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Autore: Spensieratezza    07/12/2018    2 recensioni
Ship Ron x Harry /Silente x Piton
Questa è una versione di Harry Potter 3.0
Avete presente la mia fanfiction Harry Potter 2.0? Ecco, provate a immaginarvi la stessa storia, ma cambiando il paring. Se invece di essere innamorato di Draco, Harry fosse stato innamorato di Ron? Cosa sarebbe cambiato? In questa storia riprenderò tante cose di quella fanfiction, per quanto riguarda le cose che volevo cambiare e per la coppia Silente/Piton, che anche in questa versione alternativa, saranno innamorati.
Ps il rating è arancione per dei capitoli che scriverò dopo il quarto anno!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Regulus Black, Ron Weasley, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
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Contesti: questo capitolo si riferisce a dopo che Ron e Harry fanno pace, dopo la prima prova. Invece, quasi sul finale, vi spiego le ultime due situazioni, dopo il capitolo, se no vi confondo le idee prima che leggiate!





Karkaroff tra la folla gli aveva dato 4 come punteggio.

“Cosa??” tuonò Ron infuriato. “Quattro? Tu, sporca canaglia parziale! A Krum hai dato dieci!!”

Ma a Harry non importava. Non gli sarebbe importato nemmeno se Karkaroff gli avesse dato zero, l’indignazione di Ron valeva almeno cento punti per lui, non lo disse a Ron naturalmente, ma il suo cuore era più leggero dell’aria quando si voltò per uscire dallo steccato.

Triliardi di film mentali gli trapassarono la testa, donandogli come una seconda vista. La sensazione di come si stava sentendo in quel momento, era sufficiente a fargli capire che aveva bisogno del’amicizia con Ron, come dell’aria che respirava e adesso lo aveva capito. E non era solo Ron. Anche con Hermione era così, non poteva rinunciare a nessuno dei due. Era stata Hermione a insistere tanto, affinchè facesse pace con lui. Anche lei non lo abbandonava mai.

Con la sua seconda vista, si vide in una bella villetta con il giardino e lo steccato bianco,  vivere assieme ai suoi due migliori amici, magari avrebbero condiviso anche il letto, chi lo sa? In fondo avevano abbastanza confidenza, si conoscevano da bambini, potevano anche dormire insieme senza che uno dei tre si vergognasse.
Si immaginò come sarebbe stato. Si vide lui alla parte sinstra del letto, Ron in mezzo, lui appiccicato al rosso – dipendeva da quanto era grande il letto – che gli cingeva il collo con un braccio. Era un’immagine insieme tenera e dilettevole.
Poi sarebbe arrivato il momento della colazione..tutti e tre insieme felici, in cucina.

Ma la bolla rischiò di rompersi quando si rese conto che forse Ron ed Hermione erano innamorati e forse avrebbero voluto approfondire questa cosa prima o poi, forse avrebbero quindi voluto una loro casa lontano da lui, e anche se non fosse stato così, forse Ron sarebbe stato geloso, se lui avesse dormito nel letto con loro, forse non avrebbe voluto che Hermione fosse vicina a lui o che lui fosse in mezzo a loro quando loro avrebbero voluto insomma..
Al pensiero si sentì a disagio.
E poi c’erano i fratelli di Ron, la sua famiglia..tante problematiche..il suo padrino, inoltre..

D’un tratto sembrava così tutto lontano e irrealizzabile.
Vabbè, ma anche se non fossero andati a vivere insieme, lui era sicurissimo di una cosa.

La loro amicizia sarebbe stata materia di leggenda.
 
 
 
*

Stavano facendo gli stupidi in aula, la lezione non era ancora finita, la campanella sarebbe suonata di lì a momenti, ma la professoressa aveva una cosa importante da dire agli studenti, però quegli “stupidi di Weasley e Potter” come stava pensando la Mc Granitt , si stavano facendo gli affaracci loro. Tutti li stavano guardando, rapiti. Nel periodo che loro due non si parlavano, tutti erano molto scioccati del fatto che quel duo inseparabile si fosse sciolto, non erano abituati, gli studenti, a non vedere Ron seduto vicino a Harry nelle aule o Harry che chiacchierava con Ron seduto nella sala grande, seduti vicini. Era un evento scioccante per tutti, quindi vederli li fare gli stupidi a giocare con le bacchette, era un evento che catalizzava l’attenzione.
Perfino la Mc Granitt, intenerita e sollevata dal fatto che quei due imbecilli avessero fatto pace, li lasciò stare per un po. Per un po, però, fin quando, non perse la pazienza.
 
“Potter! Weasley! Volete stare attenti??” tuonò la professoressa.

