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Autore: Fiulopis    05/01/2019    1 recensioni
Questa storia partecipa a "una challenge sotto l'albero" indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di EFP.
Natsu e Gray alle prese con una vigilia di Natale un po' movimentata.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gray Fullbuster, Happy, Lluvia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN bacio a mezzanote


La vigilia di Natale, a Fairy Tail, era sempre un grande affare. La gilda organizzava una festa così grandiosa che coinvolgeva anche tutta la città di Magnolia. Spettacoli di ghiaccio e pirotecnici, giochi di luci e tanto cibo da poter sfamare tutta Fiore. Per non parlare dei fiumi di alcol che scorrevano, la gran parte finendo poi tra le mani di Cana. I maghi inoltre preparavano dei piccoli presenti da distribuire, la mattina del ventiquattro, ai bambini della città: Elfman vestito da Babbo Natale, su una slitta trainata da Natsu, Gajeel, Romeo e Gray. Il mago del ghiaccio inoltre creava delle piccole bufere di neve quando incontravano i bambini. Quella mattina, al passaggio della sfilata, i piccoli li avevano accolti con il tripudio che si riserva agli eroi. Era bello vedere i bambini attendere la venuta di quei maghi, un po' sconclusionati forse, ma sempre pronti a farsi in quattro per la città, guardarli con ammirazione e affetto; Natsu era quello che normalmente si esaltava di più, visto che il suo animo a tratti fanciullesco lo avvicinava maggiormente ai più piccoli: con Happy sempre vicino, faceva giocare i “cuccioli” a rincorrere il gattino alato.

Quella mattina però c'era qualcosa che non andava nel dragon slayer: sembrava teso e nervoso e neanche la gioia dei bambini era riuscita a tirarlo su. Happy sapeva cosa passasse per la testa del suo compagno, sapeva cosa avesse intenzione di fare quel giorno e lo guardava con apprensione. Anche Gray era un po' sorpreso per la mancanza di entusiasmo dell'amico, ma comunque continuò senza intoppi il suo ufficio, senza accorgersi di tutte le volte in cui lo sguardo del mago del fuoco si posava su di lui.

Nonostante ciò la festa con i bambini andò bene e questi furono felici dei doni e dello spettacolo di magia e i maghi poterono tornare a casa soddisfatti, per preparasi per la cena e i festeggiamenti.

Gray si stava per avviare verso casa sua quando si sentì afferrare per il polso. Girandosi, trovò Natsu che lo guardava con intensità. In un primo momento pensò anche che il dragon slayer volesse sfidarlo, ma qualcosa in quegli occhi verde foglia gli fece capire che si trattava di tutt'altro e quindi lasciò che Natsu parlasse, a tempo debito. Il mago di ghiaccio continuò silenziosamente a osservare il viso dell'amico e vide svariate emozioni attraversarlo: ansia, dubbio, timidezza e paura erano le più ricorrenti. Poi finalmente Natsu prese un profondo respiro e puntò gli occhi in quelli del ragazzo di fronte a lui – Gray, c'è una cosa che mi tengo dentro da tanto e che non ho mai avuto il coraggio di confessare, ma ora è diventata troppo grande e non posso più tenermela dentro. Noi ci conosciamo da tanti anni e siamo amici fin da piccoli. Tu sei il mio migliore amico e il mio rivale e non esiste nessuno con cui io ami combattere tanto quanto con te. Io e te siamo stati sempre la motivazione a migliorare l'uno per l'altro e se sono il mago che sono oggi è anche perchè ho avuto te durante il mio percorso di vita. Però io non posso più nascondere che c'è altro: ho provato a negarlo a me stesso per molto tempo, anni penso, ma ormai è impossibile ignorare il fatto che da qualche parte sulla strada che ci ha portato da bambini ad essere adulti, io mi sia innamorato di te. - e dette queste parole rimase in silenzio qualche istante, con le guance rosse ma senza mai distogliere lo sguardo da Gray, che alla confessione dell'amico aveva strabuzzato gli occhi e si affannava a trovare qualcosa da dire. Natsu però non gli concesse molto tempo e riprese subito la parola – Non dire nulla Gray, godiamoci la viglia e poi ne riparleremo con calma. Non te l'ho detto perché mi aspettassi chissà che dichiarazione, in realtà nemmeno che tu mi possa ricambiare. Ti ho confessato tutto perché non potevo più tenermelo per me. Spero solo che non mi odierai per questo. Ora è meglio che ti lasci andare, ci vediamo stasera alla gilda. - e con quelle parole veloci scappò verso la sua piccola casetta sul limitare del bosco, lasciando un Gray confuso e sorpreso a guardare la sua schiena farsi sempre più lontana.

