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Autore: Recchan8    13/01/2019    1 recensioni
Nessuno ha ricordato il primo dei quattro elementi fondamentali.
Nessuno si è mai accorto della sua costante presenza, della sua grinta e della sua passione.
Nessuno sapeva che il Maestro Eraqus aveva un quarto allievo.
Nessuno ha mai parlato di Ignis, la ragazza dai capelli rosso Tiziano che si è innamorata della persona giusta al momento sbagliato.
[Avvertenza: Le vicende narrate iniziano in Birth By Sleep e si sviluppano attraverso 358/2, KH2 e Dream Drop Distance, fino ad arrivare alla vigilia di KH3]
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Fire Situations

 


Il corridoio oscuro lo portò nel Vicoletto di Crepuscopoli. Si materializzò alle spalle di Roxas, sorprendendolo.
-”Guarda dove siamo arrivati”- disse Axel grattandosi la nuca. -”Mi hanno dato lo sgradevole compito di distruggerti... se ti rifiuti di tornare all'Organizzazione con me”- sospirò.
Roxas aggrottò le sopracciglia e ridusse gli occhi azzurri a due fessure pensose.
-”Noi... siamo migliori amici, vero?”- domandò a un tratto.
Axel abbassò lo sguardo, visibilmente a disagio.
-”Certo”- rispose piano. -”Ma non mi farò trasformare in un Simile per...”-. Si bloccò, rendendosi conto di ciò che Roxas aveva appena detto. Non si aspettava una domanda del genere dal Numero XIII, non dopo aver appurato che la sua amnesia era reale. Un ampio sorriso comparve sul suo volto, illuminando per un momento i suoi occhi verde smeraldo. -”Un momento: ora ti ricordi?!”-.
-”S-Sì...”- rispose il ragazzetto biondo dopo un attimo di esitazione.
-”Fantastico!”- saltò su Axel iniziando a gesticolare. Se Roxas aveva davvero riacquistato la memoria, sarebbe bastato farlo ragionare con le buone per convincerlo a tornare tra i ranghi di Xemnas. -”Però sai, devo assicurarmene! Ecco... Qual è il nome del nostro capo?”-.
Roxas si guardò attorno spaesato e non rispose. L'entusiasmo evaporò dal corpo di Axel e il Nessuno dai capelli rossi sospirò di rassegnazione. Per un attimo aveva davvero creduto che le cose potessero tornare come prima senza alcun effetto collaterale.
-”Oh, non posso crederci...”- mormorò.
Roxas intuì le sue intenzioni e gettò a terra il legnetto che fino a quel momento aveva stretto in mano. Evocò il Keyblade e si mise in posizione d'attacco. Axel fece schioccare la lingua e i suoi due chakram si materializzarono tra le sue mani in uno sbuffo di fuoco. Stava per passare all'offensiva quando, all'improvviso, Roxas scomparve.
-”Odio questa città fittizia”- ringhiò annullando l'evocazione dei chakram.
Fissò per qualche secondo il punto in cui Roxas, una quantità imprecisata di tempo prima, incapace di rispondere alla sua banale domanda, aveva deciso di difendersi con le unghie e con i denti, ammettendo così di non riconoscere il suo migliore amico.
-”Il Roxas che conoscevo è sparito da tempo”- disse Axel tra sé e sé. -”Bene. Ho capito come stanno le cose...”-.


 

