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Autore: mikyintheclouds    25/01/2019    1 recensioni
Lily, James e tutti i loro compagni stanno per iniziare il sesto anno ad Hogwarts, ma un evento improvviso, inaspettato e molto triste sconvolge l'estate di tutti, in particolare quella di James.
Questo, quindi, lo porta a maturare e Lily, che l'aveva sempre accusato di essere un bambino, inizia a vederlo con occhi diversi, inizia a considerarlo un uomo, forse il suo uomo.
Tra la guerra, la resistenza, i compiti e i piccoli grandi drammi di Hogwarts, vi propongo una storia James/Lily, in cui sono presenti ovviamente anche i Malandrini, le amiche di Lily e gli altri personaggi che tanto amiamo.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lily Evans non aveva mai visto così tanti maghi insieme in una volta sola. Era abituata a vedere i suoi compagni ad Hogwarts, certo, ma nel giardino di casa Potter non erano presenti dei semplici studenti con la divisa, bensì dei maghi e delle streghe veri, vestiti con gli abiti tradizionali, eccentrici personaggi che aveva sentito nominare dai professori, figure citate nei libri e che quasi erano leggenda.
Rimase per un attimo a bocca aperta di fronte a quella scena, mentre osservava con occhi sgranati tre piccoli elfi domestici che correvano avanti e indietro nel giardino, affaccendati a terminare i preparativi nella zona dedicata alla cerimonia e a sistemare il rinfresco sotto a un grande gazebo situato nella parte opposta.
 
Marlene individuò Alice Prewett, il suo ragazzo Frank Paciock, quella che presumibilmente doveva essere la Signora Paciock secondo le buffe descrizioni che Alice aveva fornito alle amiche nelle lunghe lettere che aveva loro scritto durante l’estate, Mary MacDonald, Remus Lupin e Peter Minus.
Si diresse verso il gruppetto trascinandosi dietro un’ancora attonita Lily che squadrava da capo a piedi tutti i maghi e tutte le streghe che incontrava nel suo cammino.
Vide i professori di Hogwarts che parlottavano tra loro; la McGranitt indossava il solito abito nero e il cappello a punta e aveva un’aria molto triste e accigliata, Lumacorno sfoggiava, invece, un elegante completo grigio scuro e Lily non l’aveva mai visto così tirato in viso, così come la bonaria Professoressa Sprout che portava un abito marrone piuttosto vecchiotto.
La sua attenzione, poi, fu attirata dal Preside della scuola, Silente, che per l’occasione sfoggiava un abito argento lungo fino ai piedi e stava parlando con… “Per la barba di Merlino!” Sussultò Lily riconoscendo la persona con cui stava conversando il professore.
“Che c’è?” Chiese immediatamente Marlene, continuando a camminare.
“Quello che parla con Silente è proprio lui? In persona?”
Marlene si fermò un secondo per seguire lo sguardo di Lily. “Il Ministro della Magia, intendi? Certo! Cosa ti aspettavi! Il capo degli Auror è stato ucciso, tutto il mondo magico è in subbuglio e in pericolo e tra pochi giorni comincerà la scuola e sono sicura che Silente si stia accordando sulle misure da prendere a tal proposito.”
“Beh, sì, mi sembra giusto. Ma è la prima volta che lo vedo di persona. Scusa se la cosa mi fa un po’ effetto.”
Marlene spostò lo sguardo su di lei e le sorrise teneramente. Ogni tanto si dimenticava che la sua migliore amica proveniva da genitori babbani e che, pertanto, non era completamente avvezza al mondo della magia, né tanto meno ai suoi abitanti.
 
