Serie TV > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Flos Ignis    07/05/2019    1 recensioni
Storia ambientata alla fine della seconda stagione: Valentine e Sebastian sono morti, Lilith non è mai stata evocata e tutti gli eventi della terza stagione non sono avvenuti, sebbene in futuro potrei prenderne spunto.
L'ispirazione è giunta grazie alla puntata 2X05, in cui compare la strega Iris e la sua pozione, che consente alle donne shadowhunters di rimanere incinte dei demoni. Mi sono chiesta... e se non fosse stata solo Clary a berla?
Una storia d'amore che darà vita a una nuova generazione, una in cui il sangue degli angeli e quello dei demoni mescolato insieme sarà capace di rivoluzionare i vecchi pregiudizi di Cacciatori e Nascosti.
Dal prologo:
Non seppe di preciso cosa andò storto, ma doveva aver sbagliato qualcosa durante la preparazione, o non si spiegava il motivo per cui pochi secondi dopo si ritrovò piegato sul lavandino a rimettere tutto il contenuto del suo stomaco, sentendo dei tremendi conati che gli fecero girare la testa per svariati minuti.
Cosa diavolo gli stava succedendo?
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Clary Fairchild, Isabelle Lightwood, Jace Wayland, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anomalia




-MAGNUS! MAGNUS! VIENI QUI, ALEC STA MALE!-

Fortunatamente lo stregone aveva la magica capacità di percepire sempre e comunque quando qualcuno pronunciava il nome del suo fidanzato, per cui si mosse piuttosto in fretta, sul volto l'espressione più ansiosa e preoccupata che potesse fare. Solo il suo Alec riusciva a muovergli le corde dell'anima a tal punto da rendergli impossibilie celare i suoi pensieri all'esterno come di solito era in grado di fare.

Ma erano tante le cose uniche che gli provocava quel bellissimo Nephilim...

Seguendo la voce di Biscottino li raggiunse in fretta, incurante del resto del mondo.

Poi però vide il suo Alexander inerme tra le braccia sottili della ragazza, i boccoli rossi di lei unica nota di colore percepibile intorno a loro. Il suo cuore perse un battito a vedere quanto fosse pallido il ragazzo, tanto da renderlo simile a una fotografia in bianco e nero. Per un attimo paragonò inconsciamente quella scena alla fotografia di George che teneva nella sua scatola dei ricordi, ma scacciò in fretta quel pensiero: George era morto in guerra prima che il loro rapporto potesse davvero prendere forma, ma Alexander era vivo, era suo e lui era di Alec in un modo tutto nuovo, terrificante e meraviglioso, mai sperimentato prima con quell'intensità, quella spontaneità e quell'ineluttabilità.

Non poteva averlo perso, non ora che si erano appena trovati. Avevano ancora una vita intera da condividere.

Oh Lilith, ti prego, non ancora. Dammi più tempo, ho bisogno di più tempo...

Sollevò Clary da quel peso per lei eccessivo, prendendo il suo Alexander in braccio come un principe delle favole. Era un po' più basso e meno imponente del suo angelico fidanzato, ma era più forte di quanto la sua vita da edonista convinto potesse dare ad intendere, perciò non ebbe grosse difficoltà a tenere ancorato a sè quel corpo tanto amato, ora privo di coscienza.

Magnus cercò il suo viso senza smettere di camminare: come aveva già intuito era più pallido del solito e persino nell'oblio del sonno pareva leggermente sofferente.
La preoccupazione gli punse l'anima come un milione di aghi roventi.

-Cosa gli è successo?- il tono urgente tradiva la sua ansia, ma i suoi movimenti rimasero precisi e le sue braccia ben salde per non rischiare di fare più danni al suo ragazzo di quelli che già aveva, qualunque essi fossero.

-Non ne ho la minima idea, quando sono arrivata ho sentito un tonfo, sono entrata e l'ho trovato svenuto a terra, ma non è ferito e non c'erano demoni in casa.-

-Perchè l'hai portato qui, in un ospedale mondano? Forse ha bisogno di cure particolari e qui i Fratelli Silenti non verranno... Non sarebbe stato meglio portarlo in Istituto?-

-Ma qui ci sei tu ed è tutto quello di cui ha bisogno.- lei parve talmente sicura mentre lo diceva che lo stomaco dello stregone, rimasto stretto per l'ansia per interi minuti, allentò un po' la sua morsa. Appena un pochino.

