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Autore: Shojoranko    21/01/2019    4 recensioni
Lei, una delle donne più famose e desiderate del Giappone.
Lui, un uomo costretto a proteggerla da un’ossessione che qualcuno ha per lei.
Ranma detesta le donne come Akane.
Akane, troppo ferita e legata al suo passato, non vuole permettere a se stessa di amare.
Storia originale in lingua spagnola di Shojoranko – Traduzione di LadyChiara93, l'autrice si è basata sui gruppi musicali Doco e Coco.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Shinnosuke
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Tutti i personaggi e le canzoni appartengono a Rumiko Takahashi e Pony Canyon-
- Scrittura senza scopo di lucro-


Doco Second
D'ora in avanti

Quella ragazza lo rendeva molto nervoso, più di quanto fosse disposto ad ammettere.
Ryoga pensò di mantenere la massima indifferenza. Una volta era stato accusato di
favoritismo, quindi non poteva permettere agli altri di far notare il suo imbarazzo
per lei. Fece schioccare la lingua, infastidito da se stesso, peggio di uno
stupido adolescente! Il video che stava girando era ambientato in una scuola,
parlava di una storia d'amore. Le ragazze erano vestite da studentesse. Akane
indossava un vestito blu con una camicetta bianca e teneva al petto una valigetta con i suoi utensili,
guardava la macchina da presa con un sorriso radioso, facendo alcune piroette su se stessa.
Era felice quando registrava qualcosa che richiedeva uno sforzo fisico.
Le altre ragazze entrarono in scena e Ryoga smise di prestare così tanta attenzione.
Bevve un sorso del suo caffè che si stava raffreddando. Il caffè freddo gli faceva schifo.
Fece cenno ad un ragazzo che stava passando e gli disse di portargli un caffè
caldo, il ragazzo con la faccia spaventata corse fuori per eseguire l'ordine. Ryoga si era
già abituato al fatto che i suoi piccoli capricci venissero soddisfatti immediatamente.
Sorrise grato alla vita e fiero di se stesso.
Lui che si era sempre considerato l'eterno
secondo e che a detta di molti non sarebbe mai stato bravo quanto il suo migliore amico,
a cui tutti avevano predetto il futuro più promettente, stava invece dimostrando
che Ryoga Hibiki non era un signor nessuno. Ovviamente non era contento della
sfortuna che stava attraversando Ranma, però molto, molto in fondo, gli dava una
certa soddisfazione constatare che al suo amico le cose non andassero bene come
prima, quando tutto sembrava venirgli servito su un piatto d’argento.
Sentì un pizzico di senso di colpa, non avrebbe dovuto fare pensieri del genere.
Non stava bene.
Era lunedì e sapeva che Ranma lo avrebbe presto informato della sua decisione.
I dirigenti della compagnia gli erano stati addosso per parecchio, facendogli pressione
affinché convincesse Ranma ad accettare il posto di guardia del corpo di Akane,
ma Ryoga si era preso del tempo e aveva dato loro nomi di altre compagnie di
sicurezza personale, aveva cercato delle scuse, ad esempio dicendo che Ranma si
stava allenando per un torneo, che non era in città, che non gli piaceva essere
rintracciato mentre spariva per settimane in montagna... o cose del genere.
Tutte genuine verità, ma non in quel momento. Ranma non si allenava fuori Tokyo e
non partecipava ad un torneo da quasi un anno. La malattia improvvisa di sua
madre lo aveva bloccato in zona, e anzi Ryoga sapeva che il suo amico aveva
disperatamente bisogno di quei soldi. Le lezioni che faceva in quella prestigiosa palestra,
nella quale andavano solo i più ricchi di Tokyo, non erano bastate a coprire le
terribili spese dell'ospedale.
Così Ryoga aveva continuato con bugie e pretesti fino a quando il presidente della
società in persona gli aveva dato un ultimatum: o assumeva Ranma o loro avrebbero
assunto un nuovo produttore esecutivo per le DoCo.