Avevano ormai raggiunto il gruppetto formato dai loro compagni, quando Lily, guardandosi sempre attorno, notò che erano presenti anche studenti di altre Case che conosceva e con cui aveva parlato occasionalmente; ovviamente appartenevano a Tassorosso e Corvonero. Come prevedibile, infatti, nessun Serpeverde si era presentato a porgere l’ultimo saluto al Capo degli Auror.
Come sempre, il pensiero dei Serpeverde le riportò alla mente Severus, ma, rapido come era giunto, il ricordo del ragazzo svanì quando Alice, occhi rossi e viso rigato dalle lacrime, la strinse in un abbraccio stritolatore.
“Ragazze! Che bello rivedervi, anche se avrei preferito farlo in un’occasione migliore.” Esclamò quando si staccarono.
“Quanto hai ragione, Ali.” Concordò Marlene, abbracciando a sua volta l’amica.
Lily salutò con un abbraccio anche Mary, fece un cenno con la mano a Frank e a Peter e ricambiò, invece, il soffice bacio sulla guancia che le diede Remus.
I due Grifondoro erano entrati molto in confidenza dall’anno precedente, quando entrambi erano stati nominati Prefetti della loro Casa.
Lily aveva scoperto che, nonostante Remus facesse parte del gruppo dei Malandrini e frequentasse due individui come Black e Potter, era un ragazzo davvero gentile, oltre che un ottimo e giudizioso studente. Era talmente facile e liberatorio parlare e confidarsi con lui che ogni tanto rimpiangeva di non averlo mai voluto ben conoscere fin dal primo anno e non si capacitava del fatto che fosse amico di quei due teppisti che finivano spesso e volentieri in punizione.
Una volta gli aveva persino chiesto cosa trovasse in quei due (tre in realtà, ma Peter le era sempre sembrato una persona piuttosto anonima e amorfa, era chiaro che i leader del gruppo fossero James e Sirius) e la risposta l’aveva un po’ stupita. Remus affermava che l’apparenza non è sempre quella che sembra, ma che bisogna conoscere le persone fino in fondo per capire. Lei, però, non aveva pienamente capito a cosa si riferisse.
 
