le parole di Nico Robin posta sulla sponda opposta.

Nico Robin: "... Non tornerò più insieme a voi".

Sanji e Chopper erano paralizzati dal discorso.

Nami: "Robin! Perchè ci fai questo? Cosa è successo?"

Nivo Robin: "Navigatrice, ci sei anche te. Ho detto loro che tutte le notizie su di me sono vere. Ho deciso di abbandonarvi e far ricadere la colpa delle mie azioni su di voi".

Nami: "Non può essere, non ti credo. Non puoi dopo quello che abbiamo passato, dopo tutte le avventure e i momenti vissuti insieme. Allora quello che mi dicevi prima di arrivare qui a Water Seven? Non stavi mentendo ne sono sicura. Sei una nostra amica e noi siamo i tuoi compagni. Siamo la tua famiglia".

Nico Robin rimase un attimo in silenzio, ma poi esclamò: "Pensala come ti pare. I fatti sono questi e non ci vedremo mai più".

Detto questo si voltò e girò dietro un angolo. Sanji tentò di raggiungerla tuffandosi in acqua.

Nami: "Fermati Sanji, non serve a nulla. La sua aura è scomparsa, non è più qui".

Il cuoco tornò a riva scuro in viso, si accese una sigaretta, fece un tiro e si rivolse ai 2 compagni.

Sanji: "Andate a riferire ciò che è successo agli altri. Io ho un piano, ci vedremo più tardi".

Nami: "Un piano? Spero che tu sappia cosa fare. Noi andiamo a cercare Zoro e poi ci ricongiungiamo con Rufy".

Ripresero la ricerca e grazie al Mantra di Nami e al fiuto di Chopper rintracciarono Zoro nascosto in un vicolo, indeciso se mettere fuori gioco tutti coloro che lo stavano braccando, ovvero ogni cittadino. Nami gli spiegò l'accaduto e si riunirono infine con il capitano, appena tornato dalla chiacchierata con Iceburg.

Rufy: "Sono riuscito a parlare con il sindaco prima che mi trovassero e costringessero a scappare".

Zoro: "Ebbene?"

Rufy: "Dice che è stata Robin a sparargli, ma io non ci credo".

Nami: "Rufy devo dirti una cosa, io l'ho incontrata e mi ha confermato le parole di Iceburg".

Rufy: "Ho detto che non ci credo".

Chopper: " Ma... Rufy, anche io l'ho sentita..."

Rufy: "Robin è una nostra compagna, e non ci tradirebbe mai. Se quello che dite è vero voglio sentirlo con le mie orecchie detto da lei".

Zoro: "Non ci resta che trovarla e chiederglielo allora".

Si appostarono nascosti di fronte alla sede centrale della Galley-La ed aspettarono l'imbrunirsi. Secondo quanto detto da Nico Robin, Iceburg sarebbe stato ucciso quella notte.
La villa era circondata da decine di carpentieri.

Rufy: "Nami riesci a percepire Iceburg all'interno della casa?"

Nami: "Non posso esserne certa perchè non l'ho mai incontrato, ma, oltre a decine di persone, sento i 5 carpentieri di oggi pomeriggio. Non distante da loro sento altre due aure isolate. Probabilmente sarà Iceberg e la sua segretaria".

Rufy: "Robin riesci a sentirla?"

Nami: "No, nessuna traccia di lei".

Rimasero in attesa diversi minuti. Nami guardò Rufy. Era serio e concentrato come suo solito durante delle questioni importanti, ma questa volta compariva anche una certa insicurezza nei suoi occhi. O per lo meno a Nami così sembrava. Di certo il non sapere cosa stesse passando per la testa di Nico Robin, aveva scosso tutti quanti e soprattutto il capitano. Avevano già perso Usopp e la Merry li aveva abbandonati. Non poteva permettersi di lasciare andare così anche un altro membro.

Ad un certo punto l'aura di Nico Robin comparì sopra un palazzo di fianco alla villa, accompagnata da un altra persona.

Nami: "Rufy. Di là sento...."

《 BUUUUUUMMM 》

La sua frase venne interrotta da una grossa esplosione sul lato della sede.

Nami: "Cosa è stato? Rufy? Dove è finito Rufy?"

Zoro: "Si sarà lanciato come al solito in mezzo alla mischia senza aspettarci".

Nami: "Dobbiamo andare anche noi. È arrivata anche Robin. Sfruttiamo il caos che starà creando Rufy".

Scesero dal loro nascondiglio e si avvicinarono alla villa scavalcando il muro di recinzione. Non appena atterrarono sul giardino però, si resero conto che di Rufy non c'era nemmeno l'ombra. 

Zoro: "Dove si sarà cacciato quell'idiota?"

I carpentieri non persero tempo e si lanciarono all'attacco.

