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Autore: fenris    30/03/2019    6 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                          Capitolo 10:Quiete

Da due settimane Beacon, che già era stata in fermento per i lavori sulle nuove difese, stava ricevendo un flusso quasi incessante di studenti dalle altre Accademie, nuovi arrivi ogni giorno. I team non venivano infatti tutti in una volta, un po' perchè serviva tempo per preparare tutti i dormitori, un po' perchè i vari presidi stavano ancora scegliendo gli studenti più adatti da tutti gli anni. Tra questi vi era però un team totalmente falso da Haven,: Cinder, Neo e poiché ufficialmente Diarmuid e Astolfo. Il primo con l'aspetto che aveva prima di finire nelle pozze di Salem, il secondo identico a una persona normale, con occhi azzurri e capelli rosa. I due indossavano degli amuleti di Polvere contenente l'Aura di Neo( e anche qualcos'altro) che permetteva loro di nascondere le loro fattezze corrotte.

Ufficialmente Mercury ed Emerald, i soliti compagni delle due ragazze avevano ricevuto un incidente durante un'escursione in una foresta a causa di un branco di Grimm. Quelli( totalmente inesistenti, ovviamente) dei due Servant avevano avuto un simile incidente e Lionheart, interessato a quello che avrebbero potuto fare insieme, ne aveva fatto un team temporaneo per il torneo, facendo il tutto in maniera molto rapida e anonima. Ma siccome tutti gli altri studenti erano occupati tra studi, missioni, e i propri preparativi, nessuno ci fece molto caso, anche perchè Haven era enorme, nessuno , anche i professori riuscivano a ricordare tutti gli allievi.

“ Bene, signori, ora come ora ci troveremo davanti i teenager più forti e letali dei quattro regni- disse Cinder mentre giravano nel cortile dell'accademia- state ben attenti a ciò che fate o dite.”, concluse dopo che il suo gruppo aveva attraversato i cancelli identificativi precedentemente installati da Medea. Fortunatamente non avevano dato problemi, quindi la protezione dei due Servant nascondeva la loro natura in tutto e per tutto.

“ Ok, Cinder. Eravamo cavalieri, mica cavernicoli.”, le rispose Astolfo, seccato da quella paranoia. I quattro si erano distaccati dal gruppo di quella giornata per farsi una mezz'idea di com'era strutturata Beacon e avere il prima possibile informazioni sul dove potesse essere il loro obbiettivo. Lì, in mezzo agli studenti della più famosa scuola di combattimento al mondo, qualcosa ribolliva nel sangue di Cinder. Una strana eccitazione di essere circondata da persone così forti e letali, forse capaci di darle una piccola sfida prima che diventasse davvero inarrestabile. I ragazzi di Haven erano senz'alcun dubbio forti, ma alcuni veramente troppo frivoli. Decisamente si sarebbe divertita al Vytal Festival. Mentre annotava mentalmente i segni di riferimento della scuola, qualcosa le finì addosso.

“ Ehi, guarda dove vai!”, urlò al tipo, che le fece un inchino di scusa.

“ Scusa , ma era iniziata una battaglia col cibo. Sono impazziti tutti!”, si scusò lui in fretta e furia.

“ E per un gioco da bambini c'è questa ressa?”, gridò lei, incavolata per un motivo così stupido. Da che mondo è mondo, Cinder Fall non aveva mai lasciato perdere un'offesa o un torto di qualunque tipo, chiunque fosse responsabile aveva pagato per mano sua.

“ Hai mai visto una battaglia di cibo a Beacon?”, esclamò il povero studente prima di andarsene, lasciando i quattro a chiedersi ' WTF?!'. Incuriositi andarono nella direzione da cui scappavano tutti e sentirono in effetti ogni genere di rumore proveniente dalla mensa, sembrava che un intero branco di Goliath si fosse rifugiato lì, fino a quando uno schianto enorme non concluse il tutto. Pochi secondi dopo, videro entrare la professoressa Goodwitch, gonfia di rabbia.

“ Qualche idea su cosa sia successo?”, domandò Astolfo avvicinandosi con cautela e davanti la porta riuscì a vedere i responsabili di tutto. I team RWBY, JNPR e SESP erano lì a terra, ricoperti di zuccero, salsa e diversi altri tipi di generi alimentari, mentre tutti i tavoli e le posate volavano in giro grazie alla semblance di Glynda prima di rimettersi al loro posto.

“ Emh, scusi, cos'è successo?”, chiese Diarmuid alla donna, che notò la divisa di Haven, tentata di piangere per l'imbarazzo.

