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Autore: Demetria_    06/01/2019    0 recensioni
È una storia d’amore, con protagonista Harry, un giovane uomo che si affaccia alla vita e Julia, una giovane donna nella cui vita si affaccia qualcuno.
Quasi più una raccolta di capitoli, che una vera e propria storia, ma questi sono comunque collegati tra di loro.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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#7 Il Matrimonio


 
Julia esce dalla doccia con estrema attenzione: ci deve aver passato fin troppo tempo, dato che le superfici del bagno sono coperte di vapore, così come tutta l’aria ne è impregnata e l’ultimo suo desiderio è quello di scivolare e farsi male. Si avvolge corpo e capelli con gli asciugamani verdi bosco dell’albergo, poi, con una mano pulisce lo specchio annebbiato e rabbrividisce alla vista del suo riflesso. Due forti colpi alla porta la fanno trasalire per la sorpresa.
“Che facciamo, ci anneghiamo lì dentro?” la richiama la voce di Veronica dall’altra parte.
“Un attimo!” risponde lei, sbuffando. Sa che l’amica non ha tutti i torti e che ci sta impiegando più del dovuto a prepararsi, ma lo stress dei giorni precedenti l’ha improvvisamente resa più lenta e pigra che mai. Esce dal bagno con indosso la vestaglia che riporta le sue iniziali ricamate sopra per l’occasione ed il turbante in testa, a raccoglierle i capelli bagnati.
“Michelle!” Veronica grida, anche lei indossa la sua vestaglia e sta mangiando delle patatine seduta su un grosso pouf. “Julia è finalmente pronta” ammicca all’amica, che si siede per farsi acconciare i capelli e per farsi anche truccare.
“Sarai una gnocca pazzesca” ride Jonnie, il fratello di Veronica, a contrario loro, già vestito nel suo abito da cerimonia scuro e con i capelli laccati appena fatti.
“Ricordami il perché dei crisantemi?” le richiede l’amica, pulendosi le mani oliose sulla vestaglia.
“Perché-” tenta Julia, ma Michelle le lancia uno sguardo torvo e minaccioso e deve aspettare che finisca di applicarle l’eye-liner sulle palpebre prima di rispondere. “Perché sono dei fiori altamente sottovalutati e solo un fioraio se ne accorgerebbe, così presentati.”
“E ti rispecchiano.” Jonnie aggiunge, facendo ridere entrambe le ragazze.
“È uno spettacolo” Julia ringrazia Michelle, guardandosi l’acconciatura ed il trucco mozzafiato che la ragazza era riuscita a farle in così poco tempo; a stento crede che quella sia la sua faccia, dove sono finite le sue occhiaie perenni?
“Tempo di vestirsi e poi foto!” fa presente l’unico uomo all’interno della stanza, chiamando tutte nuovamente all’ordine. Julia corre al suo armadio, dove è appeso il vestito che indosserà per la cerimonia ed il ricevimento: le è piaciuto fin da subito, alla prima prova, con quel colore chiaro grigiastro particolare e la gonna leggera, fatta di veli; ma soprattutto ama alla follia la parte superiore, in pizzo, che le lascia la schiena scoperta, un tocco che ricorda i vestiti di tutte le altre ragazze. Quando esce dalla camera, stanno tutte aspettando lei, Veronica per prima, al centro tra le altre, che le sorride raggiante.

“Sei pronta?” le chiede, allungandole le mani.
“Sì.” sorride convinta, avvicinandosi all’amica e prendendole le mani.
“Benissimo, andiamo!” si impone ancora la voce di Jonnie, che le conduce tutte al piano inferiore in cui la cerimonia avrà luogo, facendo da guida per i corridoi dell’albergo, dove lo stormo di ragazze fluttua leggero con i vestiti leggiadri abbinati, attirando sguardi di invitati che non hanno ancora preso posto in giardino e di ignari ospiti curiosi. Insieme passano la hall principale e muovono qualche passo prima della porta d’ingresso, per fermarvisi davanti. Tutte si allineano in una fila indiana compatta, ognuna nella posizione prestabilita, emozionate e scalpitanti. Julia si sistema l’abito, controllando che niente sia fuori posto, poi si volta a guardare l’amica e le sorride, felice. Fuori gli invitati sono seduti in uno schema preciso, ai lati della navata creata apposta ed il sole splende nel cielo azzurro, nella bellissima giornata di primavera.

La musica parte e la prima ragazza del gruppo muove il primo passo all’esterno della struttura, lasciando che tutti la guardino, in trepida attesa; le altre, una a una, la seguono in un cammino lento, fino in fondo, dove due uomini attendono impazienti.
La fila scorre e in men che non si dica, Julia è la prossima. Il cuore le batte all’impazzata e sente il sudore raffreddarsi a contatto con l’aria frizzante. Sorpassa l’uscita e tutti posano lo sguardo su di lei, sul suo bellissimo abito confezionato appositamente; nota le facce degli invitati, alcuni sorridono, altri hanno il cellulare in mano e sono pronti a scattare foto e immortalare il momento. Qualcuno le punta il flash contro e mentre si muove a ritmo della melodia, la vista le si offusca, ma si costringe a guardare davanti a lei, fiera e dritta verso i due uomini, in piedi sul palchetto rialzato.
Gli invitati attorno si animano di gioia proprio mentre Julia affonda la scarpa nell’erba fresca sotto l’altare; quasi perde l’equilibrio, ma per fortuna lo sposo l’afferra per un gomito prima che si verifichi il disastro. Sfila il tacco dalla terra e ringrazia mentalmente Tom, che torna composto al suo posto, in attesa di Veronica.

