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Autore: Justice Gundam    13/05/2019    4 recensioni
Versione rivista e corretta della mia precedente fanfiction. Nella dimensione dove hanno origine tutti i sogni dell'umanità, un essere malvagio sta accumulando un potere immenso, allo scopo di oltrepassare la barriera che divide il sogno e la realtà, e invadere il nostro mondo. Solo Sonic e i suoi compagni potranno fermarlo, con l'aiuto di qualche nuovo compagno...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Chris Thorndyke, Knuckles the Echidna, Miles Tails Prower, Sonic the Hedgehog
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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SONIC X: GATE OF YOUR DREAMS - Director's Cut

Una fanfiction crossover (Sonic X / NiGHTS Into Dreams) scritta da: Justice Gundam

 

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Bentornati! Scommetto che non vi aspettavate di rivedere una mia fanfiction nella sezione Sonic. Ma a quanto pare, la mia passione per questi giochi e per il mondo creato da Yuji Naka e dal Sonic Team si è fatta risentire, complici anche le novità che sono uscite in questi ultimi tempi.

No, non sto parlando del film... (brivido)... anche se devo ammettere che Jim Carrey ci sta tutto nei panni del buon vecchio Dr. Eggman.

Così, ho rispolverato una mia vecchia idea di fanfiction... e ho deciso di dargli qualche rimodernata, e proporla di nuovo al pubblico di EFP. Magari questa volta riuscirò anche a proseguirla e scrivere qualche altra storia, in concomitanza con Digimon, Pathfinder e Pokemon...

Ma per adesso, ecco di nuovo a voi il primo capitolo della mia fanfiction di Sonic X!

Sonic e tutti i marchi adesso correlati sono di proprietà della SEGA e di Yuji Naka, mentre l'anime 'Sonic X' e tutti i personaggi originali introdotti sono di proprietà della TMS Entertainment e di Hajime Kamegaki. Questa fanfiction non è stata scritta a scopo di lucro, e l'autore non guadagna nulla dalla sua pubblicazione su EFP.

Detto questo, a voi la storia!

 

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Prologo – Un mondo sconosciuto

Noi esseri umani siamo, per nostra natura, animali curiosi e desiderosi di conoscenza. Fin dall’alba della sua esistenza sulla Terra, l’uomo si è sempre posto la domanda del come e del perché delle cose, e ha sempre cercato di dare una risposta a questa domanda. Nel corso dei secoli, grazie a questo susseguirsi di interrogazioni, ricerche e scoperte, l’umanità è stata in grado di progredire, sollevandosi gradatamente dallo stadio ferino, fino al livello in cui ci troviamo adesso.

Né ci accontentiamo di ciò che siamo: infatti, nuove scoperte portano ad ulteriori domande, ad ulteriori ricerche e, sperabilmente, ad ulteriore progresso. Ora che l’umanità è, a tutti gli effetti, la razza dominante sulla Terra, abbiamo volto la nostra attenzione anche al di fuori di essa, ponendoci una fatidica domanda: siamo soli nell’Universo?

La risposta che in molti si danno, pur non supportati da alcuna prova scientifica, è NO. Impensabile, dicono in molti, che di tutti i luoghi che esistono nel cosmo, soltanto la nostra Terra abbia dato origine alla vita intelligente. Ma c’è chi si spinge ancora oltre, ipotizzando una teoria che molti fanno fatica a trovare credibile: le realtà parallele.

Secondo questa teoria, la nostra Terra, il mondo che tutti noi conosciamo, non sarebbe che una goccia in un mare di infinite possibilità. Non solo esisterebbero altri pianeti nell’Universo capaci di dare origine alla vita e, perché no, anche a creature senzienti e pensanti come noi umani… ma esisterebbero addirittura altri Universi, ciascuno con le proprie dinamiche, le proprie leggi… e i propri abitanti. Universi che disterebbero un passo dal nostro, ma l’ingresso ai quali ci sarebbe interdetto da non meglio identificate ‘barriere dimensionali’, invalicabili con i mezzi che abbiamo ora.

Eppure, uno di questi mondi paralleli lo visitiamo ogni giorno… o meglio, ogni notte. E senza neanche usare mezzi fantascientifici o strane magie. Semplicemente, dormendo.

