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Autore: BluAvis    08/05/2019    2 recensioni
"Per chi conosce la Lore... per chi la sta scoprendo... per chi la scoprirà..."
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Immaginate i nostri aspiranti Eroi catapultati nell'incredibile mondo di Dark Souls, cosa ne uscirebbe fuori? Vivete insieme a Midoriya e Bakugou un'avventura nel regno di Lordran, con tanto di Lore, NPC, Quest, Boss Fight e Rage Quit. Siamo consapevoli che questa storia sarà per "pochi", ma se siete appassionati di questo videogame o anche solo incuriositi, allora divertitevi a leggere le peggio cose, tra le quali le immancabili citazioni dell'internet, come ThePruld, Yotobi, Sabaku no Maiku e molti altri ancora. Una Fanfiction Nerd per i Nerd, fatta con tanto amore e Nerdaggine.
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Storia scritta a DUE MANI, insieme a Bluebb, con la quale dividerò la stesura dei capitoli, quindi è molto probabile che vi sarà una visibile differenza "di stile", ma... ehi... il bello è proprio questo: momenti cazzari e demenziali scritti da un "gamer" come me, intervallati a momenti di profonda narrazione scritti da un'esperta di Lore come Bluebb. ENJOY!!!
[BluAvis x Bluebb]
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Guglielmo del Toro
 
I non-morti del Borgo arrancano con fatica verso Bakugou, che non esita a far saltare loro la testa, inneggiando al “CREPA” ogni due su tre. Midoriya sente di capire il perché di tutta quella foga: hanno appena visto una enorme viverna atterrare su un pontile, darsi la spinta e planare lontano nel cielo. Izuku conosce il suo Kacchan da troppo tempo, è sicuro che una visione del genere sia stata a dir poco stimolante. Infatti, il biondo non accenna a rallentare il passo, rushando malamente i tetti del Borgo, piantando la sua accetta sulla fronte dei nemici.
- Kacchan… Kacchan… Kacchan…
Bakugou ringhia nervoso, mentre afferra il collo di uno zombie in perizoma e lo lancia giù dal cornicione.
- Ma che vuoi! Ma che vuoi!
Midoriya gli mette una mano sulla spalla, cercando di farlo calmare, poi si guarda attorno, assicurandosi di essere in un’area sicura. Niente di più sicuro, il suo collega ha appena compiuto un genocidio.
- Guarda che qui in giro non ci sono solo nemici deboli.
- Lo spero, cazzo! Con ‘ste merdine non c’è manco soddisfazione.
- Ecco, appunto. È meglio prepararci a dovere, no? Seguimi, per favore.
Izuku lo spinge leggermente da dietro, direzionandolo verso uno dei tanti tetti sui quali stanno saltando da ormai mezz’ora, manco Tobey Maguire dei tempi d’oro. Lo conduce fino ad una strana rientranza, da dove è possibile scendere dei gradini e raggiungere l’interno dell’edificio stesso. Un altro paio di scale e via, fuori, su un balcone che da sopra neanche si notava. Propri lì, seduto a gambe incrociate, un altro non-morto, sta volta vestito. Per carità, vestito di merda, ma almeno non è con le costole al vento e con il membro coperto soltanto da una pezza sudicia (anche se c’è da considerare il fatto che un effettivo membro i non-morti non ce l’hanno, per questioni di censura, sono tipo Ken… ma non il guerriero, intendo quello senza cazzo, presente?)
- Bene, ora… sembrate aver mantenuto il senno, mmh? In tal caso, siete dei graditi clienti!
Izuku si gira verso il suo compagno con sguardo incoraggiante. Lui fa spallucce.
- Sia chiaro, io “come si chiama” non glielo chiedo, sennò finisce che lo butto giù dal tetto, come al suo amico, prima.
- Io commercio anime. Tutto è in vendita!
Midoriya cerca di compensare le povere linee di dialogo scriptate del tizio.
- Praticamente con le anime si fa tutto, Kacchan. Non servono solo per diventare più forti, sono un po’ la valuta del tempo, hai capito?
Bakugou grugnisce in segno di comprensione.
Il ragazzo dai capelli verdi comincia a farsi qualche conticino, mormorando come al suo solito.
- Mmmh… allora… vediamo… bombe e coltelli non credo siano ancora necessari, se ne possono trovare abbastanza con il drop… mentre ad armi siamo messi anche piuttosto bene, per il livello dei nemici qui in zona… Kit di riparazione, cassa senza fondo e Chiave della Residenza mi sembrano d’obbligo…
- Ehi, aspetta, Deku.
Kacchan gli fa segno di interrompere il suo vorticoso delirio, la vena che già pulsa nei pressi della tempia, come sempre quando è costretto a sopportarsi i mormorii del Nerdoso Merdoso.
- Io ho una Chiave Universale, non chiedermi perché. Non serve che prendi chiavi.
- La Chiave Universale è molto utile, Kacchan, ma non apre tutte le porte.
Deku ritorna alle sue dita e alla sua ragioneria.
- Quindi… ci servono 1000 anime per la Chiave, una altro paio di migliaia per le casse, poi sicuramente dovremo prendere qualche oggetto, perciò…
- Perciò facciamo così.
Bakugou evita di chiedere lo scontrino e pianta l’accetta sul cranio del mercante. La mandibola di Midoriya precipita a terra.
- KACCHAN! PERCHÈ?!
La vittima svanisce in una nuvola di fumo, lasciando qualcosa a terra.
- Toh, guarda: Umanità, Pietra Arancione, Chiave della Residenza ed Uchikatana, che non era manco in vendita, sto stronzo. Visto? Tutto gratis, andiamo a livellare.
Non aggiunge altro e ritorna sui suoi passi, ripercorrendo il percorso inverso.
 
