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Autore: Victoire    23/07/2009    1 recensioni
Ed eccomi qui, con la piuma tra le mani, a tentare di scrivere qualcosa per Lui. Per quel lui che in questi anni mi ha tormentata, di giorno e di notte, insinuandosi nei miei pensieri in ogni momento.
VIII Il dire di Harry le aveva riportato alla mente l’appuntamento con Malfoy. Si era rifiutata di guardare l’orologio fin quando non era giunta dinnanzi alla porta dell’Infermeria.
Abbassò lo sguardo verso il proprio polso.
20.15
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il ritmo degli allenamenti si era fatto più frenetico e Gin si era vista costretta a ricorrere ai medicinali almeno tre volte al giorno. Nessuno pareva essersi accorto di niente, neppure Hermione che di solito era molto attenta ai particolari.
Purtroppo però Harry non la perdeva d’occhio un istante. Le sue continue assenze in sala comune cominciavano ad insospettirlo più di quanto lei avrebbe voluto.
<< Dove sei stata ieri sera? >> Le chiese sfrecciandole accanto a bordo della sua scopa.
Gin sollevò le spalle e, fingendo di aver intercettato la pluffa, virò bruscamente a sinistra allontanandosi da lui.
Quando atterrarono Harry le si affiancò immediatamente << Allora? >>
<< Ero in dormitorio, dovevo finire la relazione di Trasfigurazione >> .
Prese quindi a camminare reggendo la scopa nella destrorsa e decise che, forse, chiedendo ad Harry come fosse andata la loro serata lui si sarebbe tranquillizzato.
E così fu.
Lo sfregiato, pur mantenendo un aria un po’ scettica, ammorbidì i tratti e le raccontò ogni avvenimento della serata precedente nei minimi dettagli.


Alle 19.30 era già davanti all’Infermeria, conscia del fatto che Draco non avrebbe affatto tollerato un altro ritardo, qualunque fosse stata la causa.
Posò la mano sulla maniglia ma la ritrasse subito facendo battere le nocche chiare contro il legno.
Non una, non due, ma tre volte.
<< Avanti >>
La ragazza fece capolino e intercettò immediatamente il ghigno sulle labbra del ragazzo.
<< A quanto pare stai imparando le buone maniere >>
Lei si morse il labbro, lui aveva vinto.
Catalogarono molte spezie quella sera, Gin ne seppe individuare alcune senza l’aiuto di Draco.
Mentre uscivano dalla stanza Gin infilò la mancina nella tracolla che indossava e ne estratte un flacone quasi completamente vuoto. Scambiò ancora una volta le boccette, perfettamente consapevole del fatto che la partita dell’indomani mattina sarebbe stata impossibile da disputare se lei non ne avesse preso una giusta dose.


<< Domenica mattina, prima partita della stagione di Quidditch. Le squadre schierate in campo per contendersi la vittoria come potete vedere sono Corvonero e Grifondoro.. >>
Il commento di Lee Jordan si udì sugli spalti dove gli studenti erano stipati, infervorati dall’inizio del nuovo campionato.
<< Vinceremo! >> il pugno del capitano si levò in alto mentre la squadra rosso-oro sfilava verso il centro del campo. I giocatori si schierarono gli uni di fronte agli altri attendendo che Madama liberassi il boccino, i bolidi e lanciasse la Pluffa.

<< tre, due, uno..é iniziata!Signori e Signore, ragazzi e ragazze benvenuti alla prima partita del nostro campionato..Guardate con quanta grazie volteggiano i giocatori di Grifondoro..le loro uniformi.. >>
<< Jordan >> bisascicò Piton, seduto esattamente dietro di lui.
Il ragazzo si voltò e trasalì appena << Scusi Professore ma è la verità..Li guardi anche lei, li guardi.. >>
Indicò con l’indice i giocatori che sfrecciavano dinnanzi a loro. << Sai cosa vedo?Una relazione dettagliata sui funghi magici scritta da te e consegnata domattina sulla mia scrivania >> il docente di Pozioni ghignò.
Il Grifondoro sbuffò e si concentrò nuovamente sulla partita, commentando ogni singolo avvenimento con molto più pathos di quanto non fosse realmente necessario.

Nonostante avesse ingoiato una dose doppia di quello sciroppo che quel giorno le era parso particolarmente nauseabondo Gin non era al massimo della forma.
La testa le doleva e i crampi allo stomaco continuavano a susseguirsi sempre più vicini costringendola a flettere il busto per avvicinarlo al manico di scopa.
La squadra dei Grifondoro conduceva la partita per 40 a 20 quando avvenne qualcosa di imprevisto.
Un giocatore della squadra fino a quel momento vincente stava perdendo quota e, a giudicare dai capelli rossi che si vedevano volteggiare nell’aria, non poteva essere altri che Ginevra.
La McGrannit tese immediatamente la bacchetta verso la superficie del campo, creando una sorta di cuscino invisibile per attutire la caduta che fu comunque piuttosto rovinosa.
La scopa non riportò alcun danno ma non si potè dire lo stesso per la ragazza.
Il radio si era spezzato in un punto e il femore aveva riportato dei danni. Niente che non si potesse sistemare comunque, ci avrebbe certamente pensato Madama Chips.
La partita venne immediatamente interrotta e uno sciame di curiosi si accalcò dietro la porta dell’Infermeria dove Gin era stata immediatamente portata.
Venne concesso di entrare solo a Ronald, Harry ed Hermione che attesero pazientemente che lei si svegliasse.
Nel mentre discussero con Madama Chips riguardo le possibili cause del malore che aveva provocato la caduta. La donna non seppe dare immediatamente una risposta ma fu più che sicura nell’affermare che Ginevra non stava affatto bene da diverso tempo e cominciò ad interrogarsi e ad interrogare i presenti sul modo in cui la ragazzina fosse riuscita a dissimulare tutto dinnanzi ai loro occhi.
  
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