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Autore: BluAvis    15/04/2019    4 recensioni
"Per chi conosce la Lore... per chi la sta scoprendo... per chi la scoprirà..."
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Immaginate i nostri aspiranti Eroi catapultati nell'incredibile mondo di Dark Souls, cosa ne uscirebbe fuori? Vivete insieme a Midoriya e Bakugou un'avventura nel regno di Lordran, con tanto di Lore, NPC, Quest, Boss Fight e Rage Quit. Siamo consapevoli che questa storia sarà per "pochi", ma se siete appassionati di questo videogame o anche solo incuriositi, allora divertitevi a leggere le peggio cose, tra le quali le immancabili citazioni dell'internet, come ThePruld, Yotobi, Sabaku no Maiku e molti altri ancora. Una Fanfiction Nerd per i Nerd, fatta con tanto amore e Nerdaggine.
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Storia scritta a DUE MANI, insieme a Bluebb, con la quale dividerò la stesura dei capitoli, quindi è molto probabile che vi sarà una visibile differenza "di stile", ma... ehi... il bello è proprio questo: momenti cazzari e demenziali scritti da un "gamer" come me, intervallati a momenti di profonda narrazione scritti da un'esperta di Lore come Bluebb. ENJOY!!!
[BluAvis x Bluebb]
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Fuori dall’Accademia… e dentro la Lore!

 
In quel di Lordran, regna il silenzio, fino a quando un gigantesco corvo plana sulle rovine, lasciandoci cadere un ammasso di pelle e ossa. Sembra la carcassa di un uomo, tra l’altro già in avanzata decomposizione. Cade a terra come un sacco di zavorra, producendo un rumore sordo. Qualche secondo di nulla, poi si mette in piedi, salda sulle proprie gambe. È un non-morto, un uomo consumato dalla Maledizione. Di quale Maledizione stiamo parlando? Non vi è dato saperlo, non ancora, almeno. Anzi, forse non lo capirete mai. Sappiate che tutto questo mondo ruota intorno ad una Maledizione, quella del Segno Oscuro, che grava sul Mondo degli Uomini tanto quanto su quello degli Dei… e altre parole epiche che fanno tanto “scena medievale-fantasy”.
 
Il non-morto, putrefatto nella sua stessa forma maledetta, privo della sua pelle, cavato dei suoi occhi, smembrato dei suoi muscoli… un aborto di madre natura, in pratica, porca miseria che schifo. Comunque, questa specie di pancetta-affumicata su gambe si avvicina al centro delle rovine e si guarda un po’ intorno, confusa. Non ha gli occhi, ma ci vede lo stesso. Osserva l’ammasso di rocce intorno a lui, sembra tutto messo un po’ a caso, forse è uno di quei templi che cadono in rovina dopo secoli di lucente bellezza. Non gli importa più di tanto, la sua attenzione viene attirata dalla spada conficcata al centro delle rovine. Un’antica arma dalla lama a spirale, cosparsa da piccole lingue di fuoco, come se la lama stessa fosse intrisa di qualche calore proprio. Il non-morto ci si avvicina, valuta la discreta qualità dei particellari, poi stende una mano sopra l’elsa e accende il falò. Si dovrebbe parlare anche della natura dei falò, del perché della loro esistenza, della fonte dalla quale traggono il loro misterioso potere, ma non vi è dato saperlo, non ancora, almeno. Anzi, forse non lo capirete mai.
 
Il non-morto si siede accanto alla spada, si sente rinvigorito, ma ha già provato quella sensazione. C’era un falò anche nel Rifugio. Anche in quella occasione, qualcosa nel suo animo lo ha spinto a sedersi e a recuperare le energie. Si è sentito attratto da quella fiamma, ma non sapeva il perché. Sa solo che, all’interno di quella prigione, inseguito da tutti i problemi, vessato dalla terribile Maledizione, impaurito del senno che poco a poco svaniva, quella fiamma è stata una salvezza. Si alza e sacrifica una Umanità bruciandola al falò, al fine di recuperare le sue vere sembianze. L’Umanità è un qualcosa di materiale, un oggetto, così piccolo da poter essere tenuto sul palmo di una mano. È nera, fumosa, sicuramente magica, e ha anche un paio di simpatici occhietti bianchi che galleggiano sullo sfondo scuro. Di certo non la cosa che vuoi ferma a fissarti nell’oscurità, quando magari non riesci a prendere sonno e tutto intorno a te assume forme strane. Se quella roba viene gettata nel falò o viene bruciata o viene affiancata… insomma, non si capisce bene perché l’animazione non è chiarissima… è possibile riprendere delle sembianze più umane, si ritorna ad essere un “uomo” come si deve. Mentre si compie la magia, il non-morto si chiede cosa sia quell’ombra chiamata Umanità, ma non gli è dato saperlo, non ancora, almeno. Anzi, forse non lo capirà mai.
 