Midoriya lo sa, lui è esperto, riesce a leggere tra le righe della Lore, del Gameplay, è consapevole del fatto che la Chiave Universale sia un’arma a doppio taglio. MA SPIEGALO A KACCHAN. Forza, ti voglio proprio vedere.
- Fottiti, ora tu segui me.
Bakugou usa il suo fidato dono iniziale per forzare la serratura di una porta di legno. È risaputo che le porte di legno, in certe situazioni, siano le lontane parenti delle porte blindate spesse 20 millimetri di pura acciaio, che non possono essere per nulla buttate giù da un colpo d’ascia, una spallata o una cannonata. No, purtroppo no, quelle cazzo di porte o si aprono con la chiave o resteranno per sempre sigillate, costringendo migliaia di persone a guardarle fisse, rimuginando sull’ingiustizia della vita. Katsuki non è tipo che cede a certe ingiustizie, così apre quella benedetta porta e comincia a scendere la chiocciola di pietra, cercando di non far trasparire la sorpresa nel vedere quanto profondo sia quel passaggio.
- Kacchan, forse non dovresti, sai…
- Stai zitto, Deku, non mi rompere i coglioni.
I due si fermano di botto.
Davanti a loro si erge una figura piuttosto particolare. Impossibile definire se sia un uomo o una caffettiera dal design opinabile. Fatto sta che quel tizio in armatura li guarda dalla fessura del suo elmo a forma di moka. Particolari che non passano inosservati: uno scudo delle stesse dimensione del portone del Duomo di Milano nella mano sinistra e una grande mazza nera dalla forma fallica nella destra.
Bakugou si volta verso il suo compagno e punta l’indice contro la figura.
- Deku… quello è un dildo.
- Kacchan, tecnicamente è un Dente di…
- No, non me ne frega niente. Quello è un dildo gigante, non c’è nient’altro da dire, quello è un fottuto dildo nero.
Midoriya si è già premunito dal saldare la presa intorno all’elsa della sua spada.
- Penso si tratti di Havel la Roccia. Kacchan, per una volta, ascoltami, devi…
- Sì, sì, ho capito Deku. Per una volta farò alla tua maniera.
Bakugou si dirige a passo sicuro verso Havel.
- Avanti, parliamo con questo NPC. Salve, mi dica, quale pippone ha per noi?
Il tizio alza il Dildo e spiaccica il ragazzo a terra.
 
