Ya’aburnee
La speranza che la persona che ami
viva più a lungo di te.
viva più a lungo di te.
All’inizio Vader aveva stentato a crederci. Non poteva essere vero, lei era viva, se lo sentiva, eppure… la prova schiacciante dei suoi timori era esattamente di fronte ai suoi occhi.
Il petto di Padmé non si sollevava più, il battito cardiaco si era fermato per sempre. Le labbra, serrate ancora in un cipiglio triste, erano livide tanto quanto la pelle del viso, bellissimo anche nel sonno eterno.
Un ricordo gli affiorò alla mente, con la stessa caducità di una foglia, che ormai avvizzita, si stacca da un albero. Sei un angelo? le aveva domandato, quand’era ancora bambino, la prima volta che l’aveva vista su Tatooine. Mai quelle parole gli erano sembrate tanto vere. Padmé, il suo angelo, la donna che amava più di qualsiasi altra cosa al mondo, se n’era andata, distrutta da un destino che lui stesso aveva cercato di evitarle… e tutto per colpa di quell’incapace di Skywalker. Se solo non fosse stato così debole…
Vader si appoggiò al bordo del giaciglio su cui era stesa sua moglie, e lo strinse tra le dita, mentre un’ondata di rabbia mista a dolore lo travolgeva come una marea. Paura, ira, odio, sofferenza… un cavaliere Jedi non avrebbe dovuto provare certe emozioni, ma lui… non era più uno di loro. Lui era più forte. Il Lato Oscuro aveva temprato il suo potere… e probabilmente, avrebbe continuato ad accrescerlo. Meglio così, comunque.
Il suono del respiratore era l’unico che contrastava la marea di pensieri che gli passavano per la testa. Avrei voluto che vivessi più a lungo. Vader allungò una mano guantata e sfiorò la guancia di Padmé in una carezza che non aveva più nulla a che fare con l’uomo che era diventato. Avremmo potuto governare la galassia insieme... a fianco a nostro figlio...
… ma anche lui era morto, ancor prima di venire alla luce. Il ventre rigonfio dell’ex senatrice di Naboo svettava sinistramente sotto la sgargiante veste funebre tipica del suo pianeta. Vader rimase in silenzio per qualche minuto, lasciando che l’odio lo avvolgesse in un pesante sudario, dopodiché girò sui tacchi e si allontanò dall’ultima persona che lo teneva ancorato al suo passato.
«Addio», sussurrò, più a se stesso che ad altri, e quella parola venne inghiottita dal silenzio della notte. Mai più avrebbe permesso che l’inettitudine di Skywalker ostacolasse i suoi piani.
Mai più…