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Autore: Spensieratezza    08/12/2018    2 recensioni
Ship Ron x Harry /Silente x Piton
Questa è una versione di Harry Potter 3.0
Avete presente la mia fanfiction Harry Potter 2.0? Ecco, provate a immaginarvi la stessa storia, ma cambiando il paring. Se invece di essere innamorato di Draco, Harry fosse stato innamorato di Ron? Cosa sarebbe cambiato? In questa storia riprenderò tante cose di quella fanfiction, per quanto riguarda le cose che volevo cambiare e per la coppia Silente/Piton, che anche in questa versione alternativa, saranno innamorati.
Ps il rating è arancione per dei capitoli che scriverò dopo il quarto anno!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Regulus Black, Ron Weasley, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
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Avviso: nonostante il mio rifacimento, ci tengo al canon della storia e a onor del merito, c'è da dire che ho cercato inutilmente un pezzo in cui si diceva che in fondo al lago c'era la cosa più importante del Campione e....non l'ho trovato O.O cioè, me lo sono inventato? L'ho sognato? Eppure ero così convinta xd ditemi voi xd comunque la cosa mi piaceva così tanto che ho deciso di fare così.

Contesto: I campioni di Hogwarts devono affrontare la seconda prova. Viene rapita a testa una persona , che conta tantissimo per i Campioni. Loro devono andare in fondo al lago, cercando di prenderla e trarla in salvo, senza affogare xd






Harry non avrebbe mai immaginato che Ron sarebbe diventato la sua prova.

Quando Dobby era andato a dirglielo, si era sentito sprofondare, identica sensazione quando l’aveva visto in fondo al lago.
Aveva nuotato, l’aveva preso, ma con tutto ciò, seppur con crescente preoccupazione, non voleva lasciar andare neanche gli altri.
Poi aveva capito che non aveva ragione di preoccuparsi, visto che chiaramente Silente non avrebbe mai permesso che nessuno di loro morisse.

Credeva di non poter stare peggio – sentendosi arrabbiato e molto stupido – ma poi aveva sentito Silente dire che era stata presa la cosa più importante per il campione. Era stato un puro caso che la cosa fosse anche una persona.
Harry si era sentito morire dentro. Così aveva tutto un altro significato.

Ron era la persona più importante per lui. Avrebbe dovuto sentirsi come se fosse una conferma, accennare un sorriso e invece..si sentì sprofondare in un baratro.
Che cos’avrebbe fatto se lo avesse perso?
 
Evitò Ron da quando lo scoprì e senza dirgli più una parola, si rinchiuse da solo nel dormitorio maschile.

Non sapeva che anche Ron era stato come preso e triturato in una centrifuga, una volta arrivato dalla Mc Granitt, era stato informato che era la persona più importante per Harry e che per questo sarebbe diventato la sua seconda prova.
Non riuscì a dire neanche una parola, riuscì solo ad arrossire furiosamente, prima che gli facessero bere una pozione per farlo svenire.
 
Quando infine era tornato a riva con Harry, aveva avuto solo pochi scambi con l’amico, prima di vederlo sparire, lontano da lui.
Rimasto solo, aveva avuto tempo per pensare e i pensieri non facevano che turbinare nella sua mente tormentata.

Un senso di inquietudine si fece strada in lui, mentre si allontanava dal lago e Draco li prendeva in giro, chiedendo com’era andato il salvataggio della coppia felice.
Lo ignorò, non aveva tempo per lui. Aveva saputo il fatto della “cosa più importante per il salvatore.” e d’un tratto il suo corpo si era fatto più pesante, i suoi passi, perfino l’aria che respirava sembrava più densa.
Qualcosa di intenso e sconvolgente legava lui e Harry. Anche il rosso poteva avvertirlo, si poteva tagliare con un coltello, talmente era denso.

Sapeva già di volere un mondo di bene a Harry e sapeva che il moro ricambiava, ma un conto era l’amicizia, un conto era un amico che reputavi anche la cosa più importante della tua vita.
Era davvero questo per l’amico? La cosa più importante di tutte? Non aveva altre gioie, affetti, passioni, che avrebbe potuto reputare la cosa più importante?

Sentì una grande fetta di responsabilità dentro a questa consapevolezza, non sapeva come Harry aveva preso questa cosa, ma voleva vederlo, voleva vederlo in faccia, sapeva che anche se non avesse detto niente, il suo viso gli avrebbe forse mostrato qualcosa. Un’emozione, forse.
Ma che cosa si aspettava? Che cosa poteva mai dirgli Harry?
Neanche Ron sapeva che cosa si aspettava di trovare, sapeva solo che dopo una cosa del genere, non era normale che non si vedessero. A quanto pareva la loro amicizia era molto più profonda e sentita di quello che credevano entrambi.
 
 
 
*

Harry non voleva vedere Ron.
Quando Ron andò nella sala comune, sentì Dean e Seamus che dissero a Ron che voleva essere lasciato in pace, che non voleva che nessuno SALISSE sopra.
Ron aveva il viso di qualcuno MOLTO contrariato e parecchio incavolato.

“Cerca di capirlo, Ron! Insomma, è stato l’unico a voler portare tutti gli ostaggi sopra. Penserà di aver fatto una brutta figura!”