SEI MORTO
 
Bakugou si sveglia accanto all’ultimo falò. Si guarda istintivamente le mani. Porca puttana, è ritornato pancetta. Midoriya è al suo fianco.
- Stai bene?
Lui non dice niente, prende l’Umanità che aveva fottuto al mercante scheletrico, se la pianta in petto e poi la offre al falò. Con un sospiro di sollievo, nota il suo stesso braccio ricoprirsi di pelle rosea, mentre riprende le sue sembianze originali.
- Deku.
- Sì, d-dimmi.
- Sono stato appena schiacciato da un dildo enorme.
- Ehm, sì, ho visto.
- No. Tu non hai visto.
- Come?
- Tu non hai visto una caffettiera umana picchiarmi con un cazzo di dildo.
- Kacchan, cosa stai…
- Guardami negli occhi e ripeti dopo di me, porco il mondo: “io non ho visto Katsuki Bakugou venir pestato da un sextoy fuori misura”.
- ….io non ho visto Katsuki Bakguou venir pestato da un sextoy fuori misura.
- Bravissimo. Adesso andiamo a riprenderci le anime e la nostra vendetta.
Non ascolta nemmeno le preghiere di Izuku, si alza e corre verso la stessa scala a chiocciola che lo avrebbe portato un’altra volta contro il temibile Havel.
 
Midoriya tenta di dissuaderlo per tutto il tragitto.
- Senti, Kacchan, secondo me dovremmo fare una toccata e fuga. Io distraggo il nemico, tu prendi le anime e poi risaliamo, che ne pensi?
- Forse non hai capito, Deku. Io prima prendo le anime, poi gli prendo quella merda di coso nero che ha in mano e glielo ficco su per il culo.
Bakugou salta gli ultimi grandini a piedi uniti, urlando barbaricamente contro il suo avversario. Quest’ultimo prova a ristamparlo sul pavimento con il suo Dente di Drago, ma Katsuki sta volta è attento, schiva con facilità e lo aggira con una rotolata, prendendolo alle spalle.
- Ho imparato pure il backstab, hai visto, puttana?
Un colpo di accetta proprio contro la sua spina dorsale: 2 danni.
- Ma mi prendi per il culo?
Non può che lanciargli uno sguardo d’odio mentre si becca la seconda randellata.
 
SEI MORTO
 
- Kacchan…
- Andiamo avanti.
- Almeno le anime…
- Fanculo le anime, erano solo un centinaio.
- Erano più di tremila, Kacchan, al nostro livello sono piuttosto…
- Ripeti dopo di me: erano solo un centinaio, andiamo avanti.
C’è poco da fare con Katsuki Bakugou.
 
Midoriya riprende le redini del viaggio e guida il suo compagno già ferito nell’orgoglio attraverso ciò che rimane del Borgo. Arrivati ad un bivio, pensa bene di non informare Kacchan circa la presenza del cazzutissimo Cavaliere Nero alla loro destra, infatti fa di tutto per spingere l’amico su per la scala di sinistra, evitando il barile esplosivo stile Donkey Kong ed entrando nell’ennesima torre. Già quella struttura, così simile al torrione che porta ad Havel, fa riemergere nel biondo brutti e soprattutto recenti ricordi. Senza contare ciò che avrebbero dovuto affrontare da lì a poco. Se Katsuki avesse fallito un’altra volta di fronte ad un nemico, la sua superbia non avrebbe retto e chissà quante altre stupidaggini avrebbe fatto.
 
