Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: katyjolinar    24/05/2019    8 recensioni
La storia parte dalla battaglia di Liberio, dopo il time gap, ma la stessa battaglia ha svolgimento e esito differenti rispetto al manga.
Il gruppo di Paradis torna a casa, ma qualcosa di strano è successo durante il viaggio di ritorno. ATTENZIONE: POSSIBILI SPOILER PER CHI SEGUE SOLO L'ANIME
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman, Mikasa Ackerman
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il giorno seguente Hanji decise di fare una visita alla capitale, insieme ai suoi ufficiali, per poter rendere omaggio alla regina e alla neonata principessa.
Il viaggio a cavallo passò liscio, e arrivarono a palazzo in tempo per l'ora di pranzo. Si avvicinarono all'entrata, dove una delle nuove reclute della Gendarmeria Centrale era di guardia.
"Fermi! Non potete passare!" li bloccò il ragazzo, afferrando il fucile e mettendolo di traverso.
"Abbiamo un lasciapassare." riferì il comandante dell'Armata Ricognitiva "E la regina ci sta aspettando."
"Ho l'ordine di non fare passare nessuno." insistette l'altro "La regina deve riposare."
"Senti, ragazzino, suppongo che tu sia uno di quelli che si sono diplomati quest'anno, vero? E per essere qui sei stato uno dei primi dieci del corso." intervenne Eren, mettendo Levi in braccio a Mikasa e avvicinandosi alla guardia.
"Sissignore, sesto del mio corso!" rispose il ragazzo, stringendo ancora il fucile.
"Beh, io sono stato quinto del mio." continuò Jaegger "E qui abbiamo la maggior parte dei primi dieci del nostro corso, in cui c'era anche la regina. Ora... Suppongo che ti abbiano dato una lista delle persone fidate, e so per certo che noi siamo tra questi, in quanto a conoscenza di alcuni segreti di stato, per cui tu hai fatto giuramento di segretezza, come noi."
Queste parole vennero enfatizzate da un verso deciso del bambino; la guardia lo fissò, alzando un sopracciglio, aprì la bocca per rispondere ma il Comandante Pixis comparve alle sue spalle.
"Come mai non hai ancora fatto entrare gli ufficiali dell'Armata Ricognitiva? Sua Maestà li sta aspettando." lo rimproverò.
Il giovane si mise sull'attenti, balbettando, così i ragazzi lo superarono, seguendo l'alto ufficiale nel palazzo.
"Dove l'avete trovato un idiota del genere?" chiese Eren, riprendendo Levi in braccio.
"È una delle nuove reclute. Deve ancora imparare le regole di palazzo." rispose Pixis, camminando attraverso alcuni corridoi "Questi ragazzi sono a conoscenza di alcuni segreti ma non di tutto quanto, per esempio l'identità del padre della principessa la conosciamo solo noi che siamo più vicini a sua maestà."
"Pure noi l'abbiamo scoperta da poco, anche se qualcuno avrebbe dovuto informarci, visto che Historia è una nostra amica." borbottò il ragazzo di Shigashina, lanciando una veloce occhiataccia a Jean.
L'uomo sorrise, senza rispondere, e si fermò davanti a un'ultimo uscio.
"Oltre questa porta sarete liberi di parlare senza timori." li informò "Historia vi sta aspettando."
Superarono l'ingresso, trovandosi in un salottino luminoso ma intimo. Al centro della stanza c'erano due divanetti e alcune poltrone, su una delle quali era seduta Historia, intenta ad allattare la figlia di due giorni.
Si avvicinarono in reverenziale silenzio, perfino Levi non fiatò, fissando accigliato la scena, reggendosi allo spolverino di Eren che lo teneva in braccio.
"Oh... Benvenuti, ragazzi." li salutò la giovane madre, finendo di allattare e prendendo meglio la piccola, per farle fare il ruttino, prima di metterla nella piccola cesta imbottita di morbidi cuscini posta di fronte a lei "Venite a sedervi, non voglio vedervi in piedi."
Si sistemarono attorno a lei, sporgendosi per ammirare Ymir che dormiva.
"Ma che piccola!" esclamò Sasha "È così bella che me la mangerei tutta!"
"Ehm... Meglio di no!" la interruppe Connie "Evita certe battute, sappiamo come sei fatta!"
