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Autore: LadyPalma    07/05/2019    2 recensioni
SPOILER 8X03
E se nella scena finale, Davos avesse raccolto la collana di Melisandre e per qualche ragione il contatto dell'oggetto con il suo corpo (e solo il suo) fosse in grado di mantenerla in vita? Se il destino della Donna Rossa fosse nelle mani del Cavaliere delle Cipolle, lui deciderebbe di ucciderla o di darle un'altra possibilitą? Potrą lui mai essere in grado di perdonarla?
Un tentativo di creare una storia d'amore tra due personaggi che si sono sempre odiati, forse solo perché non si sono mai capiti.
Melisandre/Davos
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davos Seaworth, Melisandre di Asshai
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Red Onion - Davos/Melisandre'
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Warning: Questo capitolo (e anche il prossimo) contiene accenni ad abusi sessuali. Niente di grafico, ma l'argomento č trattato. Consiglio di guardare le note finali dopo la lettura.


4. 

Davos Seaworth faceva parte naturalmente di coloro che sarebbero partiti per Approdo del Re, non tanto perchč le sorti del trono lo interessassero ormai pił di tanto, quanto perchč nella sua vita gli era rimasto ormai ben poco a parte il suo ruolo di consigliere. Jon Snow sarebbe partito e lui sarebbe andato con lui, fiero per lo meno di seguire un comandante che fosse autenticamente e giusto. La nuova prospettiva su Stannis che prima Gendry e poi Brienne gli avevano suggerito gli rendeva in qualche modo pił caro il giovane Re del Nord. Pił ripercorreva le vicende di Stannis e i suoi torti, pił gli risultava degno di stima Jon.
E allo stesso modo, senza che se ne rendesse neanche conto, anche la visione sulla Donna Rossa cambiava.
Proprio come aveva previsto Brienne, nel momento in cui aveva ripescato la figura di Stannis dal ripostiglio oscuro della memoria in cui l'aveva nascosto, aveva iniziato a canalizzare su di lui tutto il suo dolore e la sua rabbia. Aveva iniziato ad odiare Stannis e quell'odio in qualche modo era stato tolto a Melisandre. Se pensava a lei adesso, riusciva perfino a provare compassione. E allora, per quel sentimento, odiava un po' anche se stesso. Ma, paradossalmente, quell'odio era altro odio che veniva tolto da lei.
Forse era per quel turbine di dubbi e pensieri che tenevaa sua mente impegnata anche durante la notte prima della partenza, che non si sentģ stranamente infastidito quando si vide comparire proprio la Donna Rossa davanti alla porta delle sue stanze.
"Ser Davos, sto interrompendo qualcosa?"
La voce leggermente tremante e gli occhi, ancora una volta pieni di una insolita tristezza, la facevano apparire davvero umana. Sembrava avere paura di essere scacciata, ma allo stesso tempo nel suo atteggiamento c'era anche la determinazione di farsi ascoltare. Nel rivederla cosģ dopo una decina di giorni di distanza, dieci giorni in cui nella sua testa era avvenuta una lenta trasformazione, non riuscģ a spingerla via. Al contrario la fece entrare nella stanza e l'espressione sul suo viso, poteva intuirlo, non era cosģ fredda come avrebbe voluto.
"Che cosa volete?" le chiese sforzandosi di usare un tono brusco.
Melisandre chiuse la porta dietro di lei e si avvicinó lentamente a lui, fermandosi solo quando si trovó ad un paio di passi di distanza.
"Lo so che avete detto che non volete vedermi e manterró fede alla mia parola, ma prima devo in effetti sdebitarmi e penso di aver trovato il modo"
Prima che lui anche solo pensare di chiederle un'ulteriore spiegazione, lei si rimosse con un solo gesto il vestito restando completamente nuda di fronte a lui.
Davos spalancó gli occhi, completamente preso alla sprovvista e poi si impose di voltare la testa.
"Rivestitevi immediatamente" le disse e stavolta la durezza nella voce non era una finzione.
Sempre evitando di guardarla, fece per oltrepassarla ma lei fu pił veloce e gli si gettó praticamente tra le braccia.
"Quanto tempo č passato dall'ultima volta che avete avuto una donna, Cavaliere delle Cipolle? Potete avere me. Usatemi. Mostratemi quanto mi odiate"
Le parole furono dei sussurri viso contro viso, i loro nasi si sfioravano. 
"Andatevene" 
"Fate di me ció che volete" 
Parlarono insieme e quando le loro bocche tornarono a chiudersi ci fu lungo attimo di silenzio, al termine del quale le loro labbra finalmente si unirono. 
Forse era per il tentativo di giustificarla ancora fresco nella sua mente, o perchč l'odio che provava in meno per lei quella sera era diminuito e aveva rivelato un'attrazione di fondo che c'era sempre stata, oppure ancora, molto pił semplicemente, lui era un uomo e lei una donna a cui era impossibile dire di no. In ogni caso, la resistenza di lui alla fine fu vinta quando la bació con passione e la trascinó quasi immediatamente sul suo letto. 
Pensando al loro rapporto, ci si sarebbe potuto immaginare un incontro aggressivo o addirittura violento. Invece, lei lo lasció volontariamente prendere il controllo e lui si prese tutto il tempo per esplorare il suo corpo, per baciarla e assicurandosi che anche lei trasse piacere. Anzi, curiosamente darle piacere era la prioritą. 
Un simile epilogo non era certamente quello che Davos si era aspettato aprendo la porta alla Donna Rossa. 
Ma d'altro canto, non era neanche quello che Melisandre era andata a cercare da lui. 