Attraversano la nebbia in cima alla scala ed escono fuori, su un ponte che congiunge l’uscita della torre che hanno appena scalato con l’entrata di una torre gemella, loro prossima meta.
- Stai attento, Kacchan, tra poco dovremo fronteggiare un boss impegnativo.
- Ma che stai dicendo? Non hai visto dove ci troviamo?
Bakugou indica le estremità del ponte di pietra, davvero molto vicine l’una con l’altra, denotando un esiguo spessore del ponte stesso.
Il ghigno spavaldo torna al suo posto, con tanto di sfottò per l’amico.
- Come cazzo ci entra un boss qui. Anche solo se fosse la metà del Demone Alcolista del Rifugio, si incaglierebbe tra i cornicioni. Andiamo, vah.
- No, aspetta!
- Deku!!! Basta ora, ok? Hai rotto le palle, sono stufo di sentirti blaterale cose sulla Lore, sulla mappa interconnessa, sugli shortcut e sulla gran buttana di Gwynevere. Quanto poco divertimento ci può essere in un’avventura vissuta con un cazzo di Tom Tom borbottante attaccato al culo? Stai zitto e fai lavorare la spada, piuttosto.
È già a metà ponte, Midoriya non si è mosso.
- Te lo concedo, con la caffettiera avessi ragione, ma preferisco far di testa mia.
Si sente un forte rumore provenire dalla cime della torre gemella. Dal nulla spunta quello che dovrebbe essere una specie di minotauro gigante, munito di ascia. Sempre un’arma delle stesse dimensioni di un pilastro eh, sia mai. Sono fatte su misura, quelle schifo di armi, sarebbe proprio bello sapere dove le prendono.
 
Bakugou volta le spalle al nemico, rassegnato, costretto a guardare gli occhi di Midoriya allargarsi in un silenzioso “te lo avevo detto”.
- Non dire niente, ok?
Il toro alza l’ascia con entrambe le mani. Bakugou sa benissimo che quell’affare lo avrebbe tagliato in due, ma lo accetta, con classe, con stile, perché lui è Katsuki Bakugou… ed è il numero uno anche quando viene inculato a sangue, cazzo.
 
SEI MORTO
 
Sta volta lui sta zitto e rimane seduto accanto al falò, facendo parlare Midoriya.
- È un Demone Toro, sapremmo più cose su di lui se avessimo parlato un po’ di più con mercante, ma pazienza, ci accontenteremo di un piano base.
- Mmmh.
- Praticamente dobbiamo farlo saltare sul ponte… un po’ come hai fatto tu prima… poi noi dobbiamo battere in una veloce ritirata e salire su per la scala a pioli che ci porterà in cima alla nostra torre, ok?
- Sì.
- Da lì, potremo lanciarci direttamente sulla testa del Demone, arrecandogli ingenti danni. Ci basterà ripetere questo schema un paio di volte e vinceremo.
- Ok.
- Ti vedo un po’ passivo, Kacchan.
- Per la gioia di molte pazzoidi, immagino.
Non impiegano molto tempo per ritornare sulla scena del loro stesso delitto, ormai hanno imparato a memoria la strada, a forza di morirci.
Una volta sul ponte, Midoriya fa notare a Bakugou la scala a pioli menzionata poco prima. Quest’ultimo non si prende nemmeno la briga di lamentarsi per quanto sia perfettamente mimetizzata con i mattoni del torrione, ma va’ bé, ormai ci ha fatto l’abitudine, non ha senso farsi venire il fegato amaro. Rimugina sul come poter evitare di dar ragione al nerd, mentre lo precede nella scalata, ma una volta arrivato in cima, nota la presenza di due non-morti base, muniti di balestra. Ciò lo fa ringhiare come non mai.
- Non avevo neanche notato queste scartine, prima.
Li secca in mezzo secondo, ma con meno trasporto del dovuto: la sua mente è al cento per cento concentrata sul bestione cornuto. Midoriya fa un po’ di streaching pre-partita, tutto intento a tenersi fermo la spalla e a roteare il braccio con vigore.
- Bene, allora io vado ad attirare qui il Demone. Tu stai pronto, Kacchan.
- Cerca di non farti spiaccicare, coglione.
- Senti da che pulpito viene la predica.
E con quella frase, Izuku si aggrappa ai lati della scala e si fa scivolare tipo pompiere lungo il palo. Bakugou ci è rimasto così di sasso che non riesce nemmeno a controbattere: erano arrivati a quel punto? Davvero? Lui che faceva le grandi figure di merda e il Nerd che lo prendeva per il culo? Quale sarebbe stato il prossimo passo? Già non ne poteva più di quell’avventura.
 
