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Autore: mallveollos    14/06/2019    8 recensioni
[ FANFICTION INTERATTIVA - ISCRIZIONI CHIUSE ]
Hogwarts, 2020
La Skull and Bones è una società studentesca segreta di spicco, i cui membri sono considerati come le personalità più brillanti ed avvenenti del mondo magico.
I Senior, arrivati al loro settimo anno, si ritrovano a dover effettuare una scelta estremamente delicata: individuare nuovi possibili membri da integrare alla realtà più oscura e intricata della scuola.
Il rito di iniziazione è molto duro e ricco di prove che costringeranno gli aspiranti Boneswizard o Boneswitch a fronteggiare le loro peggiori paure, spingendoli a superare qualsiasi limite mentale o fisico.
C'è solo una regola da rispettare: una volta accettato l'invito, tirarsi indietro è impossibile.
Genere: Azione, Dark, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Skull and Bones



Capitolo 10







Quella pigra giornata di fine ottobre si stava concludendo nel modo più scontato e noioso possibile.

Gli studenti del sesto anno, infatti, si videro costretti a chiudersi in Biblioteca dopo aver attentamente considerato la mole di lavoro arretrata, ma nessuno di loro sembrò troppo concentrato sui libri per ottenere dei concreti risultati.

May valutò attentamente la situazione generale, squadrò uno a uno i volti sofferenti degli amici e quando lasciarono finalmente la Biblioteca ebbe subito chiaro il da farsi.

-Ragazzi, io non ce la faccio più a vivere in questo mortorio- dichiarò, ottenendo l’attenzione di tutti su di sé. -C’è solo un modo per risollevare gli animi!-

-Bere fino allo sfinimento?- propose subito Alec, più speranzoso che mai.

-Andare a letto?- lo corresse Drake, evidentemente esausto.

-Io ho fame però- sbuffò Noah e, preoccupatosi improvvisamente, si voltò impaurito verso gli altri. -Non salteremo la cena, vero?-

May roteò esasperata gli occhi al cielo e scosse la testa con fermezza.

-Festa.-

Nell’esatto momento in cui enunciò con autorità la sua proposta, si verificarono una moltitudine di reazioni nel medesimo istante.

Cass ed Audrey si lanciarono un’occhiata in tralice piuttosto scettica.

Alec annuì, malizioso ed entusiasta, e diede una sonora pacca sulla spalla di Aethalos, quasi come per svegliarlo dal torpore in cui versava.

Noah sembrò riflettere con attenzione sulla faccenda, probabilmente chiedendosi se avrebbe cenato o meno prima del suddetto party.

Glenn assunse un’espressione preoccupata, come se l’idea di trovarsi con Aethalos in una stanza poco affollata la terrorizzasse.

Fu Glenda però a spezzare quel silenzio teso e incerto, con la sua solita voce soave e stralunata.

-Io vengo solo se ci saranno fiumi di alcol- esordì, con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono ed Audrey si girò di scatto verso di lei, rabbiosa come non mai. La guerra tra le due era tutt’altro che finita.

-Mi sembra il requisito minimo per partecipare- convenne subito Alec, sempre più entusiasta. -Fortunatamente ho una scorta niente di male di tutti i generi di alcolici e…-

-Ragazzi, ma siete impazziti!?- saltò su Cass, il cui spirito da Prefetto iniziò a farsi sentire.

-Che palle Nott- sbuffò May, facendole un gesto come per dire di lasciar perdere e tacere, e poi si rivolse agli altri, come se la partecipazione alla festa dell’amica fosse in realtà scontata. -Che ne dite!? Andiamo ragazzi! Domani ci sarà l’uscita ad Hogsmeade e io non posso affrontarla bene senza i postumi di una sbronza…-

-Se la metti in questi termini- disse Drake, scrollando noncurante le spalle. -Ci sto.-

-Anche io, basta che prima mi fate cenare!- si preoccupò subito di chiarire Noah, il cui stomaco iniziò a fare rumori che attirarono le attenzioni degli altri.

-Si okay, non male… ma dove la vorreste fare?- chiese Aethalos, pensieroso.

-Una delle Sale Comuni?- buttò lì Audrey, senza troppa convinzione.

-Oh ma sei un genio del male Duvall!- le rispose prontamente Glenda, dolcemente perfida. -Tanto è risaputo che nelle Sale Comuni non ci sono mai altri studenti all’infuori di noi, giusto?-

La Corvonero la fulminò con un’occhiata che lasciò presagire a tutti un omicidio imminente ma Glenn, fortunatamente, parlò prima che il reato si consumasse.

-Che ne dite della Stanza della Necessità?-

-Ma sei un genio!- tuonò May, facendo sobbalzare Noah e Drake per lo spavento. -Si è perfetta!-

-Siete proprio sicuri di volerlo fare?- si lagnò piano Cass, la cui voglia di fare una festa era ridotta ai minimi termini.

