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Autore: Blue_Bones    19/07/2009    8 recensioni
E se nessuno avesse mai capito ciò che nascondeva Draco? E se nessuno avesse mai capito che era solo Hermione? Se lei e lui andassero d'accordo? E se, improvvisamente, diventassero amici? E se, ripetendo il settimo anno, cominciassero a capire che oltre a ciò che appare c'è altro?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Diary'
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Capitolo XI - Epilogo

Diciotto anni dopo


Questo capitolo è stato scritto basandosi sulla traccia dell'epilogo di Harry Potter e i Doni della Morte di J.K.Rowling anche i personaggi descritti in questa fic sono suoi. La Ff è scritta per divertimento e non ha altri scopi.

[cit.HP7]
Quell’anno l’autunno arrivò presto. La mattina del primo settembre era croccante e dorata come una
mela, e quando la famigliola attraversò la strada rumorosa verso l’enorme stazione fuligginosa, i fumi delle
auto e il fiato dei pedoni scintillavano come ragnatele nell’aria fredda.
Due grandi gabbie sbattevano in cima ai carrelli stracolmi spinti dai genitori; i gufi all’interno gridavano
indignati e la bambina con i capelli rossi si trascinava in lacrime dietro ai fratelli, aggrappandosi al braccio del
padre.
.Hermione}
« Non manca molto, fra poco ci andrai anche tu » Tentò di consolarla Harry, era sempre il solito.
« Fra due anni » protestò Lily, lei era una di quelle bambine che, quando ti guardavano con gli occhini tristi, ti
facevano sentire mortalmente colpevole per qualsiasi cosa le negassi.
I pendolari fissarono incuriositi i gufi quando la famiglia si aprì la strada verso i binari nove e dieci. Harry udì
di nuovo la voce di Albus nel frastuono; i suoi figli avevano riprese la discussione cominciata in macchina.
Li anticipammo di un poco scivolando dentro il binari qualche minuto prima invisibili dietro la calca di pendolari
e turisti che si apprestavano a tornare a casa o andare al lavoro. Feci in tempo a sentire il piccolo dire
« Non voglio! Non voglio essere un Serpeverde!» un rovo mi si strinse al cuore e le sue forti spine mi fecero
sanguinare l’anima.
« James, piantala!» Intervenne Ginny. Ginevra era la solita: la mia migliore amica e un fenomeno con le
orcovolanti.
« Io ho detto solo che potrebbe » ribattè James, sorridendo al fratello minore. « Non c’è niente di
male. Potrebbe essere un Serpe… » Ma James colse lo sguardo della madre e tacque. L’avevo detto, no?
Ginny è un fenomeno quando si arrabbia. Poi scivolai dietro la barriera, prima che loro si avvicinassero
ulteriormente e sorrisi.
[cit.HP7]
I cinque Potter si avvicinarono alla barriera. Con un’ occhiata impertinente al fratellino, James prese
il carrello dalla madre e cominciò a correre. Un attimo dopo era sparito.
« Mi scriverete, vero? » Chiese subito Albus, approfittando della temporanea assenza del fratello.
« Tutti i giorni, se vuoi » rispose Ginny.
« Non proprio tutti » si affettò a ribattere Albus. « James dice che gli altri ricevono lettere da casa una volta
al mese».
« L’anno scorso gli scrivevamo tre volte a settimana » precisò Ginny.
« E non devi credere a tutto quello che ti dice su Hogwarts » aggiunse Harry. « A tuo fratello piace
scherzare ».
Fianco a fianco, spinsero il secondo carrello, prendendo velocità. Quando arrivarono alla barriera Albus
trattenne il fiato, ma non ci fu nessuno scontro.
.Hermione}
La famiglia emerse sul binario nove e tre quarti, oscurato dal denso vapore bianco che usciva dal rosso
Espresso per Hogwarts, splendido, come ogni volta che lo vedevo. Sagome indistinte sciamavano nella
nebbiolina che aveva già inghiottito James.
« Dove sono? » chiese Albus preoccupato, scrutando le forme confuse lungo il binario; io sorrisi senza far
nulla per farci notare.
« Li troveremo » lo rassicurò Ginny.
Ma il vapore era fitto ed era difficile distinguere i volti; li persi di vista. Separate dai proprietari, le voci