“Come stai?” Le chiese Lupin osservandola con quei suoi occhi che sembravano sempre velati da un’ombra.
“Così.” Rispose. “Come avrai inteso dalle mie lettere, non ho trascorso un’estate bellissima. Ed ora questo. Tu, piuttosto? Immagino conoscessi bene il padre di Potter? E lui? Come sta reagendo? E dov’è Black?”
Remus fece un breve sorriso tirato di fronte alle molteplici domande di Lily.
“Vieni.” Le disse prendendola da parte. “Manca ancora qualche minuto all’inizio della funzione. Andiamo a sederci che nel frattempo ti racconto tutto.”
Lily lo seguì e presero posto su delle eleganti sedie nere allineate in file ordinate davanti ad un elaborato arco sotto il quale si sarebbe svolta la funzione. Anche gli altri ragazzi li stavano raggiungendo, ma l’attenzione di Lily era tutta per Remus.
“Grazie per essere venuta, intanto. So che non lo ammetterà mai con te, ma James era molto turbato per quello che è successo tra di voi al termine dei GUFO.”
Lily sapeva che non era quello in momento, né il luogo per rivangare l’episodio, tuttavia non riuscì a trattenersi: “Beh, ci mancherebbe. Si è comportato proprio male.” Disse di getto. “Scusa.” Continuò, poi, rendendosi conto della situazione. Sopirò pesantemente e continuò: “Solo che mi sono davvero arrabbiata con Potter. Ovviamente non potevo mancare ai funerali di suo padre, ma non penso mi sia ancora passata del tutto con lui.”
“Posso capire Lily e fidati che anche lui è stato male per come sono andate le cose. Ora, non voglio prendere le parti di nessuno, entrambi avete avuto le vostre motivazioni e lui non ha agito bene nei confronti di Piton, ma devi sapere come è morto suo padre. Magari ti aiuterà un po’ di più a capire i comportamenti di James.”
Lily dubitava che Remus non volesse mettersi dalla parte dell’amico, com’era anche giusto che fosse in fondo, ma comunque disse: “Va bene, ti ascolto.”
“Prima di tutto devi sapere che il Signor Potter era davvero una persona eccezionale. Anche la Signora, ovviamente, e James è molto legato a loro. All’inizio dell’estate hanno preso qui in casa con loro Sirius, che adesso è in camera con James, perché la sua famiglia lo ha disconosciuto.”
“Cosa?!” Esclamò Lily allibita.
“Già. Un brutto affare. Sirius ha litigato pesantemente sia con la madre, che con il padre, che persino con il fratello e alla fine loro lo hanno cacciato di casa e lui si è presentato in lacrime da James. La Signora Potter è una Black, ma ovviamente non condivide i loro principi, ha capito subito la situazione e senza esitare lo ha accolto.
Il padre di James ha tentato più e più volte di parlare con i genitori di Sirius, ma non c’è stato nulla da fare.”
“Che vigliacchi! Ma come si può abbandonare un figlio?” Chiese Lily, sempre più allibita.
“Fatto sta.” Riprese Lupin, “Che io e Peter siamo venuti a stare da loro per qualche settimana, per tirare su di morale Sirius. Non lo avevo mai visto così abbattuto. Eravamo davvero preoccupati. Il Signor Potter era raramente a casa perché la situazione sta drasticamente peggiorando, Lily. Voldemort e i suoi Mangiamorte stanno prendendo sempre più potere e doveva fare turni straordinari al Ministero. Ma appena tornava a casa, la sua attenzione era tutta per James e Sirius, quasi fosse sempre stato figlio suo. Nel tempo che sono stato qui ha giocato con noi a Quidditch, ha aiutato James e Sirius con i compiti di Pozioni – non so se lo sai, ma James ha preso solo una O ai GUFO, ed è stata proprio in Pozioni e il padre voleva che ponesse rimedio – e ha accolto anche me e Peter come se fossimo stati figli suoi.”
“Sembra davvero una persona stupenda.” Acconsentì Lily dolcemente.
“E lo è davvero. La sera che è stato ucciso aveva uno dei rari giorni liberi. Era uscito per delle commissioni quando si è imbattuto in una scena raccapricciante. Non so se hai mai sentito parlare di Fenrir Greyback.” Chiese a Lily.
La giovane scosse leggermente la testa in senso negativo.
“È un mostro, Lily. È un lupo mannaro, ma ha imparato ad attaccare le persone anche senza trasformarsi. Anzi, lui gode nell’attaccare le persone. È come se la parte feroce del lupo abbia preso il sopravvento e la persona in lui non riesca a controllarla. Quello che è peggio, è che si è recentemente unito ai Mangiamorte. Voldemort, evidentemente, apprezza questa ferocia.” Spiegò, diventando sempre più pallido.
“Ma è orribile!” Disse Lily.
“Veramente orribile. Quella sera aveva deciso di attaccare una famiglia di babbani e li ha fatti a brandelli, Lily. Chi li ha ritrovati, insieme al corpo del papà di James, non poteva credere ai propri occhi.”
“Aiuto!” Commentò flebile la ragazza.
“Il padre di James stava passando per caso davanti alla casa di quei poveri babbani, quando ha sentito un urlo. È entrato, ma ormai era troppo tardi. I genitori erano già stati uccisi, così come uno dei due bambini. L’urlo proveniva dal ragazzino più giovane. Quando il Signor Potter è entrato ha capito subito che era troppo tardi anche per il piccolo, ma ha comunque estratto la bacchetta ed ha affrontato Greyback. Stava avendo la meglio quando è stato colpito alla schiena dalla Maledizione Senza Perdono. Non si sa, tuttavia, quale Mangiamorte sia stato a scagliarla.” Concluse il giovane mago.
“Ma è orribile!!” Esclamò Lily portandosi la mano alla bocca, scioccata.
“È anche vigliacco. Ma è così che agiscono loro. Nell’ombra, nelle tenebre, come delle serpi.” Si scaldò Remus, anche se si era fatto sempre più pallido, mano a mano che andava avanti con il racconto.
“Va tutto bene?” Chiese Lily, preoccupata, vedendo il brutto colorito che aveva assunto il suo amico.
“Io… sì… fa solo caldo.” Si giustificò Lupin.
Lily non ebbe tempo di replicare perché furono interrotti dall’inizio della cerimonia.




Ciao! Eccomi con un nuovo capitolo, spero che il primo vi sia piaciuto. Siccome ci avevo un po' preso la mano con questo secondo capitolo, ho deciso di dividerlo in due parti, quindi posterò subito anche il terzo.

Baci!
  
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