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Autore: dana    03/05/2005    0 recensioni
Lily si svegliò di soprassalto e si ritrovò di fronte la faccia di tre ragazzini.
Uno era il più alto con i capelli e gli occhi neri, un altro aveva i capelli e gli occhi marroni e sembrava piuttosto stanco, l’ultimo invece pareva allegro con i capelli neri e spettinati e due grandi occhi nocciola coperti da un paio di occhiali ancora più grandi.
-- Chi siete? -- domandò con un filo di voce la ragazza
-- Chi sei tu? -- fece di rimando quello più alto
-- L’ho chiesto prima io… -- rifilò Lily.
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

*Flash Back*

-- Bene ora posizionatevi alla destra del vostro manico di scopa e dite “su”, la scopa dovrebbe salire immediatamente verso di voi… -- Mr Knight stava spiegando la prima lezione di volo per i giovani Grifoni che guardavano la scopa che c’era accanto a loro straniti. Si sentirono molti mormorii e qualche scopa fare qualche leggero movimento per terra.

Solo un ragazzino dai capelli corvini e perennemente arruffati era riuscito nell’intento di far alzare la scopa al primo tentativo.

-- Molto bene signor Potter! -- Mr Knight sorrise -- Ora monti sopra la sua scopa e punti il manico verso l’alto per salire e verso il basso per scendere… -- continuò la sua spiegazione il professore. Il ragazzino alzò di un po’ il manico e sentì il terreno mancargli sotto i piedi. Per qualche istante una strana sensazione di vuoto si impadronì di lui, ma dopo un po’ guardandosi bene intorno questa sensazione fu rimpiazzata da uno strano senso di libertà e divertimento allo stato puro, era come se l‘aria fosse il suo vero elemento, si sentiva sicuro di sé ed era sicuro di poter fare ciò che voleva. Cominciò ad andare sempre più in alto senza badare molto al professore che gli ordinava di scendere subito a terra. Quando arrivò molto in alto volse uno sguardo indecifrabile al terreno e ai suoi compagni di corso ormai dei semplici puntini e prendendo quanto più fiato gli era possibile scese giù in picchiata.

“Una cosa unica!” questo si ripeteva mentalmente mentre sentiva il vento schiaffeggiargli la faccia con forza. Quando fu a pochissimi metri di distanza dal suolo virò completamente cercando di addolcire l’atterraggio al suolo.

Immediatamente tutti i compagni di casa si fiondarono su di lui per congratularsi mentre il professore era ancora immobile a fissare la scena incredulo.

-- WOW! Come Hai fatto! -- Sirius sorrideva raggiante, ma mai come faceva James in quel momento.

-- Sei stato incredibile Ramoso! -- Remus da dietro le spalle sorrideva e chiedeva spiegazioni all’amico, ormai completamente travolto. I Serpeverde erano rimasti in disparte guardando la scena con odio e disgusto.

-- Lasciatelo respirare per favore! -- Mr Knight sembrò risvegliarsi improvvisamente dal suo stato di trance e si diresse a passo veloce verso il giovane ragazzo.

-- Dopo io e te dobbiamo fare una bella chiacchierata. Passa nel mio ufficio -- fece guardandolo con aria seria. L’espressione di James mutò immediatamente. Non era poi tanto sicuro di voler essere un idolo, se doveva essere cacciato dalla scuola…

-- Jamie! Ma dove hai imparato? Non ci avevi detto di saper volare… -- Sirius gli aveva portato un braccio intorno alle spalle e cercava di usare un tono molto professionale causando le risate nel gruppetto.

-- Io non so volare -- fece James arrestando immediatamente l’attacco di risa che c’era intorno.

-- Senti, puoi dire quello che vuoi, ma ti abbiamo visto tutti su quella scopa! Sei sceso giù in picchiata ad una velocità! E poi all’ultimo secondo hai cambiato direzione e sei planato piano a terra. Cose del genere non le vedevo da secoli!! -- continuò Sirius gesticolando per mostrare la mossa di cui parlava. James sorrise

-- Ti dico che non so volare, o almeno non ci avevo mai provato prima di adesso… -- ammise il moretto.