“ Uno degli studenti in visita, suppongo. Scusate per lo spettacolo vergognoso, vi assicuro che questi sono eventi molto rari in questa scuola. Io sono la vicepreside, Glynda Goodwitch.”, disse la donna, facendo un piccolo inchino di scuse.

“ Non si preoccupi, scene del genere non sono poi così rare da noi.”, commentò Cinder, notando in quel momento due suoi compagni di scuola, Sun e Neptune, presenti in mensa. Il secondo dei due per di più era ricoperta da una strana bibita viola e guardava storto il suo leader, intento a fare ad Emil la manovra di Heimlich, facendogli sputare un osso di dimensioni non indifferenti.

“ Grazie, fratello.”, disse semplicemente il fauno sotto gli occhi di Cinder, che si sbattè una mano in fronte. In fin dei conti quegli studenti, per quanto pericolosi, erano pur sempre teenager.

                                                                                                                                              *****

“ Che dici, Blake, ce lo siamo meritato?”, domandò Ruby alla partner prendendo un sacco pieno di posate rotte.

“ Onestamente? Credo di sì.”, ammise la fauna, impegnata con due sacchi non dissimili. Dopo la battaglia in sala mensa la professoressa Goodwitch, ancora più in preda alla vergogna grazie alla presenza di studenti di Haven aveva messo i tre team( Ironwood, sentito quanto successo, le aveva dato l'autorizzazione e il dovere di far lavorare anche il team SESP, con grande esasperazione di Ciel) a sistemare tutto il casino da loro causato prima di poter anche solo poter sperare in una doccia. Yang e Weiss erano incaricate di buttare i rifiuti organici ancora presenti, che non erano pochi, ma ne avrebbero approfittato di sicuro per parlare anche della nuova arma della biondina. Il team di Atlas era invece impegnato a lavare la caterva di piatti al posto del solito staff, cui era stata concessa una meritata sera di riposo e il team JNPR si stava occupando della sala mensa, ancora lorda all'inverosimile.

La coppia rossonera avrebbe potuto risolvere relativamente in fretta grazie alla semblance di Ruby, ma Glynda aveva proibito l'uso dell'Aura(lasciando intendere che se non avesse trovato il lavoro soddisfacente, si sarebbero dovuti occupare anche dei bagni. Una prospettiva che ovviamente non intrigava nessuno) e quindi ne approfittavano per fare una necessaria conversazione. Pur lavorando bene come partner e intendendosi nella maggior parte delle questioni, a differenza delle due compagne di squadra non parlavano poi così spesso, sebbene qualcuno non fosse d'accordo.

“ Cavolo, io volevo passare la giornata migliore di sempre e vi ho trascinato in questo.”, sospirò Ruby. Lo scontro di cibo era iniziato indirettamente a causa sua, quando aveva creato la lista di attività per la giornata migliore di sempre. Mentre discuteva col suo gruppetto di amici però, Nora aveva lanciato una mela a Weiss(diretta a Yang in realtà), che con un glifo l'aveva riflessa verso Ciel. Emil e Penny si erano messi a ridere insieme a Nora e Yang, scatenando in breve una reazione a catena che lasciò come unici combattenti i tre team. Un macello di proporzioni titaniche.

“ Beh, di certo non hai fatto peggio di me. Vi ho quasi trascinato nei miei stessi guai.”, ammise la fauna ripensando a quanto successo neanche un mese prima.

“ Dai, nessuno ti incolpa per quello. Avevamo tutti motivi per andare. Siamo future Cacciatrici, impariamo a convivere col rischio fin dall'inizio dell'addestramento. Poi da questo punto di vista siamo simili, siamo venute qui per fare una differenza e migliorare qualcosa.”.

“Io sono diversa, Ruby, sto solo cercando di rimediare ai miei peccati.E ho permesso a problemi personali di danneggiarvi.”, disse Blake ripensando a quanto successo al porto, piantando le unghie nel palmo della mano per come aveva ignorato completamente gli ordini per andare da sola contro Roman.

“ Beh, forse se fossi stata una leader più esperta non sarebbe successo.”, commentò Ruby un po' triste mentre alzava un tavolo. Nonostante l'approvazione di tutte le sue compagne alla nomina, non aveva poi molta esperienza, temeva di fare troppi errori prima o poi.

“ Ruby, ammetto che forse Ozpin ha fatto un po' troppo favoritismo nell'ammetterti prima e farti leader al tempo stesso, ma finora sei stata all'altezza del compito.”, la consolò Blake mettendole una mano sulla spalla.

“ Grazie, Blake. Solo promettimi di non correre più come hai fatto quella volte.”, rispose Ruby, guardandola con uno sguardo di pura gratitudine e affetto.