Gray non aveva mai pensato all'amico in quel modo, ma dopo le parole di Natsu la testa del mago di ghiaccio era un turbinio di sensazioni, emozioni, ricordi e sentimenti. Lui e Natsu erano sempre stati inseparabili, nonostante chi non li conoscesse bene potesse aver creduto si odiassero visto tutto il loro litigare, ma nulla era più lontano dalla realtà; Natsu era la persona che Gray cercava quando si sentiva giù e il loro azzuffarsi non era altro che un gioco. Natsu lo conosceva meglio di chiunque altro, lo capiva meglio di chiunque altro e se ci pensava bene alcuni sogni non proprio puliti che avevano come protagonista l'amico gli tornavano alla memoria. Ma era un uomo giovane e aveva sempre considerato quei sogni come semplice ormone. Però forse il suo cervello aveva provato a dirgli qualcosa che lui si era rifiutato di considerare. Le parole che Natsu gli aveva appena rivolto però avevano portato a galla dei sentimenti che Gray non aveva voluto mai analizzare: il pensiero che qualcosa potesse succedere all'irruento mago del fuoco lo angosciava oltre ogni dire, mentre il suo sorriso lo scaldava più delle sue fiamme. Ma ancora una volta Gray, completamente nel panico, decise che non era il momento per pensarci e optò per rimandare. Scuotendo la testa vigorosamente, si scosse dai suoi pensieri e tornò a casa.

Quella sera, con il ricordo della confessione di Natsu ancora vivido nella sua memoria, Gray si recò alla gilda con ogni intenzione di evitare di rimanere solo con il dragon slayer, non perché fosse arrabbiato o altro ma non sapeva assolutamente che cosa dirgli. Stava per entrare quando fu letteralmente placcato da Lluvia che come al solito gli si spalmò addosso senza che lui avesse alcuna voce in capitolo. - Gray-sama, potresti venire un attimo con Lluvia, devo dirti una cosa molto importante. -e senza neanche aspettare una risposta lo trascinò via, in una parte un po' più isolata. Gray era veramente stufo dei continui tentativi di Lluvia di sedurlo ma non voleva farla soffrire spezzandole il cuore. Quindi la lasciava fare e cercava di farle capire che non era interessato, ma lei sembrava assolutamente sorda ai suoi tentativi. Anche quella sera, a giudicare dal vestitino rosso scollato e corto, quasi al limite del consentito, avrebbe sicuramente provato a farlo cadere ai suoi piedi. - Lluvia senti... - aveva tentato di dirle, sperando di dissuaderla dal suo intento, ma senza che neanche riuscisse a finire la frase, la maga aveva sollevato una mano sopra le loro teste, mano in cui stringeva saldamente un rametto di vischio, e lo aveva baciato. Gray, colto alla sprovvista, rimase alla mercé delle labbra della ragazza per alcuni secondi, fino a che non sentì un singhiozzo strozzato. Si staccò di fretta, spingendola lievemente via da se e con suo sommo orrore i suoi occhi si incontrarono con quelli infinitamente tristi di Natsu e quelli delusi di Happy. Si sentì crollare il mondo addosso quando vide gli occhi pieni di lacrime del dragon slayer, ma quando si slanciò con nome dell'amico sulla punta della lingua, Happy afferrò il suo padroncino e volò via.