**

L'aveva baciata quando avrebbe dovuto morderla. 
L'aveva accarezzata quando avrebbe dovuto graffiarla. 
E le aveva donato piacere quando quello di cui  perversamente sentiva di avere bisogno era dolore. 
Stavano stesi l'uno accanto all'altra, la loro pelle si sfiorava sotto le lenzuola e i loro respiri tornavano lentamente al ritmo naturale. La loro passione si era appena conclusa e contro ogni aspettativa, Melisandre si ritrovó a piangere silenziosamente. Grazie alle luci delle candele a vota accese, Davos vide chiaramente le lacrime, forse ancor prima che se ne accorgesse lei stessa. 
"State piangendo" constató ad alta voce, confuso e anche un po' preoccupato da quella reazione. 
Anche se l'emozione predominante per un lungo momento fu la semplice meraviglia, dal momento che mai aveva pensato di vederla piangere. 
"State bene? Ho fatto qualcosa di sbagliato?" 
Melisandre si toccó le guance scoprendole bagnate e sembró meravigliata anche lei. Poi si voltó lentamente  di lui. Quelle domande e il tono premuroso con cui erano pronunciate per qualche strano motivo le facevano venir voglia di piangere ancora di pił. Tuttavia scosse la testa debolmente e accennó un sorriso. 
"No, non avete fatto nulla di sbagliato ed č proprio questo il problema" sussurró. "Volevate vedermi soffrire e ve ne ho dato la possibilitą... Questo avrebbe potuto sistemare le cose. E ora probabilmente avete rovinato tutto" 
Davos la fissava senza capire. Lei gli si era lanciata addosso e lui aveva rovinato tutto? In che modo? Nei brevi momenti di luciditą durante la loro passione, l'uomo si era convinto che lei lo volesse sedurre e che il risarcimento che aveva pensato fosse semplicemente il sesso. Adesso invece lei sembrava triste proprio del fatto che quel piano di seduzione avesse funzionato cosģ bene. 
"Che cosa volevate? Che vi facessi del male? Che vi prendessi con la forza?" le chiese con pungente ironia, sforzandosi di capire. 
Ma lei non negó quella voluta esagerazione, al contrario lo fissó intensamente facendogli capire che aveva colto proprio nel segno. 
"Conosco gli uomini, Ser Davos. Si sentono sempre meglio quando quando possono punire una donna e ricavarne allo stesso tempo piacere. Questa volta non mi sarei opposta, me lo sarei meritata" 
"State dicendo che siete venuta qui per spingermi a... A fare cosa? A violentarvi? Che tipo di uomo credete che io-" 
Le parole indignate gli morirono in gola, non appena realizzó la reale portata di quello che lei stava dicendo. Non si trattava di un'accusa a lei, ma di una confessione accidentale su di lei. 
"Aspettate...Voi... Voi siete stata stuprata?" azzardó a chiedere, con il tono pił delicato che riuscģ a trovare, sperando di aver intuito male. 
Ma lei non si scompose minimamente e alzó leggermente le spalle con naturalezza. La risposta che gli diede gli fece gelare il sangue dentro le vene. 
"Parecchie volte, č normale





NDA: Confesso di essere un po' molto titubante nel pubblicare questo capitolo, anche se lo trovo congruente alla direzione che intendo far prendere alla storia. Alcune considerazioni sono doverose:
1- Il fatto che Melisandre abbia subito abusi č una mia idea personale, che nasce dalla scena tra Melisandre e Shireen quando dice alla principessa che pur non avendo una faccia macchiata aveva sofferto molto da giovane, quasi intendendo che la causa della sofferenza fosse stata proprio la bellezza. Il suo atteggiamento rispetto alla sfera sessuale č poi ambigua, la vediamo sempre come una grande seduttrice (Stannis, Gendry e Jon), ma ogni volta seduce per ottenere qualcosa in nome del Signore della Luce e non per ricavarne un piacere personale. Parte della mia teoria č che dunque si sia concessa anche a uomini con cui non sarebbe voluta stare e che prima di diventare effettivamente la Donna Rossa sia stata indottrinata a perdere il suo senso  morale, magari proprio arrivando a capire di dover considerare il suo corpo e la sua bellezza solo come un mezzo per un fine. 
2- Melisandre in questo capitolo: considerato il modo in cui intende la sfera sessuale perlomeno nella mia storia, ho immaginato che volesse dare a Davos un modo per punirla senza ucciderla. Altri uomini hanno sfogato il proprio odio su di lei in quel modo e per questo ci rimane sconvolta quando invece lui, proprio lui che dovrebbe odiarla pił di tutti, esprime invece tenerezza verso di lei. Il pianto č da intendere come una reazione di sorpresa, anche perchč lei percepisce come sbagliato l'atteggiamento di Davos mentre interpreta normali gli abusi subiti.
3- Perchč ho deciso di inserire l'idea dell'abuso: Ci tendo a dire che NON č stato per far avvicinare i due personaggi (Davos sta gią cambiando idea verso di lei e acconsente alla sua seduzione prima di scoprire questi particolari), ma per esplorare il passato della Donna Rossa e far capire davvero quanto ella stessa sia stata vittima della mancanza di morale. Non solo č stata pronta a sacrificare la vita di una bambina, ma anche la sua propria. 

Direi di aver concluso. Gradirei un commento per questo capitolo per capire se sto un po' mandando al diavolo i buoni propositi dei primi capitoli ahah Credo di lasciarvi con questo cliffhanger per un po', dal momento che vorrei recuperare anche la scrittura della mia altra long-fiction Moden AU. A presto!
   
 
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