Rabbia
Il lavoro era una buona distrazione, almeno di giorno.
Aveva iscritto Marta a danza e nuoto, Andrea frequentava l’asilo nido aziendale.
Le notti continuavano ad essere infinite ed insonni.
“È stato accusato d’omicidio stradale” spiegò sua suocera, mettendo fine ai festeggiamenti per il primo compleanno di Andrea.
“Potrebbe essere condannato fino a 16 anni” aggiunse suo suocero.
“E alla mia condanna non ci pensa nessuno?” sbottò Lorenzo. “Ai miei figli rimasti orfani?”
“È la legge” ribatté sua sorella.
Percepì la vicinanza di sua madre e chiuse gli occhi.
Aveva iscritto Marta a danza e nuoto, Andrea frequentava l’asilo nido aziendale.
Le notti continuavano ad essere infinite ed insonni.
“È stato accusato d’omicidio stradale” spiegò sua suocera, mettendo fine ai festeggiamenti per il primo compleanno di Andrea.
“Potrebbe essere condannato fino a 16 anni” aggiunse suo suocero.
“E alla mia condanna non ci pensa nessuno?” sbottò Lorenzo. “Ai miei figli rimasti orfani?”
“È la legge” ribatté sua sorella.
Percepì la vicinanza di sua madre e chiuse gli occhi.
“Sua moglie non ce l’ha fatta, mi dispiace.”
Cos’aveva fatto per meritarselo?
[100 parole]
Nota dell'autrice:
Eccoci alla seconda fase del superamento di un dolore, insieme a Lorenzo incontriamo la rabbia e quel senso di impotenza che lo attanaglia, anche se circondato dai suoi cari.
Appuntamento a domani per la terza fase.
Buona serata e un grazie a chi vorrà lasciarmi un pensiero.
Eccoci alla seconda fase del superamento di un dolore, insieme a Lorenzo incontriamo la rabbia e quel senso di impotenza che lo attanaglia, anche se circondato dai suoi cari.
Appuntamento a domani per la terza fase.
Buona serata e un grazie a chi vorrà lasciarmi un pensiero.
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