Julia non può che pensare a quanto siano belli, tutti e due, uno affianco all’altra: lui indossa una giacca nera, lunga, sopra un completo elegante dai toni chiari; lei indossa un abito bianco, leggero, con le maniche lunghe in pizzo e lo scollo a ‘v’ sulla schiena, più profondo del suo.
La cerimonia è intima, romantica e finisce prima del previsto, così tutti camminano allegri verso i tavoli allestiti per la cena sul patio, con il tramonto a fare da testimone a quella splendida giornata. Gli sposi si riservano qualche momento in privato, per modo di dire, visto che più o meno tutti non fanno altro che scattare foto di ogni loro mossa. Julia li ucciderebbe tutti, pensa, strano che l’amica non l’abbia ancora fatto, in effetti.
“Hey” le si avvicina proprio questa, raggiante. “Come sta andando?” le chiede, sedendosi di fronte.
“Dovrei essere io a chiedertelo” le sorride, imbarazzata. “È tutto perfetto” prova a sviare.
“È anche merito tuo” le fa notare l’altra, conscia dei pensieri tristi che circondano l’amica da molto tempo. “Potrebbe essere tutto perfetto” aggiunge, rialzandosi a fatica e storcendo il naso per i piedi ormai affaticati. “Se solo tu mi concedessi questo ballo..” e le fa cenno verso l’area esterna del patio, dove, durante la cena, alcuni camerieri hanno organizzato una piccola pista da ballo, al di sotto di un gazebo bianco ornato da lucine gialle.
“Oh dio” non fa in tempo a dire Julia, che vi ci viene trascinata, tra una risata e l’altra della sua amica. Le due danno il via alle danze, sotto le note di una canzone delle Spice Girls, attirando l’attenzione degli altri invitati, che le raggiungono prontamente. Subito dopo qualcuno cambia canzone e sembra smorzare i toni allegri della precedente, mettendo un lento. Julia vede le coppie formarsi e sta per abbandonare la pista, ma l’amica la trattiene e le fa segno di ‘no’ con la testa.
“Tu non vai da nessuna parte” le sussurra e Tom le raggiunge, con un sorriso complice stampato in faccia.
“E con chi dovrei ballare, scusa?” Julia non capisce e sente montare il disagio e la malinconia. Non vuole certo fare il terzo in comodo, soprattutto con loro e quasi si arrabbia con la coppia per la spiacevole situazione in cui la stanno costringendo, se non fosse che Veronica le indica un punto dietro di lei e la forza a girarsi. Non appena i suoi occhi mettono a fuoco chi le sta davanti, indietreggia, quasi pestando i piedi alla sposa.
“Harry” dice, incredula di vederlo lì, ma prima di tutto di vederlo, e basta.

Il ragazzo avanza la prima mossa e le porta le mani sulle sue spalle, che sono coperte da una giacca elegante, scura e dall’effetto setoso e le circonda la vita con le sue grandi mani. Julia lo guarda ed è piacevolmente sorpresa nel constatare che si è tagliato i capelli, cosa che gli rende il viso più pulito e ne mette in mostra i lineamenti. I suoi occhi verdi puntano dritti nei suoi e, per questo, sente lo stomaco ribaltarsi.
È incredibilmente bello e non sa che dire. L’ultima volta che si sono visti, lei gli ha chiesto dello spazio, doveva capire se lasciare Cory era stata la mossa giusta e non voleva buttarsi in una relazione con lui, se non era sicura di volerlo davvero. Era finita col prendersi troppo spazio e i giorni erano passati irrimediabilmente e, quel solito non detto, le ha impedito di cercarlo. Però adesso è lì, con lei, forse proprio per lei, come non fosse cambiato niente.
“Sei bellissima” le sussurra con quella sua voce roca, bassa, che le fa vibrare le punte delle orecchie.
“Mi dispiace” dicono insieme, all’unisono, gli occhi incastrati gli uni in quelli degli altri. Harry si avvicina, senza smettere di guardarla, perché davvero è bellissima e, se potesse scattare una foto ora, in quel momento, la porterebbe sempre con sé, nel portafogli o nel taschino della giacca. Julia, come la loro prima volta, chiude gli occhi, ma non per vergogna, bensì perché tutto quello le pare un sogno, uno impossibile.

E i due si baciano, finalmente, dopo mesi di attesa e fremono al contatto delle loro labbra, perché ora sanno che nessuno li fermerà se decideranno di correre, mano nella mano, in una stanza al piano di sopra, per spogliarsi di ogni cosa e fare l’amore, per davvero, senza freni, al massimo della passione e senza risentimenti, ma solo sentimenti. Non come la loro prima volta a Brighton, bella ma così lontana e quasi imbarazzante; meglio, ad occhi aperti e con nessuna paura addosso.

Infatti, nessuno lo fa.





/Questa storia assai breve è il risultato di un paio di giorni di pensieri e vena creativa. Spero sia risultata nello stesso modo in cui me la sono immaginata e spero di essere riuscita a trasmettere qualcosa, attraverso i vari personaggi. Detto questo,
a presto, Demetria.
  
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