Le DoCo erano la sua gallina dalle uova d'oro. Perdere quell'accordo solo per stupidità
era una follia. Anche se, onestamente, a volte voleva solo gettare la spugna, perché
trattare con quattro ego femminili non era affatto facile.
Ricordava quella volta che Nabiki, Kasumi e Shampoo lo avevano messo all'angolo del suo ufficio.
Per qualsiasi uomo sarebbe stato come l’avverarsi di un sogno, ma in quel momento avrebbe preferito
trovarsi in un vicolo buio, circondato da una banda di teppisti pieni di steroidi, invece che con quelle donne.
Le ragazze, arrabbiatissime, gli avevano rinfacciato il chiaro favoritismo che lui
manifestava per Akane Tendo, il nuovo e più giovane membro. Avrebbe potuto esibire
loro documenti pieni di numeri, sondaggi ed indici d’ascolto, solo per dimostrare
che Akane si era conquistata da sola il suo posto nel gruppo; ma Ryoga, in quel
momento, era stato soverchiato dalle tre donne. La verità era che Akane stava
diventando rapidamente la più popolare e tra di loro Shampoo era quella particolarmente
gelosa, tanto da risentirsene. Quel posto privilegiato, prima dell'ingresso di Akane,
le spettava di diritto; infatti non poteva concepire che la gente preferisse un
maschiaccio violento a lei, una ragazza tutta dolcezza, sensualità e bellezza.
Shampoo sapeva di avere una personalità migliore.
- Shampoo essere molto arrabbiata, quello che produttore fare a Shampoo non essere giusto! – la
ragazza urlò in faccia a Ryoga. Piccole gocce di sudore caddero sulle sue guance. Non osò asciugarsi.
Quando Shampoo si era alterata, l'accento cinese che
cercava sempre di nascondere era uscito fuori.
- Se continua così, Shampoo va a parlare con i manager e chiede di abbandonare il gruppo!
Ryoga cominciò a sudare freddo, molte volte gli avevano detto che non possedeva il carattere
necessario ad essere un produttore esecutivo per gestire ego e conflitti come questo.
Ma, in un modo o nell'altro, aveva finito sempre per risolvere i problemi. Così cercò di far ragionare le ragazze,
appoggiandole se necessario.
- Ragazze, ragazze, per favore! Non è necessario arrivare a tanto - disse sorridendo conciliante,
cercando di occupare lo stesso posto della pianta
che si trovava nell'angolo del suo ufficio.
- A me Akane Tendo non interessa molto: finché non incide con i miei interessi e contratti, per me non
c'è nessun problema, Hibiki, ma chiaramente stai mostrando un favoritismo nei suoi confronti e
questo compromette tutte noi. - gli disse con serietà Nabiki, la più fredda e concentrata del gruppo.
Aveva molte attività al di fuori delle DoCo e sembrava più una donna d'affari che una cantante.
Era sicuramente una ragazza estremamente intelligente, che sapeva cosa voleva e quando lo voleva.
Ryoga aveva più timore di lei, rispetto alle esplosioni di rabbia e minacce di lasciare il gruppo di
Shampoo. A ventidue anni Nabiki stava costruendo il suo impero con successo.
- La verità è che Ryoga volere entrare nel letto di Akane, per questo trattare meglio di Shampoo e dare
le migliori apparizioni pubbliche a lei! - lo accusò la giovane, fumante di rabbia.
- Andiamo, Shampoo. Non penso che il signor Hibiki sia così meschino da fare queste cose, vero? - disse
Kasumi guardandolo dritto negli occhi senza battere ciglio. Era la più grande delle ragazze, aveva
ventitré anni. Ryoga si rese conto che le cose gli stavano sfuggendo di mano. Di norma Kasumi era
una ragazza pacata e gentile, ma il suo commento era stato proferito in modo che Ryoga potesse
avvertire tutto il suo disprezzo, mascherato di gentilezza.
