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Autore: _martab    04/01/2019    0 recensioni
《-Torna da me.- gli disse.
James si voltò, ghignando. -Farò tutto il possibile.-
-Giura, Potter!-
-Te lo giuro solennemente, Evans.-》
Il principio della storia più amata e conosciuta al mondo. L'amore, contrastato e segnato dal destino, di due giovani maghi. L'amicizia più forte che sia mai esistita, così come è iniziata e si è evoluta nel tempo. Una storia emozionante, divertente ed unica. James Potter, Lily Evans e i Malandrini. L'odio, l'amore, il coraggio e la profezia. Il resto, come si usa dire, è storia.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Esci da lì, brutto cervo!- James era chiuso in bagno da quaranta minuti esatti e Remus Lupin urlava davanti la porta da venti, lamentandosi. Ripeteva frasi senza senso su come gli avrebbe inflitto dolore se non fosse uscito. Al ventunesimo minuto si arrese e, a quel punto, intervenne Sirius. Cominciò a bussare sonoramente con i pugni. -Ramoso, apri!- James si guardava allo specchio e faceva scorrere l'acqua per coprire i rumori. Osservava le gocce che cadevano sul lavandino di marmo e poi scivolavano unendosi alle altre, arrivando a creare dei veri e proprio fiumi impetuosi. -Ti perderai la prima ronda con la Evans!- La voce di Peter risuonava attraverso il legno. A quel nome James aprì ancora di più il rubinetto e lasciò che l'acqua schizzasse ovunque. Aveva fallito. Non era riuscito a proteggerla e ora lei aveva sfidato dei mangiamorte che già l'avevano posta nella lista nera. Quell'imprudenza l'aveva messa in pericolo. -Se non esci subito usiamo la magia.- Fissò il suo riflesso e per un attimo non si riconobbe. Vide degli occhi nocciola che lo scrutavano diffidenti. Quelli non erano certamente i suoi occhi. Avevano perso quella vivacità e quella vita che lo caratterizzavano. Sentiva sulle spalle, ancora una volta, il peso di una Guerra non voluta e fuori controllo. Era come se dentro di lui ci fosse una candela spenta. -James?- Avvertì una nota di preoccupazione nella voce di Sirius. Chiuse il rubinetto e girò la chiave, aprendo la porta. Sirius aveva gli occhi scuri e tentava di leggergli dentro. Lui sorrise e, anticipando le domande di tutti, lasciò la stanza. Sapeva che al ritorno Remus l'avrebbe tormentato di domande. Sapeva anche che Peter avrebbe atteso che si decidesse di parlare. E che Sirius l'avrebbe capito con una sola occhiata. Ma in quel momento voleva solo allontanarsi. Si fermò nella Sala Comune e cercò una testa rossa tra le altre. Con una fitta al petto si accorse che Lily non c'era. D'altronde che si aspettava? Decise di fare la ronda da solo, lasciandola in pace. Attraversò il ritratto della Signora Grassa e cominciò ad aggirarsi per il castello. Purtroppo o per fortuna non fu l'unico ad avere quell'idea. Voltando il primo angolo si ritrovò davanti ad una ragazza. Alla ragazza. Lily boccheggiò, cercando le parole adatte. -Potter.- andò sul banale. -Pensavo che fossi rimasta nei Dormitori.- Lei alzò un sopracciglio, pronta a ribattere. Stranamente però non lo fece e scrollò le spalle. Si era rotto qualcosa tra di loro. James si voltò e proseguì la ronda, affiancando in silenzio Lily. La serata fu molto tranquilla, non trovarono nessuno in giro e ben presto furono di nuovo davanti al ritratto. Decisamente la prima ronda con Lily Evans non fu come si era prefissato. Non si erano rivolti nemmeno una parola, un cenno, o uno sguardo. Lei aveva tenuto gli occhi bassi, e si torturava i capelli rossi con un dito. Si dondolava da una gamba all'altra, mordendosi il labbro inferiore. -Tutto bene, Evans?- Sentendo pronunciare il suo cognome, finalmente Lily lo guardò. Continuava a stare in silenzio, immersa in chissà quali pensieri. Instintivamente James le afferrò le spalle e la fece avvicinare al muro. -Evans, parlami!- La distanza tra loro era minima, riusciva a sentire il profumo proveniente dai suoi capelli. -Che vuoi?- sussurrò, evitando di guardarlo negli occhi. -Che succede?- -Niente.- James scoppiò a ridere. Una risata vuota. -Niente? Da quando niente equivale a prendere a pugni i mangiamorte?- -Ancora con questa storia?- -Evans, la situazione è seria. Sei in pericolo. Tutto il mondo è in pericolo. Dovresti essere più prudente!- disse lui, avvicinandosi fino a che i loro corpi si sfiorarono. Lily si allontanò di scatto, come se avesse preso la corrente. -Che vuoi saperne tu di prudenza, Potter?- Lui sorrise, prendendole il viso con la mano e costringendola a guardarlo. -Forse niente, Evans. Però così ci faremo ammazzare!- -Ci?- -Non ti lascio da sola. Che tu lo voglia o no! Hai fatto un salto nel burrone? Bene, io ti seguo. Siamo nell'abisso.- Lei lo guardò, con i suoi occhi luminosi e indecifrabili. Lo osservava come se fosse davvero sul punto di buttarsi in un baratro, sull'orlo del precipizio. -Non è la tua guerra..- -È la guerra di Voldemort. Guardami!- Lei vacillò a quel nome, poi puntò di nuovo gli occhi nei suoi. I loro sguardi si incastrarono. -Chiunque voglia farti del male, prima dovrà uccidere me. Lo giuro.- disse James. -Potter, non voglio interrompere questo tuo valoroso discorso. Ma sembra quasi che tu stia ripetendo il copione di una Soap Americana!- James notò una luce divertita nei suoi occhi, e la candela nel suo cuore fece una scintilla. -Cos'è una..com'è che si chiama?- A quel punto lei rise, e lui poté giurare che la candela dentro di se si stesse accendendo di nuovo. -Dovremmo provare a uccidere Voldemort con una serata intensiva di Beautiful.- James sgranò gli occhi, in attesa di un chiarimento da tutte quelle strambe parole senza senso. -Potter, se davvero vuoi buttarti nel baratro con me devi aggiornarti sui gusti dei babbani.- Le prese la mano, e lei immediatamente chiuse la bocca e lo guardò allarmata. -Perché mi guardi così? Non voglio portarti a letto!- affermò James, annuendo serio. -Ovvio! Non te lo permetterei mai.- Lily incrociò le braccia. -Ah-ah. Stai già cedendo al mio fascino!- Lui guardò in alto, con fare teatrale. -Quando l'inferno gelerà.- lei lo imitò. -Non lo sai che un girone dell'inferno è freddo, Evans?- Alla sua faccia stupita lui rise. -Remus Lupin.- indovinò la rossa. Lo spinse con una mano sbuffando e poi si voltò per attraversare il ritratto. -Buonanotte, Evans.- -'notte, James!- Lui sorrise nel buio. Sì, la sto proprio conquistando.
   
 
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