Poco importa, l’importante è togliersi quell’aspetto putrido di dosso e tornare umani. In effetti, dopo una piccola esplosione del falò, il corpo del non-morto si ricopre di pelle candida, i muscoli riacquistano tonicità, dal cranio spuntano i capelli e quel terribile odore di carogna va via. Finalmente è tornato come prima.
Non fa neanche in tempo ad assaporare l’umanità ritrovata, che una voce piuttosto familiare esplode alle sue spalle.
- Kacchan!!! Non ci credo, anche tu qui!!!
No, dai, che cazzo, non può essere. Si gira lentamente, gli occhi chiusi, ed inspira. Schiude poco poco una palpebra e quasi spera di esserselo immaginato. Poi vede quel ragazzino scompigliato e lentigginoso agitare la mano, mentre corre nella sua direzione. È bardato con un armatura leggera, la spada dondola nella cinta e lo scudo sporge dalla schiena. Lo raggiunge accanto al falò e lo circonda con un sorriso a trentadue denti, le iridi smeraldine a dir poco brillanti.
- Che coincidenza! Sei arrivato a Lordran!
Bakugou inspira di nuovo, espira, inspira ancora una volta ed espira. Decide di tentare un approccio serio e diplomatico.
- CHE CAZZO CI FAI QUI, DEKU DI MERDA???
Midoriya estrae la spada e la mostra con fierezza, nonostante sia un semplice temperino scheggiato.
- Sono il protagonista di questo cross-over! Ma ti rendi conto? Un ruolo principale nell’avventura di Dark Souls!!!
Bakugou sbatte le palpebre, poi aggrotta le sopracciglia.
- Che minchia sei, tu?
Izuku si mostra sorpreso, non per la scurrilità, ma per l’apparente ignoranza di lui.
 
Rinfodera la spada, si schiarisce la voce ed espone con voce stentorea.
- Kacchan, ci troviamo nel fantastico mondo di Dark Souls, per la precisione nel regno di Lordran, il regno degli Dei. Se ci troviamo qui è per assolvere al nostro compito ed entrare nella storia dei grandi Lord, come ha fatto Gwyn.
Bakugou è costretto ad inspirare un’altra volta.
- Deku… io non ho idea di quello che tu stia dicendo, né di chi tu stia parlando… so solo che sono stato prelevato da una prigione piena di robe tanto strane e catapultato qui da un pennuto fuori misura,
- Mi è successa la stessa cosa! Proveniamo dal Rifugio dei Non Morti!
- Quindi anche tu hai dovuto affrontare un bestione obeso con evidenti problemi di alcolismo che agitava la colonna di una cattedrale come se fosse una clava?!
- Intendi il Demone del Rifugio? Certo!
Bakugou ricorda con fin troppo astio quell’episodio. Era stato costretto a fronteggiare un mostro alto dieci volte lui soltanto con una spada rotta. Solo dopo dieci minuti di pedicure al suddetto mostro aveva finalmente capito di dover scappare da una VISIBILISSIMA porta laterale, per poi ritornare armato.
 
