38 - Night visits
Via libera. Naoko poteva sgattaiolare fuori dalla cameretta senza troppi problemi.
La sua meta? Ovviamente il letto dei genitori.
Con passo leggero ma svelto si apprestò a raggiungerlo, anche perché il buio non le era mai piaciuto e avrebbe voluto evitare di starsene lì da sola.
Giunta a destinazione, si arrampicò, saltando sul materasso.
Un meteorite avrebbe avuto più grazia.
Neliel fu la prima a svegliarsi e ad accendere immediatamente la luce.
«Oh, Nao. Che cosa ci fai qui?»
La bimba incrociò le braccia al petto.
«Io non riesco a dormire.»
La madre lanciò uno sguardo a Nnoitra. Come diamine faceva a dormire indisturbato? Pensò bene di picchiettargli su una spalla.
«Umh… che c’è? Che ore sono?» domandò assonnato.
«Le due circa.»
«Eh?», si mise subito seduto. «Naoko, cosa c’è?»
«Ho detto che non riesco a dormire! Voglio stare qui!» la bimba aveva stretto i pugni, sembrava molto irritata.
«Oh, hai tre anni, sei grande, puoi dormire da sola», Nnoitra tentò di arrivare a conclusione. Era stanco e l’ultima cosa che voleva era discutere con lei.
«Mi sento sola, voglio qualcuno con me. È più bello!».
Neliel non poté che provare una grande empatia. Sua figlia era esattamente come lei, anche in quello.
«Ci mancava pure questa! Senti, domani ti compro un peluche formato gigante, adesso però dormi!»
Naoko aggrottò la fronte e lo afferrò per i capelli.
«No, non vado!»
«Naoko, dannazione! Lasciami immediatamente!»
Il contrattacco di Nnoitra era stato strizzarle forte una guancia, in modo da costringerla a mollare la presa, peccato che sua figlia sembrasse molto determinata.
Neliel si portò le dita sulle tempie, massaggiandole. Era illegale quel casino indicibile a quell’ora di notte.
«Smettetela di fare chiasso. E va bene, Nao. Dormi con noi stanotte, ma che non diventi un’abitudine.»
La bimba annuì, prendendo poi a scuotere energicamente il dito.
«Però papà tu basta pizzicarmi le guance, perché sennò io mi rabbio!»
«No, non “rabbiarti” e fila sotto le coperte», proclamò, troppo stanco per continuare quella conversazione. Alla fine Nao aveva vinto e appena due minuti dopo si era addormentata tra i suoi genitori. Aveva la stessa abitudine di Nel di appiccicartisi addosso mentre dormiva, non risparmiando ovviamente nessuno dei due.
«Più uguali di così non potevate essere», si lamentò Nnoitra mentre sua figlia si aggrappava letteralmente a lui. Neliel sorrise, sistemandosi sotto le coperte e facendosi più vicina ad entrambi.
«Lo so che i bambini non si viziano, ma Nao non avrà tre anni per sempre. Un giorno smetterà di chiederci di dormire con noi.»
Nnoitra la guardò male.
«Ok, mi hai convinto. Adesso però vorrei dormire.»
Almeno con la piccola lì non ci sarebbero dovuti essere problemi. Ma due secondi dopo entrò Aries. Quel letto era decisamente troppo piccolo.
Nota dell’autrice
Salve :D
Questi bambini crescono davvero in fretta. Naoko è vispa anche di notte e, come la sua mamma, non ama dormire da sola. Se alla faccenda ci avesse pensato Nnoitra, a quest’ora lui e la bambina starebbero ancora a discutere, per fortuna Neliel concede a sua figlia di dormire con loro. Dopotutto ha ragione, Nao non avrà tre anni per sempre. Ma adesso arriva anche Aries, che non è proprio di taglia piccola, quindi :D