Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: annies_rumor    09/01/2019    2 recensioni
Cosa c'è realmente dopo l'adolescenza?
Questo racconto è un piccolo viaggio introspettivo attraverso la mente di una ragazza semplice.
"Semplice", una parola comune, di cui tutti sanno il significato...
Ma cosa di cela realmente dietro una ragazza "semplice?"
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ricordo come se fosse ieri quegli occhi nella mia vita.
Occhi verdi, grandi e a volte cangianti.
Folte ciglia lunghe e nere come la pece.
Un ragazzo sensibile e riservato.
“Poche parole a buon intenditore” direbbe qualcuno.
Ci sono tante cose nella vita che non smetteranno mai di esistere nelle segrete della nostra mente,
o forse dovrei dire del nostro cuore.
La dura lotta tra amore e psiche non è solo una scultura di Canova, credo che ogni essere umano, almeno una volta nella vita, abbia affrontato, in un modo o nell’altro, questa dura ed estenuante lotta, che nella maggior parte dei casi, non porta a nulla di buono.
Questo è il mio: solo un amaro ricordo di un passato incancellabile.
I sussulti del cuore ancora li sento quando incrocio qualcuno con il suo stesso sguardo o quando per caso incontro qualcuno strettamente legato a lui.
Cerco di scappare via con la mente la maggior parte delle volte, ma il corpo si blocca ed io avverto sempre tutti i segnali che mi implorano di fuggire via, anima e corpo.
Alle volte ricordare è un piacere, altre una dannazione.
Ci sono amori vissuti e sepolti in modo cauto, restando a guardare nell’angolino, forse sperando in un risveglio, altri, restano per sempre imprigionati sotto le catene di un tempo dannato dove non è stato possibile far nascere, crescere e veder trionfare il frutto di giorni passati insieme, a pensare, progettare, ridere, giocare, immaginarsi teneramente insieme per chissà quanto altro tempo ancora.
Ricordo ancora tutto: il bello ed il brutto.
Il periodo iniziale, quello che fa innamorare, ed il periodo finale quando proprio non c’è più niente da fare.
La stupidità umana non avrà mai fine, delle volte preferiamo rinunciare piuttosto che lottare.
Perché rinunciare è più semplice, pensiamo faccia meno male,
ma le ferite non si curano facendo finta che non esistano.
Per le ferite ci vuole il sale, ed il sale brucia come le lacrime amare che perdiamo dopo una fine codarda e burrascosa.
All’epoca non potevo saperlo, avevo solo 19 anni ed il mondo davanti a me chiedeva disperatamente di esser preso in considerazione, per il mio bene, per il mio futuro dicevano.
Ed io l’ho lasciato fare, ho preso la strada del mondo: quella immensa, che non si sa mai dove porta.
La mia destinazione era Parigi, dopo una lotta alla Maturità dove con unghie e denti ho strappato un 98/100 alla commissione e ho abbandonato tutto, precludendomi l’opportunità di affermarmi con lo studio universitario. Perché la vita va così. Non puoi mai sapere cosa ti capiterà, devi solo remare in avanti, fin quando un giorno, non vedrai un piccolo angolo di mondo chiamato “terra ferma” e deciderai di fermarti per un po’ a riposare.
 
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: annies_rumor