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Autore: MargheritaDolcevita    29/03/2019    0 recensioni
-Hai mai pensato alla ciclicità dell’universo?-
-Ehm… no. Non prima d’ora se non altro. Perché?-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
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Ti ho vista camminare oggi. Eri da sola e avevi quel passo spedito e deciso di quando non hai voglia di parlare o affrontare il mondo, i capelli sempre in disordine che cerchi di spostarti dalla faccia senza successo, ti ho osservata per qualche metro e mi sembrava di sentire il tintinnare dei tuoi orecchini anche da così lontano. 

 

-Ma non ti da fastidio quel rumore di continuo?-

-Ma non lo fanno sempre! E poi io non ci faccio più caso.-

-Finirai per diventare sorda.- 

-Sì… quando sarò vecchia come te forse.- 

 

Avevi ragione, dopo un po’ non lo si sente più, non ci si fa più caso. Diventa un pezzo di te.
Non mi hai visto, ho alzato la mano per salutarti ma non ti sei nemmeno girata e sono rimasto così, con quel gesto a mezz’aria che mi ha fatto sentire uno scemo. Avevi da fare credo, ho visto le sopracciglia aggrottate di quando sei concentrata su qualcosa, ti fanno sembrare così arrabbiata, ti succede sempre quando guidi. 

 

-Perché sei incazzata?-

-Non sono incazzata.-

-Hai una faccia…-

-La mia?-

-Sì, ma hai la tua faccia versione incazzata.-

-No, giuro di no.-

-Sarà…-

-Supponente.-

-Attenta ragazzina.-

 

Mi piaceva come ridevi quando ti chiamavo “ragazzina”, mi piaceva come ridevi sempre in verità. Labbra rosse e un sorriso pieno di denti bianchi, mi faceva sentire vivo come la prima volta che ti ho toccata. 

 

-Ragazzina a chi? Ma come ti permetti?-

-A te! Vieni qui, smettila di giocare.-

-Non mi devi sgridare…-

-Ah… non devo?-

-No.-

-Mh, allora vieni qui dai… giuro che se vieni qui non ti sgrido più, sii buona bambina.-

 

Poi tu mi sorridevi e io non riuscivo mai ad arrabbiarmi con te, mai sul serio. Ti ho vista lanciare i bicchieri attraverso la stanza, e mandarli in frantumi sulla parete, c’è ancora la macchia di vino sul mio muro e grida il tuo nome, non mi sono arrabbiato nemmeno quella volta e tu ne eri stupita.

 

-Non mi mandi via?-

-No.-

-Oddio… guarda cosa ho fatto.-

-Non mi importa.-

-Ho fatto un casino, faccio solo casini.-

-Non fai solo casini, guarda… sei tu, una macchia indistinta ma con i margini definiti e un colore vivido. Ti sei appena lanciata sul mio muro.-

 

Avevi riso così forte che mi sembrava avesse tremato tutta la casa, e poi sei caduta fra le mie braccia, letteralmente. 

 

Mi manchi bambina. 

 

Magari ti mando un messaggio… Voglio solo sapere come stai, lo giuro. Che male può fare?

  
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