-- Hai un talento naturale, ecco cos’hai! Anche il professore l‘ha notato!-- continuò Sirius battendogli una pacca sulla spalla. Il sorriso di James si spense in un secondo

-- Anche se avessi un talento naturale stai certo che domani mi rispediscono a casa con tutti i bagagli… -- fece con aria avvilita mentre si dirigevano verso la lezione di Trasfigurazione con la professoressa McGranitt.

-- Dai non prenderla così male! Chi sa magari vuole solo farti i complimenti… --

-- SIGNOR POTTER MA SI RENDE CONTO DELLA GRAVITA’ DELLA COSA? -- quello che gli si era parato d’avanti era un professore di volo piuttosto alterato. Abbassò lo sguardo senza rispondere.

-- LEI RISCHIAVA DI CADERE DA QUELLA SCOPA DA UN’ALTEZZA QUANTO MENO CONSIDEREVOLE E DI ROMPERSI TUTTE LE OSSA DEL CORPO! PER QUESTO DOVRO’ LEVARE ALLA SUA CASA COME MINIMO 50 PUNTI! -- fece tutto d’un fiato. James ancora una volta non rispose. Il professore si passò una mano tra i capelli e guardò il ragazzino che aveva di fronte.

-- Ho parlato con la direttrice della sua casa -- continuò dopo un po’ abbassando il tono. James strinse gli occhi il più possibile: era certo che quella sarebbe stata la sua fine.

-- La professoressa McGranitt, ed è stato deciso che lei sarà il cercatore della squadra di Grifondoro… -- concluse questa volta con un sorriso in volto che stava a dire “vedi di recuperare i punti che hai perso però!”. James non era sicuro di aver sentito bene. Cercatore della squadra di grifondoro!!! Si alzò di scatto dalla sedia e dopo aver salutato il professore andò subito a cercare Sirius e Remus.

-- Ehi! Ragazzi! -- li richiamò vedendoli in fondo al corridoio del terzo piano.

-- Guarda chi si fa vivo! La star del momento! -- fece con un largo sorriso Sirius

-- Com’è andata con Knight? -- chiese invece Remus

-- Bene… -- fece trattenendo un sorriso James

-- Ovvero? Non ti hanno sbattuto fuori da Hogwarts no? -- fece Sirius

-- Esatto --

-- Allora cos’è successo? -- continuò Remus sempre più curioso.

-- Ho fatto perdere 50 punti a Grifondoro… --

-- COSA?! DOVE LI RECUPERIAMO NOI 50 PUNTI SU DUE PIEDI?! -- fece Sirius con voce strozzata.

-- Non preoccupatevi… credo che ne recupereremo anche più di 150... -- fece misterioso Jamie. Remus intanto lo guardava sospettoso

-- Cosa nascondi Ramoso? -- domandò a bruciapelo

-- Sono diventato il cercatore della squadra di Grifondoro!! -- fece James mentre un sorriso a trentadue denti si impossessava del suo volto. Gli occhi dei due amici che aveva di fronte sembrarono uscire completamente fuori dalle orbite.

-- INCREDIBILE! -- Fu l’unica parola che riuscì a dire Sirius prima che si gettasse insieme a Remus addosso per arruffargli ancora di più quei suoi capelli neri.

*Fine Flash Back*

-- Paddy dovresti pararla la pluffa sai? -- la squadra di Quiddich di Grifondoro sembrava essere finita nel caos totale.

-- Lo so ramoso! Non fai altro che ripetermelo! -- fece alterato un ragazzo dai lunghi capelli neri tenuti legati da una coda bassa.

-- Allora perché non provi a prenderla?! -- fece altrettanto arrabbiato un altro ragazzo dai capelli corti e neri spettinati dal vento.