- Se mi lasciate parlare, a tutto questo c'è una spiegazione! - disse il ragazzo pensando velocemente.
- Hibiki, parla e cerca di fare in fretta. Tra due ore presento la mia nuova linea di lingerie e devo andare
a sistemarla. - disse Nabiki incrociando le braccia, con un'espressione accigliata.
- Certo, certo. Ascoltate, ragazze. Sapete perfettamente che Akane è il nostro membro più giovane e ...
- Ha solo due anni meno di Shampoo, non così giovane! - La voce della cinese aveva raggiunto i duecento
decibel. Il rumore che fa una bomba, quando esplode.
“Oh mio dio”, pensò Ryoga. “La regola numero uno per affrontare le donne arrabbiate è: mai, mai e poi
mai fare riferimento, neanche per scherzo, al tema dell'età.” Deglutì a fatica, vedendo le ragazze
che lo fissavano con sguardo omicida.
- Non intendevo questo, Shampoo, quello a cui mi riferivo è l'inesperienza di Akane.
Voi siete nel gruppo da due anni e lei, invece, ha appena registrato la sua prima canzone e il suo
primo video. Abbiamo bisogno che la gente la conosca e sappia che le DoCo sono più forti di prima!
Il ragazzo notò come la furia delle cantanti si fosse un poco placata.
Questo gli diede il coraggio di continuare.
- Sapete che passammo un momento molto critico, quando Kodachi decise di lasciare il gruppo.
I livelli di vendita diminuirono e tutti credettero che il gruppo avesse le ore contate. Molte riviste
insinuarono che si sarebbe sciolto! Non è vero? Voi stesse avevate pensato che non saremmo
sopravvissuti alla partenza di Kodachi. Però sapete anche che la mia idea di reclutare una nuova DoCo
tra i fan ci ha fatto tornare nelle classifiche di popolarità. La risposta della gente è stata enorme.
Ma abbiamo bisogno che quest'attenzione non si dissolva, dobbiamo canalizzarla e ridirigerla.
Quello che dobbiamo fare ora è presentare Akane al meglio. Abbiamo bisogno che il pubblico ci
percepisca come una grande famiglia, che voi siate come sorelle. Quindi, come tali, dovete mostrare
il vostro sostegno alla ragazza che ne ha più bisogno. E in questo momento è Akane Tendo che
ha più bisogno del nostro supporto: se la lasciamo cadere, non credo che saremo capaci
di poter mantenere in piedi il gruppo neanche per un anno.
Ryoga terminò il suo discorso con tutta l'intensità che fu in grado di proiettare. Le osservò attentamente.
Shampoo lo guardò stupita ma con un pizzico di dubbio nei suoi bellissimi occhi cremisi.
Il volto di Kasumi era indecifrabile; se Ryoga avesse spiegato la risposta sul significato della vita,
era sicuro che Kasumi avrebbe avuto la stessa espressione.
Alla fine notò Nabiki, colei che lo preoccupava di più: la ragazza gli sorrise astutamente e con un
po’ di compiacimento. Non poteva ingannarla. Ryoga sapeva che quello che aveva detto costituiva
una spiegazione del tutto plausibile e, dal punto di vista del marketing, suonava coerente
e intelligente. Ma a sua volta, per Nabiki, fu chiaro che Ryoga aveva le sue ragioni per trattare
come trattava la giovane Tendo.
Ryoga attese pazientemente che qualcuno parlasse.
- D’accordo, va bene! - disse Shampoo già più calma. Ryoga respirò di nuovo, notando che il suo
accento era scomparso. - Cercherò di essere un po’ più gentile con la ragazza violenta.
Ma faresti meglio a non farmi arrabbiare di nuovo, Ryoga.
Shampoo salutò Ryoga accarezzandosi i capelli con disprezzo e voltando la faccia con orgoglio.
Le lunghe ciocce della ragazza arrivarono in faccia a Ryoga, mentre lei scomparve oscillando i fianchi.