-”Semplicemente sorprendente, Roxas!”- esclamò Axel avanzando a braccia conserte all'interno di una camera nascosta della Vecchia Villa di Crepuscopoli.
Riconobbe l'emozione che in quel momento stava emulando: una frustrata ironia. Roxas, avvalendosi del potere del Keyblade, aveva appena eliminato una serie di Simili, ignaro del fatto che quelle buffe creature bianche fossero in realtà sue alleate.
-”...Axel”- disse il ragazzo biondo.
Sentir pronunciare il proprio nome lo infastidì.
-”Così ti ricordi di me stavolta”- constatò con una lieve aggressività.
Voltò il capo verso il vecchio amico e cercò con lo sguardo furioso i suoi occhi. Quando li incontrò sentì un moto di rabbia pervadergli il corpo, un sentimento talmente forte che, se in quel momento fosse stato in sé, lo avrebbe sorpreso e non poco. Chiuse le mani a pugno e, con triste sadismo, lasciò che le sue fiamme dessero fuoco alla camera e circondassero lui e Roxas.
-”Ne sono davvero lusingato!”- urlò. Vide Roxas agitarsi come un topolino in trappola. -”Ma è troppo tardi!”-.
L'ex Numero XIII, dopo un primo momento di paura, si fece coraggio e si preparò all'imminente scontro col Numero VIII. Evocò due Keyblade, sorprendendo il rivale. Axel, ormai accecato dall'ira, non si fece intimorire: richiamò i chakram e lasciò che le fiamme, oltre a rendere invivibile lo spazio e irrespirabile l'aria, lo bruciassero dall'interno. Era la prima volta in tutta la sua vita che si trovò a pregare le proprie fiamme di distruggerlo. Era pronto a tutto, ma non ad affrontare il suo migliore amico.
Lo scontro non durò molto. La rabbia e l'esasperazione di Axel lo portarono a utilizzare un'enorme quantità di energia per gli attacchi. In poco tempo il Nessuno dai capelli rossi si rese conto di essere stato battuto. Le fiamme si placarono a poco a poco, fino a scomparire; Axel si accartocciò su se stesso, il petto che si alzava e abbassava a ritmo irregolare. Le sue mani inguantate stringevano ancora l'impugnatura dei chakram.
-”Axel...”- lo chiamò Roxas.
Il Nessuno alzò il viso e guardò il ragazzetto. Stremato, gli sorrise sinceramente.
-”Incontriamoci nella prossima vita”- gli disse.
-”Sì”- annuì. -”Aspetterò”-.
L'oscurità avvolse Axel, e solo all'ultimo, quando stava ormai per svanire, il Numero VIII trovò il coraggio di rispondere a Roxas.
-”Sciocco. Solo perché tu hai una prossima vita...-.


 

Cosa accade a un Nessuno quando si ricongiunge col suo Qualcuno?
E' un caso più unico che raro”, pensò Axel.
Non aveva mai sentito parlare di un Nessuno che coesiste col suo Qualcuno.
Avrebbe mai rivisto Roxas dopo la sua unione con Sora? I suoi ricordi sarebbero continuati a esistere all'interno della mente di Sora o sarebbero svaniti, sommersi dalle memorie del ragazzo castano?
Roxas non si è arreso. Sta ancora lottando per...”.
-”Ehilà”- lo salutò Nixis varcano un corridoio oscuro.
L'arrivo del misterioso Nessuno interruppe i pensieri di Axel. La ragazza si sedette accanto a lui, proprio come la prima volta che si erano incontrati: stesso posto e stessa ora. Axel si passò una mano sul volto e si domandò cosa avesse fatto di male per meritare un colloquio con Nixis proprio in quel momento, quando l'unica cosa che desiderava era avere del tempo per starsene per conto suo.
-”Ha fegato quel ragazzo”- disse Nixis con ammirazione.
Le scoccò un'occhiata di sottecchi e corrugò la fronte.
-”Chi?”-.
-”Roxas”-.
Sapeva anche di Roxas. Come facesse quel Nessuno a conoscere tutto ciò che lo riguardava era un mistero, ma ad Axel, ormai, non importava più di scoprire la verità che si celava dietro a Nixis; non aveva la forza di fare certe domande e di stare a sentire certe risposte che, con molta probabilità, lo avrebbero turbato.
-”L'hanno etichettato come traditore, eh?”- continuò Nixis con la stessa leggerezza con cui si parlerebbe del tempo. -”Mi domando il perché. Non ha fatto niente di compromettente verso l'Organizzazione”-.
Axel non rispose; si limitò a fare un cenno d'assenso col capo.
-”Una volta ho conosciuto un ragazzo forte, altruista e, purtroppo, ingenuo”- cambiò argomento con un sorriso.
-”Con tutto il rispetto, Nixis”- disse Axel con fatica. -”Non mi importa”-.
-”Forte, altruista, ingenuo ma fermo nelle sue decisioni”- continuò Nixis ignorando le parole di Axel. Non lo stava guardando; teneva gli occhi fissi sulle punte azzurre dei suoi capelli, evitando volontariamente il contatto visivo. -”Era davvero un bravo ragazzo. Me ne sono innamorata, sai?”-.
-”...Dove vuoi arrivare?”- le chiese il Nessuno dagli occhi verdi, ora attento ai suoi discorsi inizialmente privi di senso.
Il sorriso sulle labbra di Nixis si spense.
-”Ricordi come sei diventato un Nessuno, Axel? Io sì. Ricordo tutto”-.

 

 

   
 
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