Epilogo
Dal diario di Rolf
Scamander
11 agosto 2005
Oggi, per il nostro primo anniversario di
matrimonio,
ho regalato a Luna una copia rilegata del suo primo libro sul
Follefrullo, che
abbiamo concluso proprio la sera prima che nascessero i bambini.
Lorcan e Lysander sono due tesori, e dopodomani
fanno
sei mesi: pensavo di non aver bisogno di tutto questo (una moglie e una
famiglia), pensavo di bastare a me stesso, e invece… non
avrei mai pensato di
poter essere più felice, e ancora oggi, anche dopo un giorno
faticoso o
elettrico, mi basta andare nella nostra casa portatile, e negli occhi
di Luna e
nel sorriso dei bambini trovo la pace. Gli animali sono ancora la
nostra
passione, e niente è migliore di condividere la vita con una
persona che
capisca profondamente ciò che ti può portare a
stare lontano per mesi, o che
non ti lasci andare a casa per mangiare o dormire per giorni, e Luna
è tutto
questo, e molto di più: l’ho trovata tardi
rispetto all’età in cui la gente si
sposa, ma so che lei era già stata scritta per me, e il caso
prima o poi ci
avrebbe fatti comunque incontrare.
I nostri progetti continuano e nelle fasi di
approntamento della stazione i bimbi staranno dai nonni, ma poi, alla
faccia di
quel che dice la gente, verranno con noi: la nostra famiglia
è il bene più
prezioso, non lo divideremmo mai.
L’estate
di sei anni fa incontravo una ragazza
stupenda, dagli occhi azzurri e la mente aperta; oggi quella ragazza
è sempre,
e sempre lo sarà, la luce più bella che possa
riscaldare le mie giornate e
illuminare la mia vista appannata sul mondo – ogni mondo, in
ogni sua stupenda sfaccettatura –, e benedico ogni
giorno la mia fortuna. Perché questa è la
verità: Luna Pandora Lovegood
Scamander è uno scrigno di amore e vita, di sogni e
desideri, dell’essenza del
sole d’estate. E io amo la sua luce.