Kasumi lo guardò per qualche secondo in più, dei secondi abbastanza intensi a suo parere.
Alla fine sorrise e dopo un leggero inchino lasciò l'ufficio di Ryoga.
Nabiki continuava a fissarlo con lo stesso ghigno sul viso.
- Sai, Ryoga, sei fortunato che io veda in Akane lo stesso potenziale che ci vedi tu. Ma ovviamente,
lo userò a mio vantaggio. - gli disse a bruciapelo. - La semplice mente di Shampoo, che percepisce tutto
in termini di sesso, questa volta ha fatto centro e tu lo sai. Ho notato come guardi la Tendo
e cosa trama quella tua testolina tonta. Non mi importa cosa fai della tua vita, ma ti avverto
che ti osserverò da vicino e se, per conquistare Akane, continuerai a trattarla con più cortesia rispetto
a noi, ti avviso che la pagherai molto cara. Ciao, tesoro. - Nabiki gli ammiccò, salutandolo con
un bacio volante che congelò la schiena di Ryoga.
Lo stesso brivido gli corse lungo la colonna vertebrale mentre ricordava quell'episodio,
appena tre mesi dopo che Akane si era aggiunta al gruppo. Ora era passato quasi
un anno. Diede una bevuta troppo affrettata al caffè, che il ragazzo aveva
depositato solo pochi secondi prima nella sua mano, e la sua lingua
ne subì le conseguenze.
Maledetto moccioso! Chi gli aveva detto di portargli un caffè così caldo? Cercò il giovane
per dargli la lezione della sua vita, quando notò una comitiva che si stava
avvicinando. Ryoga posò il bicchiere sulla prima superficie che trovò e si sfregò le mani
bagnate nel suo vestito immacolato, fece il sorriso più accattivante che
avesse e uscì incontro a quelle persone.
A capo del gruppo, che sembrava una formazione a V come se fosse un gregge,
stava nientemeno che Hondo Watsuki, il presidente della Sakura Canyon. Era una
vera rarità che Watsuki si degnasse di apparire nel mezzo di una registrazione video.
Lo faceva solo quando il prodotto era davvero importante.
- Sig. Watsuki - disse Ryoga, esibendosi nell’inchino migliore che avesse mai fatto
in vita sua. Lo mantenne per alcuni secondi e si raddrizzò a poco a poco.
Watsuki lo ignorò guardandosi intorno, una persona sussurrò velocemente al suo
orecchio e il presidente fece dei leggeri movimenti affermativi con la testa. Alla fine,
la persona che gli aveva sussurrato fece un passo indietro con un atteggiamento
sottomesso e il presidente finalmente volse lo sguardo su Ryoga.
- Non ci sono stati problemi con le registrazioni? - La sua voce era leggera e modulata,
qualcosa di roco dovuto all’eccesso di tabacco.
- No, signore. Le ragazze stanno registrando il primo singolo del nuovo album, il cui
titolo è:D’ora in avanti, il nostro pubblico l'ha accolto meglio di quanto ci
aspettassimo. Ho inviato oggi nel suo ufficio tutti i risultati degli studi che abbiamo
effettuato e siamo molto fiduciosi che questo album sarà anche un incredibile
successo, come il precedente. Abbiamo già proposto la data ufficiale di lancio
e programmato i concerti e le esibizioni delle ragazze per il prossimo semestre.
Il presidente annuì soddisfatto.
- Non ci sono state più lettere? - chiese all’improvviso, cambiando radicalmente
argomento. Ryoga si aspettava che glielo domandasse fin dall'inizio della conversazione.
- L'ultima è arrivata un paio di giorni fa. Abbiamo divulgato la posta di tutte le ragazze,
specialmente quella di Miss Akane.
- La lettera parla sempre della stessa cosa?
- Sembra che lo stalker stia diventando impaziente, sta chiedendo una risposta sempre
più insistente. Le lettere stanno arrivando ogni due o tre giorni.
