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Autore: lella minerva    17/02/2019    1 recensioni
The Home è un orfanotrofio e casa d accoglienza per tutti gli esclusi dal mondo magico. I Purosangue con figli magono hanno un luogo dove abbandonarli. Qui crescono nell amore. La direttrice è una donna molto forte e coraggiosa estremamente abile nonché membro del primo ordine della fenice. Entrate con me a The Home con i vostri personaggi alla scoperta di un nuovo aspetto del mondo magico.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Silente, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Più contesti
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                                                                                                                                                       30 Ottobre 1995 Ufficio di Silente                             

Il preside stava in piedi affacciato alla finestra gli occhi celesti ad osservare il panoramadalla piccola finestra ad arco con uno sguardo carico di tristezza, ignaro di avere la stessa posa del suo sucessore anni dopo.
L'uomo si stava preoccupando per Schima e i suoi ragazzi temeva potessero essere vittime di bullismo dagli altri studenti, e forse anche da qualche professore. Forse avrebbero avuto davvero popchi sostenitori nel corso di quell'anno.
Ogni volta che pensava a loro non riusciva a sopprimere il senso di pace e gioia che aveva provato durante la sua prima visita all'istituto.
Ancora oggi dopo tredici anni lì nel suo ufficio, quell'insieme di emozioni non lo abbandonavano.
Fù così che lo trovò la vicepreside, la professoressa Minerva McGranitt, gli occhi fissi sul parco senzavederlo realmente, perso in ricordi passati e un sorriso spentoin volto.
La strega dall'aria severa dovette bussare ripetutamente alla porta di legno massiccio e chiamare il mago per riuscire ad attirare l'attenzione.
Quest'ultimo dopo aver girato il capo la osservò sorridendo e disse "Minerva! Non l'avevo sentita arrivare. Prego mi dica." la voce disinvolta, fingendo di non vedere il cipiglio severo della Grifondoro.
"Albus è ora. Tutta la scuola è riunita in cortile pronta a ricevere le delegazioni di The Home e della Leon Leoni" gli comunicò la professoressa di trasfigurazione "Sono in arrivo" terminò con voce tagliente e scocciata, era chiaro dal suo sguardo che si stava chiedendo come avesse fatto il preside a dimenticarsene.
Senza dire altro il preside richiuse la finestra con gesti calmi e lenti superò la donna ferma sulla porta e arrivatoin fondo alle scale con un sorriso disse"Coraggio Minervao arriveremo tardi".
Alzando gli occhi al cielo la donna seguì l'uomo che, era certa, un giorno o l'altro l'avrebbe fatta impazzire.
Una volta usciti ihn cortiule tutta la scuola stava osservando il cielo nuvoloso o i prati tutto intorno nell'attesa di scorgere qualcosa,i due professori si unirono ai propri studenti.                           A vari Km di distanza
Le nuvole parevano assumere forme mostruose e grottesche aiutate dalle sfumature grigio-nere preludio di un temporale con i fiocchi che di lì a poco si sarebbe scatenato su tutta la Gran Bretagna.
Jael fissava quelle bizzarrie dall'enorme finestra a poiano terra della carrozza di The Home. La ragazza stava seduta sul grande divanobianco, un braccio adagiato sul bracciolo e l'altro posato sul petto la mano a toccare il ragnoin oro rosa, regalatole dal fratello.
Indossava abiti da viaggio formati da dei pantaloni lunghi e neri che le slanciavano le gambe slanciate e toniche infilati in un paio di stivali bianchi con il pelo e dal tacco basso. Sul grembo era posato unb eskimo verde oliva e sopra indossava un maglioncino bianco, le braccia infilate in un paio di guanti d'argento con le dita mozzate.
La mora ammirava il cielo in  attesa dei lampi con la testa comodamente poggiata sulla spalla sinistra del fratello e la mente piena di timore verso l'avventura che l'attendeva.
Il fratello Saul, seduto comodamente al suo fianco con lke gambe accavallate, aveva stupito tutti iniziando a leggere un libro di trasfigurazione. Appena qualche coraggioso chiedeva spiegazioni il ragazzo rispondeva indispettito "Devo far fare a The Home bella figura".
Saul era speranzoso di divenire il camopiuone Tre Maghi di The Home.
Il ragazzo italiano,Jan, invece si era addormentato appena iniziato il viaggio stupendo tutti i suoi compagni.
Su una delle due poltrone nere era degantemente seduto il professor Walker, il mago stava osservando il suo orologio da taschino in oro giallo e arabeschi rosso fiamma.
Era evidente a tutti nella carrozza, quanto ilbiondo professore fosse impaziente di arrivare.
Certo cercava di nascondere l'ansia leggendo il giornale ma si interrompeva a intervalli regolari per consultare quel piccolo orologio per poi passarsi una mano sulla folta barba.
Fu la sua routine da inizio viaggio.
Sull'altra poltrona invece stava seduta Schima.
Anche l'indiana stava osservando le nuvole cercando in loro traquillità e serenità. Avrebbe avuto bisogno di quelle due emozioni nel mese a venire, The Home sarebbe stata sotto i riflettorie sulla bocca di tutti. Questo portava a una sola cosa, discussioni.
Ma quello che davvero le procurava ansia era il Torneo e tremava al pensiero di uno dei suo iragazzi messo tanto in pericolo. In momenti come questo detestava la sua impulsività.
Erano quattordici anni che la strega non vedeva Hogwarts e si rendeva conto solo in quel  momento che avrebbe incontrato i figli di coloro che aveva conosciuto in passato, amici o nemici che fossero. Sperò che quegli incontri non fossero troppo dolorosi.
Penelope e Carina avevano passato il viaggio nella stanza della rampolla Malfoy ridendo e parlando di frivolezze.
Penelope indossava un'abito di seta a mezze maniche e coin scollo a barchetta nero con arabeschi in velluto nero.
Carina invece aveva un'abito verde smeraldo con inserti in argento senza maniche. I capelli biondo platino acconciati elegantemente.