rimbombavano in modo innaturale. Harry riconobbe Percy impegnato in un’ animata discussione sulle norme
relative ai manici di scopa, era sempre il solito, mi domandavo se fosse mai stato giovane, cosa stupida visto
che lo avevo visto io stessa, ma era sempre stato troppo pomposo e ambizioso per ricordarmi un ragazzo;
Harry fu lieto di avere una scusa per non fermarsi a salutare, e per chi sarebbe stato diverso?...
« Credo che siano loro, Al » disse Ginny a un’ tratto.
Emergemmo dalla nebbia, eravamo accanto all’ultima carrozza. Solo quando Harry, Ginny, Lily e Albus si
furono avvicinati, riuscirono a distinguere le nostre facce.
« Ciao » li salutò Albus, immensamente sollevato.
Rose, che già indossava la divisa di Hogwarts nuova di zecca, da brava figlia di sua madre, gli sorrise
radiosa.
« Tutto bene con il parcheggio? » chiese Ron a Harry. « Io sì. Hermione non credeva che sarei riuscito a
superare l’esame di guida Babbana, vero? Pensava che avrei dovuto Confondere l’esaminatore » … o
pagarlo, ma sapevo che l’aveva Confuso, mi limitai alla solita falsa.
« Non è vero » protestai, finta come non mai. « Avevo assoluta fiducia in te » e nel fatto che avresti confuso
l’esaminatore, strano che questo ne sia uscito indenne.
« In realtà l’ho Confuso » sussurrò Ron a Harry, pensando di non essere ascoltato, mentre caricavano insieme
il baule e il gufo di Albus sul treno. « Avevo solo dimenticato di guardare nello specchietto retrovisore e,
diciamocelo, per quello posso sempre usare un Incanto Supersenso ». Scossi la testa contrariata.
Sul marciapiede Lily e Hugo, mio figlio –copia sputata di suo padre-, erano immersi in un’animata
discussione sulla casa in cui sarebbero stati smistati una volta a Hogwarts.
« Se non finisci a Grifondoro ti diserediamo » intervenne Ron e io divorzio da te pensai malevola
« ma non voglio metterti pressione ».
« Ron! »
Lily e Hugo risero, ma Albus e Rose erano serissimi e mia figlia guardava male suo padre.
« Non dice davvero » li rassicurammo io e Ginny, ma quello screanzato si era distratto sotto lo sguardo
contrariato delle “donne della sua vita” come amava chiamarci, quel nomignolo mi dava il voltastomaco e
Rose faceva spesso una faccia schifata e rabbrividiva come se un animale viscido le si fosse appiccicato
alla pelle. Il rosso senior intercettò lo sguardo del suo migliore amico e accennò di nascosto a un punto a
una cinquantina di metri da lì, evitava spesso di rendermi nota la presenza dei Malfoy, come se potessi davvero
tornare da lui con i miei figli sulle spalle e lui il suo. In un’ altra situazione l’avrei fatto. La rosa nera sul polso
bruciava, evviva lo sapevo che era lì! Voleva anche l’insegna luminosa?
No, sapevo che non la voleva, anche a lui bruciava il polso con la rosa: lo sapevo.
Il vapore si diradò un attimo e tre persone si stagliarono nitide contro la nebbiolina fluttuante.
« Guarda chi c’è ». Come se non l’avessimo visto! Idiota…
Era Draco Malfoy con moglie e figlio, un cappotto scuro e abbottonato fino alla gola. Stava cominciando a
stempiarsi, il che enfatizzava il mento appuntito, ma non era brutto. Non lo era mai stato. Il ragazzino gli
assomigliava quanto Albus somigliava ad Harry. Draco si accorse che Harry, Ron, Ginny ed io lo
guardavamo, mi fissò un istante toccandosi il polso e vidi solo amore nei suoi occhi, il mare in tempesta e la
tempesta stessa, poi fece un brusco cenno di saluto e si voltò.
Volevo andare lì e stringerlo a me come a scuola, volevo lavargli via quell’espressione triste e inebriarmi del
suo profumo fresco, ma la scuola era finita ed io lavoravo al ministero e lui aveva scelto di lasciarmi per il mio bene e
della mia carriera, mi aveva chiesto di sposare Ron, di provare ad amarlo e di dimenticarlo, avevo
mantenuto solo in parte la parola data perché Ron lo avevo amato solo i primi cinque anni di matrimonio, ma era solo auto convincimento, e il