Il rumore di pietre spaccate lo riscuote da quel rosicare duro. Deku sta facendo bene il suo ruolino di esca, scappando a gambe levate e distanziando il minotauro. Bakugou si sente un po’ (ma solo un po’) infame per voler vedere almeno un colpo d’ascia andare a segno, ma non perde altro tempo a fantasticare. Midoriya ha raggiunto la scala e sta di nuovo risalendo, mentre il Demone è esattamente ai piedi del torrione. Katsuki riesci a vedere la cima della sua testa, perfino il punto di giuntura delle due corna. Prende l’accetta a due mani, spicca un salto, inarcando la schiena. Il ragazzo calcola il tempo alla perfezione, impattando l’accetta esattamente in mezzo ai suoi occhi. Il Toro emette un gran ruggito di dolore, Katsuki trattiene a stento un’imprecazione di stizza, al vedere come il nerd abbia avuto effettivamente ragione. Pazienza, quel coglione è sempre stato fottutamente bravo con le strategie, non ha senso negarlo.
- Bravissimo, Kacchan!
Urla l’idiota in cima al torrione, esultando pure. Come al solito, a Bakugou non piace quando il nerd si complimenta con lui.
- Presto, torna qui! Dobbiamo sferrare un altro attacco!
- Non dirmi quello che devo fare! Soprattutto quando lo so già!!!
E infatti, non gli resta che prendere per l’ennesima cazzo di volta quella scala e risalire. È più o meno arrivato a metà, quando sente un ruggito gutturale alle sue spalle, mentre vi è un improvviso spostamento d’aria. L’ultima cosa che ricorda è l’ascia sul collo.
 
SEI MORTO
 
- Non mi ha dato manco il tempo di salire, che cazzo!
- Non prendertela, Kacchan.
- Vaffanculo! Boss di merda! Fatto a cazzo!
 
I due ritornano sul ponte, Midoriya si occupa di nuovo dei due balestrieri.
- Accidenti, ma non vi stufate ogni volta di spawnare e morire, spawnare e morire…
Katsuki si è offerto come esca, per il secondo tentativo. Già la cosa è sospetta di suo, poi Izuku comincia a farsi più di due domande, quando il suo amico si inoltra eccessivamente lungo il ponte.
- Kacchan! Non così vicino! Non riuscirai a tornare indietro!
- NON ME NE FOTTE NIENTE!!!
Il Demone Toro compare per la terza volta, Bakugou afferra l’accetta a due mani.
- IO LO COMBATTO QUI, SENZA JUMP ATTACK!!! 1 V 1 STRONZO!!!!
Izuku si esibisce nel più doloroso facepalm della sua vita, mentre il suo orgoglioso amico tenta di schivare le randellate del Demone rotolandogli in mezzo alle gambe.
- Guarda qua che roba! Ronaldinho, attenzione!
Probabilmente non ha più lucidità per pensare a degli sfottò sensati, ma sembra divertirsi. Il Toro pianta l’ascia a terra, lui approfitta della differenza di statura per sgusciargli alle spalle ed assestargli un’accettata alle caviglie pelose. Midoriya rimane indeciso sul da farsi, due cose lo spingono a non precipitarsi in mezzo allo scontro: la remota possibilità che Bakugou attiri il Demone ai suoi piedi per il colpo di grazia e la molto più probabile eventualità di far alterare il suo compagno.
Nel dubbio, tifa.
- Ehm… vai Kacchan! Non perdere la concentrazione! Studia il move-set!
Sembra incredibile, ma Bakugou riesce a sentirlo.
- Fanculo tu…
Un accettata alla caviglia sinistra.
- …fanculo il move-set…
Un colpo a quella destra.
- …fanculo sto cornuto di merda!
Un ultimo attacco direttamente in mezzo alle gambe, dritto dritto contro la cloaca.
Con un urlo di dolore straziante, il Demone Toro crolla a terra, sbilanciandosi contro il cornicione e cadendo già dal ponte (tecnicamente svanisce in una nuvola di fumo, ma così è più scenico, più romanzato) Bakugou alza entrambi i diti medi e li sventola per aria.
 