Fino a poco tempo fa ce n'era solo una al mese.
La stessa persona di prima sussurrò, di nuovo, qualcosa molto velocemente
all'orecchio del presidente.
- Sono venuto a sapere che il signor Saotome è stato nel suo ufficio venerdì.
- Oh, sì, è così, signor Presidente. Ho provato a convincerlo. Come sa, conosco Ranma
Saotome da molto tempo, e mi dispiace informarla che molto probabilmente
non accetterà di essere la guardia del corpo di Miss Akane.
- Se è per i soldi, non è un problema. Gli offra di più.
- Gli ho offerto una somma più che generosa, signor Presidente, ma dobbiamo essere
preparati ed avere una seconda opzione, se Saotome non accetta la proposta.
Watsuki lo fissò a lungo, la sua espressione gli ricordava quella di cui Nabiki Tendo
l’aveva omaggiato più di sei mesi prima. Quel tipo di sguardo che sembrava leggere
i suoi pensieri più reconditi.
- Spero si ricordi delle persone che, in un secondo, sono disposte ad occupare
la sua posizione, signor Hibiki.
Ryoga deglutì.
- Ne sono perfettamente consapevole, signor presidente. Farò tutto il possibile affinché
Ranma mi dia una risposta affermativa. - fece un piccolo inchino con la testa,
come se fosse un giuramento.
- Molto bene. - disse Watsuki, come se gli avessero riferito le previsioni del tempo.
– Mi tenga aggiornato. Buon lavoro, Hibiki.
Ryoga si inchinò verso l'uomo mentre se ne andava con il suo entourage.
Rimase fermo a guardare le spalle degli uomini e delle donne che andavano
dietro al presidente, quando una voce lo destò dai suoi pensieri.
- Che strano che il presidente in persona venga a vedere una registrazione. –
Nabiki lo guardò di sbieco, sorridendogli gentilmente. Una cosa strana, per lei.
- Eh? Ah, se lo dici tu.
- Beh?
- Beh, cosa?
- Cosa voleva? Di cosa avete parlato? E perché eri così nervoso? Sembravi sul punto
di esplodere. La tua mano ha ancora un tic nervoso, vedi? - Nabiki indicò la sua
mano sinistra che sobbalzava ogni secondo e Ryoga non ci aveva nemmeno
fatto caso. La prese con forza con l’altra e distolse lo sguardo dalla ragazza.
- Gli affari interni dell'azienda non ti riguardano, Nabiki. Il tuo dovere è cantare,
ballare ed essere adorabile di fronte alla telecamera.
- Ryoga baby, non parlarmi così. Non è cortese. - gli disse Nabiki, regalandogli
un sorriso spettacolare.
Ryoga sentì che i suoi nervi stavano per esplodere e decise di andarsene senza
nemmeno inchinarsi alla ragazza. Nabiki lo guardò allontanarsi come una furia.
Qui c'era qualcosa di strano ed era decisa a scoprire cosa fosse, pensò la ragazza
con un lampo di malizia e astuzia che brillava nei suoi occhi.
Ryoga aveva cancellato tutto il suo programma pomeridiano, alludendo ad un
piccolo disagio, ed era tornato a casa presto. Era sdraiato nel suo letto,
una pila di fazzoletti bianchi usa e getta si trovava bagnata e arrotolata intorno a lui.
Circa mezz'ora prima aveva ricevuto la chiamata di Ranma, che gli diceva di aver
accettato il lavoro. Ryoga aveva risposto con monosillabi e Ranma gli aveva chiesto
se stava bene, ma lui era riuscito solo a dire che aveva mal di pancia. Il suo amico
si era offerto di andare nel suo appartamento a portargli delle medicine per il dolore,
ma lui gli aveva rapidamente replicato di non preoccuparsi, che stava già
molto meglio. Ranma era rimasto soddisfatto della spiegazione e Ryoga aveva
aggiunto che la sua segretaria lo avrebbe chiamato domattina per fissare
un appuntamento con gli altri dirigenti della Sakura Canyon e presentarlo ad Akane.