suo nome era impresso con il fuoco nel mio cuore. Astoria Greengrass mi guardava con gli occhi accesi
dall’ira, così mi voltai verso Rose che si era incantata a guardare il piccolo Malfoy senza farsi vedere da
papà, e brava la mia figlioletta. Mi assomigliava, in tutto e per tutto: finisco, mente e occhi. I suoi capelli erano
solo più corti dei miei, fino alle spalle e di un riccio-mosso con dei riflessi rossicci, pochi e quasi invisibili.
In estate diventava biondo cenere.
« E così quello è il piccolo Scorpius » commentò Ron sottovoce. « Cerca di batterlo in tutti gli esami, Rosie.
Per fortuna hai il cervello di tua madre ». Ma dico io si era bevuto cervello?
No, scusate, lui il cervello non l’aveva mai avuto.
« Ron, per l’amore del cielo » ribattei, un po’ seria e un po’ divertita –dal mio precedente pensiero-. « Non
cercare di metterli contro ancora prima che la scuola sia cominciata! »
« Hai ragione, scusa » concesse Ron, ma, come al solito, non riuscì a trattenersi e aggiunse: « non dargli
troppa confidenza, Rosie. Nonno Arthur non ti perdonerebbe se sposassi un Purosangue ». O non la
perdoneresti tu? Come non hai perdonato me e me lo rinfacci ad ogni litigata, eh, Weasley?
« Ehi! » il piccolo James era ricomparso, se mi avesse sentita chiamarlo piccolo mi avrebbe fulminata o si
sarebbe offeso a morte; si era liberato di baule, gufo e carrello, e moriva dalla voglia di raccontare qualcosa,
glie lo si leggeva negli occhi.
« C’è Teddy laggiù » ansimò, puntando alle sue spalle, verso la nuvola di vapore. « L’ho appena visto! E
indovinate cosa sta facendo? Si bacia con Victorie! »
Guardò verso di noi, palesemente deluso dalla mancanza di reazioni.
« Il nostro Teddy! Teddy Lupin! Che si bacia con la nostra Victorie! Nostra
cugina! Gli ho chiesto cosa stava facendo…»
« Li hai interrotti? » domandò Ginny, che di avere un figlio come suo fratello non ne voleva sapere. « Sei
proprio come Ron… » disse a malincuore.
« … e lui ha detto che era venuta a salutarla! E poi mi ha detto di andar via. Si stavano baciando! »
aggiunse James, come se si fosse preoccupato di non essere stato abbastanza chiaro.
« Oh, sarebbe bellissimo se si sposassero! » sussurrò Lily estatica. « Così Teddy farebbe veramente parte
della famiglia! »
« Già viene a cena quattro volte la settimana » osservò Harry. « Perché non gli diciamo di venire a vivere da
noi e la facciamo finita? »
« Sì! » esclamò James entusiasta. « A me non importa di dormire con Al… Teddy può prendere la mia
stanza! »
« No » rispose Harry deciso e terrorizzato, « tu e Al starete in stanza assieme solo quando vorrò far demolire
la casa ».
Guardò il vecchi orologio ammaccato che era appartenuto a Fabian Prewett.« Sono quasi le undici, è meglio
se salite ».
« Non dimenticare di dare un bacio a Neville! » si raccomandò Ginny a James abbracciandolo.
« Mamma! Non posso dare un bacio a un professore! » non aveva tutti i torti questa volta.
« Ma tu sei amico di Neville… » povero ragazzo. James alzò gli occhi al cielo. E mentre Harry si
avvicinava a suo figlio Al e lo rassicurava sui Thestral, gli ricordava un tè con Hagrid –inorridii ricordando i
suoi biscotti e le caramelle mu che spesso ci rifilava-, mentre lo metteva in guardia da Pix,
sui duelli e su suo fratello, mentre gli diceva che Severus era un grande mago ed era Serpeverde,
quindi, sarebbe stato fierissimo di lui comunque. Che gli diceva che avrebbe potuto scegliere perché il
cappello teneva conto di ciò che voleva. Intanto io mi avvicinai a mia figlia e gli consegnai un quadernetto
dicendo « Leggilo solo dopo che sarai stata smistata, però prima mandami un gufo e sappi che conosco
molti Serpeverde che valgono due volte tuo padre. Sii la brava ragazza di sempre, non farti ingannare dalle
apparenza, ma sii prudente: Non essere come tuo padre, anche se so perfettamente che non sei lui e, ti
prego amor mio non cacciarti nei guai. Se sei degna figlia di tua madre e tuo padre ci finirai senza cercali.
