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Autore: Spensieratezza    12/12/2018    2 recensioni
Ship Ron x Harry /Silente x Piton
Questa è una versione di Harry Potter 3.0
Avete presente la mia fanfiction Harry Potter 2.0? Ecco, provate a immaginarvi la stessa storia, ma cambiando il paring. Se invece di essere innamorato di Draco, Harry fosse stato innamorato di Ron? Cosa sarebbe cambiato? In questa storia riprenderò tante cose di quella fanfiction, per quanto riguarda le cose che volevo cambiare e per la coppia Silente/Piton, che anche in questa versione alternativa, saranno innamorati.
Ps il rating è arancione per dei capitoli che scriverò dopo il quarto anno!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Regulus Black, Ron Weasley, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Avviso: questo capitolo è stato un parto per me xd chiedo scusa a tutti se potrà apparire un po confuso xd se trovate delle incongruenze, fatemelo sapere, per favore, perchè sono cose riprese da un'altra mia storia.





Era difficile da spiegare per Harry.
Si era sentito, quando aveva visto Cedric morto al suo fianco, come se fosse lui stesso un guscio vuoto, la sensazione della sua morte era stata come la prospettiva di quello che gli avrebbe atteso tutta l’estate. Una lunga estate infelice a soffrire e sentirsi in colpa. Il dolore era così soffocante che non riusciva a respirare. Cedric era una brava persona, non meritava di morire, non per colpa sua. Così si era fidato ciecamente di Peter Minus, ma non per questo la decisione di riportarlo indietro, fu più facile.
Se si fosse sbagliato,…si stava fidando di un pericoloso assassino, del ragazzo che aveva ucciso i suoi genitori e li aveva traditi.
All’improvviso il ricordo dell’anno scorso gli piombò così tanto davanti, da farlo star male. Peter Minus, un ragazzino come loro, minacciato da un professore e uno appena evaso di prigione.
Voleva bene a Lupin e a Sirius ma in quel momento, si era sentito di difendere Minus. Era sempre un ragazzino, minacciato di morte da due adulti. Era sicuro che i suoi genitori non avrebbero mai approvato.
Ma se diceva la verità, perché non si era difeso allora? Ne aveva l’opportunità, ma non lo fece.
Però era anche vero che lui aveva detto il vero sulla giratempo e non aveva chiesto nulla in cambio, in più se quello che disse, era vero, non poteva confessare. Colpa della Imperius.
Ma che cosa sarebbe successo se avesse deciso di riportare indietro anche lui?
Pensava a Ron. Come sarebbe cambiato il loro rapporto se gli avesse riportato indietro Minus?
Minus ora era umano, era un ragazzino come loro..avrebbe potuto..c’era prima di lui, Ron chi avrebbe preferito?
Si impose di non pensare a questi pensieri, aveva una missione da compiere, ma non potè impedire alla sua testa di fargli molto male, con il pensiero che se l’avesse riportato indietro, non sarebbe più stato il suo unico amico, se avesse deciso di perdonarlo.
Ma forse era meglio così, per quanto potesse far male, Ron non lo amava, lui si, ma non era giusto che Ron pagasse lo scotto del suo attaccamento, non poteva legarlo a sé come l’edera per tutta la vita. Lo avrebbe odiato e Harry non voleva che lo odiasse…
 
Era assurda questa cosa, ma fare questo, salvare Cedric, lo faceva stare un po meglio da tutta questa situazione con Ron. Almeno poteva fare qualcosa di buono per qualcuno, e doveva ringraziare Minus, stranamente, se il pensiero che lui e Ron si erano baciati e sarebbero rimasti per sempre soltanto amici, non faceva più male al momento, e se Minus era riuscito in questo, aveva diritto che anche lui facesse qualcosa per lui.
Ripensò ai suoi genitori che erano morti. A Sirius rinchiuso ad Azkaban per anni. prima era stato odiato lui e poi Peter. Ma forse Peter era innocente..e forse lui poteva rimediare a tanto dolore accaduto a tutti quanti in tutti questi anni.
Fu con questo che si fece forza.
 
 
 
 
*
Moody non era il vero Moody. Quando sono tornato da lui, mi confessò che aveva rapito il vero Moody e che era stato lui a mettere il mio nome nel calice.

Mi voleva morto e io mi ero fidato di lui. Tutti noi.