Nel dire ciò, Ryoga aveva sentito un crampo allo stomaco.
Ancora qualche frase e avevano riattaccato il telefono. Ryoga si coprì gli occhi,
come se cercasse di bloccare una luce fastidiosa, ma la stanza era buia.
Una luce attraversò la porta della sua stanza, il che rendeva l’interno
chiaramente visibile, una volta abituato all'oscurità.
Ryoga sentì che tutto gli stava sfuggendo di mano. L’ultima cosa che voleva
era l’incontro tra Ranma Saotome e Akane Tendo. Maledisse lo stupido presidente
e la sua stupida ossessione con Ranma come guardia del corpo di Akane.
Il presidente era un grande fan delle arti marziali, in particolare della scuola
Musabetsu Kakutō Ryū. Quando Ryoga lo aveva scoperto, non aveva esitato
a sottolineare di essere il migliore amico di Ranma Saotome, ad un party aziendale
di un parente del regista. Il dipendente, desideroso di andare d'accordo con il regista,
gliel'aveva accennato. Poco dopo Ryoga fu portato al suo cospetto quando verificò
che tutto fosse vero, il suo volto sempre serio si era acceso per una
frazione di secondo.
Da lì in poi, tutto era andato liscio per Ryoga: aveva ottenuto così il favore del presidente
che lo aveva portato a salire i gradini del successo fino a raggiungere il luogo
in cui si trovava ora.
In mezzo a tutto questo, i fan ossessionati erano qualcosa di molto comune.
Fan che si erano operati per assomigliare al loro artista preferito, che lo perseguitavano
e molestavano, fino ad entrargli anche in casa. C'era di tutto. E con una ragazza
bella come Akane ovviamente succedeva qualcosa del genere. Ma quello che
non sospettavano era che, secondo l'opinione dello psicologo della compagnia
che valutava la sua corrispondenza, questo particolare fan era estremamente strano,
imprevedibile e terribilmente violento.
L'avevano verificato quando, in un'intervista, Akane aveva dichiarato che i suoi
animali preferiti erano i maialini. Un paio di giorni dopo, all'indirizzo dove le arrivava
la posta, aveva trovato un pacco con la testa di un porcellino morto che era stata
tagliata quasi a strisce. Tutti erano andati nel panico e il presidente fu
avvertito immediatamente. Fu allora che gli venne in mente la grandiosa idea
di assumere il miglior maestro di arti marziali, affinché si prendesse cura della
più preziosa acquisizione della Sakura Canyon e quale insegnante migliore
di Ranma Saotome.
In preda alla disperazione, Ryoga si era persino offerto lui stesso come guardia
del corpo, ricordando loro che era entrato nella società proprio in quella veste,
dato che a quei tempi era un degno rappresentante della scuola Musabetsu Kakutō
Ryū. L'idea era stata accolta come uno scherzo, il presidente infatti gli aveva
chiesto quanti tornei avesse vinto. A quel punto Ryoga si era limitato a ridere
per la battuta. Ma con una rabbia che cresceva violentemente in lui.
- Dannato, dannato, dannato! - colpì il materasso con frustrazione.
Ryoga amava immergersi nella disperazione e nell’infelicità, ricordando le ingiustizie
e gli insulti che la gente gli dava. Era convinto che la sua forza derivasse da
queste brutte esperienze. Forza che gli dava la capacità per poter uscire imbattuto
da qualsiasi avversità. Quindi più lo insultavano e lo prendevano in giro,
più vittorioso e terribile sarebbe diventato, come un leone che ruggisce.
E questa volta non avrebbe fatto eccezione.
Fin da quando l’aveva vista nelle fotografie di Gosunkugi, Ryoga aveva pensato
che la ragazza avrebbe facilmente ceduto ad un uomo con la sua posizione economica
e di bell’aspetto. Ma non si aspettava che Akane sarebbe stata così difficile da decifrare,
era una strana donna con un carattere inafferrabile. Era passato quasi un anno
e non aveva ancora ottenuto nulla con lei, nemmeno un semplice bacio.