Ron ed Harry stavano tirando di schema con due delle bacchette finte di Fred e Georg. Ron brandiva un pappagallo di latta ed Harry, un merluzzo di gomma.

“Ora che Potter e Weasley sono così gentili da comportarsi come si conviene alla loro età, devo dire qualcosa a tutti quanti.”

Risatine arrivarono dagli studenti. Ron gettò appena loro un’occhiata e mise un braccio attorno al collo di Harry, con fare possessivo, mentre si avviarono a sedersi ai banchi.
Harry lo guardò con una smorfia divertita.

“Quanto ti diverti da 1 a 100, a rimarcare a tutti che siamo tornati amici?” gli chiese sottovoce, alludendo al braccio che Ron non accennava a levare, ma di cui era segretamente contento.
“Non facevano altro che chiedermi tutti quando saremmo tornati a parlarci. Lascia che vedano tutti, che ho  ancora il posto da migliore amico con te.”

Dicendo così, strinse appena di più il braccio attorno al suo collo ed Harry fece un sorriso imbarazzato.
“Non facciamoci rimproverare di nuovo..” disse per cambiare discorso, ma per fortuna Ron aveva già tolto il braccio.

E mentre la Mc Granitt si apprestava a parlare del ballo del ceppo, Harry pensò che Ron era un ragazzo pieno di sorprese. Non aveva mai saputo di questo suo lato, così possessivo, era un lato che teneva nascosto. Ma era un lato piacevole.
 
 
 
*
Qualche tempo prima…

“Ron, ma cos’è successo con Harry? Perché non vi parlate?”
“Ron, hai visto Harry?”
“Ron, puoi dire a Harry…? Ma come non l’hai visto? Non stai sempre con lui?”
 
Ron non aveva mai odiato così tanto le domande in generale in vita sua.
Si accorse a sue spese anche che, quando un’amicizia era giudicata vera e indissolubile anche dall’esterno, arrivavano piovre da ogni parte, a chiederti perché era finita.

Ron si sentiva malissimo, era già brutto che lui e Harry non si parlassero, era ancora più difficile dover consolare gli altri sul fatto di aver in qualche modo deluso le aspettative di un’amicizia perfetta che aveva proiettato inconsapevolmente su qualcuno, o peggio, sentire di doversi sentire in colpa per questo.
Aveva capito inoltre, che al castello, ormai, lui, Harry ed Hermione, erano visti come una cosa sola, indissolubile e non vederli tutti e tre insieme, era spiazzante.

Ma non solo per gli altri, ma pure per lui. Camminava al castello, come se galleggiasse, a malapena si rendeva conto di dove andava, era come se avesse perso la sua identità senza i corpi dei suoi migliori amici vicino a lui.
Ma soprattutto di Harry! Era abituato ad averlo sempre vicino e non si era mai reso conto forse finora, quanto avesse bisogno di lui. Forse nemmeno di quanto Harry avesse bisogno di lui. Soffriva e lo vedeva, Hermione glielo aveva detto.

Aveva anche provato a dirgli di avvicinarsi lui per primo, in fondo era stato lui a comportarsi male.
 
*
 
Dopo ll fatto della spilla…

Evidentemente aveva ragione. Harry allo stesso modo aveva bisogno di lui. Gliel’aveva dimostrato con il suo viso pieno di lacrime. Lo aveva abbracciato, non sapendo cosa fare, ma poi il corvino era scappato.
Aveva aspettato ancora un po, prendendo coraggio, fino  a quando non c’era stata poi quella riappacificazione vera, dopo il fatto dei draghi.

Da quel momento, era come s si fossero uniti ancora di più. Dopo una breve separazione, era come se sentissero il bisogno di essere più uniti di prima, per recuperare il tempo perduto.
Era stato brutto che gli altri vedessero che con Harry non parlava più.
Amava il fatto che tutti potessero vedere che erano ancora amici.
Che gli fosse permesso scherzarci ancora, riderci ancora, toccarlo, abbracciarlo, prenderlo in giro.

Un po a Ron faceva paura questa sorta di codipendenza, in particolare da parte sua nei riguardi di Harry, aveva paura che potesse deluderlo di nuovo e che Harry potesse decidere di non perdonarlo più.
 
 






















Note dell'autrice: I pensieri di Ron si riferiscono al periodo in cui lui e Harry non si parlavano, prima che scrivo il fatto della spilla, invece, c'è un asterisco, e questo significa che tra le due situazioni passa del tempo. Vi spiego meglio con una breve scaletta:

1) Ron pensa ai suoi compagni che continuano a chiedegli di Harry e come mai hanno litigato.

2) Lui riflette su tutto questo.

3) passa alto tempo , asterisco, e succede il fatto della spilla. Non è tutto un discorso unico.


Spero di essermi spiegata bene! Ciao!
   
 
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