Pare infatti che, quando una persona dorme, la sua mente si scinda dal corpo e, tramite vie sconosciute anche ai più eruditi, entri in una dimensione parallela che potremmo chiamare ‘Dimensione della Notte’. Lì, si trova un mondo meraviglioso e incontaminato, creato dai ricordi e dalle speranze di ogni essere pensante… e anche da quelli di alcuni animali più evoluti, come mammiferi o uccelli. Questo splendido mondo è il luogo in cui si svolgono tutti i sogni di tutti gli esseri viventi: in qualunque parte del creato essi si trovino, ogni volta che dormono si ritrovano lì, anche se non sempre – anzi, quasi mai – i ricordi della loro esperienza sono nitidi e precisi. Si tratta di un mondo di grandi distese verdi, giardini fioriti, lussureggianti foreste, montagne innevate… luoghi idilliaci e tranquilli, popolati da bizzarre ma amichevoli creature… luoghi dove tutto è possibile, e dove ognuno può passare momenti di pace e felicità. Questo, è il mondo dei sogni.

Ma, come si suol dire, ogni medaglia ha il suo rovescio.

Nella Dimensione della Notte si trova infatti anche un altro mondo, creato da tutte le paure e le insicurezze che piagano ogni forma di vita. Questo mondo è la manifestazione fisica della paura stessa, la negazione di tutto ciò che il mondo dei sogni rappresenta: il mondo degli incubi. Gli sfortunati sognatori che finiscono lì vengono aggrediti da strane, inquietanti e mostruose creature, si ritrovano in situazioni disorientanti e spaventose, e sperimentano un terrore capace di lasciarli annichiliti e congelati. Questo è un luogo di caos, follia e orrore. Alcune delle creature più infami e malvagie mai esistite chiamano ‘casa’ questo orribile posto, bramose di mettere le mani anche sulle altre dimensioni esistenti, ma perennemente costretti a rimanere confinati nel loro orrido reame. Tra queste, purtroppo, qualcuna ricerca incessantemente il modo di uscire dal suo isolamento ed entrare nella nostra realtà. E, tra tutte queste, una spicca per potenza, ambizione e crudeltà... una creatura che incarna il principio stesso su cui si fonda il mondo degli incubi!

Già due volte questo potentissimo essere aveva cercato di fare breccia tra le barriere che separano le varie dimensioni e scatenare il caos in mondi più strutturati. Ma entrambe le volte aveva fallito, respinto da qualcosa che egli stesso non avrebbe mai potuto prevedere, e dalla stessa forza che, secondo i suoi piani, gli avrebbe permesso di diventare il signore di ogni realtà…

MA QUESTA VOLTA… QUESTA VOLTA ANDRA’ DIVERSAMENTE…

L’entità strinse i suoi numerosi occhi, fissando la sterminata distesa di luce violacea che si estendeva attorno a lui. Un cielo oscuro e appesantito da nubi di strani colori sovrastava il paesaggio innaturale, attraversato da lampi di luce oscura e inquietanti ombre senza forma. Attorno, sembrava non esserci che il nulla, fin dove l’occhio umano poteva vedere e per chilometri e chilometri oltre. Di tanto in tanto, senza un motivo apparente, uno squarcio si apriva nella volta celeste, mostrando per qualche istante, in confuso, ciò che stava accadendo da altre parti… nel mondo dei sogni… sulla Terra… su altri pianeti… sembrava quasi che tutte quelle immagini volessero prendersi gioco di lui, tormentandolo con visioni di ciò che sarebbe già dovuto essere suo di diritto… tutta quella luce… quella gioia… quei colori… dovevano sparire, tutti quanti!

E SAREBBERO GIA’ SPARITI DUE ANNI FA, SE QUEI MALEDETTI MOCCIOSI E QUEL TRADITORE NON MI AVESSERO OSTACOLATO… DUE ANNI FA…  rifletté l’entità, mentre furiose scariche di energia bluastra percorrevano il suo corpo smisurato.  MA NON IMPORTA… HANNO SOLTANTO RITARDATO IL MOMENTO DEL MIO TRIONFO FINALE… PRESTO, I SEMI CHE DUE ANNI FA SONO STATI GETTATI DARANNO I LORO FRUTTI… E ALLORA LA TERRA DOVRA’ INCHINARSI DINNANZI ALLA MIA SUPERIORITA’…