Trilly sul seggiolino di guida era anch'essa persa nei ricordi, la sua prima volta ad Hogwarts quasi trent'anni prima.
All'epoca era solo una piccola elfa domestica spaventata e smarritra. Era lì in cerca della sorella Sally, sperava in un suo consiglio dopo che il Padrone, un mago molto amante delle torture, l'aveva seviziata per otto giorni consecutivi.
Sally lavorava all'istituto magico da quattro anni ormai, l'aveva ascoltata e disinfettata. Poi con una dolcezza infinita le aveva ricordato le sue responsabilità convincendola a tornare dal suo padrone.
Trilly ammaliata dalla dolcezza e dal rispetto che provava per Sally tornò dal suo padrone che distrusse tutto ciò che di dolce e innocente avesse conservato in lei.

Nel frattempo a pochi chilometri di distanza l'intera Hogwarts sussultò e urlò di entusiamo riempirono il parco quando l'enorme galeone della Leon Leomi uscì dall'acqua.
Pareva una nave pirata cinquecentesca con le venti scarlatte vele che sfoggiavano lo stemma della scuola.
La nave venne ormeggiata al largo e la delegazione raggiunse la riva a bordo di piccole gondole mosse con la magia.
La poreside salutò Silente con due baci sulle guance, gli studenti italiani osservarono ammaliati la bellezza e la maestosità del castello.
Artemisia Zaniol indossava un lungo abito rosso di pizzo, stavano gli aspiranti campioni coperti da mantelli amaranto con dettagli d'oro.
A nessun studente maschio hogswortiano sfuggì la bellezza della studentessa bionda dall'aspetto ammaliante.
Silente si spostò per far accomodare la Zaniol e i suoi studenti all'interno del castello, solo alcuni di loro tra cui la bellissima strega bionda, restarono indietro unendosin agli inglesi nell'attesa della terza scuola.
Nessuno sapeva come e quando la misteriosa scuola sarebbe apparsa si osservavno così attorno nervosi.
All'improvviso uno studente del terzo anno Corvonero, dalla cima delle scale cui era, urlò "Ehi! Ma cos'è? Lassù guardate!" accompagnò quelle parole indicando ncon l'indice un piccolo puntino verde che si stava avvicinando velocemente. Dopo circa cinque minuti l'oggetto era arrivato a destinazioneplanando dolcemente.
Tutti gli studenti rimasero interdetti osservando lo strano mezzo. Davanti a loro stava la carrozza verde acido di The Home. I sei pony poalomini che trainavano la carrozza avevano le chiome intrecciate cion nastri di seta verde e nera.
Sonny saltò giù dalla sa postazione agile. Qualche studente ridacchiò alla vista di quel particolare spettacolo.
La maggior parte del pubblico operò osservò la carrozza, o meglio la minicarrozza, incuriositi. Si perchè in quello strano quadretto tutto era proporzionato a misura di elfo.
Hermione Granger osservava la scena dalla scalionata dell'ingresso principale. Pensò fosse logico dare agli elfi una carrozza della loro grandezza, avrebbe garantito loro un viaggio più comodo soprattutto se lungo.
Si trovò a provare una certa simpatia per quella strana scuola. Aveva letto la storia della fondazione della scuola e una biografia della preside Blackwood, il libro era composto da venti pagine, non aveva affatto soddisfatto la sua curiosità. Era quindi speranzosa di conoscere gli studentui di quella misteriosa scuola.
Ron Weasley dal canto suo, stava ridendo allegramente per la strana situazione davanti ai suoi occhi. Pensando alla follia della scelta. Vi erano moltri altri mezzi di trasporto più comuni e meno bizzarri.
+Anche Harry Potter rideva contagiato dall'ilarità del rosso. Gli occhi verdi attenti dietro le lenti tonde, con il dubbio in testa chiese "Raggazzi! Osservate il simbolo sulla portiera della carrozza vi ricorda nulla?" chiese agli amici di sempre che però non risposero troppo impegnati a biasticciare tra loro.
In quel momento davanti a loro l'elfo con il panciotto stava declamando ad alta voce "Signore e Signori ecco a voi la delegazione di The Home accompagnata dal professor Walker. Gli studenti candidati al torneo e infine la preside dell'iastituto Schima Blackwood".
Dopo questa breve presentazione l'elfo aprì lo sportello della carrozza.
Ciò che seguì parve un vero e proprio cartone animato babbano che lasciò tutti stupiti. Dalla porticina uscì un piede umano, appariva grottesco vista la piccola apertura da cui stava uscendo, questa si alzò e allargò quel tanto che bastava per far uscire l'uomo poi tornò alle sue dimensioni. Pareva fatto di gomma.
L'uomo che ne era uscitoera il professor Walcker, alto con i capelli ramati lunghi legati in una treccia, la barba appena accennata e gli occhi verdi circondati da occhiali dorati a goccia, ricordavano certi occhiali da sole babbani anni '90.
Indossava un completo cachi con camicia marrone, i primi bottoni slacciati e niente cravatta.
L'uomo si stistemò l'abito per poi stringere la mano a Silente e scambiarsi qualche convenevole.
Poi scesero gli studenti ad uno ad uno con addosso le divise scolatiche e sopra, a proteggerli dal freddo, un mantello di pelliccia nera con l'interno in seta verde acido e lo stemma della scuola cicito sul cuore.
Jael Busoni fu la prima, i capelli castano chiaro corti dietro e lunghi davanti9 con il ciuffo a coprirle l'ochio destro. Indossava unb abito vietnamita a fasciarle il corpo snello, arancione chiaroi e pantaloni arancione un pò più scuro. Stivali e guanti bianchi ne comoplketavano la figura.