Non servirono altre parole comunque.

Portarono il moro nella stanza di fronte a quella di Luke, che si sentiva già molto meglio assicurò Magnus alla rossa.

Lo stregone si concentrò ed evocò la sua magia, passando le sue fiamme azzurre con estrema delicatezza su tutto il corpo del suo Fiorellino cercando di capire cosa avesse il suo fidanzato che lo faceva star male, ma per il quarto d'ora successivo tutti i suoi tentativi furono vani, portandolo molto vicino ad una crisi di nervi.

-Sembra sia semplicemente svenuto, ma sono sicuro che c'è qualcosa di... anomalo. Non è ferito nè malato, ma qualcosa fuori dall'ordinario è all'opera in lui. Il suo fisico sembra sottoposto ad uno stress insolito.-

-Cosa pensi che sia?- Clary era preoccupata, a dir poco: era estremamente raro per gli Shadowhunters ammalarsi, per lo meno una volta ricevuta la prima runa, perchè il potere angelico preservava come effetto collaterale la loro salute. Se succedeva loro qualcosa, doveva probabilmente trattarsi di un male piuttosto grave.

-A questo punto ho solo due ipotesi: o ha qualcosa a che fare con il suo parabatai, o...- e qui Magnus strinse le labbra, non voleva continuare la frase, era troppo dolorosa da pronunciare... avrebbe significato che era una possibilità reale.

-Oppure...- lo incitò Clary, incerta se volesse davvero sapere o meno l'altra opzione, senza soffermarsi troppo a pensare che forse Alec stava male perchè il suo Jace stava male.

-Oppure ha qualcosa di cui non so nulla e per cui... non posso fare nulla. E se non posso fare nulla... non c'è modo di aiutare Alexander.-

L'impotenza nella sua voce, in quella voce calda e rassicurante di un uomo che aveva vissuto per secoli e assistito a fatti indicibili, spezzò il cuore di Clary.

Perchè nulla poteva essere più inesplicabile del dolore di perdere qualcuno tanto vicino al proprio cuore da essere il motore, la causa prima e la conseguenza stessa del suo battere.

-Chiamo Jace... voglio sapere come sta.-

-Ottima idea.-

Era l'unica cosa sensata da fare, giunti a quel punto.

Magnus si sedette accanto al suo amato, stringendogli dolcemente una mano, preparandosi ad aspettare tutto il tempo necessario al risveglio del suo innamorato.

Qualunque cosa, pur di immergersi in quei pozzi d'azzurro infinito che erano gli occhi del suo Fiorellino. Aveva a disposizione tutto il tempo del mondo e se avesse potuto avrebbe passato ogni istante che componeva la sua eternità a guardare le tempeste blu marino che Alexander aveva incastonate al posto degli occhi.

Ogni secondo speso semplicemente a guardarlo negli occhi, e non sarebbe esistito al mondo uomo più felice di Magnus.





Note:
Vorrei dire solo un paio di cose.
Primo: So che nella serie TV Alec non ha gli occhi azzurri, e ammetto che la cosa mi ha dato abbastanza fastidio, perciò ho pensato di rimediare riportando i suoi occhi al loro colore originario datogli nei libri. Unica cosa che cambierei di questa saga è, per l'appunto il fatto che non gli abbiano messo delle lenti a contatto... Ci voleva tanto, dico io? Va beh, sproloqui miei a parte per aver dissacrato l'azzurro degli occhi del mio personaggio preferito...
Secondo: LA SERIE TV è FINITA GENTE!!! Chi vuole piangere con me per la fine di questa opera d'arte, mi scriva, anche in privato, così porteremo insieme il lutto. Mi manca già e ho finito di vedere l'ultimo episodio mezz'ora fa, ma dettagli...
Per consolarmi e, spero, consolare almeno un pochino anche voi, ho deciso di postare il nuovo capitolo, dato che era già pronto.
Buona lettura!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Flos Ignis