“ Lieto di vedere la mia nipotina fare il suo ruolo di partner.”, disse improvvisamente una voce proveniente da pochi metri di distanza, rivelando Vlad, che teneva la schiena contro un palo della luce con atteggiamento incredibilmente elegante e virile(1).

“ Zio Vlad!”, esclamò Blake correndogli addosso e attaccandosi al suo collo sotto lo sguardo sorpreso di Ruby.

“ Zio...? Oh, grande Oum, Vlad Tepes?!”, disse stupefatta Ruby guardando il fauno pipistrello con gli occhi luminosi come due stelle. Stava parlando con quello che poteva benissimo essere il più temuto lanciere di tutta Remnant, nonché il fondatore del terzo più grande esercito al mondo.

“ Ruby Rose, giusto? Ho incontrato i tuoi genitori e i loro compagni parecchie volte.”, cominciò Vlad cordiale porgendole la mano, che Ruby però non prese dall'eccitazione.

“ Davvero? In effetti zio Qrow aveva inteso di conoscerla.”.

“ Già, ci siamo salvati più volte la vita a vicenda in circostanze piuttosto estreme. Se non sbaglio è stato lui ad addestrati, vero?”, domandò il fauno pipistrello, ricordando alcune delle battaglie che aveva affrontato insieme al mietitore.

“ Già, grazie a lui ora posso usare la mia fantastica Crescent Rose come un'estensione del mio corpo. A proposito, ha con lei le sue armi?”, chiese innocentemente la rossa guardando l'uomo con uno sguardo quasi supplicante, al cui Blake si mise una mano in faccia, la sua leader poteva essere veramente troppo sfacciata in certi momenti. Comunque Vlad non inarcò un sopracciglio e prese da dietro la schiena due lame lievemente ricurve tenute insieme da un cerchio di metallo. Alla pressione di un pulsante le aste si allungarono e la passò a Ruby.

' Proprio come Summer', pensò nostalgico il Cacciatore notando l'espressione quasi estatica della giovane dagli occhi d'argendo, che prese a girare la doppia lancia con una certa destrezza e osservando il cerchio che collegava le due estremità prima di dare qualche colpo all'aria.

“ Mhh, un collettore di Polvere diviso in due sezioni. Uno usa le classiche fiale e un'altro cartuccie energetiche simile a quello di certe armi laser. Un mix bizzarro, ma indubbiamente letale se usato bene. Quanti anni ci ha messo a costruirla?”, chiese ridando l'arma al legittimo proprietario, che fu più che lieto di spiegare.

“ Un lavoro di una vita, possiamo dire. Realizzai il primo prototipo arrivato a Menagerie, ma non mi permetteva di combinare come si deve combattimento dalla lunga e dalla breve distanza, né di usare la mia semblance al suo massimo potenziale. Questa versione ha ancora alcuni dei pezzi dell'originale, ma risale a circa due anni fa.”. Le due apprendiste Cacciatrici sarebbero rimaste a parlare con Vlad ancora un po', ma caso volle che il dovere venne a chiamarlo in quel momento sotto forma di una giovane fauna camaleonte.

“ Generale, mr. Scarlatina e Ironwood richiedono la sua presenza.”, annunciò Ilia, accompagnata da un'altra ragazza, sempre nell'uniforme dell'esercito di Menagerie. Aveva capelli grigio scuro e occhi cerulei, poco più bassa di Ruby, ma non sembrava avere tratti animali.

“ Arriverò subito- disse il loro generale- ma prima permettetevi di presentarvi qualcuno. Ilia, Tarifa, vi presento Blake Belladonna, la figlia del nostro capovillaggio, e Ruby Rose, sua leader. Trattatele come fareste per me. Blake, Ruby, vi presento due delle mie migliori specialiste in stealth, Ilia Amitola e Tarifa Widow.”.

“ E' un piacere conoscervi. E lasciate perdere le formalità, qui sono solo un'apprendista Cacciatrice.”, rispose Blake, lievemente imbarazzata dall'introduzione di Vlad. Non aveva intenzione di esercitare alcuna autorità sull'esercito di Menagerie, specie considerando cos'aveva fatto nella White Fang.

“ Onorata di conoscervi.”, disse invece Ruby offrendo la mano in segno di saluto.

“ Stesso per noi. Le informazione forniteci dai membri della White Fang che avete catturato al porto ci sono state molto utili. Faremo in modo di scoprire che cos'hanno in mente.”, riferì Ilia ricambiando il gesto con fare cordiale.

“ Voglio aiutarvi, quanti di voi ci sono a Vale?”, chiese Blake ansiosa.