"Ma me la mangerei di baci! È così carina!" ripeté la ragazza, fissando la piccola con aria innamorata.
Eren scosse la testa e prese meglio Levi, che continuava a osservare Ymir, sospettoso, aggrappandosi al colletto della divisa del ragazzo.
"Vuoi prenderla in braccio, Eren?" domandò Historia, prendendo la bambina e avvicinandosi al giovane.
Levi scosse la testa, agitato, e si strinse di più al padre adottivo, lamentandosi, mentre il giovane uomo prendeva Ymir con il braccio libero.
"Tranquillo, Levi, non ti fa nulla." lo rassicurò, scompigliandogli i capelli "Vedi, è tranquilla."
Levi si lamentò ancora, stringendo forte la camicia del ragazzo, con i pugnetti serrati. Sembrava proprio non volerne sapere di averla vicino.
"È geloso!" esclamò Mikasa, dopo un po' "Ha paura che lo abbandoni per lei."
"Ehi, non preoccuparti, non ti lascio." sussurrò il giovane, tirandogli indietro i capelli e baciandogli la fronte "La sto tenendo solo qualche minuto per farvi conoscere."
Ymir, in quel momento, aprì gli occhi e fissò il bambino, con l'espressione accigliata. Levi smise improvvisamente di lamentarsi e la fissò, apparentemente incantato, poi sembrò avere una scossa e si portò una manina alla testa, per poi allungarla verso il pugno chiuso della neonata, che fece un verso estasiato.
"È l'Ackerbond." spiegò Annie "Ha appena formato il legame, riconoscendo la principessa come la persona che deve proteggere."
"Il... cosa?!" chiese Connie, incuriosito.
Armin sospirò, strinse la mano della compagna e decise di raccontare agli amici quanto avevano scoperto.
"Levi, un tempo, l'aveva descritto come una scossa che rilascia una grande forza." concluse "Non ha mai detto in che modo era successo, ma alla luce del racconto di Annie suppongo abbia incontrato qualcuno che gli abbia attivato questo... potere. Ma è probabile che tornando bambino di sia stato un annullamento del legame e si sia riformato ora con la principessa."
"Aspettate! Mi state dicendo che..." balbettò Mikasa, sconvolta.
"Che quando hai avuto la scossa si è creato un legame che ti rende, in poche parole, schiava della persona in questione." confermò Armin.
La ragazza si alzò in piedi, andando verso la porta.
"Scusate, devo prendere un po' d'aria." si scusò, con voce tremante, uscendo dalla stanza.
Si fece silenzio. Eren decise di restituire Ymir a Historia, e prese a fissare la porta, preoccupato, tenendo Levi bene in braccio.
"Però, pensavo... Tutti gli Ackerman creano questo legame?" intervenne Jean "Perché a me non è mai successo nulla del genere..."
"Ne sei sicuro?" chiese Armin "Eri molto legato a Marco, quando eravamo cadetti. E anche a Mikasa."
"Mikasa... credevo di esserne innamorato prima di rendermi conto di quello che sono, e Marco... un amico che avrei voluto fosse qualcosa di più, ma non ho provato nulla di quello che dite."
"Forse non hai ancora trovato qualcuno a cui legarti." ipotizzò Annie.
"Beh, nel frattempo, qualcuno vuole conoscerti, Jean." chiuse il discorso Historia, mettendo la bambina in braccio al ragazzo.
Jean la fissò, e un sorriso gli comparve sul volto.
"Lei... È perfetta." sussurrò, commosso.
"Puoi venire a trovarla ogni volta che vuoi." suggerì la giovane madre.
"Ma... Non creerà problemi? Cioè... Potrebbe uscire fuori che io..." obiettò il ragazzo di Trost.
"Non se a venirla a trovare è uno dei padrini. Tutti voi, ragazzi."
"Wow! Davvero?" esclamò Connie.
"Siete i miei migliori amici, è giusto che sia così." ammise la ragazza, carezzando la testolina della neonata, ancora in braccio al padre segreto.
Jean cercò di trattenersi, ma gli uscì qualche lacrima.
Poteva vedere crescere quella bambina che aveva aiutato a venire al mondo, e già sapeva che quella sarebbe stata l'unica donna della sua vita.
Doveva mettercela tutta per rendere sicuro quel mondo, farlo per lei, e doveva farlo insieme ai suoi amici.

   
 
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