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Autore: Utrem    05/02/2019    2 recensioni
Merope decide di partorire all'Ospedale di San Mungo.
Cosa cambierà? O meglio, cosa non cambierà?
Scopriamolo attraverso un romanzo di formazione con protagonista Laurie Langton, Prefetto di Corvonero nel 1944, quando di Prefetti ne nominavano ancora tre per Casa e non sei. Grindelwald ha appena finito di attraversare l'Europa e la Gran Bretagna sente l'eco dei suoi discorsi: così riferisce il suo amico Cecil. A questi complotti però Laurie preferisce di gran lunga trascorrere tempo spensierato insieme a Lucille Dean, ovvero Lucy, la sua ragazza e, perché no? Studiare. Tom Riddle è diventato Caposcuola, ovviamente; insieme ad Allie, pedante e perfezionista oltre ogni dire, strappando il posto, secondo molti, proprio a Lucy.
Intanto, Merope, che è stata licenziata dall'Ospedale quello stesso maggio, ha fatto domanda per lavorare come Custode della Scuola, approfittando del posto vacante. Vivrà l'anno intero a Hogwarts, la scuola che non ha mai frequentato, molto vicina al figlio, che non è mai riuscita ad educare. Forse?
DISCLAIMER: nel corso della storia sceglierò a mia discrezione di adottare o non adottare dettagli, sottotrame o dati contenuti nei film della saga di "Animali Fantastici".
Genere: Avventura, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Merope Gaunt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La sua scelta '
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Curiosamente, nel tragitto in carrozza Laurie preferì intrattenersi con Alastor e Jane: Allie, ancora offesa, contribuiva a mantenere viva la conversazione solo fra loro. Il risultato fu che lui non proferì parola. Sedette tutto il tempo nell'angolo, con le braccia conserte e la solita espressione.
Solo alla fine, prima di uscire, sentì delle parole uscire dalla sua bocca.
"Non vi ho detto che mia madre quest'anno ha fatto domanda per diventare custode di Hogwarts. Stanno ancora prendendo in considerazione la richiesta, quindi dovremmo venirlo a sapere nei prossimi giorni."
"Ah, che bella cosa!" Jane fu la prima a rispondere.
"Bene, quindi suppongo non dovremo tollerare un altro Nives" commentò Laurie, quasi fra sé e sé.
"Dobbiamo assolutamente incontrarci con lei non appena arriva. L'intesa giusta col personale è fondamentale" chiarì Allie, con l'usuale tono pedante.
"Sì, è chiaro. In ogni caso, non dovrebbe darci problemi" precisò Tom.
"In che Casa era?" domandò bruscamente Alastor.
Se non fosse stato di pessimo umore, a Laurie sarebbe venuto  da ridere. Invece si limitò a mordersi la lingua, quando Tom rispose:
"Ah, be', non è andata a Hogwarts."
"No? Dove è andata, allora?" il Grifondoro continuò.
"Non è proprio andata in una scuola di Magia."
Alastor corrugò la fronte, mentre Laurie girò la testa per non dare a vedere che gli era andata la saliva di traverso.
Sapeva che era un Mezzosangue ma, così come per sei anni si era illuso, suo malgrado, che Lucy non avesse mai avuto un serio interesse per lui, si era fatto l'idea che sua madre dovesse essere una grande Strega con un incarico di prestigio nel Ministero. Sicuramente non pensava che avrebbe fatto domanda per pulire i bagni di Hogwarts; o, addirittura, che non avesse proprio frequentato nessuna scuola di Magia. Il mondo era davvero strano.
"Non so perché. I miei nonni sono morti presto, quindi non ho potuto conoscerli"
"Anche il padre di Ernest Shackles non è andato a Hogwarts.  È una pratica comune presso certe famiglie" spiegò Jane, cercando di farlo sentire meno a disagio.
Alastor fece spallucce e Allie assentì con una smorfia sdegnosa. Laurie, dal canto suo, non aveva alcun interesse a interrogarlo. Guardò invece fuori dalla finestra della carrozza il Thestral ossuto che li stava trainando, la corsa impetuosa di tutti gli altri, e ripensò al momento in cui suo zio lo aveva aiutato a preparare la sua prima pozione. Sembravano passati tanti anni...