E questo lo stava facendo impazzire.
Pensò a quel corpo spettacolare sprecato, era un vero peccato, perché Akane
non solo respingeva lui, ma rifiutava qualsiasi uomo che volesse qualcos'altro con
lei al di là di un'amicizia.
Questo calmò i suoi nervi alterati: se Ranma avesse provato a pretendere qualcosa da lei,
Akane lo avrebbe mandato direttamente al diavolo. Anche se conosceva Ranma
e per qualche motivo quest’inquietudine non lo aveva abbandonato. In quel momento,
Ryoga fece a se stesso un giuramento: nessuno tranne lui avrebbe avuto
Akane Tendo.
Non era disposto a lasciare che quel cretino stesse con Akane. Questo no.
Lei era sua. Sua. Stavolta non sarebbe andata come con Ukyo. Avrebbe ucciso lo
stesso Ranma Saotome, se necessario. Lui l’aveva vista per prima, lui
l'aveva scoperta. Era sua.
Prese il suo cellulare, improvvisamente risoluto. Digitò il numero di Akane, lo sapeva
a memoria. Aspettò e aspettò, ma dopo diversi squilli rispose la segreteria. Ryoga
ci provò altre tre volte e la ragazza non rispose mai. Decise di lasciare un messaggio
in segreteria.
- Ciao Akane, sono Ryoga. Senti, non ti ho potuto informare che domani ti aspetta
un grande giorno. Come già sapevi dalla nota che circolava la settimana scorsa,
stiamo ristrutturando gli affari interni e uno di questi è la protezione personale. So
che non sei d'accordo con questo punto e ti appoggio completamente, se vuoi
posso intercedere per te con i responsabili e sono sicuro che capiranno che è
inutile... In ogni caso la persona che ti stanno assegnando è un combattente
di arti marziali non così importante... Si chiama... si chiama Saotome... Ranma,
domani lo conoscerai. - Silenzio.
- Beeene, penso sia tutto. Io sono a casa mia, se vuoi rispondere alla chiamata
per sapere di più o se hai bisogno di qualcosa. Ci sono... ehm… bene.
Ci vediamo domani.
Aspettò tre ore prima che Akane rispondesse alla chiamata, ma lei non lo fece.
Gettò il cellulare contro il muro e il dispositivo si spaccò a causa della furia con cui
lo aveva lanciato. Si premette un pezzo di carta tra le mani e si fece delle piccole
ferite sulle dita. Tornò a lisciarlo lasciando una piccola macchia di sangue e Akane
gli rivolse un sorriso, vestita con un costume da bagno sexy, in piedi su una spiaggia
incontaminata. Sapeva che il sorriso era solo per lui. Ryoga sorrise di rimando
e abbassò la mano in direzione del suo membro gonfio, pronto a soddisfare ancora
una volta in questo modo la sua ossessione per Akane Tendo poiché lei gli aveva
detto il suo primo no.

* Chiarimenti *
* Questa fic avrà un tono più scuro, come già vi sarete accorti,
gestendo le personalità originali dei personaggi, ma portati al limite
e nella misura più realistica possibile. Ryoga in questo caso è
piuttosto ossessivo, facilmente manipolabile e lussurioso. Mi dispiace
per i fan di Ryoga, ma questo è solo l'inizio e vedremo che c'è molto di più.
* Sakura Canyon. Ovviamente ho preso come base il nome originale della
casa produttrice della colonna sonora di Ranma per dare un nome
alla casa discografica. Spero di non infrangere nessuna legge.
* Il gruppo originale, DoCo, ha avuto un membro che ha lasciato il gruppo.
E hanno pensato di sostituirlo ascoltando i loro fan come nella fic,
ma non l'hanno mai fatto.
   
 
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