Nami: "Non ci voleva questa. Chopper resta con Zoro e guidalo fino alla camera di Iceburg. Non lasciare che si perda".

Zoro: "Io non mi perdo mai".

Nami: "Io cerco di intercettare Robin".

Lo spadaccino si lanciò contro i carpentieri abbattendoli con il piatto della lama e concentrando su di sè l'attenzione, mentre Nami si defilò senza farsi notare.

Sentiva l'aura di Robin avvicinarsi alla villa. Neanche lei era passata inosservata e molti carpentieri la stavano accerchiando.
Nami svoltò l'angolo e la vide. Era accompagnata da una grande persona molto alta e possente. Entrambi erano mascherati e stavano con le spalle al muro senza via d'uscita. 
O così sembrava visto che un attimo dopo si coprirono con un telo rosso e scomparvero dagli occhi di tutti.

Nami: "Cosa? Non può essere. Sono passati attraverso il muro. Li sento chiaramente".

Frenò immediatamente per non farsi notare ed entrò nel palazzo attraverso una finestra. La sala dove era finita per fortuna era vuota. Nei saloni accanto si stava scatenando il caos. Vi era un altro intruso che stava concentrando su di sè quasi tutte le difese della villa.

Nami ne approfittò e salì al piano di sopra. Trovò uno spettacolo macabro. Ogni carpentiere era morto e i corpi giacevani sul terreno del corridoio. 

Nami: "Chi può aver fatto un tale massacro? Non ha avuto nessuna pietà".

In fondo al corridoio, la porta della camera di Iceburg, dove anche Nico Robin si trovava, si aprì e uscì un tizio mascherato.
Nami lo riconobbe, era quello che da due giorni accompagnava Robin ovunque l'avessero incontrata.

Nami: "Chi sei tu? Cosa hai fatto a Robin?"

Uomo: "Nico Robin ha agito sempre di sua spontanea volontà".

Nami: "Tu menti".

Partì di corsa verso di lui e tentò di colpirlo con diversi colpi.

Uomo: "KAMIE!"

L'uomo iniziò a muoversi come un foglio di carta mosso dal vento e schivò ogni singolo colpo.

Nami: "Come fa a schivarmi così facilmente?"

Uomo: "SORU!"

L'uomo scomparve dalla vista di Nami e riapparì alle sue spalle.

Uomo: "SHIGAN!"

Con l'indice colpì alla scapola della ragazza perforandola. 

Nami: "AAAHH!"

L'uomo riapparì di fronte a lei e la attaccò con un calcio.

Uomo: "RANKY-AKU!"

Nami riuscì appena in tempo a pararsi ma il colpo la scaraventò all'indietro lacerandole la pelle sull'addome. Il muro in fondo al corridoio venne tagliato a metà.
Nami scivolò violentemente sul pavimento fino alla parete opposta. Quando si rialzò sputò del sangue confusa.

Nami: "Che tecniche sta usando? Ha una forza impressionante".

Tentò di muoversi di nuovo verso di lui ma un dolore acuto alla caviglia la fece cadere nuovamente a terra.
Una frusta con decine di spine l'aveva catturata e ferita. Dall'altro capo della corda vi era un'altra persona in maschera, molto più snella e femminile dell'altra.

Nami: "Tu chi sei? Un suo compagno?"

Donna: "Non sei tenuta a saperlo Gatta Ladra".

Nami sentita la voce femminile e immaginando un avversario più debole, scattò verso di lei non dandole tempo di muoversi.

Donna: "TEKKAI!"

Il pugno di Nami colpì in pieno l'avversaria sullo stomaco, la quale però rimase impassibile.

Donna: "Non sei al nostro livello. Perdipiù combatti senza scopo, visto che Nico Robin non ne vuole più sapere si voi".

Nami chiuse il pugno imbevendolo di potere, ma l'avversaria saltò via.

Donna: "Geppo".

Iniziò a saltare in aria alzandosi sempre più in alto fino a sfiorare il soffitto.

Nami: "Come è possibile? Può volare".

Da dietro intanto le arrivò un altro colpo, proveniente dall'uomo, che la atterrò nuovamente.
La schiena e il fianco erano dolenti, le spalle erano una ustionata dal combattimento con Franky e l'altra ferita, la caviglia sanguinante.
Il dolore più grande però non lo si poteva vedere, era un male lancinante ed estenuante tanto da portarla alla nausea. Invisibile anche agli occhi del miglior medico del mondo ma presente più che mai nella sua testa e nel suo cuore. Era la consapevolezza che la sua amica, forse, non sarebbe più stata con loro.

Si rialzò con gli occhi inumiditi dalle lacrime e si lanciò un'altra volta contro l'uomo che la aspettava protetto dal Tekkai.
Nami lo colpì ripetutamente senza strategie. Solo colpi lanciati alla disperata. La rabbia e la delusione le ribollivano dentro e le avevano annebbiato la mente.