-- Io la prendo la pluffa! Solo che non dovresti passarmi davanti ogni secondo! --. James per poco non perse l’equilibrio dalla scopa quando scoppiò a ridere.

-- Dunque dovrei lasciar perdere il boccino per farti prendere la Pluffa? -- domandò seccato.

-- Cretino, non intendevo questo! --

-- Allora cosa intendevi? -- lo stuzzicò James

-- Ragazzi basta così! Forse è meglio che andiate a farvi una doccia gelata adesso! -- una ragazza dai capelli biondi e leggermente ricci si era intromessa nella conversazione per farli tacere entrambi. Sirius guardò la ragazza riluttante poi cominciò a calare di quota fino a raggiungere il terreno. Poco dopo James fece lo stesso.

-- Senti… non voglio litigare -- fece James con aria stanca. Sirius gli rivolse una delle sue classiche occhiate indifferenti che avevano colpito molte persone.

-- E’ solo che la partita che avremo tra pochi giorni contro quei maledetti Serpeverde mi sta distruggendo -- concluse con un sospiro. Sirius per un attimo non lo degnò di uno sguardo poi si girò e sorridendo fece

-- Ok amico, ma la prossima volta scarica la tua “rabbia” sugli avversari e non sugli alleati.. -- fece dandogli una pacca sulla spalla

La sala comune dei Grifondoro era quasi completamente deserta per la cena in corso giù in sala grande, ad eccezione di quattro ragazzi seduti sui divani accanto al fuoco.

-- Ramoso, hai chiarito con Lily? -- la voce di Lunastorta ruppe quel silenzio quasi forzato che vi era tra i quattro malandrini.

-- Non mi può neanche vedere. -- fece neutrale l’interessato

-- Sarà, ma tu non fai niente per andarle incontro… -- continuò Remus

-- Moony non mi sembra il caso. È capace di tagliarmi la testa se sorpasso la linea dei tre metri… -- rispose James con un sospiro mentre giocava con quel boccino tra le mani.

-- Ti credevo più intelligente sai Jamie? Devo ricredermi invece… tu le devi parlare. Non ti staccherà la testa a morsi non preoccuparti… -- fece Remus

-- Lo dici tu! Fortunatamente le maledizioni senza perdono sono appunto “senza perdono” altrimenti io ne sarei infestato! Non la conosci quella li! -- fece irritato Jamie

-- Non è vero so che non è così. Secondo me accetterebbe di buon grado di parlare se tu la finissi per qualche secondo di fare il cretino. -- fece serio Moony.

-- E come lo sai? -- chiese curioso Peter che fino a quel momento si era estraniato dalla conversazione

-- Anya, la sua amica, mi ha detto che Lily ti considera cretino perché --

-- Cominciamo bene! -- fece con un sorriso malinconico sulle labbra James.

-- Perché non fai altro che giocare con quel boccino e spettinarti i capelli facendo il gallo. -- concluse Moony

-- Allora amico mio non hai proprio speranza… -- fece Sirius e Remus lo incenerì con lo sguardo

-- Sentite, forse è meglio che smettiamo di parlarne, ok? Forse è meglio che me la levo dalla testa. Ce ne sono tante che pagherebbero per avere le attenzioni che ha lei! -- fece con un ghigno James

-- Ora si che ti riconosco amico! -- fece Sirius sorridendo

-- Lily, per quanto tempo credi di dover rimanere chiusa qui dentro? -- fece Anya con un sospiro

-- Anche per sempre se è necessario… -- fece Lily prendendo a stringere convulsivamente il cuscino tra le mani. La bionda sospirò nuovamente

-- Non fare la bambina, dai vieni giù devi pur mangiare qualcosa, no? -- cercò di convincerla invano

-- Se vuoi mangiare vai, io però non vengo giù. Se scendi puoi dire a tutti che non mi sento tanto bene? --

-- Io non dirò nulla a nessuno. Ora tu vieni giù con me e mangiamo tutt’e due come si deve.. -- fece prendendola per un braccio e tirandola verso la porta.