VITTORIA



 
ANGOLO AUTORE
- Hola a tutti! Grazie per aver letto fino alla fine! Ce l’abbiamo fatta, ce l’abbiamo fatta, dopo tanto tempo anche il secondo capitolo è stato pubblicato. Come al solito, un saluto dal vostro BluAvis e da Bluebb accanto a me.
- Ciau!
- Allora, che dire, oggi abbiamo avuto un chiaro esempio di Gameplay navigato in contrasto con un Gameplay neofita. Come avevate già avuto modo di notare nel primo capitolo, Midoriya è il so-tutto-io della situazione e Bakugou, invece, è quello che muore. Perché su Dark Souls è così, se non conosci, ti prendi un Dildo di Drago dritto in testa.
- Tranquillo Katsuki, non ti ha sicuramente visto nessuno (eccetto Deku) mentre venivi pestato da un dildo gigante.
- Devo ammettere che è stata anche una piccola soddisfazione personale.
- Blu? Stai facendo sembrare Katsuki un idiota (prova ad offenderlo e ti uccido)
- Sia mai che offenda Kacchan davanti ad una sua fangirl del cazzo sostenitrice convinta.
- Farò finta di non aver sentito, Ah, e comunque ero convinta che il mercante segreto fosse su DS2 e non su DS1. Si vede che sono esperta di Gamplay, vero?
- Non ti posso biasimare più di tanto, non è un NPC dalla profonda Lore, è ovvio che te lo sia dimenticato. Bisogna anche tener conto del fatto che Dark Souls lo si può conoscere anche senza giocarlo, basta vedere Sabaku o Yotobi.
- La citazione a Guglielmo del Toro era d’obbligo.
- Chissà in quanti hanno beccato le varie citazioni sparse per il capitolo, potrebbero fare a gara, nelle recensioni, a chi ne trova di più. Mi raccomando, ragazzi e ragazze, commentate sempre l’aggiornamento, altrimenti la voglia di scrivere cala, se non c’è un adeguato riscontro con il pubblico.
- A proposito di voglia, quando uscirà il terzo capitolo?
- Diciamo in una data compresa tra il “fatti i cazzi i tuoi” e “quando cazzo voglio io”.
- La finezza.
- Attendete il terzo capitolo con la speranza di vederlo prima del terzo episodio di ThePruld, ragazzi, state tranquilli. Avevamo già anticipato la flemma degli aggiornamenti, soprattutto perché un progetto cazzaro che si prende poco sul serio (ben lungi dalle repentine scadenze delle nostre long principali)
- Ma, ci tengo a dire, se vi attivaste nell’area commenti, potrei anche costringere BluAvis a scrivere anzitempo il prossimo capitolo, così da anticipare la pubblicazione!
- Eh, ok, diciamo di sì.
- Allora li salutiamo? Penso che abbiamo finito con i pipponi post episodio, no?
- Assolutamente sì, vi mandiamo un abbraccio e spingetevi sempre oltre il limite!
- PLUS ULTRA!!!
 
   
 
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