-Sai come dicono i Babbani, no?- le disse Alec, con un sorrisetto malizioso. -A little party never killed nobody.-










-Eagle, posso sapere dov’è Bloody?-

Quella di Ivy, anche se pronunciata con la solita dolcezza minacciosa, non era una richiesta senza pretese. Era un ordine a cui rispondere.

E Kaleb, preso un po’ alla sprovvista, ostentò un’aria impassibile e scrollò le spalle, evitando accuratamente di guardarla negli occhi.

-Non so, probabilmente dorme- buttò lì, noncurante. -Ha avuto degli allenamenti piuttosto impegnativi a quanto ho capito.-

Damon lo guardò in tralice e capì all’istante che per la prima volta aveva apprezzato la poca disciplina del Grifondoro: Tate, in quel momento, era una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.

E trovarsi con Elettra ed Ivy a pochi centimetri di distanza sarebbe stato troppo.

-E’ molto strano in questo periodo- rivelò Fire, ignara dell’orrendo motivo. Ma la Corvonero, conscia di ciò, sorvolò e continuò a parlare come se niente fosse successo.

-Avete sentito che cosa vogliono fare i nostri piccoli Iniziati?-

Damon ed Elettra scossero all’unisono la testa ma Kaleb, che non aveva avuto molte difficoltà ad immaginarlo, rispose con disarmante semplicità.

-Una festa?-

Ivy lo fissò in modo molto intenso ed annuì, le labbra arricciate in un sorrisetto sinistro.

-Fammi indovinare…- fece Fire, teatralmente pensierosa. - Dobbiamo fare la parte dei guastafeste, giusto?-

-Il nostro piano non era agire domani durante l’uscita ad Hogsmeade?- chiese Damon dal nulla, inspiegabilmente tagliente.

Ivy lo gelò con un’occhiata fin troppo eloquente. -Qual è il problema, Sword? Vuoi andare a nanna con Bloody per caso?-

Il Serpeverde serrò la mascella e impallidì per l’irritazione.

Damon aveva sempre ammirato molto Ivy, la considerava una persona severa ma giusta, il capo ideale. Dopo aver sentito il racconto di Tate, però, non riusciva più a pensare lo stesso.

E le occhiate stupite di Elettra, in quel preciso momento, erano il colpo di grazia.

-Sai com’è Sword, ogni volta che modifichiamo qualcosa in corsa impazzisce- intervenne prontamente Kaleb per salvare la situazione e diede una pacca sulla spalla al compagno di Casa. -Andiamo amico non sarà mica una tragedia, no?-

Ivy continuò a fissare con intensità perforante Damon, come se avesse capito che in lui c’era qualcosa di diverso, ma il ragazzo si convinse a recitare la parte e annuì seccato.

-Esatto- confermò. -E non mi piace nemmeno dover fare tutto il lavoro di Tate, visto che è a letto.-

Raven, dopo qualche secondo, sembrò convincersi e si rilassò appena.

-Hai ragione- ammise con fermezza, per poi rivolgersi ad Elettra con altrettanta autorità.

-Va a chiamare Bloody… subito.-








-Non posso credere che mi sia lasciata convincere- borbottò Cass, mentre seguiva May fuori dai dormitori.

-Hai ragione Nott, tanto avevi di meglio da fare- le rispose la mora, con sarcasmo plateale. -Tipo stare sdraiata a letto e fissare il soffitto, pensando al tuo bel Ma…-

La Cacciatrice, di tutta risposta, le tirò un pugno sul braccio. -Taci! Vuoi che qualcuno ci senta!?-

-Ah ma piantala! Come se ormai non lo sapessero tutti- fece l’altra, massaggiandosi il braccio indolenzito con un’espressione indispettita.

-Sapere cosa?-

Noah, che sostava nella Sala Comune appoggiato a un divanetto, le osservò curioso ed esitante, nell’attesa di ricevere risposte.

-Niente- tagliò corto Cass, affrettandosi a raggiungerlo, e cambiò subito argomento. -Caspita sei una favola stasera!-

Il ragazzo sobbalzò e si osservò, con sincera meraviglia, per poi aprirsi in un sorriso raggiante.

-Ma grazie Nott! Anche voi però non siete da meno ragazze- le lusingò subito, con un occhiolino.

-Sì okay, andiamo o no!?- tuonò May, sempre più impaziente. -Siamo tuti bellissimi.-

Gli altri due si guardarono sorpresi e ridacchiarono brevemente dell’unicità dell’amica, ma quando fecero per avvicinarsi al Buco del Ritratto qualcuno li precedette.