-- No, non voglio… -- fece strattonando un po’ l’amica

-- Lily, sai che non potrai evitarlo per sempre! -- fece esasperata Anya

-- Per sempre non posso è vero… ma ancora non mi va di vedere la sua viscida faccia… -- fece con una smorfia Lily riprendendo a strangolare il cuscino ormai deformato.

-- Lilian Evans! Ora tu scendi con me in sala grande a cenare o ti ci devo portare io con un incantesimo?! -- fece isterica la bionda. Lily la guardò scettica.

-- Neanche se volessi riusciresti a portarmi giù con un incantesimo… -- disse facendole la linguaccia

-- A si? È cosi che la pensi? -- fece l’altra cadendole addosso per farle il solletico -- Allora signorina ho trovato il tuo punto debole? Ora tu scenderai con me vero --. Lily si stava contorcendo dalle risate ed era a poco a poco finita sul pavimento

-- Si, si, ma smettila di torturarmi! -- fece

-- Ora si che mi piaci! -- fece l’amica smettendo improvvisamente di farle il solletico e cercando di alzarsi

-- Dove credi di andare? Anche io so qual è il tuo punto debole… -- fece Lily cominciando a sua volta a farle il solletico. Pochi minuti dopo erano entrambe a terra che ridevano di gusto.

-- Scendi con me? -- chiese speranzosa la bionda. Lily scosse il capo

-- Non è facile convincermi… --

-- Ti prego! Fallo per me!!! -- disse Anya facendole gli occhi da cucciolo. A quella vista Lily non poté fare a meno di ridere

-- Che c’è da ridere? -- chiese fintamente offesa la bionda

-- Niente, niente… -- fece ricomponendosi la rossa

-- Allora vieni? -- continuò imperterrita Anya. Lily la guardò un secondo e dopo un largo sospiro fece un segno di assenso all’amica che le balzò praticamente addosso.

-- Però non posso venire così! -- fece indicando il largo pigiama rosa e le pantofole larghe.

-- Muoviti però! --

-- Si si! -- fece falsamente esasperata la rossa.

Pochi minuti dopo stavano scendendo le scale del dormitorio e il sorriso sulle labbra di Lily si gelò istantaneamente.

I malandrini erano seduti comodamente sui divani davanti al camino.

James stava parlando con Sirius e Remus. Ormai aveva deciso. Avrebbe dimenticato Lily.

Se solo non gli fosse apparsa davanti in quel momento…

“E’ bellissima” solo questo riusciva a pensare mentre lasciava la frase a metà facendo girare i compagni verso il punto che fissava lui.

-- James? -- la voce di Remus ormai gli appariva lontana, distante.

-- Ehi! Amico stai bene? -- anche Sirius sembrava lontano.

-- Cosa? Eh? Si.. Non preoccupatevi. -- fece senza mai distogliere lo sguardo da quello della ragazza

“Perché mi deve fissare così!!!”

Quegli occhi nocciola erano come magnetici, sembravano attirare a se quelli di Lily, che non riusciva proprio a distogliere lo sguardo e sembravano volerle trasmettere sicurezza e dolcezza.

-- Lily? -- sentiva la voce di Anya parlarle, ma non comprendeva bene cosa le stesse dicendo.

-- Non preoccuparti ora vengo a mangiare… -- fece automaticamente.

Il giovane intanto si era alzato e si stava avvicinando lentamente alla ragazza. Aveva dei bellissimi occhi verdi, sembravano due smeraldi. Il suo sguardo passò dagli occhi della ragazza alle sue labbra, e automaticamente si inumidì le sue. Tra loro non vi erano state parole, ma sembravano capirsi benissimo. Dagli occhi di lei, James riusciva a leggere timore di essere ferita come da una sottile lama.

Proprio mentre le loro labbra si stavano per sfiorare qualcosa scattò d’improvviso in Lily che si allontanò di scatto facendo cadere in avanti il ragazzo…

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Fine secondo capitolo

  
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