Una vena comincia a pulsare pericolosamente sulla sua tempia.
- E me lo spieghi perché ho dovuto passare le pene dell’inferno?
- Te l’ho detto, se siamo qui è perché siamo stati scelti.
- Ma scelti per cosa?! Non sto capendo un cazzo!!!
- Kacchan, dai, calmati… ecco, tieni…
Midoriya rovista all’interno della sua bisaccia e ne tira fuori una sorta di ampolla piena di un luminescente liquido arancione. La agita sotto il naso del compagno con fare invitante.
- Prendine un sorso, vedrai che ti sentirai meglio.
Bakugou la fissa per un istante, poi ricorda.
- Ohi, ma ce l’ho anch’io quella roba.
Cerca tra le tasche della sua casacca e ne estrae una fiala esattamente identica a quella tra le mani di Deku, il quale non si mostra sorpreso.
- È una Fiaschetta Estus, fondamentale per noi non-morti.
Guarda la sua con tristezza e malinconia, pervaso da un greve ricordo.
- Mi è stata donata da un audace cavaliere che, nei suoi ultimi istanti di vita, ha deciso di affidarmela per aiutarmi a fuggire da quell’inferno…
Gli scende una lacrimuccia, Bakugou alza un sopracciglio.
- Davvero? Pensa che a me l’ha data un coglione che si era fatto spiaccicare da un masso rotolato giù per una scalinata.
- Quella è una convenzione della community ormai smentita. Il cavaliere è troppo spostato sulla sinistra per esser stato colpito dal masso. Molto più probabilmente è caduto dal tetto o qualcosa del genere.
Deku alza la propria Fiaschetta, invitando l’amico a colpirla con la propria, come a voler brindare alla memoria di quei prodi eroi.
- Le Estus ci curano, Kacchan. Saranno molto utili per il nostro viaggio.
Bakugou guarda pensiero la sua.
- Ma allora perché quell’imbecille non l’ha usata per curarsi?
Un dubbio legittimo, quello di Katuski, ma non gli era dato sapere la risposta, non ancora, almeno. Anzi, forse… no, no, quella è proprio una puttanata, non c’è modo di giustificarla… ma bevi QUESTA CAZZO di pozione, Oscar!!!!
 
I due si siedono al falò, pronti a scambiarsi informazioni.
- Non ci credo, possiamo affrontare questa avventura insieme, Kacchan!
- Eh, sì, a proposito. Hai detto che vieni anche tu dal Rifugio. Mi spieghi dov’eri? Non ti ho visto, eppure sono abbastanza sicuro di averlo girato in lungo e largo.
- Tecnicamente ero lì, ma in un tempo diverso. Anzi, in un mondo diverso. Qui funziona così, ci sono i mondi sovrapposti.
- In che senso?
- Il tempo è distorto.
- Ma se eri in un altro mondo, perché adesso ci siamo incontrati?
- From.
- E tu come sei arrivato qui? C’è un secondo corvo?
- From.
- E comunque, perché non riuscivo a scavalcare un cazzo di gradino, ma potevo solo rotolarci contro?
- From.
- E mi spieghi perché ho trovato tre Umanità su un cadavere messo a pecora sul bordo di un pozzo?
- From.
- DEKU, CE LA FINISCI DI DIRE “FROM” AD OGNI MIA CAZZO DI DOMANDA??? CHE MINCHIA SIGNIFICA “FROM”???
Midoriya si gratta la testa, imbarazzato.
- Scusami, Kacchan. Anche io sto cercando ancora di imparare le regole di questa storia, dammi tempo.
I suoi occhi saettano a destra e a manca, in cerca di qualche appiglio.
- Ehi, ho un’idea, perché non chiediamo informazioni a quel cavaliere laggiù?
- Che cavaliere…
Bakugou segue lo sguardo del compagno e quasi non sobbalza per la sorpresa. A pochi metri da loro, in effetti, un uomo è stiracchiato su una pietra, bardato in una lucente armatura in acciaio.
- Ma quello è sempre stato lì?
Chiede, confuso, ma Midoriya è già partito in quarta verso il tizio.
 