Gray guardò i due allontanarsi, impotente, e non ebbe bisogno dell'udito dei dragon slayer per sentire i singhiozzi di Natsu. Stava ancora fissando il puntino che erano diventati i due, immobile, quando la voce di Lluvia, che non gli era mai parsa così fastidiosa come in quel momento, lo richiamò. La ragazza stava cercando indefessamente di riportare l'attenzione del suo amato su di lei, imperturbata dagli eventi che si erano appena svolti dinnanzi ai suoi occhi, ma questa volta Gray era troppo sconvolto e arrabbiato per stare attento ai modi. Si girò verso la compagna di gilda, che in un primo momento gli sorrise tutta zucchero, credendo di essere riuscita nel suo intento, ma le bastò osservare il ragazzo un attimo per capire che non era come lei credeva. Quando incontrò il suo sguardo furibondo le venne istintivo fare un passo indietro, la magia le si andò a concentrare nelle mani, pronta a difendersi. Ma l'attacco che Gray le rivolse non era uno da cui si sarebbe potuta proteggere con la sua magia: la furia di Gray sia per essere stato baciato contro la sua volontà sia per il fatto che Natsu avesse assistito alla scena, si tramutò in un fiume in piena di parole dure e gelide – Come ti sei permessa? Come hai osato costringermi a fare qualcosa contro la mia volontà? - iniziò con tono tagliente e apparentemente calmo. Poi iniziarono le urla – Tu sei fuori di testa. In quanti modi gentili devo ancora farti capire che non mi interessi? Non mi piaci nel modo in cui tu sei sicura di piacermi e per questa tua insistenza continua non riesco a farmiti piacere fino in fondo neanche come amica. Lo so che sei una brava persona, che non volevi fare del male a nessuno ma le azioni hanno delle conseguenze. Tu non conosci la mia vita, non sai che ripercussioni quel gesto avrebbe potuto avere. Mi hai ferito e hai tradito la mia fiducia. E Natsu, dio! Natsu ha visto tutto e deve essersi fatto un'idea sbagliata e se c'è una cosa che non posso assolutamente perdonare è chi ferisce Natsu. - e quando Lluvia provò a chiedere, con voce tremolante, cosa c'entrasse Natsu tra loro due Gray le urlò addosso qualcosa che non aveva ancora nemmeno ammesso a se stesso – C'entra perché oggi pomeriggio mi ha confessato di essere innamorato di me e io sono innamorato di lui. - e quando si rese contò di cosa aveva detto, ed ebbe la conferma di non esserselo immaginato dall'espressione pietrificata di Lluvia, si lasciò andare al panico perché, cazzo, lui era innamorato di Natsu e Natsu di lui ma adesso il dragon slayer credeva che Gray avesse scelto Lluvia.

Senza neanche degnarla di un secondo sguardo, il mago di ghiaccio cominciò a correre verso la direzione dove Happy era volato, riconoscendola come la via per la casa dei due. Arrivò alla piccola bicocca più velocemente di quando non avesse mai fatto e non si fermò a pensare neanche un attimo. Cominciò a bussare insistentemente alla porta, con tanta forza da farla cigolare sui cardini. Da dentro poteva sentire dei singhiozzi soffocati e seppe che i due erano in casa ma non sembravano molto disposti ad aprirgli. Continuò a bussare ma la porta rimase chiusa. Allora decise che, anche se Natsu non voleva vederlo, lui si sarebbe fatto ascoltare – Natsu, lo so che sei lì dentro, ma capisco che non vuoi vedermi. So cosa stai pensando ma davvero, hai frainteso. È stata Lluvia a baciarmi, controlla mia volontà. Mi ha chiesto di seguirla perchè doveva dirmi qualcosa e pensavo che avrebbe provato a farmi l'ennesima confessione e io l'avei respinta. Invece ha tirato fuori un rametto di vischio e mi ha baciato senza preavviso. Non l'ho scacciata subito solo perché ero esterrefatto, non credevo che si sarebbe spinta tanto oltre. Ma ti giuro che non amo Lluvia in quel modo, non sono sicuro neanche di considerarla un amica per quello che mi ha fatto. Non solo perché mi ha costretto contro la mia volontà ma anche perché tu hai visto tutto e so che ti ha spezzato il cuore. E spezzarti il cuore, ferirti è l'ultima cosa che voglio. Perché, e sono stato un coglione a non essermene accorto prima, tu vieni prima di ogni cosa e di chiunque, Natsu. Quando ho pensato di averti perso mi sono sentito morire e ho finalmente capito perché ogni mia certezza nella vita gira intorno a te. Perché ti amo Natsu, credo da molto tempo. Non te lo sto dicendo per pietà o qualsiasi altra cosa tu possa star pensando, ma perché è la verità: ti amo e non voglio perderti. Ti prego, parla... - ma non riuscì neanche a finire la frase che la porta si aprì e si ritrovò le braccia piene del dragon slayer, singhiozzante. - Giurami che è vero e che non ti stai prendendo gioco di me. - e a quelle parole sussurrate timorosamente Gray sorrise e tra i capelli rosa dell'altro mormorò – Non lo farei mai. - e finalmente poté baciare quelle labbra. Quando si sfiorarono il cielo fu illuminato di fuochi d'artificio.

- Buon Natale, Natsu. -

- Buon Natale, Gray. -

Questa storia, come scritto nell'intro, partecipa ad un challenge del “ Il giardino di EFP “. spero che i sia piaciuta, anche se non è il vostro paring. Un ringraziamento infinito alla “professoressa” Afaneia per essere sempre pronta a correggere gli infiniti errori di battitura. Baci, Fiulopis.

  
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