La seguì Saul Busoni il gemello, un ragazzo alto con capelli dred biondo cenere fino alle spalle.
Gli occhi blu acquamarina che severi osservavano tutto intorno.
Il viso ha la mascella dura e una forma quadrata, lo fanno apparire severo. Inbdossava una camicia alla coreana celeste e pantaloni neri.
I due studenti si afifancarono al prodessore sorridendo al Professor Silente con un lieve inchino.
Poi scese Jan Fraser Vendramin u ragazzo alto due metri e ottanta robusto e con lunghi boccoli neri, la pelle olivastra, le lunghe e folte ciglia nere coprivano due occhi verde muschio, labbra carnose e naso largo.
Il ragazzo indossava una camicia alla coreana grigio perla e pantaloni neri.
Carina Siria Malfoy aveva un viso dolce e affusolato con occhi grigi e i lunghi capelli biondo platino acconciati, e fu la sucessiva a lasciare la carrozza. L'abito vietnamita che indossava era verde foglia con pantaloni color muschio. Sorrise al preside salutandolo con una piccola riverenza per poi affiancarsi ai suoi compagni.
L'ultima studentessa a scendere fù Penelope Withe. Gli occhi grandi castani osservavano stupiti tutto ciò che vedevano. I capelli lunghi e ricci mossi dal vento scalfivano un viso dolce dal naso all'insù e labbra sottili. Indossava un abito vietnamita verde petrolio con pantaloni neri, il corpo paffutello. Incantata da tutte quelle novità si affiancò ai suoi compagni dimenticandosi di salutare il preside inglese.
Per ultima come preannunciato, scese la preside che come prima cosa sorrise all'elfo e lo ringraziò con cortesia e dolcezza, Sonny era rimasto tutto il tempo dritto e fermo tenendo  aperto lo sportello della carrozza con il braccio libero dietro la schiena.
Schima scoccò un'occhiataccia ai suoi ragazzi avvicinandosi. "Siete tutti in punizione!" disse loro una volta raggiunti con voce calma ma che non ammetteva repliche di alcun tipo.
La donna indossava semplici blue jeans con una camicetta bianca e il mantello come tutti.
I capelli d'ebano erano raccolti in un'elaborato insieme di trecce.
Las strega sorrise allegra a silente pronta a iniziare questa nuova avventura.
Dopo che tutti si furono salutati e che i nuovi arrivati vennero presentati agli insegnanti inglesi entrarono nel castello.
Un brusio eccitato si diffuse tra gli studenti che piano piano entrarono nel castello scambiandosi impressioni su ciò che era appena avvenuto.
Gazza sull'uscio del massiccio portone scuro si lamentava di tutto il futuro lavoro che quei nuovi mopcciosi gli avrebbero procurato. Ma non poteva certo immaginare di quanto questa previsione fosse vera.


ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti ed eccoci qui con un nuovo capitolo. Chiedo scusa e stato inseritop a pezzi perchè il efp non accetta il formato del mio world ... solito problema. ho visto che gia alcuni lo hanno letto mentre lo stavo completandio spero quindi che avranno la pazienza di rileggerlo.
scusate ancora per il ritardo ma ecco a voi il capitolo con htlm sistemato finalmente.

spero recensiate in molto buona domenica a tutti e a presto un bacione Lella Minerva.  
   
 
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