Ci si pone davanti e lo saluta con un inchino.
- Salute, messere. Potreste indicarmi la via, di grazia?
Bakugou lo raggiunge, già pentito di averlo fatto.
- Ma come parli?
- Siamo in un mondo fantasy! Devo pur darmi un tono medievale, no?
Lui sbuffa, seccato, per poi rivolgersi al cavaliere.
- Allora, comparsa, dicci dove cazzo andare.
L’uomo li guarda con fastidiosa saccenteria.
- Bene bene, chi abbiamo qui? Dovete essere dei nuovi arrivati. Fatemi indovinare. Degli altri non-morti, esatto?
- Ma bravo, da cosa l’hai capito? Dalla puzza di carogna o dalle orbite vuote?
- Kacchan… andiamo… porta un po’ di rispetto…
- Ci sono in realtà due Campane del Risveglio. Una in alto, nella Chiesa dei Non Morti. L’altra più lontano, in basso, nelle rovine alla base della Città Infame. Suonatele entrambe e succederà qualcosa… brillante, non è vero?
Bakugou sembra confuso, invece Midoriya si esibisce in un altro inchino.
- Vi ringrazio infinitamente, cavaliere. Io sono Midoriya Izuku e lui è il mio compagno di avventure, Katsuki Bakugou…
- “Compagno” a chi, mezza calzetta?!
- …non dimenticheremo la vostra generosità. Possiamo sapere il vostro nome?
L’uomo ride.
- Non è molto, lo so, ma ho come la sensazione che questo non basterà a fermarvi.
- Ehm, sì, non abbiamo intenzione di fermarci… vorremmo solo sapere il vostro nome, così da ringraziarvi per i gentili consigli.
- Quindi andate. È per questo che siete qui, giusto? In questa terra maledetta dei non-morti?
- Ohi, ma hai sentito, coglione? Ti abbiamo chiesto come ti chiami!
- Ah ah ah
- Ma cosa ridi? Come cazzo ti chiami?!
- NON LO SO COME MERDA MI CHIAMO, VA BENE!? NON LO SO!!! SONO QUELLO A CUI HANNO SCRITTO PIÙ DIALOGHI, MA NON SI SONO PRESI LA BRIGA DI DARMI UN CAZZO DI NOME!!!
Bakugou lo guarda con semplicità, po lo afferra per la cuffia e lo trascina via.
- Kacchan? Che fai?
Chiede Izuku, allarmato.
- Avanti, non prenderla a male, lascialo.
- Ora lo lascio, tranquillo.
Katsuki se lo porta dietro per un paio di metri, si ferma soltanto sul bordo del precipizio, nel punto esatto oltre il quale non c’è più terreno, ma solo il nulla. Un bel colpo di reni, poi lancia il tizio nel burrone. Midoriya lo guarda esterrefatto.
- KACCHAN! Perché lo hai fatto?!
- Te l’ho detto che l’avrei lasciato, no?
Il ragazzo si guarda le mani e avverte un lieve benessere pervaderlo.
- Mmhh… mi ha dato solo 1000 anime, che poraccio.
Commenta, deluso.
- Ma… ma… ma… ci ha aiutato…
- Andiamo Deku, era solo una comparsa, tra l’altro pure inutile… e mi stava sui coglioni, non ho potuto farne a meno.
Izuku raggiunge il compagno sul precipizio e guarda in basso, cercando invano i resti del povero cavaliere. Si asciuga una lacrima e congiunge le mani in segno di preghiera.
- Che tu possa trovar la pace, sir…
Poi si blocca e Bakugou ride.
- Senti, diamogli noi un nome. Tanto, a ‘sto punto.
Midoriya ci pensa, poi decide.
- Allora sarà… vediamo… Crest… Crestfallen.
Katsuki ride ancora di più.
- Ah ah ah! Mi sembra appropriato, considerando la fine che ha fatto!
- Midoriya si gira, risentito dal proprio involontario gioco di parole.
- Guarda che l’ho proposto pensando al suo modo di parlare così arrendevole!
Lui fa spallucce, si vede che ha già dedicato abbastanza attenzione alla faccenda.
 
I due si riuniscono nuovamente intorno al falò, decidendo sul da farsi.
- Allora, da quello che ho capito, ci sono due Campane da suonare, giusto?
Chiede Bakugou, annoiato.
- Secondo il Crestfallen, suonandole accadrà qualcosa, quindi direi di concentrarci su questo, per il momento. Sei d’accordo, Kacchan?
- Mi sta bene, purché ci sia da dar calci in culo. Andiamo.
Il ragazzo si alza e fa seriamente per andare, ma Midoriya lo trattiene.
- Aspetta!
- Che c’è?
- Non puoi andare così, a testa bassa, senza neanche prepararti!
- E cosa c’è da preparare?
- Stiamo per intraprendere un viaggio molto importante, attraverso le pietre miliari di questo mondo, non possiamo viverlo come una corsa forsennata verso il prossimo boss… dobbiamo parlare della Lore!
Bakugou lo guarda strano.
- La Lore! L’ambientazione, il mondo narrativo, ciò che ci circonda… non possiamo ignorarlo!
Il ragazzo si risiede, temendo che la cosa andrà per le lunghe.
 