-Ciao ragazzi- li salutò Elettra, sorridente e leggermente ansante mentre entrava nella Sala Comune. -Dove andate tutti agghindata?-

-Da nessuna…- iniziò Cass, con l’aria colpevole di chi aveva appena rubato qualcosa, mentre May si portava basita una mano sul volto.

-A una festa!- trillò Noah, con ingenua felicità, e le occhiate truci delle amiche non lo sfiorarono nemmeno. -Vuoi venire!?-

Elettra scosse la testa e rise, tranquillizzando subito Cass e May. Era incredibile pensare che quella ragazza dai vispi occhi blu e il sorriso smagliante fosse in realtà tanto crudele, ma i tre Iniziati in fin dei conti non potevano saperlo.

-No grazie caro, in realtà stavo andando nei dormitori maschili- rivelò e gli oltrepassò di qualche passo. -Devo parlare con Tate.-

-Auguri allora- sospirò Cass e Fire, a quelle parole, si girà incuriosita.

-Perché?-

-Oggi agli allenamenti sembrava impazzito- rivelò la bionda, scrollando le spalle. -Più del solito almeno.-

-Sai che novità- sbuffò May. -Beh noi andiamo, in bocca al lupo!-

Elettra si limitò ad abbozzare un sorrisetto e, dopo averli visti andare via, si girò verso le scale a chiocciola che portavano ai dormitori maschili.

Ad ogni passo sentiva crescere una strana ansia, insensata e immotivata. Da quando aveva paura di parlare a Tate? E soprattutto perché mai avrebbe dovuto averne?

Quando arrivò davanti alla porta della sua Camerata fece per bussare ma, inaspettatamente, la voce roca del ragazze la fermò un secondo prima.

-Che ci fai qui?-

Tate era appoggiata vicino alla finestra del corridoio, nel buio più totale. Il suo volto, freddo e inespressivo, era fiocamente illuminato dai raggi bianchi della luna.

-Raven- sussurrò la ragazza, impietrita. -Deve parlarti.-

Il Grifondoro sospirò scocciato e puntò il viso fuori dalla finestra, serrando con forza la mascella. Un atteggiamento che Elettra non riusciva proprio a comprendere.

-Mi puoi dire cosa sta succedendo?- tentò, con più convinzione. -Sei stranissimo in questi giorni e…-

-Ah ma la vuoi smettere!?- tuonò inaspettatamente Tate, gelandola sul posto. Non lo aveva mai visto così arrabbiato e cattivo… almeno, non con lei. E ciò la ferì sempre di più mentre lo ascoltava continuare con crescente furia. -Quando avrò voglia di parlarti sarai la prima a saperlo, d’accordo?! Non devi sempre sapere tutto di me! Credi di potermi tormentare come se fossi il tuo ragazzo!? Il fatto che tu ne abbia perso uno non significa che…-

La mano di Elettra si mosse prima che quest’ultima se ne rendesse conto e colpì Tate sul viso con una forza tale da sorprendere entrambi.

Il ragazzo la fissò sbalordito, come se avesse realizzato solo in quel momento ciò che aveva detto, ma incontrare i suoi occhi colmi di lacrime gli fece morire ogni scusa in gola. E quando la vide andare via, distrutta e ferita, capì che forse il male peggiore non era Ivy.

Il mostro era lui.





☾Spazio dell’autrice




Salve gente!

Che dire… sono sparita.

Non per mia scelta diretta, ma diciamo che sono successe un bel po’ di cose che mi hanno portata lontanissima dalla scrittura e da questo sito…

In questa settimana però ho sentito il BISOGNO di tornare, di finire questa storia, di non lasciare a metà nulla… e quindi eccomi qua.

Non so quanti di voi saranno rimasti e lo capisco perfettamente, darebbe molto sui nervi anche a me un comportamento del genere di un autore.

Purtroppo la vita è disseminata di imprevisti e dure prove da superare. Nei mesi scorsi non avevo la serenità di mettermi al pc a scrivere e, non sentendomi all’altezza, non volevo postare qualche schifezza deludente.

VI CHIEDO SCUSA, con tutto il mio cuore, e ringrazio tutte le persone meravigliose che mi hanno scritto <3

Venendo al capitolo beh… mi sto riscaldando ;)

Diciamo che è un passaggio, il respiro prima della tempesta, anche se la tempesta ha già un po’ colpito… ma lascio a voi i commenti.

Ho deciso di posticipare l’uscita d Hogsmeade per capire un po’ chi c’era ancora (degli autori degli OC) e per saperne le preferenze… ma affronteremo questa domanda nel prossimo chap: GIURO CHE ARRIVERA’, MASSIMO DOMENICA. ahahah

Non vi libererete più di me, promesso.

E detto ciò vi abbraccio forte, rinnovando le mie più sentite scuse.

A prestissimo!

Vostra nel 322

Mallveollos

   
 
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