Il mostro emise un suono incomprensibile che poteva assomigliare ad un comando, e subito, con un assordante rombo di tuono, delle colonne di luce violacea, disposte in modo da formare una circonferenza, scaturirono dall’inquietante non-suolo sotto i suoi piedi, innalzandosi verso quella perversa parodia di un cielo, squarciando le nubi che lo ricoprivano, e proseguendo la loro corsa verso l’infinito, per poi iniziare a muoversi lentamente in circolo, sotto gli occhi della potente entità. Delle immagini confuse iniziarono ad apparire all’interno del cerchio… inizialmente cupe e sfocate, ma sempre più nitide col passare dei secondi…

Una città… quella che sembrava essere una classica metropoli statunitense, con tanto di strade principali trafficate, grattacieli, folla per le strade… e una elegante torre che svettava su tutte le altre costruzioni: una torre alta almeno settanta piani, strutturata come il famoso Empire State Building di New York e composta da blocchi che si restringevano sempre di più man mano che ci si avvicinava alla cima. L’entità grugnì per la rabbia.

ERA DA QUI… CHE SAREBBE DOVUTO INIZIARE TUTTO…

La visione della città iniziò gradatamente a sfumare e poi svanì, per fare posto ad un’altra immagine: le sterminate distese verdi del mondo dei sogni, popolate da piccoli folletti alati che sembravano intenti a divertirsi il più possibile… folletti vestiti di azzurro, con due piccole ali da insetto sulla schiena, scarpette bianche, una buffa testa allungata, orecchie a punta e un cerchio dorato simile ad un’aureola attorno alla fronte. Sullo sfondo, si stagliavano grandi montagne innevate che conferivano un senso di maestà al paesaggio, e strani mulini a vento edificati su isole di roccia sospese in aria. Un panorama di pace e felicità che dava il voltastomaco a quell’essere diabolico.

MA FINIRA’ PRESTO… OH, SE FINIRA’!       

Anche quell’immagine perse di nitidezza, scomparendo lentamente dalla vista del demone. La successiva immagine era più piccola, ma era anche quella che meglio di qualunque altra attirava l’interesse della creatura malefica: una luminosa sfera di luce rossa, all’interno della quale una strana forma dello stesso colore, ma più intenso, simile ad una stella, pareva ardere di energia, cambiando forma ad ogni istante e proiettando raggi scarlatti in ogni direzione. L’entità si concesse una breve risata, squadrando la sfera di luce rossa con bramosia, come se fosse stata la cosa più preziosa del creato.

HUHUHUHUU… MOLTO PRESTO… NESSUNO SARA’ PIU’ IN GRADO DI FERMARMI… NE’ QUEL TRADITORE… NE’ QUEGLI INSULSI RAGAZZINI… LA MIA VENDETTA… COMINCERA’ DA LORO!

All’interno del circolo di colonne di luce, una strana ed inquietante forma ovale cominciò ad apparire attorno alla sfera rossa. Ben presto, la forma si rivelò essere un gigantesco occhio inespressivo, del quale la sfera di luce formava la pupilla. Era uno spettacolo davvero spiazzante, vedere qualcosa di così vitale e pieno di energia rinchiuso in qualcosa di così freddo e squallido.

Poi, accadde qualcosa di ancora più strano e agghiacciante: cinque enormi dita grigie che sembravano fatte di roccia si chiusero a pugno attorno all’occhio incandescente, come se esso si fosse trovato sul palmo di una enorme mano. E in effetti era proprio così: quando l’immagine si schiarì del tutto, fu possibile vedere che le suddette dita appartenevano proprio ad una mano gigantesca che fluttuava nel vuoto, non attaccata a nessun corpo, e ricoperta della stessa pelle grigiastra e pietrosa delle dita. Come se la sfera di luce avesse cercato disperatamente di liberarsi, dei deboli raggi scarlatti continuarono per un attimo a filtrare attraverso le dita della spaventosa mano, ma la loro resistenza cessò presto. La luce era stata completamente assorbita.

L’ultima, inquietante visione, svanì gradualmente come le altre, e le colonne di luce viola che la circondavano cominciarono a smorzare la loro luminosità, diminuendo di spessore fino a spegnersi del tutto, lasciando soltanto qualche sparuta scintilla purpurea dietro di sé. Dietro la visiera dell’elaborato elmetto che proteggeva la sua testa, il demone si concesse un sogghigno malefico. Presto, il momento che aspettava da ere sarebbe venuto…

NESSUNO POTRA’ FERMARMI… NESSUNO!

Per miglia e miglia, nella desolata e tempestosa terra dell’incubo, si sentì l’eco della sua terribile risata…

 

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CONTINUA…

 

  
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