Izuku si illumina, si prepara, ma Katsuki ci tiene a porre una premessa.
- Che sia una cosa veloce, mi raccomando.
- Sì, sì, tranquillo, le cose fondamentali.
Ed eccolo che parte, il gran pippone su come quel cazzo di mondo sia nato dalle ceneri di un precedente nulla, nel quale non esisteva niente, vi era solo nebbia, alberi giganti e draghi… aspetta… DRAGHI? Draghi eterni, secondo il nerd… Vabbè, comunque, questo periodo veniva chiamato “Era degli Antichi”, ma la diversità giunse con l’avvento del Fuoco… qualsiasi cosa significhi. La cosa importante è che tutto sembrava girare intorno a Quattro Grandi Lord, tipo i capoccia della situazione. In breve, uno scheletro, una strega, un nano e il grande Lord Gwyn. Insieme ad un Drago traditore, dichiararono guerra a quelli Eterni, schettendoli tutti, dal primo all’ultimo, grazie al fulmine e alle fiamme. Ed ecco che si giunge all’attuale “Era del Fuoco” e al problema della Maledizione del Segno Oscuro, che rischia di “spegnere” questa grande fiamma… e poi non si sa cosa succede.
 
“Che trama originale” pensa Bakugou con sarcasmo, mentre Midoriya continua a spiattellare informazioni più o meno inutili. Il ragazzo si è arenato da diversi minuti sulla storia della famiglia di Lord Gwyn, raccontandone i dettagli con sempre più crescente entusiasmo. Katsuki cattura solo poche immagini dal quell’accozzaglia di racconti ingarbugliati, ma a fine lezione riesce comunque a farsi un’idea generale della situazione.
- Hai finito? Bene, possiamo andare?
- Aspetta! Non mi hai fatto dire niente!
- Ma che cazzo dici? Stai parlando da mezz’ora!
- Sì, ma l’autore ha tagliato tutti i miei dialoghi e ha riassunto tutto in poche righe! Tra l’altro non è nemmeno un granché, come riassunto.
- Ti è andata male, questo capitolo lo sta scrivendo il tizio a cui non frega un cazzo della Lore. Mi sa che per quella dovrai aspettare gli episodi scritti dalla sua ragazza.
Izuku si lascia andare, capo chino, affranto.
 
Bakugou lo guarda esasperato. Quanto il nerd è depresso, diventa ancora più una rottura, se possibile. Forse può anche regalargli un mezzo sorriso.
- Allora, vediamo se ho capito qualcosa di questa Lore… almeno a grandi linee…
Lo sguardo di Midoriya si illumina, quasi commosso, e lo invita a ripetere quanto da lui appena spiegato.
- Quindi, con calma…
Bakugou alza la mano destra ed inizia a contare con le dita.
- Praticamente, gli Dei si sono trasferiti in montagna dovo aver allagato una città che già era stata INTELLIGENTEMENTE costruita dentro un bacino idrico.
- Sì.
- E tutto il palinsesto è retto da questo Lord Gwyn che, dopo aver battuto i Draghi, si è fatto letteralmente in quattro per cercar di non far spegnere questa Fiamma.
- Esatto, è stato un nobile sacrificio che ha permesso al mondo di perdurare ancora un po’. La volontà di Gwyn è stata ereditata dalla sua famiglia, i quali componenti si impegnano giorno e notte per portare avanti il desiderio del padre.
- E con “famiglia” tu intendi tutti quei mezzi svitati di Anor Londo?
- Più o meno…
- Tipo la figlia che si fa scopare da un drago?
- Ehm… sì…
- Incluso il Primogenito, che è impazzito e ha perso l’annale storico?
- Già…
- Per non parlare di suo figlio Gwyndolyn che è un travestito?!
- Basta, Kacchan!
- Ce credo che questo Gwyn si è dato fuoco.
 