Donna: "RANKY-AKU!"

Un altro calcio la colpì alle spalle ferendola. Il colpo la scaraventò contro la porta della stanza abbattendola. Nami alzò con fatica lo sguardo ed incrociò gli occhi di Nico Robin.
Immediatamente si alzò in piedi ignorando le ferite.

Nami: "Robin cosa stai facendo? Non puoi abbandonarci. Siame venuti a prenderti. Torna con noi".

Robin: "Vi ho già spiegato le mie intenzioni".

Dalla porta apparve l'uomo mascherato.

Uomo: "Sei sorda? Ancora non hai capito come sta la realtà?"

Nami si girò furiosa, concentrò il suo potere e scattò fulminea verso di lui con il pugno caricato di tutta la rabbia che aveva.

Robin: "SEIS FLEUR"

Con il suo frutto Nico Robin bloccò Nami un attimo prima che potesse affondare il colpo. La navigatrice cadde a terra bloccata dalla sua amica.

Nami: "P...Perchè Robin?"

Robin abbassò lo sguardo con il viso dispiaciuto. Un attimo dopo un colpo alle spalle fece perdere i sensi alla ragazza.

Quando si riprese, si trovava distesa sull'erba del giardino della villa, con Chopper svenuto e ustionato a fianco a lei e Iceburg che la guardava.

Iceburg: "Ben svegliata".

Nami: "C...Cosa è successo?"

Iceburg: "Il tuo amico animale ci ha salvati".

Nami: "Robin?"

Iceburg: "Se ne è andata prigioniera del CP9".

Nami: "Cosa è il CP9? E perchè dici che è prigioniera? Ci ha lasciato di sua spontanea volontà".

Iceburg: "Il CP9 è un'organizzazione del governo, e quelli che hai affrontato sono alcuni suoi membri. Hanno catturato la tua amica e Franky perchè sono le uniche persone che possono risvegliare le Armi Ancestrali. Nico Robin ha voluto farvi credere quelle parole ingannandovi, ma non è la verità. Ha deciso di consegnarsi, e con lei anche tutti i suoi segreti, per paura che un Buster Call fosse stato usato contro di voi".

Nami: "Dici davvero? Come fai a sapere queste cose?"

Iceburg: "Me le ha confessate poco prima che irrompessi in camera".

Nami rimase in silenzio, abbassò lo sguardo e fece cadere una lacrima sul terreno, poi sorrise e si alzò in piedi.

Nami: "Grazie al cielo, Robin non ci ha traditi. Chopper svegliati dobbiamo andare a riprenderla. Dove sono Rufy e Zoro?"

Iceburg: "Ma... come vorresti fare? Sono fortissimi e siete stati tutti battuti. I tuoi amici sono stati lanciati nella parte bassa della città. Saranno morti e in ogni caso sta arrivando l'acqua laguna che inonderà ogni cosa laggiù".

Nami: "Battuti? Combattere con quel peso nel cuore ci ha limitati in ogni cosa. Appena dirò loro la verità sarà tutta un'altra storia".

Detto questo si girò e guardò verso la città. Si concentrò cercando la posizione dei suoi due compagni e con un entusiasmo ritrovato saltò nel vuoto verso la città bassa.
Raggiunse Rufy che era rimasto incastrato tra due palazzi.

Nami: "Rufy esci di li abbiamo cose importanti da fare".

Rufy: "Dammi una mano Nami. Non riesco a liberarmi".

Nami: "Non serve che ti aiuti Rufy. Sappi solo che Robin si è sacrificata per salvarci. E ora siamo noi che dobbiamo andarla a salvare".

Rufy sentite queste parole, ritrovò tutta la sua forza e iniziò a spingere fino ad abbattere i due palazzi. Poi abbracciò Nami e ripartirono verso Zoro. Ricongiunti tutti e 3 ritornarono da Chopper, il quale li aspettava insieme ad Iceburg e Kokoro.

Iceburg: "Se davvero volete inseguirli, dovete sapere che sono partiti con il Puffing Tom. Alla stazione c'è un messaggio per te Nami, da parte di un vostro compagno che a quanto pare si è intrufolato a bordo. Purtroppo ora, a causa dell'acqua laguna, nessuna imbarcazione potrà partire".

Nami: "Come faremo a raggiungerli allora?"

Kokoro: "Le imbarcazioni non sono l'unico mezzo che esiste".

La signora iniziò a camminare guidandoli in un magazzino, dove si trovava un vecchio treno, ormai dismesso e inutilizzato da parecchio tempo. Era un prototipo antecedente al Puffing Tom e dalla forma, poteva essere facilmemte scambiato per un razzo pronto ad esplodere.

Kokoro: "Se avete il coraggio di salire sul Rocket Man, vi guiderò fino al luogo dove la vostra amica è diretta. Enies Lobby".
   
 
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