“ Attualmente circa una ventina, stiamo collaborando col corpo di polizia del Regno. Comunque...giuri di non aver più niente a che fare con Adam Taurus?”, chiese invece l'altra ragazza, visibilmente sospettosa, facendo indietraggiare Blake, che involontariamente portò la mano dove in genere teneva Gambol Shroud.

“ Lo sapete?”.

“ Lord Vlad non è il tipo da nascondere segreti ai suoi sottoposti, se non necessario- rispose Ilia, ora un po' più fredda- Sai, ci siamo già incontrate in un'occasione, Blake, anche se non te lo ricordi. Durante uno degli ultimi scambi amichevoli tra le nostre organizzazioni eri accanto a lui. Mesi dopo l'ho combattuto insieme a un intero gruppo per consegnarlo alle autorità competenti. L'unico motivo per cui non ci ha ucciso è che almeno all'epoca Sienna lo teneva ancora al guinzaglio.”, concluse digrignando i denti al ricordi di quel combattimento.

“ Non ero responsabile dei suoi metodi, né tantomeno complice.”, controbattè Blake, sentendosi quasi sotto accusa. Anche lo sguardo di Ruby divenne più duro verso le due faune. La corvina sapeva di non aver il diritto di rigettare le critiche da una propria simile, ma non aveva intenzione di essere offesa per cosa di cui non era responsabile... non del tutto, almeno. Oh, chi prendeva in giro, era parecchio responsabile.

“ Scusa Ilia, Blake. Questo conflitto interno la sconvolge, e non è certo l'unica tra i nostri ranghi. E perdona anche me per aver citato l'argomento.”, disse Tarifa sinceramente dispiaciuta.

“ Tranquilla, in fin dei conti mi trovo nella sua stessa situazione e non posso dire di essere veramente innocente.”, rispose Blake sollevata.

“ In ogni caso l'offerta di aiuto reciproco resta valida, per voi e i nostri compagni. Vi contatteremo se scopriremo qualcosa di importante, anche riguardo Sienna. Arrivederci”, si congedò Vlad andandosene con le due sottoposte.

“ Sai, Ruby... in fin dei conti era vero, non siamo così diverse.”.

                                                                                                                                     *****

Intanto, nella bella cittadina di Arcadia, i due fieri genitori di otto figli stavano trasportando le valigie, con l'intenzione fare un bel viaggietto che si sarebbe concluso a Vale.

“ Hai preso tutto, Amore?”, chiese Jeanne uscendo dalla casa con una grossa valigia, indossando la sua armatura completa. Se già il suo completo casalingo era piuttosto corazzato(ehi, se devi crescere otto bambini con un po' troppa Aura per la loro età e in qualche caso anche artigli o code, meglio prendere contromisure), questa la faceva sembrare un autentico carrarmato: Spalle e gambe erano completamente ricoperte di metallo, così come il collo, ogni singola parte progettata per offrire meno pelle possibile ai Grimm e non intralciare i movimenti; spallacci piccoli, ma abbastanza appuntiti da poter essere usati come armi e un pettorale ricopriva interamente la parte superiore, più che capace di bloccare i proiettili, attacchi elementali e zanne.

L'elmo ricopriva per intero la testa e aveva due piccole ali da drago come decorazione sopra le orecchie. Teneva anche una maschera simili a quelli delle vergini di ferro come maschera antigas sulla cintura, ma la indossava di rado,. Il suo armamentario consisteva di un'asta con una lunga bandiera infusa di Polvere, che fungeva come scudo e arrotolandosi su sé stessa anche come potente lancia e uno spadino tenuto dietro la schiena, capace di trasformarsi in pistola.

“ Fatto. E chiamato Sapphron, lei e Terra arriveranno domani.”, rispose Siegfried prendendo a sua volta una buona mangiata di bagali, prima di uscire in giardino. Le loro figlie erano tutte attorno dando bacetti di saluto, richieste di salutare Jaune e così via.

“ Papà, ricordati di portare un regalino da Vale.”, gli chiese Rossweiss, la più piccola, di appena otto anni. Non fosse stato per i capelli albini e la pelle ricoperta di squame sarebbe stata una perfetta versione in miniatura della madre, che le accarezzo i capelli. “ E dite a Jaune di chiamare più spesso.”, richiese Brunilde, di 16 anni.Anche lei quasi identica alla madre e nel suo caso umana, figura longilinea con un mazzafrusto tenuto alla vita. Sapphron era la figlia maggiore dei due Cacciatori, trasferitasi da qualche anno ad Argus( una cittadina sulle coste di Mistral) con la moglie e il figlio di due anni. Pur non essendo una guerriera fatta e finita come i parenti che avevano intrapreso quella guerriera, aveva comunque aiutato più volta il padre nella guardia cittadina e a suo dire avrebbe potuto dare filo da torcere a non pochi Cacciatori appena usciti dall'Accademia.

