Anime & Manga > Il mistero della pietra azzurra
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Autore: lmpaoli94    23/01/2019    0 recensioni
Il corpo di Nadia giaceva dormiente nel cuore della foresta africana.
Dopo essere stata divisa da Jean, la guerriera era stata ibernata per più di dieci anni.
Ma cosa sarebbe successo se fosse stata risvegliata?
Come avrebbe reagito?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jean Luc Lartigue, Nadia Ra Arwol, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Davide ed Erika erano rimasti fuori dal tempio per paura di venire catturati.
< Che cosa potremmo fare contro un nemico molto più forte di noi? >
< Possiamo sconfiggerlo se rimaniamo uniti > replicò King.
< Ma perché ha catturato Nadia? Che cosa possono volere da lei? >
< E’ tutto a causa della pietra che porta… Sembrerebbe che possa donare energia necessaria per una macchina infernale da loro costruita. >
< Vorrebbero distruggere il mondo? >
< Sì, se solo volessero. >
< Ma tu come fai a conoscere tutte queste cose? > gli domandò Erika curiosa.
< La vita nella giungla non è così noiosa come si potrebbe pensare… Si vengono a sapere un sacco di cose… >
< Adesso però mi sorge spontanea una domanda: se sapevi tutte queste cose, perché non hai messo in guardia la ragazza? >
< E’ molto cambiata dall’ultima volta che l’ho vista. Come se il suo periodo di ibernazione l’avesse resa una persona più determinata… >
< Ma questo non toglie il fatto che il nostro nemico è più forte della sua determinazione. >
< Questo è vero, ma sono anche sicuro che Nadia riuscirà a cavarsela. La speranza è l’ultima a morire… Bisogna agire con cautela. >
< Tu che cosa proponi, King? >
< Dobbiamo cercare di intrufolarci nel tempio con discrezione… >
< Credo che i vostri sforzi saranno inutili  > fece Neo puntandogli addosso un fucile laser < Arrendetevi o morirete. >
< Che cos’hai fatto a Nadia e a Jean? >
< Sono nostri prigionieri. Per ora… >
Vedendo che l’arma impugnata da Neo era alimentata dalla pietra azzurra di Nadia, King cercò di rubarla con uno scatto.
< Sei solo un ingenuo, stupido felino > fece Neo sparandogli contro.
Il povero leone cadde a terra paralizzato da migliaia scariche laser che gli penetrarono in corpo.
< Lascialo stare! Così lo uccidi! > gli gridò Davide.
< E’ quello che voglio, sciocco che non sei altro. >
Non potendo vedere quella scena, Davide cercò di disarmare il nemico strappandogli di mano il fucile laser.
< Allora vuoi farti uccidere anche tu! >
Prendendolo a spintoni e a calci, Neo riuscì a liberarsi dalla presa di Davide.
< Dopo il leone, toccherà a te perire sotto il colpo della mia arma. >
< No! >
Ma prima che Neo potesse metterlo a tacere per sempre, fu colpito da dietro le spalle da Nadia.
La giovane donna e Jean erano riusciti a fuggire grazie all’ingegno di quest’ultimo, liberandosi dalle angherie di Argo e di tutte le guardie che erano a protezione del tempio.
< Ma com’è possibile? Voi dovevate essere uccisi… >
< Diciamo che nonostante Jean abbia passato dieci anni a vagare nella giungla, sa ancora costruire ingegnosi oggetti come questo arco fatto d’acciaio. >
< Maledetti! Non può finire così… >
< Invece questo è il nostro lieto fine > rispose Jean < Addio Neo. >
Una volta che il nemico fu tolto di mezzo, Davide andò incontro ai due salvatori congratulandosi.
< E’ incredibile! Non avrei mai creduto che ce l’avreste fatta da soli! >
< Io e Nadia sappiamo difenderci a dovere. >
Vedendo il corpo di King accasciato e con gli occhi socchiusi, Nadia si precipitò verso di lui per dargli tutto il conforto e le cure necessarie.
< Lascia perdere, Nadia. Mi dispiace solamente non essere stato all’altezza di salvarti… Io e gli altri leoni del branco ci siamo pentiti di averti fatto ibernare. Ma ricordati sempre che l’abbiamo fatto solo per proteggerti. >
< Adesso basta rivangare il passato > rispose Nadia interrompendo il leone < Devi risparmiare le energie. >
< E’ tutto inutile. Sento che sto per lasciarvi da un momento all’altro… Spero tanto che tu e Jean possiate trovare la felicità che vi meritate. >
< No, King! Non ci abbandonare! >
Ma ormai era troppo tardi.
Il povero leone esalò l’ultimo respiro tra le braccia di quella ragazza che l’aveva visto crescere.
< Nadia > fece Jean cercando di consolare il suo dolore < Dobbiamo riportarlo dal suo branco… è quello che avrebbe voluto lui. >
Dopo essersi fatta coraggio e asciugatasi le lacrime, Nadia, Jean e i due avventurieri seppellirono il leone sotto gli occhi attenti di tutti gli animali  della foresta che erano accorsi fin da lui per dargli un ultimo saluto.
 
 
Davide ed Erika non poterono vedere con i loro occhi.
Grazie all’aiuto di Jean e di Nadia, i due avventurieri riuscirono a tornare fuori dalla giungla.
< Vi dobbiamo la vita > fece Erika abbracciandoli.
< No. Sono io che devo la vita a voi > replicò Nadia < Se non mi avreste risvegliato, non avrei mai più rivisto il mio Jean. >
< Nadia, adesso che cosa farai con la tua pietra? >
< Quello che avrei dovuto fare fin dall’inizio, Davide… Distruggerla >
Dopo essersela tolta dal collo, Nadia prese l’arco che Jean aveva costruito, scoccando l’ultima freccia che distrusse definitivamente quella pietra misteriosa.
< Adesso quest’oggetto non sarà mai più un nostro problema > fece Jean gettando i resti della pietra in fiume.
< Puoi ben dirlo… Ma adesso che noi siamo tornati vicino il nostro albergo voi che cosa farete? >
< Non lo sappiamo > replicò Jean guardando Nadia.
< Io avevo pensato a Parigi… Oppure potremmo rimanere nella giungla… Chissà… L’importante è rimanere insieme. >
< Ben detto! Grazie ancora per tutto quello che avete fatto per noi > fece Davide.
< Grazie a voi > dissero in coro Nadia e Jean prima di scomparire nella foresta e rimanere soli come non accadeva da tanto tempo.
   
 
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