Stai attenta a Scorpius Malfoy, suo padre lo conosco, ma di sua madre non mi fido. » Rose inclinò la testa di
lato e io l’abbracciai « Oh, figliola mi mancherai… » lei disse « Anche tu mammina mia, ora che non ci sarò io
dovrai sopportare papà. » io le sorrisi e dissi « Tranquilla, Dean, Semus e Ron sono sempre piantati alla
televisione o al lavoro, lo vedrò poco. » mi sorrise comprensiva e aggiunse « Auguri per la specializzazione
mamma so che ce la farai ma… in bocca al lupo » mi sarei specializzata in Medimagia. Essere capo di un dipartimento al Ministero non mi
impediva di studiare. « Crepi… ora vai, è tardi » dissi, un ultimo abbraccio e mia figlia sparì sopra al treno.
Il libricino conteneva la storia che nessuno aveva mai raccontato, quella più semplice dell’amore più vero:
quella mia e di Draco che mi era affianco ora e mi diceva sussurrando, dopo aver salutato il figlio « Mi
mancherà…» lo guardai di sottecchi. « Anche a me » risposi. « Glie lo hai raccontato? » mi chiese. « Le ho
dato una specie di diario, tu? » chiesi « Lo sa, ma sua madre gli sta inculcando brutti pensieri sui
mezzosangue, lui regge bene, ma penso farà la farsa a scuola così che il figlio dei Zabini non spifferi nulla
ad Astoria. » disse e io risposi « Povero Scorpius… » e lui ribatté « Povera Rosie. » lo guardai negli occhi
esattamente come quando lo vedevo a scuola l’ultimo anno, come una scolaretta innamorata persa e lui
sorrise del suo più dolce sorriso. Ci fissammo negli occhi per un attimo e fu una cosa fatale. Fu esattamente
come tornare del ballo del nostro ultimo anno, oro e argento, fuoco e ghiaccio, Sole e Luna, bel tempo e
tempesta e amore, un amore infinito in entrambe le iridi che sembravano liquide.
« Andranno d’accordo? » chiesi, lui ci pensò su. « O si Ameranno o si Odieranno, non so in quale sperare ».
Ci sfiorammo con le spalle ed era l’unico contatto che potevamo permetterci « Ci vediamo al San Mungo
Miss Granger » aveva bellamente ignorato il mio cognome da sposata e glie ne fui grata « Ci conti Signor
Malfoy… » poi bisbigliò:« Spero tu abbia mantenuto la promessa » io scossi la tesa scocciata « In parte. » lui
mi guardò e chiese « Quale parte hai tralasciato? » dissi solo « Abbiamo il nostro peccato negli occhi, inutile
dirlo a voce » Ti amo pensai, e seppi che lo stava pensando anche lui. Poi mi allontanai
avvicinandomi come nulla fosse a Ginny che disse « E’ tutto ok… » non era una domanda e io le sorrisi.
I ragazzi spuntarono dai finestrini assieme al resto degli studenti. Un gran numero di facce, sia sul treno sia
sul binario, erano rivolte verso Harry.
« Cos’hanno tutti da guardare? » chiese Albus, mentre lui e Rose allungavano il collo per osservare gli altri
studenti.
« Non farci caso » rispose Ron, e io mi stupii della sua maturità. « E’ per me. Sono estremamente famoso ».
Come non detto. Albus, Rosie, Hugo e Lily risero. Il treno cominciò a muoversi e Harry lo seguì
camminando, guardando il viso magro del figlio, già infiammato per l’emozione. Continuò a sorridere e a
salutare, anche se era come un piccolo lutto vedere suo figlio allontanarsi… lo capivo.
[cit.HP7]
L’ultima traccia di vapore svanì nell’aria autunnale. Il treno svoltò. La mano di Harry era ancora
alzata in segno di saluto.
« Non avrà problemi » mormorò Ginny.
Harry la guardò distrattamente e abbasso la mano a sfiorare la cicatrice a forma di saetta sulla fronte.
« Lo so ».
La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene.
.Hermione}
E’ incredibile quanto l’amore sia forte: quello vero sopravvive al tempo, alla lontananza e a tutto
quello che comportano le scelte, giuste o sbagliate che siano. Non so se potrò, nuovamente, amare Draco
Malfoy alla luce del sole. Quello che so e quello che penso è che questa è un’ altra storia e come tale io e lui
siamo solo personaggi marginali. Ora è il tempo di una nuova generazione.