“ Tranquille, tranquille, faremo tutto! Voi intanto assicuratevi di non far impazzire vostra sorella. Ricordatevi che deve anche pensare a un bambino ora.”, le rassicurò il padre, che aveva portato tutte le valigie in giardino insieme a Jeanne. Lì il cavaliere venne avvolto da una potente energia blu argentea, talmente densa che il terreno sembrò tremare e pochi secondi dopo si trasformò in filamenti che si addensarono davanti a lui in un nucleo dello stesso colore che continuò a crescere e cambiò quindi forma. In una manciata di secondi crebbero una coda, ali da pipistrello, una testa dotata di corna e possenti fauci. Per farla breve, nel giardino di casa Arc c'era un drago delle dimensioni di un camion, traslucido come fosse fatto di vetro e molto luminoso.

Si trattava della semblance di Sigfried, come l'aveva chiamata lui 'Fafnir'. Un drago di pura Aura che combatteva al suo fianco( o avvolgendolo come un'avatar da combattimento) e poteva essere anche potenziato dalla Polvere, utilisimo sia in combattimento che come mezzo di trasporto. Le ragazze l'avevano visto infinite volte, ma quella creatura magnifica era sempre uno spettacolo per gli occhi.

“ Bene, ragazze, allora...”, cominciò Jeanne salendo sulla creatura, prima che le figlie la interruppero.

“ NON DOBBIAMO FAR IMPAZZIRE SAPPRON!”, ripetero all'unisono, avendo sentito quell'avvertimento decine di volte nei giorni scorsi. I loro genitori avevano deciso di fare una seconda luna di miele, consistente in una serie di missioni nei pressi di Vale anche per poter stare vicini al loro terzogenito e assistere al Vytal festiva, e buona parte di loro era stata a dir poco incazzata di non poter andare a vedere di persona il loro fratellone combattere. Ma erano sicure che si sarebbero divertite comunque, sarebbero state pur sempre otto ragazze, più un bambino piccolo, con tanta immaginazione. A ripensarci sul momento, Sigfried si rese conto che forse quel piano non era così geniale, ma di certo non sarebbe stato peggio di quando una volta aveva trovato metà casa distrutta. Il duo partì comunque in groppa al drago, che teneva i bagagli nella bocca, lasciando che i due occupanti potessero godersi il vento tra i capelli e la splendida visione del terreno, i cui dettagli erano ormai ridotti a puntini confusi.

“ Quindi, andiamo a prendere Lancelot e Atlanta?”, domandò Jeanne, tenendo le braccia ben strette agli addominali del pilota, che si sentivano persino da sotto l'armatura.

“ Sì, un bel volo ad Atlas e Mistral. Per fortuna mi sono fatto di caffeina e ci sono un bel po' di isole dove far sosta per ricaricarci.”.

“ In questo caso mi farò un bel sonnellino. Svegliami se ci attaccano.”, disse la paladina poggiando la testa sulla schiena del marito, che sospirò.

“ E io che speravo di passare il viaggio in compagnia.”, brontolò Siegfried guardando l'orizzonte. Almeno la bellezza di mare e cielo leniva un po' l'amarezza dovuta al vero motivo di quel viaggio.


                                                                                                                                             *****

1) Virile alla Jojo, per intenderci.

Salve a tutti, scusatemi sia per il ritardo che per il capitolo terribilmente breve, ma mi sono trovato incastrato in una marea di progetti in comune, oltre che alla traduzione. Questo capitolo è essenzialmente introspettivo e si focalizza in parte sul rapporto tra Blake e Ruby, perchè come una lettrice su Fanfiction.net mi ha fatto notare, quelle due non hanno avuto così tante occasioni per consolidare il loro rapporto, quindi ho deciso di rimediare. Spero il lavoro vi sia piaciuto a grandi linee e che Vlad dimostri il suo carisma. Poi Tarifa, se non ve lo ricordaste, è la fauna ragno che aveva intrappolato Blake a Menagerie. Ilia invece si è unita all'esercito dopo aver mollato la scuola e aver incontrato per caso Vlad.Non quando potrò tornare, vista l'imminente ritorno della sessione. Cercherò per allora di mettere un bel capitolo pieno d'azione e con molti più dettagli di questo mezzo scheletro, fisici e psicologici. A presto.
  
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