Midoriya si passa una mano sul volto, rassegnato. La lezione sulla Lore non ha coinvolto il suo compagno come sperato, ma pazienza. C’è tempo per fargli amare la fantastica ambientazione di Dark Souls, c’è tempo, almeno una cinquantina d’ore di gioco. L’importante è far leva su quello che possa veramente attirare la sua attenzione.
- Ascolta, Kacchan, per assolvere ai nostri compiti da Prescelti, è necessario arrivare fino in fondo a questa faccenda. Cominciamo con il Borgo dei Non Morti, in quella direzione. Da lì possiamo salire fino alla Chiesa e suonare la Campana.
- Non ho la minima intenzione di fare ciò che mi dite tu e l’idiota che è appena volato giù da precipizio.
- Ci sono dei non-morti, su al Borgo. E vanno combattuti.
Bakugou si alza e tira fuori l’accetta.
- Potevi dirlo subito, nerd, che c’era da menare le mani.
Deku sospira, quasi intenerito. Trattare con Katsuki è davvero semplice, a volte. Si alza anche lui e sfodera la spada.
- Molto bene, allora andiamo!
Ma Bakugou è già qualche metro avanti, diretto verso quei contorti gradini di pietra, che davano per l’interno di un ponte.
 
 
FINE CAPITOLO
 
 
ANGOLO AUTORE
- Hola a tutti! Grazie per aver letto fino alla fine! Sono BluAvis e vengo in pace, perché è il momento delle anticipazioni del prossimo capitolo.
- Grazie per avermi presentata, eh.
- Te che ci fai qui? Non è ancora il tuo momento.
- E che vuol dire? Faccio parte del progetto tanto quanto te! Presentami!
- D’accordo, d’accordo. Ragazzi, lei è Bluebb. Bluebb, loro sono i ragazzi.
- Ma ciao, popolo di EFP!
- Insomma, come avrete già capito, lei è la proprietaria della altre due mani che scrivono questa storia… nonché grande appassionata ed esperta di Dark Souls e della sua Lo… della sua Lo…
- Della Lore.
- Sì, quella roba lì.
- Ma quindi sei proprio deciso con questo fatto di non mettere la Lore? Io credo che i puristi ci massacreranno.
- Ma figurati se nel fandom di My Hero Academia troviamo dei puristi. E comunque, ci penserai tu a calmarli, quando sarà.
- Non disperate, amici, quella che rispetta davvero la Lore di DS sono io… peccato che i miei capitoli sono ancora tanto, troppo lontani.
- Gli accordi sono stati questi: abbiamo fatto la comunione dei beni con i capitoli? Hai voluto prendere tutti quelli più importanti a livello di narrazione? Ti tocca la parte da Anor Londo in poi.
- A proposito di Anor Londo: Cristo, ma dovevi proprio metterla la battuta sul travestito? STAI INSULTANDO IL MIO DIO, LO SAI?
- Un dio con il membro e le reggicalze, sì.
- Vaffanculo.
- Comunque, ragazzi. Ascoltate a me, per il momento ci divertiamo con il momento cazzaro, poi Bluebb penserà ad istruirvi per bene. Sappiamo benissimo che questa fanfiction sia “per pochi”, ma siamo sempre stati della filosofia “scriviamo quello che vogliamo”, quindi eccoci qui. Se non voleste seguire una storia piena di citazioni che non riuscirete a cogliere, lo capiremmo. Senza rancore. In caso contrario, beh, spero siate pronti a farvi quattro risate insieme a quei due sbandati di Deku e Kacchan, in un’avventura che non si prende troppo sul serio, un po’ come noi.
- Tanto lo so che a questi due farai fare un sacco di cazzate, ne sono certa. Poveri, poveri ragazzi in mano a questo disgraziato.
- Capitolo mio, regole mie.
- Già… che bello…
- A parte i nostri dubbi e per niente scriptati battibecchi, noi ci becchiamo con il prossimo capitolo, che uscirà “quando ca**o ci pare a noi”. Non seguiremo una scadenza precisa né tanto meno rigorosa, sarà tutto molto sciallo, prendetela come viene: un’idea nata da due cretini sclerati alle 3 di notte. Ci salutiamo qui, alla prossima!
- Aspetta, aspetta, facciamo le cose per bene.
- Ok, a te l’onore.
- Spingetevi sempre oltre il limite…
- PLUUUUUS ULTRA!!!!
   
 
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