The End



Angolino:
Ora, lo so che volete uccidermi e tutto il resto, ma vi prego con tutto il cuore di fermarvi.
Lo so non avete tutti i torti a volermi morta, ma, contando che volevo uccidere Draco, direi di essere stata
clemente. Mi spiace che sia finita così, ma ormai era deciso. L’ho deciso un giorno in cui ero triste, ero stesa
sul letto senza voglia di fare alcunché e mettendo su la musica mi ero ritrovata a piangere con Diary of Jane
dei Breaking Benjamin che era il titolo che volevo dare inizialmente alla Fan Fiction. Ho messo quel titolo
perché, beh penso l’abbiate capito. Inizialmente era solo l’abbattersi dei pregiudizi e la differenza, il
cambiamento, di Draco dopo la battaglia, che qualcuno in un'altra sede ha commentato come un OOC per il
personaggio di Draco. Solo perché è cresciuto. Ma vabbè non può piacere a tutti.
Spero con tutto il mio cuoricino che vi sia piaciuto questo finale. Che non sia stato scontato… Vi prego
inoltre di recensire la nuova Fic che penso abbiate capito di chi parlerà :P

Recensioni:
Yellow_B: Ora tremo per paura che il finale ti abbia delusa. Ho davvero paura, ma spero mi perdonerai.
Spero ti sia piaciuto e che mi seguirai nella nuova fiction di cui troverai il link a fine pagina.
francydenis: esatto volevo evitare le cose alla Beutiful, ma spero ti sia piaciuto questo finale.
Writer92: Di te ho davvero paurissima invece, penso di averti deluso con questa cosa qui che vorrebbe
essere una conclusione, ma spero non sia così.
Mi hai sostenuta sempre e comunque ti vi bi sorellina perduta.
Rintuzza_95: Perdonata se tu perdonai me per tutto questo, mi spiace, ma volevo finisse così.
MenionLeah: Ora devi lasciare un commento chilometrico Fede, ma lungo quanto la muraglia cinese eh!

Un Grazie a chi ha aggiunto la fiction tra i preferiti:
Siete la bellezza di 36 O.o

1 - BabyBaffy
2 - badgirl92
3 - bribry85
4 - cla81
5 - DamaArwen88
6 - Debora93
7 - EdwardCullen4E
8 - elety
9 - erigre
10 - fleury
11 - FraFri95
12 - francy_hurt_16
13 - fratwi
14 - fulmy
15 - giuly94
16 - laretta
17 - MaryLisa
18 - MenionLeah
19 - PrincessVanilla
20 - Saka
21 - salkmania22
22 - Seferdi
23 - silvia90
24 - skayler
25 - TENTEN_SUPER_STAR
26 - titti6493
27 - Troue_xxx
28 - vannyesa91
29 - vincy93hp
30 - virgi_lycanthrope
31 - whitewolf88
32 - Whitney
33 - Writer92
34 - Yellow_B
35 - _MarcoLandi_


Ringrazio chi mi ha aggiunto tra le seguite la ff:

1 - Baby Gal
2 - Cali
3 - excel sana
4 - francydenis
5 - frhanson
6 - Kyryu
7 - OoOTrilli and DracoOoO
8 - pometina94
9 - Rituzza_95
10 - scimmietta95
11 - sesshoyue
12 - single93
13 - Smerillia
14 - Troue_xxx
15 - ValyBrick
16 - will_marta
17 - _Pika_

Vi Aspetto:

Diary Of Rose

   
 
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