Mentre mi confessava tutte le azioni abbiette che aveva compiuto, cercò di uccidermi, ma Silente lo fermò con uno Stupeficium.

Quando l’effetto della pozione Polisucco svanì, si svelò il suo vero volto. 

Lui era il figlio del signor Crouch. Avevo provato tanta pena per lui. Ero triste quando il padre decise di consegnarlo ad azkaban.

E invece ora lui lo aveva ucciso.
 
Per fortuna ci pensò Silente a parlare a tranquillizzare Caramell riguardo Codaliscia, altrimenti il dissennatore che baciò Barty Crouch, avrebbe fatto lo stesso anche a lui, se ne avesse avuto la possibilità. 

Ancora non riesco a credere che in mezzo a questo gran casino e caos, è scoppiata pure la bomba di Codaliscia. Piton quasi mi ruggì addosso, mentre mi diceva che per venirmi a salvare, avevano lasciato Codaliscia legato, in compagnia degli altri professori e che se fosse successo qualcosa a loro, sarebbe stata colpa mia.

Per fortuna intervenne subito Silente, fermando Piton e ricordandogli che io ho rischiato la vita un mucchio di volte e cosa importantissima, avevo salvato la vita di uno studente.

Piton però a quelle parole sembrava più incavolato di prima, anche se non osava contestare liberamente il preside. Disse che la cosa era ancora più grave perché rischiai di combinare un pasticcio temporale di origini bibliche. Silente mi guardò con dolcezza e mi disse di perdonarlo, perché per lui era una giornata nera. Nello stesso giorno, la notizia della rinascita di Voldemort e del ritorno sia di Sirius , sia di Minus, a Hogwarts, rivederli entrambi lì, non era bello per lui.
 
A quel punto mi ricordai che Minus quand’era nei panni di topo, era l’animale domestico di Ron, a cui lui teneva molto. Chiesi di lui e mi confermarono che grazie al Veritaserum, ebbero la prova che lui diceva la verità. Voldemort aveva bisogno che il traditore fosse uno dei migliori amici dei miei genitori e individuando in Minus una personalità debole, lo sottopose alla maledizione Imperius per convincerli a usare lui come custode segreto.

“Era già sotto la maledizione?” chiesi io.
Silente mi disse di sì e aggiunse altro.

“Grazie al Veritaserum, scoprimmo anche un’altra cosa. Una cosa che probabilmente lui non avrebbe mai rivelato di sua iniziativa. Quando Voldemort scomparve, la maledizione Imperius si dissolse con lui.”

“Cosa? Ma allora perché non ha detto che era innocente? Aveva paura che non sarebbe stato creduto?”

“In minima parte sì, ma in realtà quello che l’ha mosso a restare sotto le vesti di un topo per tutto questo tempo, è stata…la voglia di espiazione.”
“Esp-espiazione?”

“Non ha mai smesso di sentirsi responsabile per la morte dei tuoi genitori. Ad Hogwarts non si è mai particolarmente applicato nelle lezioni e si è sempre rifiutato di imparare l’arte dell’Occlumanzia e i trucchi magici per resistere alla maledizione Imperius. Lui provava un forte rimorso per non averlo fatto e pensò di non meritare nessuna assoluzione. Una vita da ratto era quello che pensava di meritare. Peggio di qualsiasi condanna, non voleva essere perdonato.”
 
 
 
 
 
 
*
 
Harry non riusciva a capire.  Peter aveva detto che non poteva confessare, ma allora mentiva? Quando Sirius cercò di ucciderlo, l’anno scorso, era ancora sotto la maledizione o stava ancora fingendo? Perché ha detto che solo adesso riuscì a spezzarla? Oppure quando tornò da Voldemort resuscitato, gliene fece un’altra?
Mentre pensava a tutte queste cose, gli scoppiava la testa in una maniera assurda e a complicare le cose, mentre camminava per i corridoi del castello, piombò Ron con una faccia da funerale e lo guardò torvo.

Aveva il viso stravolto. C’era anche Hermione con lui.
Harry li abbracciò stretti. In quel momento aveva bisogno di sentirli vicini.
“Ti rendi conto di quello che hai fatto?” la voce di Ron trasudava dolore.

Se Harry aveva la forza di dargli un pugno, lo avrebbe fatto. La voce di Ron spezzò il momento e si allontanarono da lui.