Durante lo Smistamento era più concentrato del solito. Scambiava due parole con Vera ogni tanto, ma passava la maggior parte del tempo a istruire di volta in volta i bambini del Primo Anno. Lucy sbirciava dentro dalla fessura, ma non la vedeva.
Il fratellino di Hilde fu Smistato per ultimo, in Corvonero. Gli sorrise per incoraggiarlo, ma lui arrivò serissimo, esclamando: "Io volevo essere Tassorosso!"
Buona parte del tavolo scoppiò in una fragorosa risata: resistettero solo i bambini più previdenti e contegnosi. Fra i Tassorosso regnava un funereo silenzio, mentre i Grifondoro furono contagiati e i Serpeverde si limitarono a sguardi curiosi. Laurie cercò più volte invano di sovrastarli, anche perché, nutrito di battute sempre nuove, il delirio stava durando così tanto da non far proseguire la cerimonia.
"Senti, il Cappello ha tenuto conto della tua opinione, ma ha deciso che Corvonero era la Casa migliore per te. Potrai comunque vedere tua sorella, e con noi ti troverai bene-"
"TASSOROSSO SCHIFO!" lo interruppe il bambino che gli sedeva vicino.
Laurie gli rivolse uno sguardo di rimprovero poco convincente. Anche volendo essere responsabile, Tassorosso comprendeva fra i suoi membri persone come Edith, cosa che rendeva la sua argomentazione molto più difficile da contrastare. A quel punto, però, inevitabilmente, intervenne il professor Silente con la predica. Così i Corvonero, fedeli alla dottrina di Allie, presero la decisione che per avere voti alti era meglio tacere per sempre.
Finito tutto, divise i bambini con Vera e l'altro ragazzo; portò la sua parte a vedere la Sala Comune di Corvonero, spiegò la storia della Casa e non si dimenticò di far dipendere la vincita della Coppa dai punti che avrebbero perso votandolo per il Torneo dei Dilettanti. Esautorò anche questo suo compito, e si stese sul letto. Baron era calmo nella sua gabbia del comodino: non poté non pensare che, se fosse stato così anche quella mattina, forse non avrebbe discusso con Lucy. Questo anche se era stata lei a non avere la pazienza di aspettarlo.
Ma Lucy era così. Agiva spesso per impulso, era volubile e un po' capricciosa, solo per vezzo, per farsi desiderare. I primi mesi erano stati esplosivi: ogni volta che si trovavano insieme facevano scintille, finendo a far cose a cui non aveva mai neanche pensato prima.
I momenti migliori, però, erano anche solo quando stavano ore e ore a parlare di tutto: Mondo Magico e Mondo dei Babbani, la loro vita, Silente e Grindelwald, i loro amici, le materie, gli insegnanti, i segreti della scuola e delle altre scuole. In lei trovava un punto di vista che ammirava proprio perché così diverso e alle volte, così complesso: si scambiavano conoscenza, perché anche Lucy amava osservare e scoprire.
La rivelazione di Edith non gli aveva fatto dubitare del suo affetto, ma gli aveva fatto mettere le cose in prospettiva. Per due anni aveva avuto una cotta per Charlet, poi per Doris e glielo aveva detto: lei invece gli aveva nascosto di proposito la sua infatuazione, quando il resto della scuola pareva esserne a conoscenza. "Infatuazione": a detta di Edith, che probabilmente sapeva di cosa stava parlando, era durata quattro anni. Questa considerazione sarebbe stata molto meno drammatica se il periodo non avesse compreso l'anno in cui lei aveva iniziato a piacergli; se poche ore prima non avesse pensato, per puro caso, che lui e Tom avevano dei tratti in comune.
Laurie s'alzò di scatto dal letto, facendo prendere uno spavento a Baron, e fece per uscire dalla Sala Comune, quando la vide lì, proprio alla soglia, agitata più che mai.
"So che ho sbagliato. Avrei dovuto dirtelo, ma ho sempre ritardato il momento... per orgoglio. Mi vergognavo, ecco. Scusami, Laurie. Davvero."
"Diciamo che me lo sarei dovuto aspettare, e mi sento anche parecchio stupido. Però sì, ovviamente avrei preferito che me lo avessi detto, se è durata così tanto... anche il discorso dei Capiscuola, oggi, poi, a vederlo adesso-"
"Non è niente che ha a che fare col presente. Non mi voglio giustificare, perché non penso sia una cattiva persona, ma quei sentimenti infantili mi sono serviti a capire che... be', non è del tutto sincero. Te ne avevo già parlato riguardo al suo stare con Avery e gli altri."
"Sì, punta molto all'apparenza, quello lo avevo capito."
"Non sono solo dettagli, però. Non ho idea del perché lo faccia."
"A proposito, a noi oggi ha detto che sua madre ha fatto domanda per diventare custode di Hogwarts."
Lucy parve molto perplessa.
"Mi aveva detto che lavorava al San Mungo come infermiera."
"Ah, non so, avrà voluto cambiar lavoro. Più che altro io mi sarei aspettato qualcosa di diverso da lei."
"Vedi? Ci sono cose che non quadrano, Laurie."
"Ma perché? Secondo me ci stai dando troppa importanza. Non esiste sempre una spiegazione per tutto. Guarda che io non ti rimprovero il fatto che ti sia piaciuto.  È come Doris al maschile: a un certo punto della carriera ad Hogwarts non puoi non caderci. Più che altro mi ha irretito il fatto di essere l'unico a non saperlo."
" È stata Edith a spargere la voce! Non ti nascondo niente, Laurie, non ti voglio nascondere niente. Dopo che mi sono innamorata di te ho come voluto cancellare nella mia testa questo pezzo di storia, ma è esistito e lo devo accettare. Non so se mi sono spiegata..."
 "Va bene. Ora sta' tranquilla" Laurie le pizzicò la guancia, per poi diventare di nuovo sarcasticamente pensoso "Anche se però... il fatto di non averti al suo fianco gli dispiaceva un po' troppo... "
"Come va con Vera?" lo stuzzicò Lucy per ripicca.
Laurie aggrottò le sopracciglia confuso.
"Scambiamo due parole al giorno."
" È diventata davvero carina. Non dire che non te ne sei accorto."
"Certo, ma è perché ha trascorso del tempo con me"
Lucy rise e gli cinse il collo per baciarlo.
"Ora torna sotto terra, prima che esca fuori e ti ci ributti col potere delle sue te..."
Laurie attese e poi concluse sorridendo "... naci esortazioni"
"Guarda che glielo vado a dire" Lucy lo rimbrottò, allontanandosi.
Il ragazzo fece roteare gli occhi e rientrò nel dormitorio.

   
 
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