Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: lmpaoli94    15/12/2018    1 recensioni
Elsa e Anna erano due bambine che vivevano nel Regno di Arendelle.
Essendo figlie di due sovrani molto importanti, le due avevano molte restrizioni.
Infatti non potevano uscire dal castello senza che uno dei servitori fosse presente.
Una notte, mentre stava nevicando, Anna trascinò sua sorella verso il lago dinanzi al castello per fare un pupazzo di neve.
Ma da lì a poco non si sarebbero mai immaginate che la loro vita sarebbe cambiata per sempre.
Una strega oscura era piombata nelle loro vite trasformando la povera Elsa in una maga che avrebbe distrutto il suo stesso Regno.
Chi avrebbe potuta aiutarla?
Sarebbe riuscita Anna, insieme a tutti gli abitanti del suo Regno, a scongiurare una catastrofe ormai segnata?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cinque anni dopo
Il momento tanto atteso era arrivato.
Per Arendelle sarebbe stato un giorno molto speciale: il compleanno di Elsa.
< Elsa, svegliati! > fece Hans piombando sul suo letto < Sai che giorno è oggi? >
< Un giorno triste come tutti gli altri. >
< Adesso smettila di fare la persona infelice. È il tuo compleanno. >
< Compleanno? Quale compleanno? Per me questo giorno non significa nulla. >
Ma Hans non ne voleva sapere di vedere Elsa in quello stato.
L’avrebbe fatta felice in tutte le maniere.
< Quest’oggi avrai la possibilità di rivedere Anna dopo tanti anni… >
Ma nel ricordargli ciò, Elsa lo fissò con sguardo accigliato.
< No. Io non voglio vedere nessuno! > tuonò inviperita < Soprattutto colei che mi ha voltato le spalle dopo tutti questi anni. >
< Ma Elsa… >
< Ti prego di uscire da camera mia. Ho bisogno di rivestirmi. >
Con tono sconsolato, Hans abbandonò la camera della ragazza, incrociando una cameriera che stava passando nelle vicinanze.
< Allora? Com’è la situazione? >
< Malefica… Siete davvero voi? >
< Sì, ma con altre sembianze… Non posso mostrare il mio vero aspetto. >
< Tutto secondo i piani. La ragazza non vuole vedere nessuno, soprattutto non vuole sentir parlare di sua sorella. Dopo tutto quello che è accaduto tra di loro, non si possono più vedere. >
< Benissimo. La solitudine distruggerà per sempre quella ragazza, e i suoi poteri avranno il sopravvento. >
< Hans? >
< Sì, Elsa. Che cosa c’è? >
< Comunica a tutta la popolazione di Arendelle che quest’oggi non ci sarà nessuna incoronazione. Non ho intenzione di guidar questo popolo per niente al mondo. >
< D’accordo. Come vuoi tu. >
Mentre Elsa stava per dirigersi verso il salone grande, la ragazza incrociò lo sguardo con quello della cameriera, manifestando dentro di sé un senso d’inquietudine.
< Hans, evita di perdere tempo. La gente deve sapere. >
< Sì, vado subito. >
Appena l’uomo e la fata rimasero da soli, Malefica non poté trattenere la sua felicità.
< Dopo la sua morte, sarò io che regnerò incontrastata su Arendelle, gettando tutto il Regno in una maledizione che li condannerà tutti. >
< Cosa volete fare, maestà? >
< Questi non sono affari tuoi, mio prediletto… Fai immediatamente quello che ti ha ordinato la principessa. >
A malincuore, Hans comunicò a tutti che la principessa Elsa non avrebbe tenuto nessun ricevimento, scatenando l’ira di tutto il popolo.
Sembrava che nel corso degli anni fosse molto cambiato…
< Allora? Hai fatto come ti ho ordinato? >
< Sì. Ma il popolo non l’ha presa bene. >
< Se ne faranno una ragione… Ah! >
Nel mentre Elsa era occupata a parlare con Hans, la povera ragazza sentì una forte fitta al cuore.
< Hans, che cosa mi sta succedendo? >
< Non lo so, principessa. Magari sei solo molto stanca… >
< Questa non è stanchezza… I miei poteri del ghiaccio stanno arrivando dritto al mio cuore e… >
Elsa non riusciva a stare in piedi.
I suoi poteri la stavano mettendo in ginocchio.
< Vieni con me. Ti riporto nella tua stanza. >
< No, fermati! Non mi toccare! >
< Ma Elsa… >
< Non voglio che anche tu rischi di diventare un cubetto di ghiaccio… Non dopo tutti questi anni che mi sei rimasto accanto… >
Mentre Elsa cercava in tutti i modi di rialzarsi, vide una figura conosciuta avvicinarsi a lei.