 “Ron, lascialo stare! Harry è sicuro di quello che fa, vero, Harry?” Disse Hermione, accarezzandogli i capelli. “è stata una giornata dura per lui.”

“Ci credo! Ne ha avute due! Due giornate in cui hai rischiato di finire ucciso da LUI. Che cosa ti dice la testa, eh?”
“Ron, adesso basta, stai esagerando, vai via!!” gridò Hermione.

 “NO!! “ urlò Ron, come un animale ferito.
“Dovevo salvarlo..Ron..non potevo lasciare che Cedric..” disse Harry con le lacrime agli occhi.

“Non hai riportato indietro solo lui!! Ma anche quel…quel…come hai potuto farmi questo..”
Harry capì all’istante a chi Ron si riferiva.
“Ron…Peter…lui è…” balbettò.

“La persona che mi ha fatto soffrire di più in assoluto! Complimenti, Harry! Bravissimo! Ancora una volta salvi tutti e che importa se qualcuno ne resta ferito.”
“Ma di che cosa stai parlando..” disse Harry scioccato.

“Harry..” disse Hermione tremante. “Io credo che Ron..ecco..lui non ha mai smesso di sentirsi in colpa per Peter. L’ha accudito come se fosse un cucciolo e non aveva idea di chi fosse in realtà..” tentò Hermione ma Harry la stoppò subito.
“Ma era innocente!! Ron, capisco come ti senti, ma devi considerare..”

“Ah si? Vorresti dirmi che sai come ci si sente quando il tuo animale domestico, per cui piangevi addirittura, che lasciavi dormire nel tuo letto, si rivela essere la ragione per cui il tuo migliore amico è orfano? Hai la minima idea di quello che provo quando ti guardo, sapendo che lo coccolavo e lo lasciavo dormire nel mio letto??”

Questo zittì Harry.
“Adesso basta, stai esagerando! Piantala di fare la vittima, non per forza tutto gira intorno  a te, sai??” gridò Hermione di rimando.

 “Vuoi farmi credere che l’hai fatto per lui? Per te? Per altruismo?”disse Ron, avvicinandosi, malgrado le proteste di Hermione.
Ron si era avvicinato a lui, scrutandolo torvo, Harry deglutì.
“Stai delirando..non resterò qui ad ascoltare i tuoi deliri e le tue accuse..”

“Ron, per favore, non vedi come è distrutto? Lascialo in pace!!”
 
Nel frattempo si erano radunati molti studenti a fissarli.

Ron si avvicinò di più a Harry e gli parlò nell’orecchio.
“Credi che non sappia che ti faccio così schifo da quando ti ho baciato, che sei andato a ripescare Minus dal cappello magico pur di riuscire ad allontanarmi da te? Questo non me lo dovevi fare, Harry..”
“Guarda che non hai capito niente..” disse Harry, tremando.

Ma Ron si allontanò, e in cuor suo, Harry sapeva che Ron aveva ragione, ma su una cosa si sbagliava. Non gli faceva schifo il loro bacio. Era questa la cosa terribile.
 
Peggio ancora delle parole di Ron, fu quando i professori lo presero da parte per parlargli di Minus.

IO forse sarei stato più delicato, forse da me le avrebbe accettate di più…non lo so..certo non era andata benissimo al primo tentativo, pensò Harry.
 
Quando Harry vide Ron restare solo in sala comune su una poltrona, Ron si scusò con lui, Harry gli disse che non c’era bisogno che si scusasse, però cercò di convincerlo ad andare da lui. Minus in quel momento era nello studio di Silente.

Ron acconsentì a patto che sarebbero andati insieme.

Harry, Hermione e Ron entrarono insieme. Lui non li guardava, Ron lo guardlò con disprezzo, ma una volta seduto non lo guardò più in faccia.

“Se posso guardarlo io in faccia, puoi anche tu.” Gli sussurrai all’orecchio, quando eravano ormai seduti davanti a Silente .

Ron fece un grande sospiro, cercò di restare tranquillo, mentre Silente parlava, poi scappò fuori dallo studio di Silente sotto lo sguardo di tutti.

“Forse dovrei?” cominciò Minus.

“No! è meglio non peggiorare la situazione. Vado io. “ disse Harry tranquillo e sicuro della loro amicizia. A lui non avrebbe cacciato.
 
 
   
 
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