Ma Ron non si lasciava ingannare tanto facilmente. Ea assolutamente sicuro che quando furono assegnati i punteggi, Harry era sereno e non scontento, solo un po imbarazzato ma non certo disperato. Era stato solamente DOPO la rivelazione di Silente, che aveva cambiato faccia ed era sparito.
Ron sperava di essersi solo immaginato com’era impallidito, quando sentì che probabilmente per lui era la cosa più importante.
Ron, senza ascoltare nessuno, decise di salire nel dormitorio.



“Harry. Dobbiamo parlare.” Disse con tono duro, ma si bloccò, quando vide il moro, seduto sul suo letto, accovacciato.
Harry lo fissò come chi guarda un fantasma.

“Non ora, Ron! Voglio stare da solo.”

“Che cazzo ti prende, si può sapere? Hai guadagnato quarantacinque punti, dopo esser tornato in ritardo di un’ora! Cosa vuoi di più?” disse il rosso incazzato.
“Tu non capisci, è inutile!”

Allora spiegamelo! Sono stato immerso in un fottuto lago, è possibile che l’acqua mi abbia annacquato il cervello!”
Harry inspirò rumorosamente.

“Tu non dovevi andarci di mezzo..non per colpa mia..non..”
“Ma di che cazzo stai parlando, amico? Ancora con questa storia? Silente l’ha spiegato. È stato detto più di una volta che nessuno di noi rischiava la vita!”

“Ma tu eri lì!! Ed è..è tutto quello che conta, quello che importa!! Non capisci!! È quello che significa!!”
Ron lo fissò inebetito.
“Harry..io non capisco..”

“Oh, andiamo!” disse Harry, facendo un cenno con la mano. “Non fare il fintotonto. Lo sai benissimo. Io , tu..noi..la cosa più importante..” dise segnando se stesso e poi lui e poi entrambi.

Ron quasi ridacchiò dal sollievo.
 
“Ah, è questo? Ti imbarazza l’idea, allora?” disse Ron.
“Non ridere.” Disse Harry, senza guardarlo. Non aveva inteso che la risata di Ron, era una risata nervosa, senza allegria. Era troppo nervoso.

“Ti spaventa? O ti dispiace? Perché a me no..potrei perfino..sentirmi..lusingato..sai..” Ron si avvicinava sempre di più, anche se con una lentezza esasperante al suo letto, la sua voce era strascicata e roca, i suoi capelli ancora bagnati, lunghi, la frangia gli ricadeva sugli occhi, nascondendogli lo sguardo solenne.

Harry alzò lo sguardo e vide Ron chinarsi su di lui, raggiungendolo sul letto, decise di rispondere all’abbraccio, perché non aveva scelto e perché forse lo voleva. Voleva quell’abbraccio, quel calore. Si strinsero forte come se fossero ancora sotto il lago, come se stessero annegando.

Harry fece una smorfia e si nascose il viso con una mano, prima di sciogliere l’abbraccio e farlo con entrambe le mani.

“La mia vita fa schifo, Ron. Sapevo già che tu e Hermione eravate le cose più care che ho, ma..sentirlo dire così..non è le COSE, Ron..è LA COSA..io ti voglio bene, Ron, ma, quanto sono patetico? Tu lo vorresti un amico che dipende da te in tutto e per tutto? Che ti fa finire sul fondo del lago perché è la cosa più cara che ha? Che ti consideri il suo TUTTO?”

Cominciava a singhiozzare e Ron, ormai davanti a lui, cominciava ad arrabbiarsi molto.

Provò a togliergli le mani dal viso, ma Harry faceva resistenza e gliele tolse forzatamente, brusco.
“Quello che voglio, è un amico che non pretende di dirmi quello che devo sentire.”  Disse, tenendogli i polsi con rabbia.

“Sono morboso! Prima o poi tu ti stancherai di me e te ne andrai!” disse Harry divincolandosi dalla sua presa.
 

Harry era ancora seduto sul letto e ormai gli dava le spalle. Ron lo guardò con rabbia, poi gli posò una mano sulla spalla, Harry fece appena in tempo a incrociare il suo sguardo, che Ron lo spinse contro la testiera sul letto, posando le labbra sulle sue e tenendogli fermi i polsi con le mani, per impedirgli di divincolarsi ancora.






















Note dell'autrice: spero che qui Harry non risulti troppo OOC xd so che Harry ha avuto frequenti crisi nei libri, ma forse così non ha mai pianto xd
sono stata combattuta a lungo se decidere di far scattare il bacio adesso o più avanti (quinto o sesto libro) infatti a Team ho fatto una testa tanta! ahhah xd
alla fine sono stata a tanto così, da decidere che in questo capitolo semplicemente Ron consolasse Harry xd MA xd alla fine ho cambiato di nuovo idea xd
la ragione è perchè tante cose che sarebbero successe nei prossimi capitoli, sarebbero sembrate un po inverosimili, se i due non si fossero ancora baciati..non volevo che restasse ancora tutto fermo..anche perchè poi ariva Lavanda..arriva Cho..ehhhh xd inoltre, non credete che c'era un po troppo miele in questa coppia? Ci andava un po di peperoncino! ahha xd vedrete vedrete xd Harry ora come reagirà al bacio? xd
   
 
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