< Anna? >
< Sei sorpresa di vedermi, vero sorella? >
< Che cosa ci fai tu qui? >
< Questa qui è ancora casa mia. >
< Casa tua? Ma se te ne sei andata senza darmi una valida spiegazione. >
< Qui l’unica spiegazione che devi darmi sei tu: perché non vuoi farti incoronare Regina di Arendelle? Perché non vuoi incontrare il nostro popolo? >
< Perché non me la sento, Anna. >
< Sciocchezze! Tu ti vergogni soltanto! Di la verità! >
< Anna, non peggiorare una situazione già gravosa. Sto molto male e non voglio vedere nessuno. Soprattutto tu. >
Sentendosi ancora rinnegata dall’indifferenza di sua sorella, questa volta Anna non voleva darsi per vinta.
< No! Questa volta non ti lascerò sola… So di avere molte colpe, ma non farò in modo che tu rimanga a deprimerti come hai fatto fino ad ora… Lasciati aiutare. >
Nel mentre Anna stava per prendere il braccio di sua sorella, Elsa si ritrasse e gli scaraventò il suo potere glaciale, rischiando di congelarla.
< Anna! Stai bene? > domandò Kristoff correndo in suo aiuto.
< Sì… credo di sì… >
< Anna, mi dispiace… >
< Fermatevi. State lontana da lei. >
< Io non volevo fargli del male… >
< I vostri malefici vi stanno annebbiando la mente, maestà. Siete un pericolo per tutti coloro che vi stanno intorno. >
< Questo non è vero! > tuono Hans < La principessa si sente così perché non viene capita. >
< Io e Anna lasceremo per sempre questo posto non tornando mai più. >
< No > fece Elsa con le lacrime agli occhi < Sarò io che me ne andrò. >
Con le lacrime di ghiaccio che gli sgorgavano in viso, Elsa uscì dal castello imbattendosi in tutta la popolazione che voleva assistere alla sua mancata incoronazione.
< Principessa Elsa, perché non volete diventare Regina? >
< Principessa, salutate il mio bambino. Non vi ha mai visto. >
Ma Elsa non ne voleva sapere del suo popolo, ancora intimorita per i suoi poteri incontrollabili.
< Mi dispiace per tutti voi, ma me ne devo andare… >
< Elsa, aspetta! >
< Non seguirmi Hans! Ti prego ! >
< Non posso permettere di lasciarti da sola. >
< Invece lo farai! È un ordine! > gridò la donna lanciandogli contro il suo potere destando lo stupore di tutti i presenti.
Spaventati per quello che Elsa era diventata, la popolazione di Arendelle si sparse per tutto il Regno, mentre il cielo diveniva sempre più scuro.
< Ma cosa sta succedendo? >
< Sta nevicando… In piena estate… >
gli gridò Hans cercando di fermarla.
Ma ormai era troppo tardi.
La Principessa aveva lasciato il castello tralasciando dietro di sé una scia di ghiaccio e di freddo che avrebbe congelato l’intero regno.
 
 
Mentre Kristoff era impegnato insieme alla servitù del castello a curare le ferite di Anna, il giovane uomo ripensava alle parole pronunciate contro Elsa.
“Non dovevo trattarla così. Adesso si sentirà distrutta come non mai.”
< Ehi, ragazzo > fece una cameriera attirando la sua attenzione < Ditemi, come sta Anna? >
< Adesso sta riposando nella sua stanza. Ci abbiamo messo molto per calmarla. >
< Vedere sua sorella in quello stato la faceva stare più male del solito… Spero che un giorno di questi si possa riprendere. >
< Non so se sarà possibile… La povera principessa continua a pensare a sua sorella, pentendosi ogni volta per non essergli stata vicino. >
< Che cosa gli potrò dire quando si risveglierà? >
< La verità: che Elsa è scappata da questo castello. >
< Sicuramente vorrà andarla a cercare… e non so se è una buona idea. >
< Ascoltatemi buon uomo: o la ritrovate voi, o prima o poi la popolazione riuscirà a scovarla, facendogli del male. >
< E’ una missione impossibile… >
< Elsa ha bisogno di ritrovare se stessa prima che i suoi poteri la possano consumare definitivamente dentro. >
< Sì, avete ragione. >
< Quando Anna avrà recuperato abbastanza energie, potrete partire. >
< Va bene. Sarà fatto. >
< Adesso però lasciamola riposare. >
< D’accordo. >
Mentre la domestica e Kristoff uscirono dalla stanza, videro una signora completamente vestita di nero e incappucciata aggirarsi nei corridoi.
< Voi andate pure avanti. Io vi raggiungo presto. >
Senza farsi vedere, Kristoff osservò la donna che era impegnata a fissare la giovane principessa.
“Che cosa starà facendo?”
Appena l’individuo misterioso si tolse il mantello, vide che la signora si era trasformata in una creatura orribile.
Intenta a far del male ad Anna, Kristoff irruppe nella sua camera per fermarla.
< Che cosa volete fare?! > tuonò il ragazzo
< Come hai osato spiarmi? >
< Lasciatela stare. >
Inorridita dalla presenza dell’uomo, Malefica scaraventò contro il muro Kristoff, facendogli perdere i sensi.
“Anna... non mollare…”
   
 
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